Il cosplay è una magnifica espressione di passione, ricca di fantasia e colore, ma, se già nelle fiere e negli eventi di settore la loro presenza in alcuni casi non è da tutti apprezzata, di sicuro quando questo viene a mescolarsi con la vita di tutti i giorni possono scaturirne numerosi problemi.
Ne sono un chiaro esempio gli ultimi due casi asiatici che hanno fatto molto parlare di sé nei vari forum e blog otaku di tutto il mondo.
Quello che ha fatto più scalpore si è verificato al Suntec International Convention & Exhibition Centre di Singapore durante l'Anime Festival Asia.
Come sempre accade in manifestazioni di questo tipo, una buona parte di cosplayers si erano assiepati al di fuori della sala per eventi, creando un improvvisato set fotografico a beneficio di tutti i presenti. Grande successo, in particolare, stava riscuotendo una ragazza che aveva deciso di interpretare Ryuko Matoi, protagonista di Kill La Kill, il cui costume, lo sa bene chi sta guardando in streaming su Daisuki la serie dello Studio Trigger in contemporanea con la TV giapponese, non lascia sicuramente molto spazio all’immaginazione.

Il problema è sorto nel momento in cui una signora, proveniente da una manifestazione religiosa che si stava tenendo nello stesso edificio, si è sentita insultata dal costume della giovane, con cui poi ha avuto un diverbio sfociato in una lite con conseguente intervento della polizia locale per placare gli animi eccitati.
Il tam tam del web aveva poi ingigantito la cosa arrivando a parlare di arresto per la cosplayer, cosa che in realtà non è accaduta.
Molte polemiche anche in Giappone dove l'Ufficio del Governo dell'area metropolitana di Osaka ha reso noto di aver rimosso il divieto contro coloro i quali faranno crossdressing, più in particolare i maschi che vestiranno costumi femminili, ad un evento cosplay che si terrà presso l'Osaka Prefectural Government Sakishima Building il 24 novembre.
Tale divieto aveva infatti generato una moltitudine di proteste da parte di una buona fetta della cittadinanza che paventava in questa decisione una grave minaccia alla libertà di espressione e quindi un’aperta violazione contro la Costituzione e il Codice Civile nipponico.
La proibizione del travestitismo, seppur in qualità di cosplay, era giunta da un comitato che riuniva i negozianti di zona, preoccupati dal fatto che in passato coloro che avevano preferito presentarsi in abiti femminili a tale manifestazione erano finiti al centro di colluttazioni e litigi, in particolar modo quando si presentavano nei bagni maschili!

Fonti consultate
Anime News Network
Crunchyrol
Ne sono un chiaro esempio gli ultimi due casi asiatici che hanno fatto molto parlare di sé nei vari forum e blog otaku di tutto il mondo.
Quello che ha fatto più scalpore si è verificato al Suntec International Convention & Exhibition Centre di Singapore durante l'Anime Festival Asia.
Come sempre accade in manifestazioni di questo tipo, una buona parte di cosplayers si erano assiepati al di fuori della sala per eventi, creando un improvvisato set fotografico a beneficio di tutti i presenti. Grande successo, in particolare, stava riscuotendo una ragazza che aveva deciso di interpretare Ryuko Matoi, protagonista di Kill La Kill, il cui costume, lo sa bene chi sta guardando in streaming su Daisuki la serie dello Studio Trigger in contemporanea con la TV giapponese, non lascia sicuramente molto spazio all’immaginazione.

Il problema è sorto nel momento in cui una signora, proveniente da una manifestazione religiosa che si stava tenendo nello stesso edificio, si è sentita insultata dal costume della giovane, con cui poi ha avuto un diverbio sfociato in una lite con conseguente intervento della polizia locale per placare gli animi eccitati.
Il tam tam del web aveva poi ingigantito la cosa arrivando a parlare di arresto per la cosplayer, cosa che in realtà non è accaduta.
Molte polemiche anche in Giappone dove l'Ufficio del Governo dell'area metropolitana di Osaka ha reso noto di aver rimosso il divieto contro coloro i quali faranno crossdressing, più in particolare i maschi che vestiranno costumi femminili, ad un evento cosplay che si terrà presso l'Osaka Prefectural Government Sakishima Building il 24 novembre.
