
"Quando entrai nel settore con il mio ‘Yawara‘ ci fu un lungo periodo durante il quale critici e recensori storsero il naso. Penso che inizialmente avevo la loro stessa intenzionalità. E mi dicevo: ‘devo assolutamente fare qualcosa di grosso per sfondare!’ Lavorai più duramente possibile per produrre un successo, ma fu completamente ignorato dalle persone le cui valutazioni mi interessavano di più. A quell’epoca fingevo molto bene che non m’importasse poi molto, ma mi sentivo tristissimo (risate). Non appena concluso ‘Yawara’ pensai che avrei dovuto creare qualcosa di più vicino alla mia originale intenzionalità. In ogni caso, a causa del successo travolgente ricevuto da ‘Yawara’, il pubblico voleva che producessi ancora qualcosa di simile. Ovviamente avrei anche potuto ignorare le loro richieste, ma è anche vero che all’epoca pensavo: ‘Va bene, ho ancora un sacco di tempo davanti nella mia vita di mangaka per fare altre cose diverse’. C’è da essergliene (alle persone che si aspettano da te lavori all’altezza di quelli che hanno apprezzato in passato) riconoscenti, davvero. Nel mio fumetto successivo, ‘Happy!’, che aveva ancora il tennis come soggetto principale, intendevo di nuovo mettermi alla prova con una formula espressiva inedita…
E poi, iniziai finalmente ‘Monster’. Dopo i primi dieci anni di lavoro come mangaka cominciai a creare il fumetto che avevo in mente da sempre. Il critico Fusanosuke Natsume disse una cosa del tipo: ‘Rimane un mistero come abbia fatto Naoki Urasawa a pazientare 10 anni per fare la storia che voleva.’
Si potrebbe perfino dire che, per me, tutto comincia con ‘Monster’...
"intervista a Naoki Urasawa apparsa sulle pagine della rivista Quick Japan #81 del 2008". Fonte : conversazionisulfumetto.wordpress.com
E poi, iniziai finalmente ‘Monster’. Dopo i primi dieci anni di lavoro come mangaka cominciai a creare il fumetto che avevo in mente da sempre. Il critico Fusanosuke Natsume disse una cosa del tipo: ‘Rimane un mistero come abbia fatto Naoki Urasawa a pazientare 10 anni per fare la storia che voleva.’
Si potrebbe perfino dire che, per me, tutto comincia con ‘Monster’...
"intervista a Naoki Urasawa apparsa sulle pagine della rivista Quick Japan #81 del 2008". Fonte : conversazionisulfumetto.wordpress.com

Tutto ha inizio da Monster dice lo stesso Urasawa ed è proprio Monster a vincere questo primo Sondaggione d'"autore". Un titolo su cui si sono espressi molti tra i più validi scrittori di recensioni manga sia dello staff che dell'utenza. Difficile sceglierne una, quindi ho deciso di dare spazio ad un ottimo recensore che però non avevo mai avuto il piacere di presentare in questa sede. Consiglio comunque di fare un salto nella scheda manga per leggere quanto scritto anche da TheRolandDeschain e Ais Quin!
La parola ad onizuka90:
Ad essere del tutto sincero mi risulta alquanto difficile recensire Monster, non tanto perché non abbia un'idea ben precisa a riguardo, bensì perché prima di leggerlo mi aspettavo un "qualcosa" e il fumetto mi ha dato tutt'altro. Il fatto è che questo "altro" è comunque un "qualcosa" di molto positivo sebbene non proprio ciò per cui, spesso, questo titolo viene esaltato e apprezzato.
Monster gode di una incredibile popolarità come opera sul genere giallo-poliziesco, ma a mio avviso tale veste gli sta piuttosto strettina, anzi, scomoda. Personalmente trovo che la giusta prospettiva con cui guardare a questo fumetto sia quella di un manga psicologico con delle venature tipiche di un racconto del mistero e della fiaba, e non un giallo che si basi su una ferrea logica.
