Quali sono stati per te i più bei film di animazione non giapponese del 2014

Vince quindi Big Hero 6!
Anche stavolta un titolo, come è successo l'anno scorso per Frozen, quindi batte la storica diffidenza di buona parte della nostra utenza verso i film non giapponesi, anche se per soli tre voti.
Perchè è piaciuto così tanto? Lasciamolo spiegare a TACCHAN!
Big Hero 6
9.0/10
"Big Hero 6" è un prodotto atipico nell'universo Disney, che per la prima volta prende spunto da un fumetto Marvel e lo porta su grande schermo. Vi è anche un ulteriore motivo di interesse, ovvero la chiara contaminazione del substrato derivante da un'infanzia colma di anime e comics, che sfocia in un'ambientazione mista tra oriente e occidente, ovvero la futuristica San Fransokyo. L'omaggio al Giappone è evidente, ovviamente stiamo parlando di un prodotto che si rifà in primis alla tradizione supereroistica statunitense, ma le contaminazioni sono presenti e costanti.
Il protagonista, Hiro Hamada, è un quattordicenne geniale che spreca il suo tempo a combattere con il suo piccolo robot in scontri illegali, mettendosi ovviamente nei guai. Suo fratello maggiore, Tadashi, lo porta con l'inganno nella sua scuola e gli mostra come le sue capacità potrebbero avere finalità ben più costruttive. Il ragazzo rimane entusiasta e si impegna per entrare nella scuola, nel mentre scopre l'invenzione di Tadashi, un robot di nome Baymax con finalità mediche. Succede tuttavia una tragedia e Hero si trova da solo con Baymax, intenzionato a capire che è successo. Sarà aiutato dagli amici di Tadashi, che riescono a sfruttare le proprie scoperte e diventare degli improvvisati supereroi.
Il film è ben strutturato, inizia in modo divertente, ti rende partecipe dell'entusiasmo di Hero, ti fa conoscere Baymax, che arriva con un impatto prorompente, essendo reso stupendamente bene, tenero e buffo. Vi è poi una svolta drammatica negli eventi e una deriva più action, che è comunque ben realizzata e appassionante, sebbene presenti qualche buco di sceneggiatura e qualche clichè tipico delle produzioni Disney per famiglie. Il colpo di scena non è tale, lo avevo annusato subito, alla fine le dinamiche non sono certo nuove e pertanto gli eventi "a sorpresa" non possono nemmeno giungere inaspettati. Dettagli a parte, nel complesso ho trovato il film estremamente piacevole e bello: riesce bene nel suo intento, ovvero è diverte, intrattiene e lascia alcuni messaggi non originalissimi, ma ben veicolati allo spettatore. Il finale la butta, seppur con retrogusto amaro, su una happy ending che ho gradito, mi sarebbe davvero seccato qualcosa di più cupo visto che Baymax è davvero stupendo.
Dal punto di vista tecnico siamo su buonissimi livelli, a parte la grafica che è all'altezza della altre produzioni Disney, ho particolarmente apprezzato la colonna sonora, piuttosto ritmata. Baymax poi è reso graficamente in modo eccelso e animato alla perfezione, risulta da solo vincente, soprattutto nella sua modalità senza armatura.
Il film mi è piaciuto e mi ha fatto riflettere cu come, ormai, con le generazioni più recenti, si sia rotto il muro che è sempre stato presente tra produzioni occidentali e orientali: vi sono persone che sono cresciute con una pari influenza da entrambi i lati e oggi riescono a creare opere, come questa, che le omaggia in egual modo e che riesce ad offrire elementi vincenti che ne uniscono il meglio. Insomma, non ha più senso dividere i prodotti animati in base alle origini, come su Animeclick.it viene soventemente fatto: chi ama l'animazione dovrebbe vedere tutta la buona animazione creata, senza alcun pregiudizio. Ahimè, anche qui da noi, questo ancora non avviene.
Il protagonista, Hiro Hamada, è un quattordicenne geniale che spreca il suo tempo a combattere con il suo piccolo robot in scontri illegali, mettendosi ovviamente nei guai. Suo fratello maggiore, Tadashi, lo porta con l'inganno nella sua scuola e gli mostra come le sue capacità potrebbero avere finalità ben più costruttive. Il ragazzo rimane entusiasta e si impegna per entrare nella scuola, nel mentre scopre l'invenzione di Tadashi, un robot di nome Baymax con finalità mediche. Succede tuttavia una tragedia e Hero si trova da solo con Baymax, intenzionato a capire che è successo. Sarà aiutato dagli amici di Tadashi, che riescono a sfruttare le proprie scoperte e diventare degli improvvisati supereroi.