Tale divieto aveva infatti generato una moltitudine di proteste da parte di una buona fetta della cittadinanza che paventava in questa decisione una grave minaccia alla libertà di espressione e quindi un’aperta violazione contro la Costituzione e il Codice Civile nipponico.
La proibizione del travestitismo, seppur in qualità di cosplay, era giunta da un comitato che riuniva i negozianti di zona, preoccupati dal fatto che in passato coloro che avevano preferito presentarsi in abiti femminili a tale manifestazione erano finiti al centro di colluttazioni e litigi, in particolar modo quando si presentavano nei bagni maschili!

Fonti consultate
Anime News Network
Crunchyrol
Mi chiedo quanto tempo ci vorrà ancora prima che molte persone aprano un pò di più la mente.. e non solo riguardo ai cosplay.
Che poi, cosplayer... se vanno mezzi nudi si può parlare di esibizionismo.
Il cospley di Ryuko Matoi e' davvero bello!
Complimenti alla ragazza.
Per molti è solo una scusa per svestirsi ormai...
Fa comodo, a seconda della propria interpretazione personale, dire questo è scandalo e quello no. A me una donna con le tette di fuori, per supposto cosplayer o sedute fotografiche all'aperto, dà fastidio. Non parliamo poi degli uomini vestiti da donna....ma per carità. Anche coloro che chiedono il rispetto del pudore e della decenza vanno ascoltati.
Non dico altro...
Però sul fattore cosplayer scostumati un po è vero, c'è un limite a tutto ma io preferirei che non ci fosse. Cioè, forza belle ragazze! Fate dei cosplay dalla saga di queens blade!
MA COME RAGIONATE?
-la ragazza è stata segnalata FUORI dalla fiera, come avevo letto altrove (mettersi una mantellina prima di uscire non avrebbe fatto danno a nessuno);
-trovo più grave il caso del divieto al crossdressing, finchè non è volgare;
-la ragazza è molto carina e somigliante, ma il suo costume non era niente di che, soprattutto per i materiali usati.
poi sì, condivido in parte i giudizi sull' esibizionismo di certa gente e sul conseguente dilagare di settei sempre più osè.
http://www.youtube.com/watch?v=lI5GlHNYyNk
Comunque non capisco due cose. Primo, perché questa signora si sia sentita insultata e abbia reagito insultando la cosplayer (alla base di ogni religione non vi è il rispetto verso le altre persone e le loro libertà individuali?). Secondo, perché si tengano nello stesso edificio (e nello stesso periodo per giunta) l'Anime Festival Asia e delle manifestazioni religiose... Bah.
Se il mondo fosse senza moralisti sarebbe favoloso!!! Troppe cosa più scandalose ci sono in mezzo alle strade...alla fine è comunque molto più "coprente" di un bikini e non vedo nessuno a contestare le ragazze che vanno a spasso a Rimini (per non parlare di altre cose).
Se non ti sta bene come sono vestito, girati così non mi vedi più.
La sensibilità e il pudore sono caratteristiche (se vogliamo definirle tali) che non devono accostarsi a tutti se si resta nel minimo della decenza, ma vanno rispettate.
Ergo, perchè, come qualcuno ha già sottolineato, dobbiamo prendercela con la vecchia se una persona invece di "vestirsi" si "sveste"?
Avere obiettività e raziocinio non impedisce di promuovere ciò che si ama.
La questione invece del veto di crossdressing è a dir poco ridicola.
Il cosplay nasce come esibizione (nel senso buono del termine), e come tutte le esibizioni si ricerca sia la propria soddisfazione che quella suscitata negli altri.
Comunque do ragione alla cosplayer ( anche perche era fuori dal padiglione ma non lontana ) , se la signora andasse al mare farebbe venire l esercito
Che poi il cosplay in alcuni(rari) casi diventi una esibizione del proprio fisico invece che della propria passione, penso sia sotto gli occhi tutti!
Poi ognuno giustamente la pensa come meglio crede!
Buona serata!
Cosplayare è incredibilmente divertente, è giusto poterlo fare finchè si ha rispetto per gli altri partecipanti alla manifestazione (ovvero non ti metti in posa al centro di uno stand affollato).
Tenete conto che nessuno obbliga nessuno a vestirsi/svestirsi come un determinato personaggio e non mi pare che la gente si lamenti quando, andando al mare, vede persone in costume da bagno.