Ma esaminiamo più a fondo la questione "Monster" andando a partire da ciò che più comunemente suscita venerazione: la storia. Questa non è veramente complessa (come potrebbe esserlo ad esempio quella di un'opera di Shirow), ma semplicemente molto ben organizzata e sfaccettata, ricca di innumerevoli particolari, di personaggi e di avvenimenti incastrati con abilità. I tempi per le rivelazioni e colpi di scena sono ponderati e ottimamente gestiti; si distribuiscono ed alternano in modo efficace anche i momenti in cui incalza una narrazione rapida e quelli di distensione. Il "problema", tuttavia, è che questa enorme macchina narrativa, sebbene riesca a tenere una notevole coerenza, procede fin troppo spesso per coincidenze e forzature spazio-temporali non indifferenti, per fare un esempio: in ogni città in cui un personaggio arriva questi magicamente incontra un personaggio chiave che gli permetterà di percorrere la retta via, o rimane coinvolto in determinate esperienze che si ricollegano alla storia principale e che guardacaso spesso poi si rivelano importanti per far emergere un ulteriore tassello di questo elefantiaco puzzle. Ogni progresso verso la conclusione è un passo guidato dalla mano del destino, e Dio più che giocare a dadi sembra usare righello e squadretta. Di certo questo non è un buon presupposto per un giallo investigativo, specialmente per come si palesa tale caratteristica nel finale dove, per un miracolo incredibile, tutti i personaggi si riuniranno "casualmente" nello stesso posto e nello stesso giorno, sfidando ogni legge probabilistica e ogni possibile verosimiglianza. Un altro elemento che a mio avviso stona se si guarda a Monster nell'ottica del giallo sono le numerose e corpose storie parallele, le quali non fanno altro che allungare e complicare una matassa di avvenimenti davvero mastodontica. Impossibile non riconoscere l'abilità dell'autore nell'intrecciare tutti questi fili paralleli senza troppe contraddizioni e riuscendo a mantenere una coerenza di fondo, ma il continuo distogliere l'attenzione dalla storia principale risulta a mio avviso controproducente. Un altro appunto che mi sento di fare riguarda proprio una peculiarità di Urasawa: il mondo che lui costruisce gira del tutto, e solamente, attorno ai suoi personaggi, ma questo (e anche gli altri già citati) in realtà è un ottimo aspetto se vogliamo considerare Monster come dovrebbe essere considerato, dicevamo prima, da un punto di vista psicologico.

L'elemento maggiormente affascinante dell'intero fumetto sta proprio nei suoi personaggi, mediante l'inserimento di continue deviazioni Urasawa è in grado di delinearne con estrema accuratezza la caratterizzazione, riesce nella titanica impresa di rendere interessanti quasi tutte le figure che fanno la loro comparsa nella storia, anche quelle secondarie la cui scena è poi destinata a venire velocemente esautorata da quella dei primari e comprimari senza per questo però esserne sminuita o banalizzata. Molti avranno un'evoluzione notevole, come lo stesso Tenma o anche Eva e l'ispettore Lunge, matureranno come persone in seguito alle continue vicende che turberanno le loro esistenze e che li porteranno inevitabilmente a compiere scelte, mettendo in crisi il loro senso di giustizia e convinzioni, e appunto sulla scelta e sulle possibilità gioca l'intero fumetto. Il viaggio nell'animo umano in cui ci porta Monster è incredibile e le varie riflessioni che vengono sparpagliate per l'intero intreccio tra cui, ricordiamolo, le bellissime favole di Franz Bonaparta, si riconducono fondamentalmente all'introspezione e al considerare il "mostro" che ognuno di noi può diventare, uno spietato scontro tra io e super io, moralità e amoralità, ma anche un conflitto tra idealismo e materialismo: donde viene la certezza di una mia decisione o convinzione? Cosa giustifica una scelta? Cosa la rende più giusta di un'altra? Anche quella che apparentemente si rivela l'unica via sensata da percorrere, perseguendo i più condivisibili ed innocenti ideali, potrebbe portare a conseguenze disastrose di cui ci si può rendere conto solo ex-post, ed intanto il destino ci sorride sempre, malizioso, nella sua crudeltà, quasi a volerci schernire. Il personaggio di Johan è l'elemento disturbatore, una sorta di anticristo, il portatore del male e del risentimento, il conturbante araldo del dubbio e delle alternative, più un simbolo che un vero e proprio personaggio, ma egli è genialmente quel motore immobile che non compare mai e di cui si arriva persino a dubitarne l'esistenza, ma a cui tutto tende, l'epicentro di tutte le azioni e motivazioni dei personaggi, loro ultima meta, li induce ad un continuo inseguimento che permette alla fine di capire il loro vero ed ultimo nemico: loro stessi.
Non era Johan a muovere tutti, ma erano tutti a muoversi per Johan, le loro azioni erano dettate dalla loro volontà di inseguire tale mostro e chimera, una loro responsabilità, mentre coloro che dovevano affrontare fin dal principio erano le loro paure, errori e false sicurezze. Lo capisce Tenma, costretto a misurasi con il suo idealismo e saldo intento a fermare Johan per riparare alla sua scelta e ledere il suo rimorso (era stato veramente giusto salvarlo?), lo capisce Nina che, trovandosi a rivangare il passato scopre di possedere memorie che non avrebbe mai voluto riportare a galla, così come loro anche gli altri personaggi si misurano con il caso di Johan per in realtà ritrovare, alla fine, loro stessi, anche Lunge, Grimmer, ma anche l'avvocato e il giovane ispettore di polizia. Peccato per il finale, a mio avviso se si fosse optato per un regime meno lieto sarebbe scaturito di certo qualcosa di meno banale, ma non posso affermare di non averlo apprezzato.
Monster gode di una incredibile popolarità come opera sul genere giallo-poliziesco, ma a mio avviso tale veste gli sta piuttosto strettina, anzi, scomoda. Personalmente trovo che la giusta prospettiva con cui guardare a questo fumetto sia quella di un manga psicologico con delle venature tipiche di un racconto del mistero e della fiaba, e non un giallo che si basi su una ferrea logica.
