Fra i tanti artisti che popolano il mondo dei mangaka giapponesi, uno dei più interessanti è senza dubbio Gengoroh Tagame, stimato autore di saggi, romanzi, illustrazioni e, soprattutto, fumetti a tematica omoerotica.
In occasione del NipPop, festival dedicato alla cultura pop giapponese che si è svolto a Bologna dal 6 all' 8 Giugno scorso, il maestro è venuto in Italia, protagonista di diversi eventi dedicati alle sue opere e di una mostra di una dozzina di sue tavole e illustrazioni tenutasi alla galleria Ono Arte, di cui vi mostriamo qualche foto nella gallery in chiusura.
Noi di AnimeClick.it abbiamo avuto l'occasione di incontrarlo e di scambiare quattro chiacchiere con lui alla presentazione di L'inverno del pescatore, la più recente opera del maestro Tagame a giungere in Italia, pubblicata dalla casa editrice Renbooks.
L'incontro, tenutosi giorno 6 Giugno alla libreria Igor, in via San Petronio Vecchio 3, ha visto il maestro Tagame intervistato da Nino Giordano, editor in chief di Renbooks, tramite la mediazione di Keiko Ichiguchi, mangaka che vive in Italia ormai da vent'anni e ha realizzato diverse pubblicazioni esclusive per il nostro paese, e del traduttore Giuseppe Gervasio.



Ci racconta come ha cominciato la sua carriera nel mondo dei manga?

Il maestro Tagame ha cominciato la sua carriera come autore di manga a 18 anni, con una storia breve a tematica gay pubblicata sulla rivista June (una delle prime riviste dedicate ai fumetti di genere boy's love).
Successivamente, ha frequentato a Tokyo la Tama Art University, cominciando a mandare a diverse case editrici le sue storie a tematica gay.
Dopo la laurea, ha affiancato al lavoro di fumettista quello di direttore artistico nel campo della pubblicità, ma, trovando difficoltà a conciliare le due cose, ha scelto di concentrarsi unicamente sui manga.
Da circa vent'anni, il maestro si occupa di fumetti e romanzi.

Avendo debuttato sulla rivista June, il suo pubblico inizialmente era femminile. Il pubblico femminile ha poi continuato a seguirla negli anni?

La trama della prima storia del maestro aveva diversi punti di contatto con i manga di genere shoujo. Non sapeva, inizialmente, a chi rivolgersi per pubblicare il suo manga, ma fu indirizzato verso June da una compagna d'università che voleva diventare un'autrice di shoujo manga.
In seguito, ha cominciato a lavorare su riviste più espressamente dedicate ad un pubblico omosessuale rispetto a June, ma ha comunque continuato ad ottenere riscontro da parte di lettrici.

In Italia, buona parte del suo pubblico è composta dalle lettrici di manga yaoi...

In Giappone, molti lettori gay si vergognano a comprare riviste dichiaratamente dirette ad un pubblico di omosessuali e comprano invece riviste boy's love dirette ad un pubblico femminile. Uno degli amici del maestro, ad esempio, si vergogna di comprare le sue opere, ma acquista senza problemi storie gay scritte da donne.

In Giappone, il mercato dei bara manga è molto piccolo. Può parlarcene un po' in dettaglio? Quali sono le riviste più seguite?

E' un mercato abbastanza piccolo. Attualmente, la rivista più venduta è Badi, che non tratta solo di fumetti, ma è un magazine che si occupa in maniera più generica del mondo gay. Esistono anche riviste gay che raccolgono solo fumetti, ma vendono circa un decimo di Badi.

In Italia si pensa che in Giappone tutti i manga vendano tantissimo...

I libri di Tagame vendono più in Giappone che in Europa, ma, confrontandoli con i fumetti di altri generi commercializzati in Giappone, le vendite sono piuttosto basse.

Il maestro ha una grande passione per gli artisti italiani ed è molto legato all'Italia, come mai?

Quando era piccolo, a casa di Tagame c'erano tantissimi libri sull'arte italiana ed è rimasto conquistato da queste opere, soprattutto quelle di Caravaggio.
Quando era piccolo leggeva molti testi sulla mitologia greco-romana, gli piacciono molto le statue greco-romane, come l'Ercole Farnese, il Laocoonte. Era molto attratto dall'arte occidentale e italiana in particolare.
Da adolescente, si è appassionato al cinema e ha visto anche dei film italiani, come quelli di Fellini e Pasolini. Di quest'ultimo regista è molto appassionato.

Com'è avvenuto il suo primo incontro con Pasolini? Come mai lo ha colpito così tanto?

Il suo primo contatto col cinema italiano è stato con Fellini. Trasmettevano a notte fonda Satyricon in tv, il maestro lo ha visto già iniziato e ne è rimasto scioccato.
Cercando informazioni sul film, ha cercato nei cinema di Tokyo e ha trovato un cinema che programmava Satyricon e Il fiore delle mille e una notte di Pasolini.


Durante la sua permanenza in Italia, il maestro ha girato per Bologna, Firenze, Pisa, Ravenna e Venezia. Gli è stato chiesto se gli è piaciuto il museo La Specola a Firenze e se le opere in esso contenute siano state d'ispirazione per i suoi lavori futuri.