Detto questo, esiste la legge di "atti osceni in luogo pubblico" ed è li per tutelare le persone sensibili e impedire agli esibizionisti di urtare la sensibilità altrui; ora, il vestito della protagonista di Kill la Kill (come anche quello di Makoto Nanaya da Blazblue e come molti altri) lascia (almeno in questo caso) la parte inferiore del seno decisamente scoperta e, seppur non mostrando chiaramente parti del corpo "compromettenti" posso capire perché dia fastidio a persone più pudiche.
Secondo me andrebbero posti dei limiti al quanto sia possibile mostrare le proprie zone intime: se permetti ad una ragazza di girare così non puoi impedire ad un uomo di fare lo stesso...e questo aprirebbe le porte ai "veri" esibizionisti che vanno in giro a traumatizzare bambini e bambine.
Forse sono stato parecchio fatalista, ma (per quanto sia bello ridere e scherzare su ambienti colorati e giocosi come quello dei cosplayer) penso che questo sia un discorso serio e come tale vada affrontato.
Che poi non capisco perchè mostrare la parte superiore del seno vada bene mentre quella inferiore no. Logica portami via.
Solo per i lfatto che si parli di ' signore che esce da un evento religioso' giù a dare del bigotto.
Pure io vado a messa ogni domenica e non mi sento bigotta se vedessi un cosplay di quel tipo,MA c'è sempre un litime a tutto.
DALLA LIMITAZIONE ALTRUI DERIVA LA LIBERTà DI UN ALTRO.
Ci deve essre moderazione a tutto e in tutto.
Perché le scollature superiori non scoprono così tanto e comunque, nel caso lo facessero, proporrei dei limiti anche a quelle così come a delle mini-gonne talmente mini da sembrare cinture o a dei pantaloni tenuti così bassi da mostrare i peli pubici.
Con questo non voglio dire di andare in giro copertissimi, di proibire le zone di pelle nude o di limitare la libertà del singolo, solo, un minimo di buon senso e di rispetto per la sensibilità del prossimo ci vuole e se le persone non ci arrivano da sole bisogna mettere dei paletti.
(La si è lamentata solo una donna anziana, ma se al posto della snella e graziosa ragazza aveste avuto un omone grasso e peloso secondo voi cosa sarebbe successo?)
Centra l'obiettivo sicuramente di avere tante foto e di far il giro del globo, ma una bella pernacchia all'italiana gli farebbe bene.
Il cosplay mi sembra sia un'altra cosa, questo è esibizionismo puro!
Vorrei vedere quanti corni ha il suo ragazzo, ha ha ha...
È come se al Romics un padiglione venga adibito ad un evento cosplay e uno ad un evento religioso
I due si sono incontrati nel mezzo
La Cosplayer di Kill la Kill, se è come nella foto, ha quasi tutto il seno al vento e trovarsi di fronte una persona agghindata in questo modo, specie dopo una manifestazione religiosa, non è il massimo. Il rispetto deve andare in tutte le direzioni, non solo verso quella che più ci aggrada.
la situazione si sarebbe potuta risolvere con un dialogo civile ma, come spesso acade, una delle due parti sicuramente è stata aggressiva e irrispettosa.
Bisogna accettare anche i princìpi religiosi degli altri e il mondo "libero" non significa "mondo anarchico" dove ognuno è libero di fare quel che gli pare.
Ci sono delle regole (anche morali) per tutti quanti, altrimenti diventerebbe un immenso bordello.
La libertà di ogni persona finisce laddova comincia la libertà del prossimo.
In spiaggia ci si sveste ad un certo modo ed anche li (a meno che non sia una spiaggia di nudisti) ci sono dei limiti da rispettare.
Nei luoghi pubblici ci sono limiti diversi, ti faccio notare che persino nelle località balneari, in piena estate, è consentito girare in costume solo in spiaggia.
Ma nessuno si è chiesto se avesse freddo a girare così? XD
Solo pensare di essere insultati da un costume del genere ad un metro da un evento di cosplay è ridicolo come se uno di un altra religione fosse passato di li e si fosse sentito insultato da quella manifestazione religiosa
Non è moralismo, è buonsenso.
Ma ci sono regole a riguardo l'andar in giro mezzi nudi, fosse rimasta nello spazio adibito a tale scopo nessuno le avrebbe detto nulla, invece era già in torto per essere uscita al di fuori di esso.
Questo è poco ma sicuro, anche chi ha organizzato l'evento ha commesso un errore.