Ma esaminiamo più a fondo la questione "Monster" andando a partire da ciò che più comunemente suscita venerazione: la storia. Questa non è veramente complessa (come potrebbe esserlo ad esempio quella di un'opera di Shirow), ma semplicemente molto ben organizzata e sfaccettata, ricca di innumerevoli particolari, di personaggi e di avvenimenti incastrati con abilità. I tempi per le rivelazioni e colpi di scena sono ponderati e ottimamente gestiti; si distribuiscono ed alternano in modo efficace anche i momenti in cui incalza una narrazione rapida e quelli di distensione. Il "problema", tuttavia, è che questa enorme macchina narrativa, sebbene riesca a tenere una notevole coerenza, procede fin troppo spesso per coincidenze e forzature spazio-temporali non indifferenti, per fare un esempio: in ogni città in cui un personaggio arriva questi magicamente incontra un personaggio chiave che gli permetterà di percorrere la retta via, o rimane coinvolto in determinate esperienze che si ricollegano alla storia principale e che guardacaso spesso poi si rivelano importanti per far emergere un ulteriore tassello di questo elefantiaco puzzle. Ogni progresso verso la conclusione è un passo guidato dalla mano del destino, e Dio più che giocare a dadi sembra usare righello e squadretta. Di certo questo non è un buon presupposto per un giallo investigativo, specialmente per come si palesa tale caratteristica nel finale dove, per un miracolo incredibile, tutti i personaggi si riuniranno "casualmente" nello stesso posto e nello stesso giorno, sfidando ogni legge probabilistica e ogni possibile verosimiglianza. Un altro elemento che a mio avviso stona se si guarda a Monster nell'ottica del giallo sono le numerose e corpose storie parallele, le quali non fanno altro che allungare e complicare una matassa di avvenimenti davvero mastodontica. Impossibile non riconoscere l'abilità dell'autore nell'intrecciare tutti questi fili paralleli senza troppe contraddizioni e riuscendo a mantenere una coerenza di fondo, ma il continuo distogliere l'attenzione dalla storia principale risulta a mio avviso controproducente. Un altro appunto che mi sento di fare riguarda proprio una peculiarità di Urasawa: il mondo che lui costruisce gira del tutto, e solamente, attorno ai suoi personaggi, ma questo (e anche gli altri già citati) in realtà è un ottimo aspetto se vogliamo considerare Monster come dovrebbe essere considerato, dicevamo prima, da un punto di vista psicologico.

L'elemento maggiormente affascinante dell'intero fumetto sta proprio nei suoi personaggi, mediante l'inserimento di continue deviazioni Urasawa è in grado di delinearne con estrema accuratezza la caratterizzazione, riesce nella titanica impresa di rendere interessanti quasi tutte le figure che fanno la loro comparsa nella storia, anche quelle secondarie la cui scena è poi destinata a venire velocemente esautorata da quella dei primari e comprimari senza per questo però esserne sminuita o banalizzata. Molti avranno un'evoluzione notevole, come lo stesso Tenma o anche Eva e l'ispettore Lunge, matureranno come persone in seguito alle continue vicende che turberanno le loro esistenze e che li porteranno inevitabilmente a compiere scelte, mettendo in crisi il loro senso di giustizia e convinzioni, e appunto sulla scelta e sulle possibilità gioca l'intero fumetto. Il viaggio nell'animo umano in cui ci porta Monster è incredibile e le varie riflessioni che vengono sparpagliate per l'intero intreccio tra cui, ricordiamolo, le bellissime favole di Franz Bonaparta, si riconducono fondamentalmente all'introspezione e al considerare il "mostro" che ognuno di noi può diventare, uno spietato scontro tra io e super io, moralità e amoralità, ma anche un conflitto tra idealismo e materialismo: donde viene la certezza di una mia decisione o convinzione? Cosa giustifica una scelta? Cosa la rende più giusta di un'altra? Anche quella che apparentemente si rivela l'unica via sensata da percorrere, perseguendo i più condivisibili ed innocenti ideali, potrebbe portare a conseguenze disastrose di cui ci si può rendere conto solo ex-post, ed intanto il destino ci sorride sempre, malizioso, nella sua crudeltà, quasi a volerci schernire. Il personaggio di Johan è l'elemento disturbatore, una sorta di anticristo, il portatore del male e del risentimento, il conturbante araldo del dubbio e delle alternative, più un simbolo che un vero e proprio personaggio, ma egli è genialmente quel motore immobile che non compare mai e di cui si arriva persino a dubitarne l'esistenza, ma a cui tutto tende, l'epicentro di tutte le azioni e motivazioni dei personaggi, loro ultima meta, li induce ad un continuo inseguimento che permette alla fine di capire il loro vero ed ultimo nemico: loro stessi.
Non era Johan a muovere tutti, ma erano tutti a muoversi per Johan, le loro azioni erano dettate dalla loro volontà di inseguire tale mostro e chimera, una loro responsabilità, mentre coloro che dovevano affrontare fin dal principio erano le loro paure, errori e false sicurezze. Lo capisce Tenma, costretto a misurasi con il suo idealismo e saldo intento a fermare Johan per riparare alla sua scelta e ledere il suo rimorso (era stato veramente giusto salvarlo?), lo capisce Nina che, trovandosi a rivangare il passato scopre di possedere memorie che non avrebbe mai voluto riportare a galla, così come loro anche gli altri personaggi si misurano con il caso di Johan per in realtà ritrovare, alla fine, loro stessi, anche Lunge, Grimmer, ma anche l'avvocato e il giovane ispettore di polizia. Peccato per il finale, a mio avviso se si fosse optato per un regime meno lieto sarebbe scaturito di certo qualcosa di meno banale, ma non posso affermare di non averlo apprezzato.
