Ready Player One Cover 1Probabilmente vi chiederete per quale motivo sono qui a proporvi la recensione di un libro, ancor più scritto da un autore americano. La risposta potrebbe limitarsi ad essere che sono convinto potrebbe piacere all'75% di voi, quindi mi sembra giusto dedicargli spazio. La realtà è che il libro non risparmia riferimenti all'animazione giapponese, protagonista della cultura geek che impernia questo libro. Da Ultraman a Godzilla, passando per Evangelion, Gundam, Robotech, Cowboy Bebop e persino la versione live action nipponica di Spiderman. Tra l’altro si accenna anche al fenomeno degli hikikomori, visto che tra i co-protagonisti ve ne sono almeno un paio. Le citazioni, esplicite, si sprecano, ma ovviamente non si limitano all'animazione, visto che altrettanto spazio, se non più, è offerto anche al retrogaming. Ovviamente non mancano riferimenti a prodotti occidentali: D&D, Star Trek, Guerre Stellari, Firefly, Ritorno a Futuro, Supercar, ecc...

Insomma, se amate lo cultura geek dagli anni '70 agli anni '90, il libro è imperdibile.

Siano in un futuro abbastanza prossimo, 2044, su una Terra ormai inquinata, sovrappopolata e decadente. In mezzo ad un degrado sempre più diffuso, la popolazione trova svago in un mondo virtuale chiamato OASIS, a cui si accede tramite un visore e dei guanti aptici. L’accesso è gratuito, ma la sua influenza nel mondo reale è tale che la sua valuta ha universalmente valore anche nel mondo reale. Istruzione, lavori, attività commerciali, ormai tutto si fa su OASIS, che di fatto soppianta una realtà che presenta sempre meno attrattiva. OASIS è stato creato dall’eccentrico James Halliday insieme ad un amico, ad oggi il suo patrimonio ha un valore quasi inestimabile. Dopo anni di isolamento, Halliday muore e decide di dare la sua intera eredità a chi avrebbe risolto il suo ultimo e grandioso gioco, una caccia al tesoro all’interno di OASIS. Milioni di persone in tutto il mondo si cimentano, partendo dall’inizio che ha lasciato, in questa impresa e fra questi vi è Wade, un nerd fanatico di Halliday, che ha visto o letto decine di volte tutto quello che amava, e che ha giocato e finito tutti i giochi a cui era appassionato. Halliday era infatti un fanatico della cultura geek degli anni ’80 e ’90.

Ready Player One Cover 2I cacciatori che si cimentano nella quest ideata da Halliday sono chiamati Gunters, agiscono da soli, come Wade, o riuniti in clan. La competizione ha attratto anche l’interesse di una megacorporazione, la IOI, che è intende sfruttare OASIS e snaturarlo. La IOI inizia a lavorare in modo sistematico, ha una lunga schiera di dipendenti ed esperti, le migliori risorse, armi, equipaggiamenti disponibili su OASIS e, soprattutto, non si fa alcun scrupolo. Odiata da tutti i Gunters, sembra tuttavia essere la vincitrice più probabile. Nonostante questa situazione, sono ormai passati molti anni dall’inizio della gara, eppure nessuno è riuscito nemmeno a decifrare il primo enigma.

Non starò qui a dirvi se il libro è scritto bene o meno, anche perché l’ho letto in inglese (è disponibile anche in italiano). Posso assicurarvi invece che ha un bel ritmo ed è coinvolgente. Si tratta di una semplice caccia al tesoro, con una mega corporazione cattiva da sconfiggere. Vi sono dei riferimenti alla società attuale e vengono proiettate nel futuro alcune ombre che già ora minacciano la libera espressione delle persone, ma la trama non si sofferma troppo su questi aspetti, preferisce dipingere un mondo, quello virtuale, a suo modo affascinante. In questa realtà alternativa non mancherà, un po’ come ora su internet, la possibilità di avere amici e di innamorarsi. Vi è una morale finale, vi è un po’ d’azione e parte della trama è ambientata nel mondo reale, alla fine non basta essere invincibili in OASIS per essere al sicuro. La vicenda è movimentata, offre diversi colpi di scena e non manca di descrivere situazioni epiche. La trama è sicuramente ben strutturata, pensata con intelligenza e riesce perfettamente ad amalgamare nel frenetico scorrere degli eventi i continui riferimenti a cinema, musica, giochi di ruolo, videogiochi e Tv. Il sottoscritto, poi, che ha vissuto di persona la fine degli anni ’80 e l’intero periodo dei ’90, non può che sentirsi chiamato in causa ad ogni enigma o citazione e, come con le vecchie figurine: “questo lo ricordo, questo non so che sia, a D&D ci giocavo pure io, ecc…”


Il libro non è passato inosservato, tanto che Warner Bros ne ha acquistato i diritti.
Spero vivamente ne facciano un film, intanto vi consiglio vivamente di leggere il libro.