Durante l’annuale appuntamento con il B-Geek (Bari GeekFest), convention tenutasi al PalaFlorio di Bari lo scorso 27 e 28 giugno, i redattori di AnimeClick.it hanno avuto modo di incontrare Maurizio Merluzzo, famoso doppiatore e youtuber protagonista della web serie "Cotto e Frullato" e voce, tra gli altri, di Sai di "Naruto", Ragnarr Loðbrók di "Vikings", e Jacob Frye di "Assassin's Creed: Syndicate".
Di seguito riportiamo il video e il resoconto trascritto dell’incontro.
AnimeClick: Salve amici di AnimeClick.it, siamo qui con Maurizio Merluzzo, famoso doppiatore e youtuber, protagonista di “Cotto e Frullato”, che molto gentilmente ci ha concesso questa intervista qui al B-Geek. Partiamo subito con la prima domanda, cominciando dalla tua esperienza nel mondo del doppiaggio: come è iniziato il tutto?
Maurizio Merluzzo: In realtà io ho deciso di fare il doppiatore quando avevo 7 anni, perché a 7 anni riconoscevo le voci nei cartoni animati, allora ho detto: anch’io da grande voglio fare il cartone animato. Poi la cosa si è evoluta con la passione per la recitazione, per il teatro, per il cinema, ho fatto la scuola di cinema “Anna Magnani” a Prato, ho fatto il “Centro teatro antico” a Milano, e mi sono trasferito quando avevo 20 anni e piano piano, facendo milioni di provini ho iniziato questo lavoro che amo tantissimo.
Finora hai doppiato un po’ di tutto, da documentari a telefilm, passando per anime, programmi, e videogiochi. Quali sono le differenze che ci sono nel doppiare ciascun genere di prodotto?
Allora… Sono tante e diverse le differenze. Diciamo che si può racchiudere in una prima categoria gli umani e i cartoni, nel senso, doppiare gli umani è diverso dal doppiare un cartone animato, semplicemente per il fatto che i cartoni non respirano. Quindi doppiare cartoni animati come “Yu-Gi-Oh!” per esempio, è sempre una sfida, per il semplice fatto che questi buttano giù una carta e poi fanno tutto un elenco di quello che dicono ma la bocca del personaggio soprattutto va… E poi devi mettere molta più energia, perché i cartoni animati, per quanto possano essere disegnati bene non hanno un’anima, non hanno una loro energia vitale di base. Mentre per gli esseri umani la difficoltà può stare nel fatto se si doppia un bravo attore o un cattivo attore. Più l’attore è bravo più è facile doppiarlo. Diceva il mio insegnante, Aldo Stella, quando doppi non guardare la bocca, guarda gli occhi. Perché noi non dobbiamo fare altro che ridare in italiano quello che l’attore ha già dato nella sua lingua. Non dobbiamo fare né di più, né di meno. Poi i documentari è un altro discorso, è una roba molto più easy, tipo “Fratelli in affari”, “Catfish”, queste serie che faccio. E poi ci sono i videogiochi. I videogiochi vengono doppiati in tutt’altra maniera, perché il doppiaggio dei videogiochi avviene in fase di creazione del videogioco, quindi non c’è niente, cioè noi non vediamo niente nel 90% dei casi, ed è un po’ più difficile.
C’è un personaggio o un’opera che hai doppiato a cui sei più affezionato?
Io sono molto legato a “Vikings”, perché oltre ad essere fan della serie, doppio anche il protagonista appunto, Ragnarr Loðbrók, che Travis Fimmel, l’attore che lo interpreta, io credo sia di una bravura ancestrale, è incredibile.
Solitamente il lavoro del doppiatore è un lavoro fatto un po’ nell’ombra, invece tu al contrario ti mostri molto al pubblico, avendo il tuo show su Youtube, “Cotto e Frullato”, come mai questa scelta?
Ma io in realtà mi mostro al pubblico non come doppiatore. Quello che io mostro è un personaggio, perché sono un attore, perché a me piace… Cioè il mio lavoro, quello che mi fa andare avanti, che mi permette di mangiare diciamo, lo faccio nella mia bella saletta buia, chiuso con la cuffia e sono tranquillo. Mentre per hobby, per divertimento, che poi evolvendosi la cosa non si sa mai che possa portare a futuri lavori… Mi piace divertirmi, mostrarmi su Youtube anche per mettere in pratica alcune delle mie qualità, non solo da doppiatore ma anche da presentatore, da autore.