Ringraziando tutti per la partecipazione, vi ricordo ancora una volta che per info, suggerimenti o mandarmi a quel paese potete scrivere a:
Comunque contento per Monster
Detto questo la mia preferita, forse anche perché è la prima sua opera che ho letto è indubbiamente 20th CB che mi ha letteralmente conquistato fin dal primo albo.
E' un autore di nicchia che fa storie particolari e ha un tratto molto particolare (che a me non piace).
Non è questione di intendersene o meno, è questione di gusti, non è mai riuscito a stuzzicare il mio interesse con le sue opere. Evidentemente non sono il solo a pensarla a questo modo.
Comunque ho votato 20th Century Boys per motivi che vanno ben oltre il parere personale, Monster però è sempre un grandissimo thriller e merita di aver vinto.
E uno che giudica i pareri di 80 persone solo perchè non apprezzano l'autore che piace a te. Avranno i loro motivi, ma la supponenza non è tollerabile.
Da cosa si vede che questi 80 (me compreso) capiscono poco? Io posso dirti perchè dopo tre manga letti e troncati non mi piace: Monster è splendido finchè non fa di tutto per far intrecciare le trame forzatamente, Pluto perde il suo fascino dal secondo volume e Billy Bat è a dir poco assurdo. Devo continuare a perdere tempo e denaro se un autore non mi piace? Lascio perdere e basta, senza criticare l'autore o chi l'apprezza. Ma sentirmi dire che "devo darmi all'ippica" da chi ha gusti diversi dai miei mi fa capire che non devo cambiare hobby, ma devo cambiare sito per leggere dei commenti per lo meno rispettosi delle idee altrui.
E pensare che molte cose le ho lette molto prima di voi.
EDIT
Urasawa "troppo complesso"? Bad trolling, non stiamo parlando di Tezuka, Koike, Inoue, Shirow (se provate a leggervi GITS e Orion, auguri!) Miller o Moore. Un buon seinen è un buon seinen, e Urasawa fa buoni seinen che non mi piacciono, ma questa supponenza è figlia di un mainstream malato.
Sempre più degradante il fandom italiano.
Anche io 8 anni fa quando lo lessi per la prima volta lo denigrai, avevo 12 anni ed avevo cominciato da poco a leggere. Poi col tempo però cominciai ad apprezzare i suoi lavori.
Ora chiedo, non vi piace perché? Avete letto le sue opere? O come al solito leggete 2 volumi e ci fate una recensione con voto 1-2 ? No perché ho visto veramente molte persone sparlare di urasawa con la lettura di 3 cose contate.
Comunque avrei votato Monster visto che è uno dei miei manga preferito*_*
Strabiliante.
Ci son rimasto pure io nel vedere quanti voti ci siano per la risposta "non mi piace Urasawa" D: Certo gusti son gusti...ma dopo aver letto una cosa come Monster, penso sia impossibile dire che non piaccia come autore....
Il primo commento che dovrebbe lasciare più basiti è proprio il tuo.
A me perlomeno ha fatto questo effetto...
"80 persone che di manga capiscono ben poco"
"Ma qui stiamo parlando di un autore per persone mature..."
In pratica state (non solo tu) offendendo coloro che hanno gusti diversi dai vostri... State dicendo che Urusawa deve piacere a tutti per forza di cose... altrimenti è scandaloso, altrimenti bisogna darsi all'ippica, altrimenti si è ignoranti, altrimenti le cose serie non piacciono (che si può tradurre anche con "leggete schifezze" volendo) e bla bla bla
Che poi dove sta scritto che a fare opere serie sia solo Urusawa?
State attaccando gratuitamente coloro che non apprezzano le opere di questo autore... vi sembra un comportamento da persone mature?
Vi piacciono le opere "per persone mature" evidentemente vi ritenete tali solo perchè leggete Urusawa ma poi questa maturità non sembrate dimostrarla con il rispetto per le altrui opinioni.
Lungi da me voler litigare con nessuno ma noto troppa incongruenza tra il parlare continuamente di maturità e il non saper accettare pareri e gusti diversi dai vostri. Sono due cose che stridono fortemente. Una persona matura rispetta i gusti diversi dai suoi, anche non condividendoli affatto.
Sono altre le persone che...si sono "espresse male"...diciamo così.
Il sondaggio è normale che sia strutturato in questo modo, è interessante (statisticamente parlando) vedere che percentuale di "dissenso" avrà di volta in volta ogni autore trattato... dato che presumo che il sondaggio si ripeterà in futuro con parecchi altri mangaka. Ovviamente molti degli autori di nicchia saranno poco graditi o sconosciuti alla massa, si sa...
