A tutti voi fan dell'Italian Indie Comics Award... benvenuti ad una nuova settimana in compagnia dei nostri autori e delle nostre opere! Oggi vi parleremo di Alicia, un fumetto con la A maiuscola di Michela 'Mika' Fusato.
 
Mika, nome d’arte di Michela Fusato è una fumettista che viene da un paese in provincia di Vicenza, nel Veneto, ed ovviamente disegna da sempre… ma c’è un però. Difatti Mika ammette che a differenza della stragrande maggioranza dei disegnatori sembrava che lei non fosse nata per disegnare, difatti dopo le scuole medie i suoi l’hanno indirizzata verso la moda, iscrivendola in un istituto tecnico dove avrebbe magari potuto finalmente imparare a disegnare. Tra i banchi di scuola ha conosciuto i manga e così, insieme alle sue compagne, si è innamorata di questo mondo, cominciando a disegnare e a copiare i vari personaggi. Dopo un’estate passata a disegnare, copiare e ricopiare, finalmente ha sentito che quel tassello mancante era arrivato: si sentiva pronta per creare un suo fumetto.
Durante gli ultimi due anni di scuola ha cercato di documentarsi in ogni modo per migliorare, esercitandosi con i libri di anatomia, studiando la prospettiva e mettendo su carta i suoi primi tre fumetti, realizzando anche la sua tesina di maturità sul fumetto. Finita la scuola superiore era arrivato il momento di andare oltre, cercò corsi di fumetti, prese parte a mostre ed incontri: nel 2006 organizza un’esposizione personale, nel 2008 ha partecipato alla mostra con il Gruppo di Fumetto, concludendo però un anno dopo le attività del Gruppo. Ha avuto anche modo di presentare e vendere la sua prima opera: Lui & Lei Island, sceneggiato da Manuel Ruffo. In ogni caso parliamo di un’autrice assolutamente prolifica, con più di 20 storie pronte a diventare fumetti, ma il suo cuore ha voluto che si dedicasse anima e corpo soltanto ad una: Alicia. Per quanto riguarda i suoi autori preferiti sente di dover citare soprattutto Masakazu Katsura e Tsukasa Hojo, che reputa dei mostri sacri che la fanno rimanere letteralmente incredula con la loro inarrivabile bravura.

Ecco di seguito la trama dell'opera:
 
Chi è Alicia? Una ragazza semplice, non è la ragazza più bella, non è quella più alla moda e probabilmente non è nemmeno la più intelligente! Semplicemente Alicia è una ragazza che vive la sua vita normale da liceale, tra amori non corrisposti, amiche e studio, che si reca un’estate dalla Zia in un paesino sperduto di montagna, ben lontano dalla città nella quale è cresciuta e vive. La sua vita cambierà tutto d’un tratto! Via i vecchi schemi, via le vecchie abitudini, Alicia dovrà esser pronta ad accogliere nuovi sentieri.. e chissà.. magari nuovi amori.

Alicia, un fumetto con la A maiuscola è una commedia vivace e brillante, con una narrazione che ricorda a prima vista i classici shojo anni '70, ma continuando la lettura si può vedere come l’autrice cerchi di andare oltre i più classici canoni del genere, cercando non solo di intrattenere ma anche di divertire il lettore. Quel che colpisce della storia infatti sono sicuramente le gag che vedono protagoniste Alicia e la Zia, un pazzo personaggio genitoriale con un'energia dirompente pronto a mettere continuamente in imbarazzo la nipote buttandola ogni volta nelle situazioni più scomode e disperate, ma sempre con il fine ultimo di aiutarla a crescere ed uscire dal suo bozzolo di viziata ragazza di città.. forse *risata malefica*.
 

Un dato sicuramente da ricordare di quest’opera è che il primo capitolo è stato creato quando l’autrice andava ancora al quarto anno delle superiori, mentre successivamente si è laureata e ora lavora da tempo essendo entrata con successo nel mercato del lavoro legato alla moda, chiarendoci quindi come Alicia sia una storia che l'autrice si porta dietro con affetto da tutta una vita. Una storia recuperata però solo di recente, visto che è solo da tre anni che Mika ha deciso di riprendere per bene le tavole e migliorarle, adattandole al suo nuovo stile, a dimostrazione che se si ha la passione certe cose non si lasciano mai: un esempio di impegno e costanza che tutti dovrebbero seguire.

