
Iniziamo l'anno con argomenti adeguati, robba che fa cultura e ci elevano in quanto esseri umani senzienti: in poche parole parliamo di sesso!
Ci conosciamo ormai già da un po', diciamo che c'è una certa confidenza, quindi credo che si possa finalmente parlare di questo argomento senza urtare la sensibilità di nessuno anche perchè c'è molto che stuzzica la mia fantasia a riguardo. Voglio conoscere i vostri pareri su alcuni argomenti a luci rosse del mondo dei manga/anime, e non si può non cominciare con un bel sondaggio sul più famoso anche fuori dal fandom abituale: l'hentai!
Non tutti sanno che questo termine viene usato per riferirsi a opere a sfondo pornografico solo al di fuori del Giappone, opere divise principalmente tra hentai anime, hentai manga e videogiochi contenenti riferimenti sessuali (Eroge) o espliciti (H game).
In terra nipponica questo termine si utilizza soprattutto con il significato di "sessualmente perverso" e ha una connotazione molto negativa, per riferirsi a quanto inteso con esso in Occidente, viene usata invece l'espressione jū hachi kin anime ("anime vietato ai minori di 18 anni"), oppure seijin manga ("manga per adulti").
In Giappone, a quanto è dato di capire, l'hentai fa furore: i manga per adulti sono venduti nelle librerie e nelle catene di negozi, tanto da coprire da solo metà del mercato.
Classica contraddizione in un Paese in cui il sesso è ancora sostanzialmente un argomento tabù, anche se non più come un tempo.

Ammetto di non capirne molto, non ho mai letto/visto qualcosa che non superi l'ecchi.
Non per puritanesimo, figuriamoci, ma perchè non mi è mai capitato e poi perchè francamente non ci ho trovato mai nulla di interessante, sarò rimasto ai tempi di Postalmarket (e chi ha la mia età ed è maschio capirà!!!).
Mi incuriosisce però sapere che ne pensate e per alimentare la discussione vi espongo il pensiero di un forum a tema hentai e quello di una giornalista fermamente contraria.
Tratto da Forum hentai fantasy.
"L'hentai è dunque la versione erotica di Manga e Anime giapponesi. A differenza del porno normale, spesso una meccanica riproduzione delle solite scene sessuali, l'hentai permette l'uso completo dell'immaginazione, della fantasia, del subconscio. In tal senso l'hentai è una forma d'arte che esprime le fantasie inconsce dell'artista che li riproduce. Le rappresentazioni sono frutto della fantasia e sono rappresentati in maniera tale che sarebbe impossibile filmare, neppure disponendo di un budget consistente dedicato agli effetti speciali [cit.].
E' sbagliato considerare l'hentai una mera versione cartoon del porno. Chi afferma ciò non ha capito un tubo di questa sublime arte nipponica. Gli hentai sono caratterizzati da una trama (vedasi ad esempio Bible Balck) e ritraggono scene distaccate dalla realtà (secondo wiki inaccettabili nella società o contrarie alle norme sociali).
Anche i personaggi che attraversano le fitte trame degli hentai sono dei prototipi ideal-tipo. Si pensi ai personaggi ritratti come timidi o senza pensieri consci riguardo al sesso, fino a che non vengono piazzati in una situazione nella quale sono stimolati ed eccitati.
L'hentai è dunque una pura opera di fantasia del mangaka hentai, per questo le accuse rivolte a generi come il lolicon e lo shotacon di pedopornografia rasentano il banale."
E' sbagliato considerare l'hentai una mera versione cartoon del porno. Chi afferma ciò non ha capito un tubo di questa sublime arte nipponica. Gli hentai sono caratterizzati da una trama (vedasi ad esempio Bible Balck) e ritraggono scene distaccate dalla realtà (secondo wiki inaccettabili nella società o contrarie alle norme sociali).
Anche i personaggi che attraversano le fitte trame degli hentai sono dei prototipi ideal-tipo. Si pensi ai personaggi ritratti come timidi o senza pensieri consci riguardo al sesso, fino a che non vengono piazzati in una situazione nella quale sono stimolati ed eccitati.