Sappiamo che il tuo modello d’ispirazione è Arnold Schwarzenegger, ma per quanto riguarda il doppiaggio c’è qualcuno a cui ti ispiri o che ammiri particolarmente?
Io per quanto riguarda il doppiaggio farei milioni di nomi, perché io sono innamorato del doppiaggio sin da quando ero piccolo, quindi ti potrei fare tantissimi nomi, da Enrico Scarabelli a Pino Locchi, Roberto Pedicini, Lodolo, cioè ti potrei fare veramente un milione di nomi. Ai quali mi ispiro è difficile perché per quanto possa essere difficile cerco di trovare una mia strada, cerco di essere più me stesso possibile, che poi è paradossale perché in sala non devi essere te stesso, devi essere l’attore che doppi.
Preferisci lavorare in sala doppiaggio o dietro ai fornelli, o meglio dietro al frullatore con “Cotto e Frullato”?
Ma guarda, considerando che uno è lavoro e l’altro no, anche se uno prende quasi il tempo del lavoro perché noi tutti lavoriamo nello staff di “Cotto e Frullato” quindi giriamo dalle 9 di sera alle 3 di notte nella maggior parte dei casi, ed è pesantina. Sicuramente ci divertiamo come dei pazzi, però… Sono due cose diverse, non le metto sullo stesso piano perché anche il mio approccio è completamente diverso.
Capisco, quindi non lo tratti come un lavoro “Cotto e Frullato”, è più un hobby.
Lo faccio comunque con la massima professionalità perché tutti i ragazzi dietro “Cotto e Frullato” sono dei professionisti. Paolo, l’autore e regista è un regista, il fonico è un fonico, cioè tutti svolgono all’interno di “Cotto e Frullato” il ruolo che svolgono professionalmente nella vita, quindi anch’io lo affronto con la massima professionalità possibile. Però so che non è il mio vero lavoro, quindi la prendo molto più sul divertirmi.
Sappiamo che sei un grande fan di JoJo, qual è la tua serie preferita? E se dovesse arrivare in Italia la nuova serie anime ti piacerebbe doppiarla?
Allora la mia serie preferita è la prima, “Phantom blood”, Jonathan Joestar e Dio Brando. Se mai dovesse arrivare l’anime in Italia… Io credo che ucciderò e metterò la maschera di pietra pur di doppiare Dio.
Sappiamo anche che hai il tatuaggio della stella…
(Mostra il tatuaggio) Io ho tre credi, ne ho pochi in realtà, uno me lo sono tatuato ed è la stella dei Joestar, l’altro me lo sono anche tatuato e sono le sette stelle di Hokuto, e l’altro lo indosso spesso (mostra maglietta di Goku di Dragon Ball)
Tre personaggi forzuti come te.
Sai, noi nati negli anni ’80, che abbiamo avuto i fumetti e cartoni degli anni ’90 siamo stati una generazione in un periodo in cui gli uomini erano uomini, ok? Adesso siamo in un’epoca in cui nei manga e negli anime gli uomini sono donne, ok? E io quindi sono cresciuto con un’altra mentalità. Per me il protagonista maschile è Ken, che è 1,85 metri per 120 chili di muscoli e fa esplodere le persone. È Goku, che fa saltare i pianeti. E’ Dio Brando, che squarta le persone. Essendo enorme però (ride).
Oltre a JoJo, quali sono le tue serie anime e manga preferite?
Ne abbiamo dette alcune però io posso dire che il mio manga preferito in assoluto, nessuno ci crederà, è “Ushio e Tora”. E’ il mio manga preferito in assoluto e infatti il 3 luglio esce la prima puntata dell’anime e sono veemente, fomentatissimo. Mentre per quanto riguarda gli anime, perché io scindo sempre le due cose. Cioè: per me puoi fare l’anime di un manga, ma è un manga. Cioè io sono affezionato all’opera prima, quella che esce, no? Io guarderò l’anime di “Ushio e Tora” perché l’ho letto 9 o 10 anni fa, più volte anche, ho guardato l’anime di JoJo, perché l’ho letto nel ’99, però per me JoJo è un manga. Mentre per quanto riguarda gli anime, quelli che nascono come anime, il mio preferito è “Tengen Toppa Gurren Lagann”. Infatti ho pianto quando non ho doppiato Kamina.
Però ti avrebbe aspettato un destino crudele se avessi doppiato Kamina.
Ma è uguale, è l’apoteosi, è un personaggio incredibile, è una fusione tra vari personaggi degli anime, tra l’altro cita Rocky Joe in più occasioni, a livello di pilota ricorda molto Ryoma Nagare di “Getter robot”, io sono malato di robot perché sono grossi!