Infine ecco l’intervista all’autrice:

Ciao Mika! Adesso è il turno della tua intervista: pronta?

E andiamo!! (Cit. Le follie dell'Imperatore)

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Col MIO stile. So che per definizione comune dovrei dire comunque “manga” ma non vorrei limitare tanto il mio genere, e alcune storie che ho preparato le vorrei disegnare con un tratto molto diverso da quello di Alicia.

Però facendo riferimento a quello che sto realizzando ora direi, sì, Manga. Per le tecniche di disegno, beh, foglio bianco e matita!! Alicia è tutta disegnata su carta, non posso inchiostrarla per mancanza di tempo, per cui passo poi a computer per definire e pulire le tavole. Sempre a computer inserisco i testi e faccio i baloon, e la colorazione è anch’essa digitale; mi piacerebbe tornare ai miei amati acquerelli e penso che li riprenderò presto in mano dato che ho preparato in questi giorni dei disegni per esercitarmi un po’.
 
 
Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?

Per me fare fumetti è un po’ come vivere una seconda, una terza e più vite! Come leggere un libro o guardare un film, solo che decido io la storia, cosa accadrà e come le vicende si svolgeranno, e poi metto  così tante gag che non si può fare a meno di divertirsi!! Così le mie storie non diventano solo un mio modo per vivere storie differenti, ma anche per far sorridere gli altri.

Sinceramente non mi sono mai fermata molto a pensare al perché del fare fumetti: per me è una cosa che viene da dentro, inspiegabile. Mi divertivo e appassionavo a leggerli e così mi diverto a mettere le mie storie su carta, a realizzarle per me e per gli altri.

Adoro leggere libri e vedere film, ma raccontare o leggere storie a disegni non potrà mai essere sostituito da nient’altro, perché certi colpi di scena o certe gag non le puoi fare in nessun altro modo, se non per iscritto e con delle immagini capaci di rivelare con accortezza dettagli e scene in modo unico!!


Cosa ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Inizio dalla cosa che odio, e che ha rischiato di farmi buttare tutto all’aria.
Quando volevo realizzare Alicia lo stile che avevo iniziato ad usare, cioè quello manga, era praticamente BANDITO, additato come eretico e alle fiere mi avevano smontato in tutti i modi perché “non vende”, perché “non è italiano”, perché “non piace” (agli editori, soprattutto). Quindi non c’era spazio per qualcosa di “questo tipo” e mi sforzavo anche di capire questo punto di vista, mica sbagliato per quel tempo (dico quel tempo ma praticamente è “l’altro ieri”); ma l’idea di realizzare solo quello che vende, di sottostare a delle regole più rigide di quello che una mente creativa può, alle volte, reggere, mi rendeva davvero molto triste.

Quello che invece mi piace, ma così tanto da non fermarmi davanti a nulla, è che quando disegno parto per un mondo tutto mio! Un mondo dove capita quello che voglio, dove la matita scorre e traccia visi ed espressioni che mi fanno battere il cuore, che mi fanno ridere e divertire, e che mi incuriosisce nonostante io sappia già cosa avverrà nelle pagine dopo. È puro amore!!
 

Parlaci anche un po’ della tua prima opera, Lui&Lei, creato con Manuel Ruffo

Allora. Molti anni fa avevo portato delle mie piccole fanzine in giro per Vicenza e Verona, e proprio a Verona Manuel ne trovò una e ne rimase colpito. Poco tempo dopo mi contattò per sapere se mi sarebbe interessato portare avanti con lui delle storie che aveva in mente, e dato che all'epoca non avevo altri miei lunghi progetti per le mani, decisi di tentare. Iniziammo a creare queste strisce comiche su una coppia: Lui, Lei, il cane e la suocera di Lui. Non hanno un nome, rimarranno sempre Lui e Lei, e la suocera è Essa. Il tutto è praticamente una serie di strisce dove raccontiamo le loro vicende fra vita reale e assurdità (orsi, alieni, agenti segreti); in più vi è una storia parallela, con sempre i nostri personaggi, però raccontati diversamente (come Sailor Lei, che ci venne commissionato dalla Cyrano Comics).