Il film è ben strutturato, inizia in modo divertente, ti rende partecipe dell'entusiasmo di Hero, ti fa conoscere Baymax, che arriva con un impatto prorompente, essendo reso stupendamente bene, tenero e buffo. Vi è poi una svolta drammatica negli eventi e una deriva più action, che è comunque ben realizzata e appassionante, sebbene presenti qualche buco di sceneggiatura e qualche clichè tipico delle produzioni Disney per famiglie. Il colpo di scena non è tale, lo avevo annusato subito, alla fine le dinamiche non sono certo nuove e pertanto gli eventi "a sorpresa" non possono nemmeno giungere inaspettati. Dettagli a parte, nel complesso ho trovato il film estremamente piacevole e bello: riesce bene nel suo intento, ovvero è diverte, intrattiene e lascia alcuni messaggi non originalissimi, ma ben veicolati allo spettatore. Il finale la butta, seppur con retrogusto amaro, su una happy ending che ho gradito, mi sarebbe davvero seccato qualcosa di più cupo visto che Baymax è davvero stupendo.
Dal punto di vista tecnico siamo su buonissimi livelli, a parte la grafica che è all'altezza della altre produzioni Disney, ho particolarmente apprezzato la colonna sonora, piuttosto ritmata. Baymax poi è reso graficamente in modo eccelso e animato alla perfezione, risulta da solo vincente, soprattutto nella sua modalità senza armatura.
Il film mi è piaciuto e mi ha fatto riflettere cu come, ormai, con le generazioni più recenti, si sia rotto il muro che è sempre stato presente tra produzioni occidentali e orientali: vi sono persone che sono cresciute con una pari influenza da entrambi i lati e oggi riescono a creare opere, come questa, che le omaggia in egual modo e che riesce ad offrire elementi vincenti che ne uniscono il meglio. Insomma, non ha più senso dividere i prodotti animati in base alle origini, come su Animeclick.it viene soventemente fatto: chi ama l'animazione dovrebbe vedere tutta la buona animazione creata, senza alcun pregiudizio. Ahimè, anche qui da noi, questo ancora non avviene.
Perchè è piaciuto così tanto? "
Perchè è quello con più rimandi agli anime, tutto qua.
Per quanto mi riguarda ne avevo visti solo due: i pinguini e planes quindi mi sono astenuta
Questi sondaggi, comunque, non hanno molto senso perchè per poter esprimere al meglio un voto uno deve vederseli come minimo tutti, se uno ha visto solo Big Hero 6 o Dragon Trainer 2 ci credo che prendono più voti, se li trovate guardatevi i primi due che vi ho citato, meritano un sacco.
Comunque non capisco la diffidenza nei confronti dei cartoni non giapponesi...
O perché è Disney, e i film Disney fanno parlare comunque di sé, vuoi o non vuoi. Big Hero 6 però è stato un mezzo flop, oscurato dalla fama di Frozen... e poi, con Moreno a pubblicizzarlo in Italia...
Con tutto che Big Hero 6 è fatto bene e merita la visione, The Lego Movie e Dragon Trainer 2 sono su tutt'altro livello (il primo soprattutto); non ho visto Song of The Sea, rimedierò il prima possibile.
E' il solito film Disney dalla trama semplice fatto apposta per piacere ai bambini e agli adulti di poche pretese.
A me è piaciuto ma meno dei precedenti (Frozen compreso) perché, impegnato a scimmiottare anime e supereroi, si scorda di essere un film Disney. Paradossalmente, gli anti-Disney amanti degli anime che avrebbero potuto apprezzarlo erano troppo impegnati a parlar male di Frozen (per moda) e non l'hanno notato nelle sale.
Allora lo vedi che è come dicevo nel primo commento? Adesso ha vinto il sondaggio perchè pur essendo un film americano è pieno di rimandi agli anime.
Film come le follie dell'Imperatore sono tutt'altro che un punto di svolta. Dove sarebbe l'abbattimento dei canoni tipici Disneyani? Cattivo cattivissimo e buoni che lo combattono in maniera dualistica ci sono, animale parlante c'è ( Kuzko che fa sia da protagonista che spalla animale parlante comica ) buoni che vincono sempre e comunque ci sono, morale finale c'èL'unica cosa che lo differenzia dagli altri è l'impronta decisamente umoristica di tutta la trama. Il tanto bistrattato Frozen è stato molto più innovativo delle Follie dell'Imperatore anche solo per il fatto che da combattere c'era la paura/diffidenza di Elsa verso i suoi poteri piuttosto che un vero cattivo.
Kuzko vince, ma è normale. In un film Disney il protagonista non morirà mai (sarebbe troppo per loro), questa è ovviamente l'unica certezza che abbiamo.
Addirittura. Mamma mia innovativo al massimo. Allora diamo per innovativo anche Lilli ed il Vagabondo perchè è il primo film Disney in cui un personaggio sta fuori la notte insieme al fidanzatino, cosa molto adulta per un film Disney.
