Riportiamo dal blog ufficiale dell'editore Magic Press due articoli in cui Alberto Galloni chiarisce per bene la distinzione tra i vari fumetti erotici. Nella seconda parte, inoltre, viene annunciato ufficialmente Velvet Kiss di Harumi Chihiro, per la collana Black Magic. Buona lettura!

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Ho deciso di far chiarezza su una questione che di tanto in tanto fa capolino tra le domande che intervistatori e lettori mi rivolgono e quindi parliamo di… manga che “spingono“!

Questa ellisse gialla con dentro la dicitura “seinen comic” (la parola seinen stavolta è scritta col kanji “成”, che significa “adulto”, invece che “青”) che trovate apposto sulle copertine di Power Play!, Tayu Tayu, HHH ecc. ha la stessa funzione del nostro “vietato ai minori di 18 anni”, ovvero è uno spartiacque tra le pubblicazioni che per legge non possono essere vendute ai minorenni e quelle che invece, pur essendo consigliate a un pubblico maturo, non portano con sé alcun divieto. Ok, ve la faccio più semplice: i manga con questo bollino, e solo quelli, sono dichiaratamente “pornografici”. Sono i veri, famosi in tutto il mondo, “hentai” (brutta parola utilizzata per definire il genere che poi si è diffusa in tutto l’occidente, sarebbe meglio chiamarli “seijin”, visto che “seinen” è già usato altrove), quelli che nei primi anni novanta riempivano le nostre edicole, salvo poi sparire nel nulla “per il bene di Dragon Ball” (all’epoca i nostri amati “predicatori televisivi” identificavano i fumetti giapponesi con questo tipo di prodotti tanto da indurre il “popole bue” a pensare che manga fosse sinonimo di “fumetti porno” e gli editori nostrani, sentendosi minacciati, hanno fatto di tutto per far sparire questi “hentai” dalla circolazione). Questo “bollino” è anche l’elemento intorno a cui è stata costruita la linea Black Magic: dopo la sparizione dei manga per adulti dalle nostre edicole, di tanto in tanto tutti gli editori italiani hanno provato a pubblicare “grandi maestri dell’erotismo”, quando non addirittura collane “dedicate all’erotismo”. Il problema è che chi ha provato a fare manga “eroitici” ha illuso i lettori alludendo agli “hentai”, salvo poi tirarsi indietro e pubblicare materiale mainstream che non c’entra assolutamente nulla: signori, The Last Man, Plastic Little, Golden Boy, Futari Ecchi non sono “seinen comic”, sono manga mainstream senza alcun “divieto” e sono censurati perché sono nati così (l’autore non ha mai disegnato i dettagli mancanti). C’è anche da dire che gli editori giapponesi mainstream non pubblicano “seinen comic”, il mercato dell’eros è un mercato parallelo e non meno importante di quello “mainstream”: ha i suoi formati standard (sapevate che in origine i “seinen comic” sono quasi tutti in formato 15×21 cm e non 13×18 cm?), i suoi prezzi di copertina, la sua distribuzione e i punti di vendita specializzati. Inoltre i manga col bollino giallo hanno un’altra particolarità: da qualche anno a questa parte, vengono disegnati “integrali” e poi censurati (in maniera ridicola, spesso) in fase di impaginazione, ragion per cui esistono le tavole senza censure!

In Italia Black Magic è un punto di rottura rispetto al recente passato, è una finestra sul vero mercato dell’eros nipponico, proprio perché i titoli principali della linea sono veri manga erotici, senza censure. L’idea è quella di presentare i più grandi artisti del mercato “per adulti” Giapponese e Yamatogawa è “il più grande” (invero io sono politeista, ho due divinità, uno dei due è Yamatogawa, l’altro è troppo sensibile e non vuole rivelarsi al pubblico italiano…). Black Magic però non si limita a questo, perché chiuderci in un mondo così settoriale sarebbe, a nostro avviso, controproducente, non riusciremmo mai ad attirare nuovi lettori. Quindi abbiamo integrato i “seinen comic” con alcuni manga mainstream (che spesso, nel caso di editori come Futabasha o Takeshobo, sono mainstream solo per motivi “editoriali”, non per i contenuti che sono altrettanto spinti) con determinate caratteristiche: sto parlando dei titoli di Haruki, ai quali si aggiungerà presto un nuovo acclamatissimo autore (sicuramente mi è stato richiesto decine di volte, di persona, via e-mail e su facebook) con la sua opera principale. Ovviamente questi titoli sono pubblicati censurati, esattamente come l’edizione originale, perché non esistono tavole integrali e non credo che i lettori sarebbero contenti di acquistare un manga con le tavole “ridisegnate” da noi.