Dopo 5 anni decidemmo di pubblicare in formato A4 un albo che raccoglie le nostre fatiche: andiamo a Lucca Comics e in altre fiere per la vendita dell'albo che siamo costretti a ristampare, purtroppo Facebook non era ancora come oggi sennò saremmo riusciti a farci conoscere molto di più. Abbiamo fatto per 2 anni Lucca Comics e la Shockdom ci aveva appoggiati anche per la vendita online, nonostante non fossimo stati da loro stampati, furono davvero molto gentili!! Infine arrivò anche Lui e Lei Evolution, che vedeva i nostri personaggi catapultati nelle varie epoche  (secondo me le strisce più belle), che però non sono state ancora pubblicate su carta dato che furono realizzate solo successivamente.
 

Com’è nata la tua opera?  Quali sono i tuoi piani per essa?


Alicia, sta povera ragazza è nata una vita fa, quando andavo in 4° superiore. Avevo voglia di ferie, di vacanze, di isolamento, a quanto pare, così ho mandato sta giovine in montagna dalla zia; e tra i banchi di scuola, con le mie compagne che leggevano e mi davano delle dritte mano a mano che realizzavo le bozze su piccoli foglietti di quaderno, la storia prendeva forma: alla fine della scuola, o l’anno dopo, ero arrivata a 650 pagine.

In seguito, ne iniziai la realizzazione per ben 3 volte: una volta disegnai un episodio pilota di Alicia con la Zia; in seguito portai in grande un’altra delle più lunghe e dettagliate situazioni all’interno del fumetto che avevo scritto, e infine iniziai dalle prime tavole per arenarmi poco dopo, non convinta dello stile, troppo statico e poco espressivo. Sempre tutto a mano, retinato a mano e inchiostrato. E alla fine, 3 anni fa, iniziai a disegnare la versione che state leggendo ora, sentendomi pronta e capace di sostenere un progetto tale.

Con tutto l’impegno possibile sto cercando di migliorare, lavoro di più sugli sfondi, come mi è stato consigliato e sono arrivata a pagina 200. il mio desiderio più grande è quello di vedere il mio fumetto in formato cartaceo, da poter sfogliare e leggere dal “vivo” (eh, sì, sono una di quelle ancora innamorata della carta e del suo profumo!!) 


Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

La mia opera la amo perché lì c’è la mia essenza, romanticismo, risate, sincerità e purezza d’animo. Sono cresciuta con dei cartoni nei quali amicizia, amore, famiglia e semplicità erano tutto quello che serviva per vivere dei momenti magici ed emozionanti.
I lettori la dovrebbero votare se leggendola si sono divertiti, se hanno riso, se hanno avuto il fiato sospeso in qualche scena. Se, insomma, hanno sentito di non aver perso tempo leggendola.
 

Cosa si prova a lavorare ad un’opera per così tanti anni? Riesci sempre a mantenere questo ritmo o ci sono momenti di scoraggiamento?

SODDISFAZIONE INFINITA! Sono distrutta praticamente sempre.. un periodo di fiacca totale l'ho avuto fino a poco tempo, ora sto meglio ma il cambio stagione mi ha fregato alla grande e lavorare 6 giorni su 7 mi toglie parecchie energie, ma ho il carattere che mi striglia se rallento troppo!

Sei riuscita a far mantenere alla tua opera, e a te stessa, sempre la stessa anima in tutti questi anni?

Eh, era una delle cose che temevo anche io di perdere... soprattutto quando ricomincio la revisione di un nuovo tratto di sceneggiatura. Ma devo dire che rileggendolo mi sembra di riuscire a mantenere una certa continuità

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

A tutti quelli che mi hanno letto, che mi leggeranno, che seguiranno, sogneranno e rideranno con Alicia, voglio dire solo GRAZIE!!! Grazie per esservi fidati, per esservi lasciati trasportare in queste vicende e grazie perché se so che ho fatto sorridere persone lontane da me con quello che amo fare, non c’è ricompensa più grande e gioia più forte che possa provare! Grazie di cuore!! Un grazie anche a Voi che avete organizzato questa finestra sul mondo per far sì che io e altri autori veniamo letti e conosciuti:  state facendo molto più di quanto pensate, e state rendendo felici molte persone tra chi realizza i fumetti e chi li potrà così leggere: GRAZIE, siete speciali!!
 
  
Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!