Ci sono sicuramente quelli che (come me) hanno le loro ragioni.
Non esiste né mai esisterà un'opera ,nè un autore, che metta d'accordo tutti quanti, lo sapete anche voi. E allora tantovale accettare serenamente le opinioni divergenti dalle nostre. Legittimo chiedere spiegazioni, meno legittimo passare alle offese.
Te le ripeto per sicurezza.
Nei suoi racconti ha trattato argomenti che ho trovato scarsamente interessanti narrati in un modo a volte sin troppo pesante, in aggiunta il suo stile di disegno non mi è congeniale.
E' scontato che chi ama questo autore non si troverà d'accordo con quanto ho appena scritto ma queste sono le mie motivazioni e dipendono dai gusti personali ovviamente. Può anche darsi che approfondendo la lettura di opere come Monster (sulla quale feci più di un pensierino in passato) avrei potuto cambiare idea (anche solo in parte) tuttavia i presupposti, nel mio caso, non mi hanno spronato affatto ad approfondire ulteriormente questa "conoscenza".
Monster lo lessi quasi tutto (prima edizione prima stampa) e stufò sia me che altri tre amici a cui lo prestai, tutti per lo stesso motivo: troppe forzature per far coincidere le vite dei protagonisti. E tra tutti solo uno legge tuttora shonen.
Per le altre opere... sì, letti un paio di numeri, non mi sono piaciuti (o smisi di cercarli dalla disperazione, come ad esempio 20th Century Boys) e lasciai stare, mica devo proseguire qualcosa che non apprezzo. Ma questo mica vuol dire denigrare un autore.
Solo... Cos'è 'sta storia dell'autore impegnativo? Se Monster è insolito, MPD Psycho non lo è altrettanto? Pluto è tanto meglio di Eden? Yawara è così superiore a Giant Killing? Insomma, ok è un ottimo autore e apprezzato da molti (con qualcuno che ha le mie stesse perplessità che non lo apprezza, ma è innegabile che è un ottimo autore), ma il preferire un Devilman, un Pied Piper, Deadman di Egawa o Astral Project alle sue opere mi rende pari a chi apprezza Bleach e Fairy Tail? Se per voi è così, vi compatisco, arriverete alla mia età, prima o poi.
Comunque, ignorante lo si da a chi ignora. Chi si è letto le sue opere e non lo apprezza non lo ignora, semplice.
E soprattutto, è solo un cavolo di sondaggio, star a far le pulci su una cosa così banale è triste.
Detto questo non ho mai considerato 20 e 21 century due opere separate ma un continuo, cambia il titolo ma uno è il proseguire dell'altro per cui non capisco perchè c'è tutta questa differenza di voti.....
@sevendays: io mi son letto più di metà di Monster e parte di 20th Century Boys ma, come per i libri, se una cosa non mi piace non ho nessun obbligo (ne voglia) di finirla. Dovessi recensirla per qualche testata allora mi sentirei in dovere di completarla, ma visto che qui era un sondaggio in cui un opzione era "non mi piace", cosa che si vede benissimo senza dover per forza finirlo, il tuo discorso è assolutamente insensato (e pregno di supponenza). Per me Asano ed Endou sono il meglio che offre il manga moderno, ma sono in grado di rispettare chi la pensa diversamente. Gradirei si facesse altrettanto.
@GIGIO: meno male che c'è qualcuno dotato buon senso!
Molto felice!! ^^
Jigoro ultimo con zero voti (per forza di cosa essendo inedito in Italia per ora)
Se tra quegli 80 c'è qualcuno che ritiene Urasawa sopravvalutato beh...questo è un altro discorso. Oggettivamente è impossibile dire che Urasawa è sopravvalutato, per un motivo semplicissimo, tale termine significa che un autore vale 4, ma viene pompato e incensato con un autore da 10. I fatti non sono così purtroppo per loro. Urasawa non è assolutamente sopravvalutato, e dire così, significa capirci poco di manga poche storie. Si può discutere se sia invece esaltato eccessivamente dai fanboy (e qui concordo in parte anche io), che con le fette di prosciutto davanti agli occhi, gli perdonano tutto non vedendo difetti. Il fatto che abbia vinto Monster la dice lunga...l'opera è ottima, una delle migliori che abbia mai letto, ma tutti ne decantano la bellezza, quando in realtà è stra-piena di incontri fortuiti e botte di culo nell'incontrare il personaggio opportuno al momento giusto. In 20th CB questa cosa è molto meno marcata, l'opera scorre in modo molto più fluido ed è per questo che 20th Cb è l'opera della maturità. Inoltre Monster a differenza di 20th Cb, ha un finale abberrante e moltissimi misteri irrisolti. Nonostante tutto Monster dopo 20th Cb, lo considero come secondo miglior opera di Urasawa.
In sostanza dove voglio andare a parare. Urasawa è un autore imprescindibile, che vi piaccia o no. Almeno un paio di sue opere per dirsi esperti conoscitori di manga, ma non si incorra nell'errore di esaltarlo come fanno i fanboy che detesto per questo, perchè :
1- Urasawa non ha bisogno dei fanboy, è già un grandissimo autore oggettivamente.