Sappiamo e abbiamo visto che sei molto disponibile con i tuoi fan, interagisci molto con loro attraverso i vari social, come fai a gestire tutto? Fan, doppiaggio, “Cotto e Frullato”, la tua giornata dura 48 ore?
E’ un lavoro, ecco quello è un altro lavoro sì, i fan sono un lavoro (ride). Diciamo che cerco di essere più disponibile possibile, cerco di dare il tempo che ho, magari anche in una distrazione, in una pausa, prendo il telefono e cerco di rispondere a quante più persone possibili. Ma per il semplice fatto che io vorrei che a me rispondessero. Cioè se loro sono fan miei, automaticamente io sono fan di qualcun altro, e se io scrivessi a questo qualcun altro ci terrei molto che mi rispondesse. Allo stesso modo cerco di fare quello che non fanno mai con me. Schwarzenegger rispondimi!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ma progetti futuri credo… 1977, ne ho una miriade… Veramente io vorrei che le mie giornate durassero 48 ore perché io ho tantissimi progetti, però “purtroppo” lavoro, lavoro molto soprattutto ultimamente perché diciamo che l’estate è periodo di doppiaggio videogiochi, e quindi siamo abbastanza sotto pressione, più altre cose nuove. Vorrei realmente avere più tempo per mettere in pratica le mie idee per quanto riguarda format e video, e spero di riuscire a far combaciare le due cose, magari non so… Non dormirò più, girerò la notte…
Bene allora direi che possiamo ringraziare Maurizio Merluzzo per questa intervista, un saluto speciale ad AnimeClick?
Un saluto speciale ad AnimeClick… Allora posso dire una chicca su AnimeClick? AnimeClick fu il primo sito a dare la notizia che io doppiavo Sai di Naruto, perché uscì l’articolo appena arrivato “Shippuden”, “nuovi doppiatori ecc.” E quello è stato diciamo a livello di anime, il mio primo ruolo importante, quindi per me vedere il mio nome scritto sul sito, e si parla di 6 o 7 anni fa, su AnimeClick, che io seguivo e seguo, mi riempì di orgoglio, fui molto contento.
Ci fa piacere questo. Bene allora direi che si può concludere qui, un saluto ad AnimeClick, alla prossima!
Ciao ragazzi, ciao a bomba!
Di seguito riportiamo il video e il resoconto trascritto dell’incontro.
AnimeClick: Salve amici di AnimeClick.it, siamo qui con Maurizio Merluzzo, famoso doppiatore e youtuber, protagonista di “Cotto e Frullato”, che molto gentilmente ci ha concesso questa intervista qui al B-Geek. Partiamo subito con la prima domanda, cominciando dalla tua esperienza nel mondo del doppiaggio: come è iniziato il tutto?
Maurizio Merluzzo: In realtà io ho deciso di fare il doppiatore quando avevo 7 anni, perché a 7 anni riconoscevo le voci nei cartoni animati, allora ho detto: anch’io da grande voglio fare il cartone animato. Poi la cosa si è evoluta con la passione per la recitazione, per il teatro, per il cinema, ho fatto la scuola di cinema “Anna Magnani” a Prato, ho fatto il “Centro teatro antico” a Milano, e mi sono trasferito quando avevo 20 anni e piano piano, facendo milioni di provini ho iniziato questo lavoro che amo tantissimo.
Finora hai doppiato un po’ di tutto, da documentari a telefilm, passando per anime, programmi, e videogiochi. Quali sono le differenze che ci sono nel doppiare ciascun genere di prodotto?
Allora… Sono tante e diverse le differenze. Diciamo che si può racchiudere in una prima categoria gli umani e i cartoni, nel senso, doppiare gli umani è diverso dal doppiare un cartone animato, semplicemente per il fatto che i cartoni non respirano. Quindi doppiare cartoni animati come “Yu-Gi-Oh!” per esempio, è sempre una sfida, per il semplice fatto che questi buttano giù una carta e poi fanno tutto un elenco di quello che dicono ma la bocca del personaggio soprattutto va… E poi devi mettere molta più energia, perché i cartoni animati, per quanto possano essere disegnati bene non hanno un’anima, non hanno una loro energia vitale di base. Mentre per gli esseri umani la difficoltà può stare nel fatto se si doppia un bravo attore o un cattivo attore. Più l’attore è bravo più è facile doppiarlo. Diceva il mio insegnante, Aldo Stella, quando doppi non guardare la bocca, guarda gli occhi. Perché noi non dobbiamo fare altro che ridare in italiano quello che l’attore ha già dato nella sua lingua. Non dobbiamo fare né di più, né di meno. Poi i documentari è un altro discorso, è una roba molto più easy, tipo “Fratelli in affari”, “Catfish”, queste serie che faccio. E poi ci sono i videogiochi. I videogiochi vengono doppiati in tutt’altra maniera, perché il doppiaggio dei videogiochi avviene in fase di creazione del videogioco, quindi non c’è niente, cioè noi non vediamo niente nel 90% dei casi, ed è un po’ più difficile.
