Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

A sorpresa ecco spuntare un appuntamento Yaoi: Mi vergogno da Morire! (manga), Pratiche fuori orario (anime) e Nakayoshi Wanko (manga).

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.


Per saperne di più continuate a leggere.


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"Mi vergogno da morire" (Bukiyou na Silent) è una serie yaoi avente tre volumetti ancora in corso, ma che secondo il mio modesto parere, l'autrice Hinako Takanaga avrebbe potuto concludere giunta al termine del primo albo: storie che si ripetono, cliché, episodi autonclusivi e spesso sviluppati con troppi dialoghi.

La storia ruota attorno al giovane studente Toono Satoru, che a causa della sua inespressività risulta taciturno e asociale, ma in realtà è profondamente innamorato di un suo compagno di scuola chiamato Tamiya Keigo. Quest'ultimo chiede a Satoru di uscire e gli si confessa, ma come reagirà il protagonista a questa sua dichiarazione?

Il tratto è gradibile, molto anche, ma forse un po' troppo femminile nei momenti di intimità fra i due, dove il protagonista s'atteggia a giovane donzella in procinto di ricevere il suo principe azzurro in tutta la sua verginità. Per il resto, le ambientazioni vengono tranquillamente tralasciate, in fondo a cosa servono? Avrei gradito un minimo di dettagli in più, questo sì, ma dopo il terzo volume nulla è cambiato.

La lettura procede lenta, con un'infinità di dialoghi e pochi atti sessuali, dove per essere di genere "yaoi" è assai strano, ma anche nelle scene d'intimità ho riscontrato una monotonia costante, dove l'atto è praticato sempre allo stesso modo salvo rari casi.

Ad ogni inizio capitolo è ricordato al lettore che il protagonista è inespressivo, e ancora non ne capisco il motivo dato che, essendo ormai al terzo albo, i lettori lo avranno capito anche grazie all'intro della prima pagina, no? Alcuni fattori rendono il manga assai pesante, e la voglia di leggere cala a picco man mano che si prosegue, ma ignoro ancora come io sia riuscita ad arrivare alla fine.

In conclusione, ritengo Bukiyou na Silent un manga abbastanza monotono, ma comunque leggibile se armati di molta pazienza.
Voto: 6



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<b>*** ATTENZIONE! SPOILER! ***</b>

C'è un motivo se la filmografia porno gode di così brutta nomea. Non è perché mostra le zozzerie, nossignori. Quando guardi un film di un certo genere, di solito sai cosa aspettarti, da quel punto di vista. Ma il pretesto con cui vengono mostrate, quella è un'altra storia.
A parte che, per essere porno, qui manca decisamente qualche piccolo particolare. Tipo: ogni particolare di anatomia maschile. Ma la fantasia sappiamo farla funzionare tutti. Quindi, riassumendo: l'argomento è scabroso, ci sono scene di nudo e anche di stupro, si vede tanta pelle, ma di quella che importa poco. E… beh, sì, diciamo che si vedono usare per scopi, diciamo ludici, oggetti particolari che normalmente non si utilizzerebbero in camera da letto. E fortuna che non siamo americani e la nostra dieta non comprende di norma le pannocchie: credo avrò difficoltà a mangiarne, in futuro.

Si tratta di tre OAV da 30 minuti circa ciascuno.
Disegni: nella norma del genere, per gli anni '90. Sono piuttosto piatti, ma i personaggi sono abbastanza gradevoli e differenziati. Gli sfondi sono nella norma, le animazioni sufficienti, con qualche fermo immagine.
Doppiaggio originale: beh, diciamo che i gemiti di Junya sembrano quelli di una ragazzina isterica, e stendiamo un velo pietoso. Come sempre, il seme è sempre molto più interessante.

Trama: ah, qui ci divertiamo. Il giovane e ingenuo neolaureato Junya entra a far parte di una grande azienda di computer e, dopo breve gavetta, viene adocchiato dal suo superiore Honma, che gli propone il fatidico scambio: avanzamenti di carriera in cambio di favori sessuali. E non solo nei suoi confronti: per spianare la strada agli affari, il nostro ruffiano, difficile definirlo altrimenti, lo cede a personaggi influenti di altre società, sissignori. E lui, per fare carriera, per aiutare la compagnia, perché si sente in soggezione o in debito, o per infatuazione, o chissà perché... ci sta.