2- Rischiate di mettere il nervoso a chi non gli piace, precludendogli l'autore.
3- Non riuscirete neanche voi a valutare oggettivamente le opere di Urasawa, visto che avete le fette di prosciutto davanti agli occhi.
Detto questo, datevi tutti una calmata e rispettate l'opinione di quelle 80 persone a cui evidentemente non piace il genere solamente.
PS: Happy pochi voti....molto bistrattato.
Naturalmente per farsi un'idea di un autore di grosso calibro come Urasawa, andrebbero lette almeno le sue due opere principali Monster e 20th CB, e magari una minore, non basta essersi letti solo 3-4 volumetti, perchè non si è competenti nel giudicare un autore del grosso calibro come lui.
No figurati, non volevo fare un messaggio polemico neanche io, mi spiace se è sembrato così! xD Sono totalmente fuori dalla discussione visto che l'autore non lo seguo!
Era per precisare che l'opzione c'era, ma sinceramente non so perchè nei risultati non compaia (in nessun sondaggio)!
Io continuo a non vederla quell'opzione, a questo punto c'è qualcosa di strano! xD
ed è ridicolo definire le opere di urasawa per persone mature se poi quelle stesse persone denigrano chi non piace l'autore, non è un comportamento molto da persone mature questo, eh...
Se guardi nella notizia delle votazioni trovi diversi post come questo, non credo sia stata un'allucinazione collettiva! xD
l'opzione "questo sondaggio non mi interessa" non appare mai nei risultati finali, viene oscurata apposta (alla fine è una voce irrilevante ai fini della discussione dei risultati), ma a meno che non ci siano sviste è sempre presente durante la votazione.
Visto che vi interessava ora potete vedere anche questo risultato
Io l'ho scelta in quanto non ho letto nulla dell'autore.
Mi permetto un piccolo appunto sui commenti del sondaggio, essendo capitata qui solo per curiosità.
A chi non è mai capitato di odiare un film definito dalla critica e dai più un "capolavoro"?
Chi ha scelto l'opzione "non mi piace" vuol dire che(a prescindere dal numero dei volumetti letti)non ha apprezzato le scelte artistiche dell'autore, le trame o anche solo il tratto del disegno.
Anche se i manga di Urasawa sono oggettivamente manga di spessore, di qualità, il fatto che piacciano o meno ha a che fare con la sensibilità e i gusti del lettore e non c'è nessuna possibile opinione che possa denigrare quella altrui senza cadere nel fandom più puerile.
Ricordo poi che l'opzione "non mi piace" non equivale a "lo trovo un autore mediocre".
Capisco che ci si confronti sulle motivazioni dietro ai risultati del sondaggio ma chi pretende che l'autore debba piacere "a prescindere" oltre ad essere presuntuoso non fa altro che allontanare ulteriormente gli indecisi dalla lettura.
Io credo che ognuno dopo la lettura abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero ed ,avendo parlato con cognizione di causa, ogni opinione è in sé veritiera e giusta perché è personale!
Se a tutti dovessero piacere gli stessi manga perché "oggettivamente migliori" mi spiegate cosa ci staremmo a fare con una sola mente in "sharing"?
p.s. Straquoto Kabutomaru
Anche per gli argomenti più futili come questi, come al solito, si finisce per discutere così animatamente.
Come ho già detto Urasawa è uno dei miei mangaka preferiti, ma gli altri sono liberissimi di pensarla come vogliono. Io penso che se Urasawa dovesse leggere questa discussione se la prenderebbe meno di certi utenti che apprezzano le sue opere, per quelli che han risposto che l'autore non gli piace...
A questo punto consiglio a Ironic di aprire i sondaggi pensando davvero di avere a che fare con ragazzini delle elementari: non mettere certe opzioni nel sondaggio per evitare di dare il modo di creare flames inutili, anche se secondo me non sarebbe del tutto democratico perché anche gli utenti che non apprezzano un determinato autore hanno il diritto di dire la propria opinione votando...
E poi una cosa che non capisco...
Perché quelli a cui non piace un'opera o un autore dovrebbero per forza sentirsi in obbligo di dare una giustificazione per non rischiare di passare da ignoranti, mentre se accade il contrario no?
Io nel primo messaggio ho scritto che mi piacciono tutte le opere di Urasawa e soprattutto 20 th CB, ma non ho certo spiegato perché mi piacciono, quali reputo siano i punti di forza di queste opere e in cosa mi hanno colpito eppure nessuno si è permesse di darmi dell'ignorante... Se alla mio primo messaggio avessi scritto un semplice "non" in più sicuramente sarebbe successo, perchè?
Eppure, secondo il vostro modo di ragionare, uno potrebbe dirmi: se ti piace Urasawa sei un ignorante perché ci sono autori molto più bravi di lui che evidentemente non conosci ecc... ecc...