Tagame ha apprezzato il museo, ma non ha percepito stimoli d'ispirazione per le sue opere, un po' perché il museo presentava molti esempi di anatomia femminile e pochi di anatomia maschile.

Le opere del maestro sono caratterizzate da un erotismo molto forte e violento, ma esistono anche dei bara manga privi di un erotismo così forte, che invece puntano più sul sentimento (si citi ad esempio Baciando il cielo di Kotaro Takemoto, pubblicato da Renbooks). Il maestro non ha mai pensato di scrivere un manga che fosse più vicino a quelle atmosfere?

L'inverno del pescatore, l'ultima opera di Tagame pubblicata in Italia, è un'opera più leggera e improntata sul sentimento rispetto agli altri suoi lavori.

Cosa pensa il maestro degli yaoi/shonen ai?

Venti/trent'anni fa, non esisteva la parola "boy's love" e il maestro provava dei sentimenti contrastanti dei confronti dei manga a tematica omosessuale scritti da donne eterosessuali.
Queste autrici donne utilizzavano un senso estetico romanzato e lontano dalla realtà, cosa che veniva considerata positivamente.
Il maestro non accettava che, invece, l'amore omosessuale descritto in maniera realistica, venisse considerato qualcosa di proibito.
Le autrici donne del periodo utilizzavano per le loro storie la dicitura "amore proibito", mentre Tagame, da omosessuale, era convinto che l'amore gay non dovesse essere considerato qualcosa di proibito.
Negli anni '90 apparve per la prima volta la terminologia "boy's love". Adesso l'amore omosessuale non è più visto come qualcosa di proibito, ma alle autrici donne manca un certo tipo di conoscenza "tecnica" dell'anatomia maschile e capita che i disegni non siano sempre perfetti o realistici. Probabilmente, per questo alcune riviste preferiscono pubblicare romanzi piuttosto che fumetti.
A Tagame non piace questa mancanza di realismo dei fumetti boy's love, ma ci sono anche alcune opere del genere che apprezza. Oggi c'è molta scelta, quindi può concentrarsi su quelli che gli piacciono ed evitare quelli che non apprezza.
Virtus (opera del maestro pubblicata da Renbooks nel 2011) si può considerare un boy's love, è stato pubblicato su una rivista che trattava sia opere di tipo boy's love che gay manga, sia dal punto di vista degli autori che dei lettori.

Come vengono considerati i gay manga in Giappone? Vengono letti solo dagli omosessuali o anche dagli etero? Vengono venduti nelle stesse librerie degli altri manga o in negozi specializzati in narrativa gay?

I bara manga, secondo Tagame, sono maggiormente letti dagli omosessuali. Per quanto riguarda il maestro, il 50% dei suoi lettori sono gay, il 50% sono donne eterosessuali amanti del boy's love. Possono però esserci anche altre eccezioni e tipologie di lettori.
I libri di Tagame si trovano in qualsiasi libreria, ma c'è chiaramente più scelta se si va a comprarli nei gay shop.
Alcune case editrici scelgono di creare manga specifici per venderli solo nei gay shop.

Quali sono i suoi autori preferiti? Cosa ne pensa di Natsume Ono, che ha scritto dei manga boy's love con lo pseudonimo Basso?

Al maestro non piace molto parlare degli altri autori, ma dice di apprezzare molto i lavori di Jiraiya e Seizou Ebisubashi.
Non ha un'opinione su Natsume Ono e gli autori mainstream che scrivono storie boy's love sotto pseudonimo. E', però, un po' amareggiato pensando al fatto che le riviste preferiscano spesso pubblicare storie boy's love rispetto alle storie gay.

Il maestro Tagame è stato molto gentile, disponibile e caloroso nei confronti dei suoi fans italiani, prestandosi a farsi fotografare insieme a loro e ad autografare le copie dei suoi volumi.
Fa un effetto un po' strano vedere questo omone sorridente e pacato che con voce tranquilla e assoluta calma fa battute scherzose sulla sessualità e nei suoi racconti evoca storie molto forti, violente e senza dubbio un po' particolari.
E', tuttavia, una persona molto colta e aperta, che si interessa di fumetti, di cinema, di tv, di letteratura, di musica, di arte internazionale, e averlo potuto incontrare è stata senza dubbio un'esperienza molto piacevole.
Si tratta sicuramente di uno degli artisti più interessanti e curiosi del panorama nipponico e siamo stati molto contenti di vedere che, dopo tante mostre e pubblicazioni in giro per il mondo, abbia avuto il giusto riconoscimento anche nel nostro paese.
Il maestro Tagame ha apprezzato molto il suo soggiorno italiano e, tornato in Giappone, ha realizzato un video che raccoglie i ricordi del suo viaggio.
Ringraziandolo per la gentilissima concessione, ve lo proponiamo qui di seguito.



Si ringraziano dany87 e Fumettosa Mente per l'assistenza e le riprese video.
Un ringraziamento speciale a Nino Giordano e al maestro Gengoroh Tagame per l'estrema gentilezza e disponibilità.