nekoawards2014


Ci siamo! I primi verdetti di questi NekoAwards 2014 sono già lì, pronti per essere svelati. Perchè attendere allora? Forza, andiamo subito a renderci conto di quali titoli i vostri voti hanno premiato...

and the winner is



Miglior Volume Unico Manga 2013


Vincitore 2012: After the Tempest, in late Summer di Ayuko- Flashbook Edizioni


Vota i migliori volumi unici del 2013



kon


"Con l'avvento di Azusa come capo del quintetto, le vecchie abitudini non si perdono; ma il volume rimane comunque molto piacevole grazie a due simpaticissime kohai: promosso!" - Aki97

"Un'ottimo volume con uno stupendo finale, mantiene intatto l'umorismo della serie aggiungendo nuovi personaggi e approfondendone di altri...e poi la protagonista è Azu-Nyan!" - Stay Night

"Non è fresco e incisivo come l'originale, talvolta troppo simile, ma se avete apprezzato le storie delle"Hokago Tea Time" anche le avventure delle "Wakaba Girls" vi stamperanno un bel sorriso sulla faccia!" - Turboo Stefo

L'accoppiata Kakifly e JPop vince anche questa volta, dopo aver portato a casa la palma di miglior edizione manga dell'anno scorso con K-On , questa stagione si porta inaspettatamente a casa il premio quale miglior volume unico con "K-On! Highschool", spin-off dell'ormai celebrata saga bandiera del moe style. Dico vittoria inaspettata perchè in campo c'erano avversari di tutto rispetto come la rivelazione Masasumi Kakizaki con l'horror Hideout, arrivato secondo, poi l'autrice vincitrice dell'anno scorso, Ayuko, e addirittura il grande Osamu Tezuka. Niente da fare, i fan di K-On sono sempre pronti a scendere in campo quando si tratta di sostenere la loro serie e lo hanno dimostrato anche questa volta!

Visto il bel successo ottenuto da K-ON!, amplificato anche grazie alla buonissima trasposizione in anime da parte della Kyoto Animation, una prosecuzione della storia anche dopo il diploma di Mio, Yui, Ritsu e Mugi era stata chiesta a gran voce. Richiesta poi soddisfatta dall'autrice Kakifly con due volumi supplementari, uno dei quali è proprio questo K-ON! Highschool che racconta le "avventure" di Azusa, ultima rimasta della formazione originale, alle prese con il club di musica pop da ricostituire. La aiuteranno in questo le amiche Jun e Ui (la sorellina di Yui), anche a trovare nuovi membri per il club.

C'è sempre un po' di timore verso i seguiti di opere famose fatti a qualche tempo di distanza dal loro predecessore ma non sembra essere questo il caso di Highschool. Nella ben collaudata forma del manga in 4-koma le gag e le battute si svolgono bene e l'atmosfera generale della serie non pare risentire dell'assenza di molti personaggi importanti: Azu-nyan e, soprattutto direi, Sawa-chan ci sono sempre e tengono bene botta; Ui e Jun si giovano assai bene della promozione a titolari; le new entries Sumire e Nao si rivelano interessanti e aggiungono freschezza e anche allegria alla compagnia.
Il tratto dell'autrice è pulito e sicuro, aggiungerei elegante in certe occasioni e si adatta molto bene al tenore di un manga umoristico.
Notevole l'edizione della J-POP praticamente identica a quella nipponica e pregevole sia nella resa del testo che nella fattura dei materiali. Un acquisto che si può ritenere quai d'obbligo per i fan della serie che non ne rimarranno insoddisfatti.

Un sequel che, insomma, viaggia sicuro e tranquillo sui binari già posati dal primo K-ON! Direi anche che ne rappresenta la degna e vera conclusione poiché nel raccontare a modo suo la vita scolastica, dove vecchi e nuovi alunni si avvicendano continuamente e nulla è imperituro (a meno di clamorose "capre" tra i banchi), forma un legame tra passato e futuro, vecchio e nuovo, che per me è il vero messaggio che il manga vuole trasmettere.