L'hentai è dunque una pura opera di fantasia del mangaka hentai, per questo le accuse rivolte a generi come il lolicon e lo shotacon di pedopornografia rasentano il banale."
Francesca Sassoli su Affaritaliani tratto da Il cannocchiale
Partiamo per un viaggio – senza ritorno – nel mondo di carta, china e tante ninfette che popolano i manga giapponesi. Il termine manga deriva dall’unione di due parole del giapponese antico: "man" (immagine) e "ga" (in movimento), il concetto cardine del fumetto, anche qui da noi. Quando si parla di manga erotici e porno si parla di hentai, letteralmente significa “metamorfosi, anormalità”. L’autore di hentai libera a 360 gradi la sua fantasia: può raccontare una storia romantica, ma incestuosa, sentimentale, ma chiazzata qua e là da scene proibite. Tutto è possibile, come l’incontro di personaggi ermafroditi, i futanari, ad esempio.
Nell’homepage del sito Hentai Capitol quello che più mi sorprende e mi dà una certa irritazione sono i richiami all’infanzia: sono bambine, quelle disegnate, coi codini, ma seni giganteschi, lingue piccole che lappano membri maschili. Si tratta di lolicon, abbreviazione di "lolita complex", o complesso della lolita. Lolita è un noto personaggio di un romanzo scandalo di Nabokov, diventato celeberrimo grazie alla trasposizione cinematografica di Kubrick: è la storia torbida di un insegnante sui quaranta che concupisce una ragazzina di 12 anni. Lolicon in Giappone descrive l'attrazione per le giovani ragazze, l’equivalente al maschile si chiama shotacon.Per alcuni il genere lolicon spinge verso la pedofilia, per altri ne terrebbe lontani. Ciò detto, in molti paesi i lolicon sono vietati: Australia, Canada, Nuova Zelanda, Norvegia, Sud Africa e Svezia. In Gran Bretagna, Usa e nello stesso Giappone si sta discutendo se renderli illegali.....
Nell’immaginario giapponese non possono mancare le studentesse, con le calze bianche fino al ginocchio, le cosce nude, le gonnelline corte scozzesi che mostrano e nascondono segreti acerbi e invitanti. I seni sono spesso enormi, i tanga aderenti fino a entrare nella pelle, l’amore lesbico è molto apprezzato. Se parliamo di hentai cartacei, il capostipite in Italia è sicuramente Ogenki Clinic, creato nel 1987 da Haruka Inui, ovvero “La clinica dell’amore”, una versione hard della Candy Candy infermiera della nostra infanzia! La protagonista si chiama Ruko Tatase, misure da pin up e un branco di medici e pazienti perennemente su di giri. Quello che stride, almeno a mio parere, è l’immagine erotica associata alle espressioni iperboliche proprie del “cartone giapponese”. Faccio un esempio: il capo della bella Ruko è il dottor Sawaru Ogekuri, con un’acconciatura che ricorda molto un prepuzio (…). Quando è eccitato, gli occhi strabuzzano, la bocca si spalanca, fra spruzzi di saliva, in un parossismo di stupidità."
Nell’homepage del sito Hentai Capitol quello che più mi sorprende e mi dà una certa irritazione sono i richiami all’infanzia: sono bambine, quelle disegnate, coi codini, ma seni giganteschi, lingue piccole che lappano membri maschili. Si tratta di lolicon, abbreviazione di "lolita complex", o complesso della lolita. Lolita è un noto personaggio di un romanzo scandalo di Nabokov, diventato celeberrimo grazie alla trasposizione cinematografica di Kubrick: è la storia torbida di un insegnante sui quaranta che concupisce una ragazzina di 12 anni. Lolicon in Giappone descrive l'attrazione per le giovani ragazze, l’equivalente al maschile si chiama shotacon.Per alcuni il genere lolicon spinge verso la pedofilia, per altri ne terrebbe lontani. Ciò detto, in molti paesi i lolicon sono vietati: Australia, Canada, Nuova Zelanda, Norvegia, Sud Africa e Svezia. In Gran Bretagna, Usa e nello stesso Giappone si sta discutendo se renderli illegali.....