Io apprezzo opere di tutti i tipi da Watchmen di Alan Moore, fino al Cavaliere Oscuro di Frank Miller o il Bone di Jeff Smith passando per i manga di Urasawa e per diversi altri autori di tuttti i generi e, onestamente, a cosa piace agli altri mi interessa solo fino a un certo punto: io compro le opere che piacciono a me e loro si comprano le opere che piacciono a loro. Punto.
rimango un po' "turbato" da quei 80 voti;non me lo sarei mai aspettato.
Tolti i gusti personali(vi sarà qualcuno che ha giudicato,come sempre,l'autore basandosi su 2 volumi letti e queste persone per motivi ovvi non hanno argomentazioni per sostenere una discussione)trovo abbastanza divertente il fatto che si dica che le opere di Urawasa sono frutto di combinazioni fortuite di eventi e/o personaggi.
(Troll Mode ON)Ma non mi dire! Non me lo sarei mai aspettato! Ditemi ora invece che gli scontri con difficolta crescente negli shonen/seinen sono sempre e meramente casuali,così come i personaggi che incondizionatamente aiutano il protagonista e saltano fuori sempre al momento giusto.(Troll Mode OFF)
Battute a parte,così come nei libri anche nei fumetti si usano personaggi/situazioni come meri espedienti narrativi per poter portare avanti la storia o per poter mandare un determinato messaggio. Chi giudica Urasawa su questo punto dovrebbe riprendere in mano i suoi titoli preferiti e fare una analisi oggettiva di questi ultimi. Non c'è fumetto o libro o storia scritta che non sia frutto di coincidenze clamorose.
Se non le volete,smettete di leggere
Chi ha votato "questo sondaggio non mi intetessa" l'ha fatto anche perchè non conosceva questo autore
La prox volta aggiungerò infatti l'opzione"mai letto nulla i questo autore" che potrà fornire un quadro più preciso dell'argomento
Ricordo cmq che lo scopo di questo particolare tipo di sondaggio (almeno il mio scopo) è quello di dare proprio lo spunto, a chi nn conosce gli autori in questione, per iniziare a leggere qualcosa di loro consigliato dal voto degli utenti che lo conoscono
Ecco, utenti come lui non mi vanno a genio, fanno gli snob leggendo opere elevate, denigrando il tutto. Leggo manga come OP e naruto e me li godo alla grandissima anche se non vi sono trame elaborate, e allo stesso tempo apprezzo i manga di Urasawa.
"Questo è moster. e poco importa il finale, non importa che fine faccia johan ma importa che fine fanno i personaggi che ruotano intorno a johan."
A me importa eccome!!! Non c'è un finale, ergo, non sei stato capace di crearne uno.
Innanzitutto che abbia vinto "questo sondaggio non m'interessa", perché purtroppo l'acquisto dei manga di Urasawa è un po' scoraggiato dai prezzi un po' altini (che poi l'opera meriti o meno è un altro discorso, perché nessuno di buon senso spenderebbe troppo a scatola chiusa, io per esempio sono incuriosita da 20th Century Boys, magari lo prenderò in futuro se uscirà un'edizione più economica); e poi che fra i manga si sia classificato per primo Monster, non solo perché meritevole ma anche perché è certamente più noto perché ne sono state pubblicate 2 edizioni.
Comunque io ho votato Yawara!, perché più va avanti con la storia più mi piace (e spero tanto che alla fine si formi quella coppia che mi ispira molto
Come ho scritto in un altro sondaggio, ho apprezzato Monster, ma l'ho trovato un po' lento in alcuni punti ed il finale non mi ha soddisfatta del tutto, comunque è anche vero che l'ho letto solo una volta ed avrei bisogno di una rilettura per giudicarlo meglio.
"Chi apprezza solo manga in stile naruto one piece ecc ecc (che io amo molto, quindi non iniziate a lapidarmi), non può apprezzare (e dico apprezzare e non capire) le opere di Urasawa"
E perché non potrebbe apprezzarle o capirle? A voi non capita mai per esempio di guardare nelle diverse serate film di diversissima levatura, per esempio un giorno vedere Il gladiatore, poi il giorno dopo Pierino medico della Saub, poi I 10 comandamenti e poi magari Fantozzi?
O un discorso simile può valere per i libri, in base all'umore del periodo si può passare da un pesante volumone impegnato ad una lettura di puro svago o viceversa...
Ed è per questo che non la si mostra neanche (e non la si dovrebbe mostrare neanche ora), perché non ha nulla a che fare col tema del sondaggio in realtà.
Detto ciò, Monster è il thriller di Urasawa che meno mi ha preso, e la cosa mi ha stupito. Aspettavo da molto di poterlo leggere in cartaceo, e finalmente di recente l'ho potuto fare con la riedizione Panini, ma pur avendolo tutto sommato apprezzato, non mi ha preso come gli altri thriller di Urasawa.
Finora per me il migliore tra i thriller di Urasawa resta 20th CB (che però non ho ancora finito di leggere). Pluto anche mi è piaciuto molto. Billy Bat promette imho benissimo, ma è ancora presto per sbilanciarsi rispetto agli altri. Gli inediti o quasi (quelli appena giunti in Italia, come Yawara e Master Keaton) per ora non li posso considerare.