C’è un personaggio o un’opera che hai doppiato a cui sei più affezionato?
Io sono molto legato a “Vikings”, perché oltre ad essere fan della serie, doppio anche il protagonista appunto, Ragnarr Loðbrók, che Travis Fimmel, l’attore che lo interpreta, io credo sia di una bravura ancestrale, è incredibile.
Solitamente il lavoro del doppiatore è un lavoro fatto un po’ nell’ombra, invece tu al contrario ti mostri molto al pubblico, avendo il tuo show su Youtube, “Cotto e Frullato”, come mai questa scelta?
Ma io in realtà mi mostro al pubblico non come doppiatore. Quello che io mostro è un personaggio, perché sono un attore, perché a me piace… Cioè il mio lavoro, quello che mi fa andare avanti, che mi permette di mangiare diciamo, lo faccio nella mia bella saletta buia, chiuso con la cuffia e sono tranquillo. Mentre per hobby, per divertimento, che poi evolvendosi la cosa non si sa mai che possa portare a futuri lavori… Mi piace divertirmi, mostrarmi su Youtube anche per mettere in pratica alcune delle mie qualità, non solo da doppiatore ma anche da presentatore, da autore.
Sappiamo che il tuo modello d’ispirazione è Arnold Schwarzenegger, ma per quanto riguarda il doppiaggio c’è qualcuno a cui ti ispiri o che ammiri particolarmente?
Io per quanto riguarda il doppiaggio farei milioni di nomi, perché io sono innamorato del doppiaggio sin da quando ero piccolo, quindi ti potrei fare tantissimi nomi, da Enrico Scarabelli a Pino Locchi, Roberto Pedicini, Lodolo, cioè ti potrei fare veramente un milione di nomi. Ai quali mi ispiro è difficile perché per quanto possa essere difficile cerco di trovare una mia strada, cerco di essere più me stesso possibile, che poi è paradossale perché in sala non devi essere te stesso, devi essere l’attore che doppi.
Preferisci lavorare in sala doppiaggio o dietro ai fornelli, o meglio dietro al frullatore con “Cotto e Frullato”?
Ma guarda, considerando che uno è lavoro e l’altro no, anche se uno prende quasi il tempo del lavoro perché noi tutti lavoriamo nello staff di “Cotto e Frullato” quindi giriamo dalle 9 di sera alle 3 di notte nella maggior parte dei casi, ed è pesantina. Sicuramente ci divertiamo come dei pazzi, però… Sono due cose diverse, non le metto sullo stesso piano perché anche il mio approccio è completamente diverso.
Capisco, quindi non lo tratti come un lavoro “Cotto e Frullato”, è più un hobby.
Lo faccio comunque con la massima professionalità perché tutti i ragazzi dietro “Cotto e Frullato” sono dei professionisti. Paolo, l’autore e regista è un regista, il fonico è un fonico, cioè tutti svolgono all’interno di “Cotto e Frullato” il ruolo che svolgono professionalmente nella vita, quindi anch’io lo affronto con la massima professionalità possibile. Però so che non è il mio vero lavoro, quindi la prendo molto più sul divertirmi.
Sappiamo che sei un grande fan di JoJo, qual è la tua serie preferita? E se dovesse arrivare in Italia la nuova serie anime ti piacerebbe doppiarla?
Allora la mia serie preferita è la prima, “Phantom blood”, Jonathan Joestar e Dio Brando. Se mai dovesse arrivare l’anime in Italia… Io credo che ucciderò e metterò la maschera di pietra pur di doppiare Dio.
Sappiamo anche che hai il tatuaggio della stella…
(Mostra il tatuaggio) Io ho tre credi, ne ho pochi in realtà, uno me lo sono tatuato ed è la stella dei Joestar, l’altro me lo sono anche tatuato e sono le sette stelle di Hokuto, e l’altro lo indosso spesso (mostra maglietta di Goku di Dragon Ball)
Tre personaggi forzuti come te.