Nell’immaginario giapponese non possono mancare le studentesse, con le calze bianche fino al ginocchio, le cosce nude, le gonnelline corte scozzesi che mostrano e nascondono segreti acerbi e invitanti. I seni sono spesso enormi, i tanga aderenti fino a entrare nella pelle, l’amore lesbico è molto apprezzato. Se parliamo di hentai cartacei, il capostipite in Italia è sicuramente Ogenki Clinic, creato nel 1987 da Haruka Inui, ovvero “La clinica dell’amore”, una versione hard della Candy Candy infermiera della nostra infanzia! La protagonista si chiama Ruko Tatase, misure da pin up e un branco di medici e pazienti perennemente su di giri. Quello che stride, almeno a mio parere, è l’immagine erotica associata alle espressioni iperboliche proprie del “cartone giapponese”. Faccio un esempio: il capo della bella Ruko è il dottor Sawaru Ogekuri, con un’acconciatura che ricorda molto un prepuzio (…). Quando è eccitato, gli occhi strabuzzano, la bocca si spalanca, fra spruzzi di saliva, in un parossismo di stupidità."
A voi la palla! vi lascio con un must have per tutti i fan dell'hentai e non....

Io personalmente ho visto e letto poca roba a riguardo, perché quel poco mi ha fatto schifo... e per schifo non intendo schifo perché pornografico, ma schifo perché la grafica è troppo "(non so che termine usare)", la trama inesistente, le proporzioni delle ragazze ridicole. Decisamente se si vuol vedere un porno fatto bene meglio youporn.
Inoltre non capisco perché gli hentai sono una categoria a parte, mi spiego meglio: ci sono molte opere dove si vedono scene di nudo e di sesso, quindi essendo già catalogate come "per adulti" perché non renderle davvero per adulti inserendo qualche scena di sesso?? Se necessario sia chiaro. Oppure altro caso, opere con scene atroci e crudeli che però in scene di nudo coprono parti dei personaggi. Io trovo tutto ciò senza senso. Per questo motivo apprezzo molto Code Geass e Hokuto no Ken, perché trattando temi come la morte in maniera esplicita non hanno paura di mostrare un nudo inerente alla trama.
Tornando a noi, gli hentai per me sono semplici scene di sesso tradotte in cartone animato, pessime in grafica e fini a sé stesse. Meglio vedere una scena reale con persone reali se proprio si vuole. Poi ognuno è libero di fare ciò che preferisce per il mio modo di pensare!
Ovviamente ho scelto la prima opzione .
Non ho letto manga hentai, ma di anime ne ho visti, di ogni genere anche incestuosi, non mi dispiacerebbe leggere qualche manga simile, ci spero XD; per molti è solo depravazione, ma è solo un modo superficiale di vedere le cose .
Fan di postal market, riunitevi <3 . Che bei tempi erano quelli *-* , prima dell'avvento di youporn :Q___ ; eh vabbè, prima o poi le cose belle finiscono ç_ç .
@megaloman1: sei fuori strada pure tu. YAOI è per definizione sesso senza trama e senza sentimento. Il termine è ormai relegato alle doujinshi in Giappone e quelle, spiacente deludervi tutti, sono spessisso PWP (plot? What plot?) cioè l'equivalente a fumetti di una qls rivista porno, solo che non ci sono femmine. Purtroppo in occidente ancora ci si attacca a questo termine che in patria è stato sostituito da "Boys Love", come prova la più banale ricerca su Amazon.jp. Il BL, quello sì, contiene anche ottime trame e sentimenti e non sempre è eccessivamente esplicito.
comunque sono contento delle opzioni più votate.