Ma alla fine nel sondaggio ho votato Happy! che ho trovato assolutamente delizioso
Beh, come contraddire questa affermazione, è lapalissiana XD. Ma nel caso più credibile, cioè di chi apprezza PRINCIPALMENTE battle shonen, posso obiettare che conosco tanta gente che fa incetta di shonenazzi e adora Urasawa.
Concordo con oberon, Monster mi ha preso poco e mi aspettavo di più dalla sua lettura, che tutti mi presentavano come suo lavoro migliore, ma non ho trovato il non-finale così disturbante, dato che giunto alla fine le mie aspettative erano ridimensionate. Ha vinto secondo me perché il più letto per via dell'edizione recuperabile e in pochi volumi, non solo per l'indubbio fascino del tema "serial killer". 20th century boy invece l'ho amato e lo amo ancora alla follia (ma poi perché 21th metterlo staccato a rubare voti?), tra i miei preferiti di sempre. Happy! come al solito bistrattato al massimo, nonostante sia forse quello meglio sceneggiato con livello costante dall'inizio alla fine. Pluto tra i meno capiti, perché spesso si ci dimentica che nonostante le libertà d'autore, ha una trama e un finale prestabiliti dal fatto di essere una riscrittura (di uno degli episodi meno brillanti di Astro Boy, aggiungerei). Mi aspettavo una posizione più bassa su Billy Bat, che sebbene trovi interessantissimo -forse più degli altri- sul piano storico, è talmente incasinato che prevedevo una bocciatura totale.
Che poi ho già scritto che Monster l'ho letto quasi tutto, e non due volumetti (quello vale per altre opere).
Detto questo io ho votato per 20th boys, la prima grande storia che mi ha fatto apprezzare l'autore. Non disdegno nemmeno gli altri titoli e al momento mi sto veramente godendo Master Keaton, una storia interessante.
Rileggi
Ah, io senza nulla togliere alle altre, ho votato Monster.
Ok, ritengo entrambe corrette le tue osservazioni.
Quando uscirà una edizione economica o troverò una biblioteca parecchio disponibile rimedierò alla grave mancanza.
Infatti questa volta ho voluto mostrare "il sondaggio non mi interessa" perchè molti avevano posto dubbi sul fatto che fosse stato messo e che quindi questa mancanza avesse in qualche modo falsificato il risultato dell'opzione "non mi piace Urasawa"
Così ora è chiaro, chi ha votato quest'ultima opzione davvero non gradisce il mangaka punto e basta e a mio avviso questo giudizio va accettato senza se e ma....per ogni autore ci sarà sempre una percentuale di persone a cui non interessa o che non l'hanno mai letto
Francamente non mi aspettavo tutto questo scalpore da questi risultai
Ps: ed io sono un estimatore di Urasawa
Tra l'altro i manga, in teoria, si leggono per piacere e non per dovere, quindi ognuno legge quel che più gli piace conformemente ai propri gusti e non quello che gli ha prescritto il medico, la classifica delle vendite o i volumi di storia dei manga. Nessuno dunque è obbligato a farsi piacere questo o quell'autore perché "sennò devi cambiare hobby"; l'hobby, in quanto tale, ognuno lo vive come preferisce.
Se uno dice che non gli piace Urasawa è un conto. Vorrà dire che avrà provato a leggere qualcosa ma non l'ha gradito. E questo è utile ai fini del sondaggio.
Se invece seleziono l'opzione "Questo sondaggio non mi interessa", non vuol dire che non mi mi piace Urasawa, ma che invece non ne ho mai letto nulla e che non ho elementi per dare un giudizio.
Insomma quella voce semplicemente non ha alcun valore in questo sondaggio (e in qualsiasi altro), serve solo per far sparire la notifica del sondaggio dall'account.
Non ho elementi per giudicare, ma conosco i miei gusti perciò posso dire tranquillamente che i suoi manga non mi piacciono, altrimenti li avrei letti.
Comunque sono daccordo con tutti quelli che dicono che ognuno è libero di farsi piacere quello che vuole. Non è un obbligo leggere manga di Urasawa.
Intanto da questo sondaggio è emerso che molti utenti si ritengono più intelligenti e maturi di altri solo perchè loro leggono Urasawa e noi no.
Contenti voi.
Questo che dici e giusto, l'avrò spiegato mille volte ma se leggi i commenti iniziali la cosa non è tanto scontata
Detto questo dalla prox volta tornerò a nasconderlo come sempre
Qualche anno fa c'era la moda di Osamu Tezuka e chi lo leggeva era meglio degli altri.
Ora c'è la moda di Urasawa.
Facciamo una scommessa sulla prossima moda?
Inoltre la voce "Questo sondaggio non mi interessa" non va levata in quanto implicitamente comprende anche il "non mi piace".
Troppo comodo nasconderla.
Cazz.. sembra che si stia discutendo dell'esito di un referendum riguardante, per esempio, all'apertura o meno delle centrali nucleari in Italia, e non sui propri gusti riguardanti qualche fumetto...
Cerchiamo di dare il giusto peso alle cose... Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole senza doversi per forza sentire in obbligo di giustificare la propria scelta. Impariamo a rispettare l'opinione altrui
Complimenti a onizuka90!
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