Invece non puoi sapere come si siano svolti i fatti, la signora potrebbe essersi lamentata dell'abbigliamento della cosplayer ed aver ricevuto una risposta "poco gentile".
Credo che la parola "insulto" sia usata a sproposito e credo che il fatto che vi fosse una manifestazione religiosa sia solo una "aggravante" per la cosplayer ma anche una persona atea si sarebbe potuta sentire "disturbata" (ecco il termine che ritengo più appropriato) da una ragazza mezza nuda laddove non sarebbe dovuta esserci.
Il rispetto deve essere a 360 gradi... personalmente uscissi da un locale e mi trovassi dinnanzi una bella ragazza mezza nuda sarei solo che contento (forse un po' meno dal dovermi trattenere) ma comprendo benissimo chi invece si sente disturbato da tali esibizionismi. Andrebbero fatti nei luoghi predisposti. Il luogo predisposto, da qunto ho capito, era una stanza, una sala privata, chiusa... se la cosplayer esce fuori da quel contesto è lei che finisce nel torto.
-il cosplay è esibizionismo per definizione ^^
-molti fra coloro che hanno criticato il costume troppo succinto forse non conoscono l'anime e il personaggio in questione
questo per fare capire che, a volte, più della tolleranza e del comune senso del pudore, occorrerebbe un poò di sano senso dell'umorismo che, per giunta, si accorda benissimo sia con il cosplay che con la devozione religiosa.
Sarebbe interessante ascoltare l'opinione di un cosplayer credente e praticante, le due cose mica si escludono eh??? >.
Tra l'altro la signora deve essere stata proprio idiota: ok se era da sola, ma vederla insieme a tante persone in costume non le avrebbe forse dovuto far pensare che c'era appunto una sorta di "carnevalata" organizzata dietro? No eh, troppo difficile per una religiosa moralista di massimo livello...
No, non è affatto questo il punto della questione.
Allora facendo il cosplay di svariati ecchi (Ikkitousen, Queen's Blade docet) le ragazze sarebbero legittimate ad andare in giro praticamente nude?
A tutto c'è un limite... specie se fatto in luoghi pubblici.
Anche tra cosplayer stessi ci sarebbe qualcuno al quale potrebbe dare "fastidio" indipendentemente dalla religione.
Invece no, va proprio con il seno scoperto. E' diverso.
E comunque sono sicuro che tutti quelli che giustificano la cosplayers sono maschi, e che se la tipa in questione fosse stata grassa avrebbero un opinione diversa...
Diciamo che la cosplayer è stata un po' sfigata.
E se il personaggio di cui se ne vuol fare il cosplay, presenta quei requisiti e si hanno le doti fisiche per poterlo portare, incluso una buona dose di coraggio, ai benpensanti dico che male c'è? Vi schifa? Bon si girano i tacchi a 180° e si guarda altrove.
il cosplay è un gioco, e un divertimento che non fa male a nessuno.
la tipa bastava che uscendo dall'evento si coprisse un attimino con una giacca o che so io, ed era tutto risolto... se si fosse vestita non da Matoi e con un costume che coprisse di piu non si doveva nemmeno mettere null'altro addosso
non capisco se discutete perchè siete contro il cosplay in generale o perchè la tipa girava in mutande.... bho....
La ragazza mezza nuda era una cosplayer? Irrilevante.
La signora era una fanatica religiosa? Irrilevante.
Stiamo parlando di una persona che si è trovata di fronte una ragazza mezza nuda in mezzo ad uno spazio pubblico dove possono accedere persone di tutte le età.
Il fatto che venga messo in discussione qualcosa che piace non giustifica il doverlo proteggere nonostante si abbia effettivamente torto, e guardando la cosa in modo obiettivo, aimhè, non posso che dire che quella nel torto era la cosplayer.
Per il crossdressing la rimozione di una legge che lo vieti non può che essere positiva, in questo caso si parla di qualcosa di divertente di base, soprattutto quando legato al cosplay.
Ma che sia DENTRO la fiera.