Assistiamo quindi a una serie di rapporti fra il giovane e vari personaggi di varia età e nazionalità, mentre il suo capo fa di tutto per ostacolare la strada a un suo collega che, per quanto sospettoso, rimane sostanzialmente all'oscuro delle attività di Junya e vorrebbe avere una relazione con lui.
Fino alla fine, non si capirà se lo spregiudicato Honma sia innamorato o meno del suo sottoposto, sottoposto in più di un senso, e lo incoraggi a intrattenersi solo con persone con le quali non ha legami affettivi di sorta perché prova vero sentimento per lui, o per evitare che rifiuti di continuare a prostituirsi per la società.

Che dire d'altro? "Pratiche fuori orario" è il tipico prodotto di genere in cui c'è il solito uke carino e timidino, oggetto del desiderio di tutti, uomini e donne. Chissà che deodorante usa. Certo che le impiegate di certe società ce l'hanno veramente dura, a trovar marito: i maschi sono tutti gay. Perfino i visitatori di altre società sono sempre gay, e si fissano tutti su un'unica persona.
Molto più di altri, quest'anime va visto scollegando il cervello: ci sono alcune scene decisamente sopra le righe, e altre che fanno sinceramente ridere, e non è umorismo volontario. E ribadisco: se vi piacciono le pannocchie di mais, evitate. E' meglio.



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"Nakayoshi wanko - l'amico del cuore" di Inako Matsumoto è uno dei primi titoli pubblicati da Renbooks, prima casa editrice italiana di fumetti interamente dedicata alla realtà GLBTQ. È anche uno dei primi esempi di Gachi-Muchi, un nuovo genere Boy's Love in cui si presentano personaggi cicciottosi e muscolosi che sfidando le solite convenzioni dello yaoi si scambiano i ruoli: il protagonista forte e mascolino viene sottomesso e protetto dal protagonista delicato e effeminato.

La storia parla di Kazuki, omosessuale dichiarato, e Yosuke, eterosessuale. Il primo invaghitosi del secondo gli promette che se va a letto con lui lo farà godere come nessun altro avrebbe mai fatto. Detto, fatto: i due diventano scopamici anche se Kazuki vorrebbe instaurare con Yosuke una vera e propria relazione, cosa che quest'ultimo rifiuta con decisione. A mettersi in mezzo ai due sarà Makimura che cercherà di intralciare ulteriormente il loro rapporto.
L'autrice affronta in modo molto divertente ed erotico il problema delicato dell'auto accettazione: tra un rapporto sessuale e l'altro (i due sono più nudi che vestiti e ogni occasione è buona per finire l'uno tra le braccia dell'altro!) assistiamo ai cambiamenti di Yosuke che pagina dopo pagina inizierà a capire meglio e ad accettare i suoi sentimenti verso Kazuki.

Il volume è suddiviso in nove capitoli di cui i primi sei molto corti e indipendenti gli uni dagli altri che presentano i due protagonisti attraverso episodi divertenti di vita quotidiana come farsi la barba al mattino o andare a un colloquio di lavoro, mentre gli ultimi tre un po' più lunghi sono quelli in cui si sviluppa la vera storia e il loro rapporto. Alla fine ci sono anche due storielle extra autoconclusive intitolate "un ponte tra le nuvole" e "aiuto! Prof", in quest'ultimo il protagonisti ha lo stesso aspetto di Yosuke differendo solo per la barba.

I disegni sono molto originali, mi piacciono questi fisici muscolosi con addominali scolpiti! I tratti sono netti e precisi e i dettagli ben curati. Le scene erotiche sono decisamente esplicite e non lasciano spazio all'immaginazione. Ad accrescere l'eros anche il linguaggio malizioso e senza pudore.

Il mio voto è 10 perchè "Nakayoshi wanko" mi è piaciuto in tutto e per tutto dall'originalità del genere, ai disegni e alla trama… E' un'opera molto erotica ma sarebbe superficiale non guardare oltre e scoprire i sentimenti genuini che ci sono dietro. Lo consiglio vivamente a tutti coloro che amano il genere e cercano qualcosa di nuovo e originale. Ho provato a pensare a cosa mi è piaciuto meno ma non ho trovato niente, la lettura mi ha soddisfatto pienamente. Unica ma proprio unica piccola pecca è il prezzo di 12 euro: anche se l'edizione li vale tutti potrebbe essere una cifra che non ci si può permettere in qualunque momento!