Alberto Galloni

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Visto che l’ultimo articolo scritto ha avuto un più che discreto successo, invece di parlare di Yoshiyuki Tomino o dell’eyecatch di Top wo Nerae, concludiamo il discorso sulla “roba che spigne”, anche perché ho una cosetta da annunciare.

Eravamo rimasti al “bollino giallo”, un marchio che indica quando un manga è “vietato ai minori” oppure non lo è e, di conseguenza, quando un manga nasce censurato e quando, da un decennio a questa parte, no. I manga “vietati ai minori” vengono pubblicati da editori specializzati, non dagli editori mainstream, per ragioni di immagine e anche di distribuzione (perché i manga in Giappone non vengono venduti solo da Toranohana o Animate che hanno un piano riservato agli adulti, ma anche nei Combini, per esempio). Non andate a cercare “hentai” tra i manga Shueisha! Altra cosa, gli editori che si occupano di manga per adulti, possono avere anche una importante linea di yaoi: vale per Coremagazine e Akaneshinsha, per nominarne due con cui lavoriamo. Evidentemente anche in Giappone, sono considerate due facce della stessa medaglia (se io mi occupo di pubblicazioni per adulti, mi interessa sia il pubblico maschile che quello femminile, che è quello che abbiamo fatto anche noi con Black Magic e 801).

Tuttavia non potete aspettarvi che le cose siano così semplici e lineari: il tema di oggi è “il grande inganno erotico”!

Anche a una prima occhiata di sfuggita, il celeberrimo Secretarial Section Drop di Haruki, non è lo stesso tipo di fumetto di Yuria Type 100 (un eccezionale manga il cui titolo cita lo Hyakushiki di Quattro V… ehm, Char Aznable in Kido Senki Z Gundam, solo che al posto del Mobile Suit d’oro c’è Yuria, una super bambola gonfiabile bionda). Secretarial Section Drop non ha meno scene di sesso di Power Play! (magari sono meno estreme, ma non in numero inferiore), al differenza tra i due titoli non è quindi l’argomento, ma solo le censure. Tanto è vero che Pink Pineapple ha recentemente realizzato la versione animata per home video assolutamente vietata ai minori. All’atto pratico, tra i piccoli (manco tanto) editori giapponesi, ce ne sono alcuni come Futabasha e Takeshobo, che propongono sul mercato mainstream manga per adulti “veri” con l’escamotage della censura. Nella maggior parte dei casi, in questi manga le tavole sono disegnate già censurate dall’autore e quindi non ne esiste una versione “integrale”. Su internet, inoltre, spesso i fan non fanno distinzione tra il Flower di Amatarou e il Velvet Kiss di Harumi Chihiro, anche perché entrambi vengono serializzati su rivista prima di essere raccolti in tankobon e lì entrambi sono “ampiamente censurati” e sulla rete girano anche immagini prese dalle riviste (una cosa che avevo dimenticato di dire, la versione pubblicata su rivista anche di tutti i manga di Yamatogawa, Distance, ecc. è fortemente censurata, la censura viene poi ridotta in seguito sul tankobon).

Velvet Kiss Cover 1Velvet Kiss Cover 3Velvet Kiss Cover 4

A proposito di Velvet Kiss, contrariamente a quanto ho risposto più e più volte a chi lo richiedeva, lo facciamo. Ho cambiato idea, ma non troppo. Diciamo che era solo questione di tempo: un anno fa avevamo ancora tanta roba di Haruki da pubblicare. Non è l’unico manga realizzato da Harumi Chihiro, ma è sicuramente il più riuscito ed è terminato col volume 4. Ovviamente non possiamo decensurarlo noi e quindi l’edizione Black Magic sarà identica a quella giapponese, a meno di sorprese dell’ultimissima ora. Si tratta di un manga con una sceneggiatura piuttosto complessa: c’è questo salaryman (un impiegato) di nome Nitta con un debito mostruoso, a cui viene proposto di pagare facendo da balia alla bellissima Kanoko. Non importa a che ora o cosa stia facendo, se Kanoko chiama il nostro Nitta dovrà correre. Roba buona, ma non credo di aver bisogno di dirlo, perché almeno voi che mi leggete, sapete già di cosa si parla.

Fonti:
- Il bollino da una certa garanzia
- Ho un annuncio da fare… di Alberto Galloni