Comunque io non commento la vicenda in sé perché ne so pochissimo, commento solo il fatto che molti hanno deciso che la ragazza lo stava facendo per esibizionismo, giudicandola senza sapere. E se invece imparassimo a pensare che i mangaka potrebbero anche disegnarle meno nude, 'ste ragazze? Così uno che vuole fare quel cosplay non sarebbe tacciato di esibizionismo a tutti i costi e non sarebbe costretto a scegliere qualcuno di più vestito solo per non rischiare di essere accusato di certe cose. Anche perché, nella maggior parte dei casi, è semplicemente ridicolo nella storia che il personaggio femminile vada in giro vestito succinto.
Ma quella vecchia signora non poteva farsi gli affari propri? Doveva per forza andare a lamentarsi con la cospayer e provocare "diverbio sfociato in una lite"? Vedessi una ragazza vestita in quel modo, la prima cosa che faccio è complimentarsi con il suo grandissimo coraggio e per la sua passione, per andare vestita con quel bel costume.
Vedo comunque che i moralisti si annidano anche qui, vedendo la grossa quantità di pollici rossi!
ma voi ditemi, se adesso non posso fare neanche il cosplay che mi pare ad un evento praticamente dedicato ad esso, dove lo devo fare???
la frase "la mia libertà finisce dove inizia la tua" è molto ambigua...la signora al diritto di lamentarsi ma pure io ho il diritto di fare quello che mi pare...quindi chi ha ragione???
allora togliamo tutti i videogiochi violenti perchè sennò ci giocano i bambini, censuriamo film e telefilm perchè i film di Tarantino possono dar fastidio a qualcuno e tante altre cose.
Semplice...se non ti sta bene quello che c'è in tv cambi canale, se un videogioco per te è eccessivo non lo compri e se non ti sta bene il mio cosplay ad un evento per cosplayer, alzi i tacchi e te ne vai. Questa è intelligenza base.
@ GianniGreed: questa te la potevi risparmiare, a Lucca ho incontrato una ragazza robusta con un cosplay di Yoko Litner ma mica sono andato a rompergli le scatole.
Per quanto riguarda il cross dressing, come possono vietare gente del calibro della 16 presente nell'ultimo sondaggio di animeclick?
2-A chi dice che si poteva portare una giacca: avete idea di quale intralcio costituisca il portarsi una cosa simile dietro quando si ha un costume addosso che deve rimanere in quel modo? La giacchina non si tira fuori e si nasconde come se si avesse un mantello dell'invisibilità (soprattutto se si è da soli). E poi, sinceramente, se non facesse freddo (e immagino sia così visto il luogo), VOI ve la sareste portata? Certo che no, per questo siete dei bei egoisti a pensarla in questo modo.
3-A chi dice "la propria libertà è tale finchè non limita quella altrui": allora siccome io e tanti altri non sopportiamo di vedere i trans (maschi travestiti da femmine) bisogna vietargli di uscire di casa in quel modo. Vi sembra giusto?
4-A chi dice "non sappiamo come sono andate le cose e di chi è la colpa" oh, ma non ci sono molte altre alternative rispetto a questo schema:
-Ma non ti vergogni ad andare in giro a quel modo/Guarda come sei conciata, vergognati!
-Scusi signora ma questo è un costume, sono vestita così perchè c'è una manifestazione in corso
-Non mi interessa cosa c'è, tu non puoi bla bla bla
Non vi pare ovvio che le cose siano andate così e di conseguenza di chi è la palese colpa?
5-Secondo voi perchè la notizia è stata riportata? Cos'è la cosa strana, una cosplayer seminuda come se ne vedono ad ogni fiera o una bigotta che crea una lite per una cosa del genere? 2+2 e fine della storia.
3- : A me possono dare particolarmente fastidio i vestiti a pois, mettiamo. Vedendo una persona con un vestito a pois in pubblico allora provo fastidio, ma in questo caso ovviamente chi li indossa non ha colpa, perché non fa parte del senso comune che nei vestiti a pois ci possa essere qualcosa di immorale o lesivo per le persone. Quindi se io provo fastidio sono fatti miei, chi indossa vestiti a pois non fa niente di male. Fa invece chiaramente parte del senso comune (ma non ne sono più tanto sicuro, ahimè) il concetto che dei vestiti troppo succinti possano creare fastidio ad altre persone, le quali li giudicano immorali. E' maleducato ed immaturo quindi chi non rispetta questa regola, tutto qui; esistono poi dei casi limite ed altri su cui non mi sia fatto un'opinione, ma il caso della cosplayer in questione è eclatante. Nel suo ambito privato quella ragazza può fare quello che vuole, anche vivere nuda; in società è fondamentale che esistano delle regole per impedire che le persone si danneggino a vicenda. E' fondamentale che la società non sia anarchica, in altre parole, mentre fa parte della retorica populista di questi anni sventolare a destra ed a manca che le persone in società debbano essere libere.