Swordman

Miglior serie Breve 2013
 
Vincitore 2012: Durarara!! di Ryohgo Narita e Akiyo Satorigi-Star Comics


Vota la Miglior serie breve del 2013!



opus


"Un grande esempio di metafumetto, che porta avanti la poetica di Satoshi Kon, che tratta del legame sogni-realtà. Grandissimo Kon, che riesce a creare svariati piani temporali. Ottimo." - Kabutomaru

"semplicemente fantastico. il sogno (o incubo) di ogni artista di ritrovarsi faccia a faccia con le proprie creazioni sviluppato in modo scorrevole ed appassionante." - Ely-Rey

"Capolavoro. Metanarrazione allo stato puro, Kon gioca col fumetto come pochissimi altri autori hanno fatto. Ritmo serrato, almeno 3 livelli di lettura, dialoghi brillanti ed ottima edizione. Pazzesco." - Chiba

Masasumi Kakizaki proprio non ce la fa, arriva secondo anche in questa categoria ma stavolta ha l'onore delle armi dato che viene sconfitto da un mostro sacro della cultura nipponica: il mai troppo compianto Satoshi Kon!
La sua particolare e incompiuta "Opus", arrivata a noi dopo la morte dell'artista nell'estate del 2010,  batte la concorrenza conquistando un parte di utenza che si spera dopo questo risultato di poter allargare. Complimenti alla Panini, non solo per il risultato ma anche per il coraggio di portare da noi un titolo davvero "di nicchia".

Sapevo già fin dall'acquisto che non avrei potuto leggere tutto Opus, ma, non so come, nel corso di questi giorni la lettura mi ha fatto dimenticare questo lieve particolare rispiattellandomelo in faccia proprio nella parte migliore delle vicende. Così va la vita.
Comunque sia, tolto il piccolo errore della Panini, che nell'interno della sovracoperta parla di 1985-86, "(Resonance) Opus" è un lavoro serializzato nel 1995-96 e, data la chiusura della rivista, fermatosi al capitolo 19. In totale sono venuti fuori, postumi, due volumetti. Che dire? È il metafumetto allo stato puro, anche se probabilmente non il primo (non sono un gran conoscitore del genere) e di certo non l'ultimo (vedi Billy Bat e svariati altri). Le vicende del disegnatore e del disegnato si intrecciano per motivi che sono rimasti oscuri, così come oscura è rimasta la trama di "Resonance", il manga prodotto dentro Opus, che dovrebbe essere al vol. 24 o giù di lì, facendo intendere la presenza di una grossa mole di vicende, divisibili sostanzialmente in tre sezioni. Stando all'ultimo capitolo tratto dagli archivi di Kon e chiaramente neppure inchiostrato per la comprensione della morte della serie, sarebbero mancati 3-4 capitoli al finale, il quale risulta, quindi, immaginabile.
Ci si ritrova in una serie di dubbi: innanzitutto come Kon avrebbe posto nero su bianco il finale, che viene accennato a parole, ma che sarebbe stato l'apice di psicologia dell'opera, ma vi sono anche dilemmi - o punti di stallo - minori, quali ad esempio di cosa parli effettivamente Resonance, chi sia in realtà Maschera, perché nasca il collegamento fra i due mondi, se ci sia davvero un collegamento o se sia tutto un sogno. A quanto pare, visti i meri 3-4 capitoli necessari al finale, molte di queste questioni sarebbero rimaste in piedi, quindi che Opus fosse stato interrotto obtorto collo o che fosse stato concluso non credo sarebbe cambiato molto. Anzi, la genialità e la capacità di adattamento di Kon si riescono proprio a comprendere dall'ultimo capitolo, quello abbozzato e parzialmente inchiostrato, che rappresenta l'accettazione non passiva dell'Autore al blocco della serializzazione del proprio lavoro. L'ultimo capitolo è decisamente uno sfarzo di meta-metateatralità, qualcosa che non avremmo avuto qualora la rivista "Comic Guys" non avesse chiuso. C'è da rallegrarsi, quindi, ma solo in parte"

 Pan Daemonium