Viene introdotto l'uso delllo Slapstick.
Uao, un altro modo per fare ridere. Caspita. Tra l'altro usato perennemente in qualunque Disney in cui i protagonisti siano animali.
Non sono presenti canzoncine e/o musical che interrompono la narrazione.
Eppure io mi ricordo che il film iniziasse con una canzone.Sai, quando a Kuzko interrompono il ritmo? E' solo una?Embè, anche Biancaneve,la Bella addormentata, Red e Toby ( che penso non ne abbia neanche una ) Il Pianeta del tesoro,, Basil, La carica dei 101 etc. sono film Disney con mancanza quasi totale di canzoni.
Il protagonista non è il solito eroe che spezza un incantesimo grazie ai buoni sentimenti.
Simba salva la situazione UCCIDENDO suo zio, i nani ammazzano la strega cattiva, il principe Filippo pure, Dumbo riesce a farsi valere grazie alle sue capacità ( niente buoni sentimenti, dimostra di poter essere utile al circo e dunque ne diviene la star, non perchè buono e coccoloso )il vagabondo ( lilli ed il vagabondo ) ammazza un ratto salvando il bambino riuscendo così a vivere insieme ad una famiglia, Tarzan salva i gorilla e potrei andare ancora avanti citando protagonisti Disney che salvano la situazione utilizzando le proprie forze e non per grazia divina perchè sono buoni. Anzi, a dir la verità è più difficile trovare un protagonista Disney che salvi la situazione in questa maniera rispetto all'impegno ed il sudore della propria fronte.
Il nemico finale non viene sconfitto/uccciso ma solo ridicolizzato.
Izma è stata sconfitta. Alla fine del film riesce forse ad ottenere il regno?Non mi sembra.
Per quanto riguarda la seconda ti ho già risposto: Era la prima volta che quella tecnica veniva utilizzata dalla Disney all'interno di un Classico. Prima asssoluta.
"Eppure io mi ricordo che il film iniziasse con una canzone.Sai, quando a Kuzko interrompono il ritmo? E' solo una?Embè, anche Biancaneve,la Bella addormentata, Red e Toby ( che penso non ne abbia neanche una ) Il Pianeta del tesoro,, Basil, La carica dei 101 etc. sono film Disney con mancanza quasi totale di canzoni."
Sì, questo potrebbe essere vero. Non ricordo alla perfezione cosa accade in tutti e 39 i Classici antecedenti al 2000, ma qualcuno potrebbe non avere un tema musicale.
PS: "Il Pianeta del Tesoro" non c'entra nulla, è postumo.
Comunque nel film di cui stiamo parlando il musical non c'è. Quella scenetta che vedi all'inizio non spezza la narrazione, ne fa parte. Quelle sono le abitudini giornaliere di Kuzko: ballare, cantare, poltrire e tormentare i suoi sudditi con subdoli giochini fa parte del suo quotidiano. La narrazione non viene "interrotta" a causa di un monologo musicale del protagonista (come avviene ad esempio in Hercules con Megara).
Per quanto riguarda la penultima: Sì, ovvio. Non in tutti i film Disney esiste la magia, o un potere segreto da 'spezzare'. Mi riferivo chiaramente ai film che ce l'hanno. In questo senso Le Follie dell'Imperatore è diverso; Kuzko non salva nessuno attraverso i sentimenti d'amore, ritorna umano perché ingoia un liquido contenuto in una fiala.
"Izma è stata sconfitta. Alla fine del film riesce forse ad ottenere il regno?"
Dai, perde perché rimbalza su un'improbabile tappeto elastico gigante e finisce a sbattere contro l'apertura di una botola, aperta proprio dal suo ex braccio destro.
Finisce col diventare un peluche boy-scout agli ordini di Kronk. Non ti sembra abbastanza ironica la cosa? E' ovvio che lo scopo era quello di ridicolizzarla.
A suo modo fu innovativo. Lo stile Looney Tunes e tante altre trovate potevano davvero lasciar pensare a qualcosa di nuovo, ma non fu così. Tanto è vero che da lì in poi la Disney ha sempre floppato con l'animazione tradizionale, e alla fine ha preferito lasciar lavorare la Pixar.
Ormai i film di animazione li guardano tutti e siglare alcuni come "film per bambini", mi sembra prematuro. Non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Speravo che al primo posto, piuttosto che Big Hero 6, ci fosse almeno "Dragon Trainer 2" che meritava la vittoria.
Avrei voluto qualche voto in più per "Song of the sea", piccola perla che ci arriva dall'Isola di Smeraldo e che è arrivata addirittura agli Oscar.
La sua poesia e la sua delicatezza meritano, meritano davvero una maggiore attenzione. E' quasi un peccato che alla fine si siano guardati solo gli incassi di un film. Un vero peccato.
tantissimi "non ne ho visto nessuno", peccato.
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