5 - E' "strana" una signora che segnala una ragazza svestita, senza dubbio, ma questo non implica che la signora sia nell'errore. E' molto comune fregarsene degli altri e vestirsi poco o camminare per strada con le mutande in bella vista, tanto che purtroppo nessuno ci fa più caso. C'è chi pensa "Che maleducata questa ragazza, le si vedono le mutande e la scollatura del seno!/Che maleducato questo ragazzo, ha i jeans sotto le mutande!" e chi contempla sbavando manco fosse un membro del club Holstein in Gin no Saji che guarda la foto di una mucca (queste persone le ritengo tanto colpevoli quanto chi si veste poco, perché alimentano il cattivo costume in questione). Le ragazze seminude ed i ragazzi seminudi ad una fiera non dovrebbero nemmeno entrare, tanto più se si tratta del Lucca C&G, che si svolge all'interno di una città. L'esistenza di un personaggio non deve giustificare la possibilità di realizzarne un cosplay per forza: il cosplay non si fa o si riadatta, per esempio nel modo che propone GianniGreed nel post 52; se si ritiene che indossare una calzamaglia rovini l'immagine del personaggio che ci piace (e può anche essere un punto di vista condivisibile, eh) si cambia cosplay.
uhm no, la signora poteva girarsi dall'altra parte, nessuno ha limitato la sua libertà finchè aveva una scelta. se non avesse avuto scelta ti avrei dato ragione, ma qui no, perchè lei invece ha attaccato la cosplayer di sua volontà limitando quindi a sua volta la libertà della cosplayer che stava facendo delle foto, e comunque all'ingresso del suo padiglione.
meglio poi sia finita a insulti e che non sia successo nulla.
ps: il personaggio è anche così nell'anime, un cosplay molto accurato, il cosplay è certamente esibizionismo, quindi niente di male nell'esere esibizionisti.
in pratica, una collettività di persone si deve adeguare alle richieste di una singola persona??? mi sembra proprio un bel concetto, un pochino pretenzioso ma comunque un bel concetto.
seguendo questi discorsi, visto che nelle civiltà musulmane si porta il burka...allora tutto il mondo si deve adeguare e mettere il burka???
siete così disposti a privarvi delle vostre libertà??? (stiamo parlando di una cosplayer ad un evento ad esso dedicato, mica di una nuda in piazza nel centro di Milano).
fatto sta che il prossimo anno a Lucca andremo tutti vestiti da Barbapapà...io però, nel tentativo di essere originale, mi vesto da foglio A4 completamente bianco (non vorrei che qualche scritta turbasse il sonno di qualcuno).
Come disse Totò: "Ma mi faccia il piacere!!!"
E' un po' come il convegno dei vegetariani e la sagra del panino con porchetta (?)
"seguendo questi discorsi, visto che nelle civiltà musulmane si porta il burka...allora tutto il mondo si deve adeguare e mettere il burka???"
Questa non l'ho capita. In Italia esiste una legge che regolamenta l'uso del burqa, se ben ricordo, e quindi i musulmani che vengono in Italia sono tenuti ad attenersi alla legge in questione ed indossarlo nei modi consentiti (che non conosco).
Non serve che tu vada a Lucca vestito da foglio A4, ci sono tanti bei costumi da poter indossare e personaggi da omaggiare che sono in accordo con i più basilari principi di educazione; se una persona vuole stare a torso nudo può sempre farlo a casa sua ed evitare di esibirsi in pubblico.
sarà che sono una femmina e non ci capisco nulla di queste cose, ma la trovo anche più graziosa vestita da marinaretta. Per non parlare di quando indossa il pigiama con le pecorelle XD
è palese che per il lieto vivere di tutte le persone, a meno di casi che veramente rasentano la follia, si lascia correre...di sicuro, un gruppo di cosplayer fuori 2 metri dal luogo a loro destinato, non è tra questi casi.
PS: il concetto del burka era semplicissimo, visto che le persone musulmane si sono adattate, la signora poteva tranquillamente lasciar perdere, andare a casa e farsi i cavoli suoi (oppure passare alla larga dalla cosplayer).
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