@john Wayne la considero settima arte... una scena di un gran bel film memorabile che ha fatto la storia del cinema. cioè non mi metto a dire che 9 settimane e mezzo sia una porcheria... tutt'altro... non capisco la provocazione??? dove vuoi parare?? volevi che dicessi che è na porcheria? se intendi per Crepax idem... che ti devo dire?? Crepax è un artista vero e proprio, un genio del fumetto, valentina è indimenticabile... vuoi forse dire che Crepax era un volgare disegnatore pornografico?? tutt'altro era un grande.
ma cos'è il livello di bigotteria è salito così tanto da far dire che Crepax è pornografia?? che Lolita un volgare romanzetto pornografico, che 9 settimane e mezzo sono al pari di un video porno qualsiasi?? ma sherziamo???
Poi ok...c'è l'eccezione che conferma la regola ma per il 99,99% è così...
Ora riguardo la faccenda di prima:
Nell'EROTISMO si descrivono i rapporti d'amore, cioè fisici e mentali e spesso si ricorre ad allusioni e riferimenti impliciti.
La PORNOGRAFIA invece descrive i rapporti sessuali, unicamente fisici senza tanti escamotage.
Ma poi che ve frega se son arte o pornografia o erotismo???Se vi piacciono guardateli e basta senza tante pare!!!
Di certo preferisco un hentai ad un titolo farcito di fanservice, almeno so dall'inizio che mi aspetta
Comunque, non c'è nulla di male, c'è richiesta ed è giusto che ci sia offerta. Alla fine, rimane la sezione più visitata di AnimeClick.it
Ciao,
Tacchan
Un bell'articolo sul "traffico" dell'utenza non sarebbe malvagio...
Se si tralasciano gli hentai, tirano molto le serie più in voga, in genere sopratutto shonen, ma con eccezioni.
Ma comunque se ho tempo qualcosa posso buttare giù, buona idea
Ciao,
Tacchan
Ci sarebbero stati da mettere:
- "gli hentai sono esagerati, mentre trovo simpatici e vedo volentieri gli ecchi" (vedasi la differenza rimarcata in vari commenti)
- "quando mi sono avvicinato agli anime ne ho visti alcuni ma alla lunga me ne son stufato" (vedasi vari commenti ogni volta che esce una nuova serie del genere)
- "sono delle baggianate colossali, però sono utili quando si è stanchi morti"
- "avevano un senso (erano un'espressione artistica o avevano una trama) finchè non sono diventati puramente commerciali!" (leggere commenti a serie come Dragon Pink)
- "sono utili per comprendere al meglio i lati più strani e oscuri del giappone" ( i giappi hanno gusti strani e tutta una loro concezione di cosa sia osceno...)
o opzioni del genere
Gli Hentai non mi piaciono, servono solo a farti eccitare e farti incuccare in testa strane idee (un motivo per cui i giovani d'oggi hanno ormoni a palla, ovviamente la colpa non è solo degli Hentai).
Ma gira e rigira, più o meno è la solita solfa. O è il maniaco della metro, o l'arrapato/timidone attratto dalla onee-san di turno o viceversa etc etc etc. Insomma, visto quei tre/quattro, i restanti sai già come vanno a finire.
Perdita di tempo.
Mi riservo questa per chi dice che yaoi e yuri sono porno come tanti: direste mai che Sakuragari sia un porno? Un esempio a caso.
Secondo me è un genere che deve piacere e nel mio caso dopo aver letto qualche manga e visto un anime non mi ha nè emozionato nè impressionato.
Personalmente preferisco il genere smut...ma questo è solo un mio gusto personale
Quello che comunque non sopporto è l'idea dell'italiano medio che giudica gli hentai come qualcosa di altamente perverso che solo delle menti malate come i giapponesi potrebbero produrre (e in questa frase ho citato almeno una cinquantina di persone con cui ho avuto il dispiacere di parlarne).
Si parla di fetish, mostri con tentacoli, a volte anche incesto. Però mi chiedo, non sono perversioni che potrebbero avere tutti? Che diritto c'è di dare del malato ad una popolazione che, oltre agli hentai, ha sfornato gli anime più belli, che hanno accompagnato la maggior parte di noi nei primi anni d'infanzia?
Il genere hentai è qualcosa che piace o non piace, ma rimane comunque, a mio parere, una forma di condivisione (passatemi il termine) importante.
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