Sai, noi nati negli anni ’80, che abbiamo avuto i fumetti e cartoni degli anni ’90 siamo stati una generazione in un periodo in cui gli uomini erano uomini, ok? Adesso siamo in un’epoca in cui nei manga e negli anime gli uomini sono donne, ok? E io quindi sono cresciuto con un’altra mentalità. Per me il protagonista maschile è Ken, che è 1,85 metri per 120 chili di muscoli e fa esplodere le persone. È Goku, che fa saltare i pianeti. E’ Dio Brando, che squarta le persone. Essendo enorme però (ride).
Oltre a JoJo, quali sono le tue serie anime e manga preferite?
Ne abbiamo dette alcune però io posso dire che il mio manga preferito in assoluto, nessuno ci crederà, è “Ushio e Tora”. E’ il mio manga preferito in assoluto e infatti il 3 luglio esce la prima puntata dell’anime e sono veemente, fomentatissimo. Mentre per quanto riguarda gli anime, perché io scindo sempre le due cose. Cioè: per me puoi fare l’anime di un manga, ma è un manga. Cioè io sono affezionato all’opera prima, quella che esce, no? Io guarderò l’anime di “Ushio e Tora” perché l’ho letto 9 o 10 anni fa, più volte anche, ho guardato l’anime di JoJo, perché l’ho letto nel ’99, però per me JoJo è un manga. Mentre per quanto riguarda gli anime, quelli che nascono come anime, il mio preferito è “Tengen Toppa Gurren Lagann”. Infatti ho pianto quando non ho doppiato Kamina.
Però ti avrebbe aspettato un destino crudele se avessi doppiato Kamina.
Ma è uguale, è l’apoteosi, è un personaggio incredibile, è una fusione tra vari personaggi degli anime, tra l’altro cita Rocky Joe in più occasioni, a livello di pilota ricorda molto Ryoma Nagare di “Getter robot”, io sono malato di robot perché sono grossi!
Sappiamo e abbiamo visto che sei molto disponibile con i tuoi fan, interagisci molto con loro attraverso i vari social, come fai a gestire tutto? Fan, doppiaggio, “Cotto e Frullato”, la tua giornata dura 48 ore?
E’ un lavoro, ecco quello è un altro lavoro sì, i fan sono un lavoro (ride). Diciamo che cerco di essere più disponibile possibile, cerco di dare il tempo che ho, magari anche in una distrazione, in una pausa, prendo il telefono e cerco di rispondere a quante più persone possibili. Ma per il semplice fatto che io vorrei che a me rispondessero. Cioè se loro sono fan miei, automaticamente io sono fan di qualcun altro, e se io scrivessi a questo qualcun altro ci terrei molto che mi rispondesse. Allo stesso modo cerco di fare quello che non fanno mai con me. Schwarzenegger rispondimi!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ma progetti futuri credo… 1977, ne ho una miriade… Veramente io vorrei che le mie giornate durassero 48 ore perché io ho tantissimi progetti, però “purtroppo” lavoro, lavoro molto soprattutto ultimamente perché diciamo che l’estate è periodo di doppiaggio videogiochi, e quindi siamo abbastanza sotto pressione, più altre cose nuove. Vorrei realmente avere più tempo per mettere in pratica le mie idee per quanto riguarda format e video, e spero di riuscire a far combaciare le due cose, magari non so… Non dormirò più, girerò la notte…
Bene allora direi che possiamo ringraziare Maurizio Merluzzo per questa intervista, un saluto speciale ad AnimeClick?
Un saluto speciale ad AnimeClick… Allora posso dire una chicca su AnimeClick? AnimeClick fu il primo sito a dare la notizia che io doppiavo Sai di Naruto, perché uscì l’articolo appena arrivato “Shippuden”, “nuovi doppiatori ecc.” E quello è stato diciamo a livello di anime, il mio primo ruolo importante, quindi per me vedere il mio nome scritto sul sito, e si parla di 6 o 7 anni fa, su AnimeClick, che io seguivo e seguo, mi riempì di orgoglio, fui molto contento.
Ci fa piacere questo. Bene allora direi che si può concludere qui, un saluto ad AnimeClick, alla prossima!
Ciao ragazzi, ciao a bomba!
http://www.animeclick.it/news/20665-naruto-shippuden-arrivano-sai-e-il-capitano-yamato
Per il resto adoro la sua voce, e secondo me è un ottimo doppiatore
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