Harmagedon vanta nel cast nomi davvero importanti, come Rintaro, autore di Capitan Harlock, Metropolis e la Spada dei Kamui, e Otomo, che ricorderete per Akira e Steamboy. Le potenzialità di questo anime, pertanto, sarebbero molte e, nonostante i vent’anni abbondanti che ha sulle spalle, sarebbe potuto essere ricordato come un classico.
Non è così. Soffre di alcuni difetti che già avrebbero minato il suo valore nel 1983, e che al giorno d'oggi diventano ancora più pesanti. Harmagedon è sin troppo lineare, non offre spunti particolarmente interessanti e risulta abbastanza prevedibile. Lo spettatore avrà difficoltà nell’immedesimarsi nei personaggi, si limiterà a guardare l’anime in modo piuttosto distaccato.
Le vicende narrate, la crescita spirituale del protagonista, persino gli avversari, sembrano prendere a piene mani dagli stereotipi dell’epoca, senza introdurre elementi veramente originali.
Questi difetti, insieme ad altre lacune nella sceneggiatura, fanno rallentare il ritmo e appesantiscono il film. Probabilmente negli anni '80 la formula che propone poteva anche funzionare, ma il regista, Rintaro, ha preferito seguire una strada già collaudata, senza osare nulla. Nacque così un prodotto discreto, che mirava ad accontentare il pubblico dell'epoca, ma nulla più. Ora, a 23 anni dalla sua realizzazione, Harmagedon non ha nulla da dire, né motivi per essere ricordato. Se nel suo cast non vi fossero artisti tanto noti, probabilmente non ci sarebbe mai stato proposto.
Una volta compreso che non ci troviamo davanti ad un classico, ma ad un’opera con diversi limiti e realizzata per un pubblico di venti anni fa, è possibile godersi il film con un altro spirito. La visione risulta così a tratti interessante, pur essendo presenti alcuni momenti un po’ noiosi. In circolazione c'è di meglio, ma rimane piacevole se amate gli anni '80 e non vi spiace immergervi nei cliché dell'epoca. Tutti gli altri, tuttavia, potranno tranquillamente lasciarlo sugli scaffali.
Dal punto di vista tecnico si nota una buona cura nella realizzazione delle animazioni, sempre fluide. Il disegno è datato, così come i vari effetti. Lo stile e il risultato finale, almeno artisticamente, mi piace, ma deve essere visto con la coscienza che si tratta di un'opera di vent'anni fa. Molto carino ed azzeccato l'accompagnamento sonoro, grazie alle musiche di Keith Emerson.

Un brevissimo accenno alla trama: una terribile minaccia sta colpendo la Terra. Il malvagio Genma ha deciso, dopo aver sconfitto il suo acerrimo rivale, Vega, di attaccare la via Lattea, quindi il nostro pianeta, e distruggerlo. La principessa Luna, risvegliatasi a seguito di un incidente, viene a conoscenza della minaccia e inizia a radunare alcuni esper, gli unici in grado di opporsi a Genma. Il protagonista della storia è un ragazzo, Jo Azuma, che dovrà imparare a sfruttare al meglio i propri poteri, ampliarli e acquisire la sicurezza e la determinazione necessari per salvare il pianeta. Prima di affrontare Genma, tuttavia, gli esper se la vedranno con i suoi temibili servitori...

Un'opera che consiglio solo ai fan di vecchia data, a coloro che non trovano soddisfazione nelle nuove serie Tv e che preferiscono prodotti di nicchia. Se non vi spaventate davanti ad una struttura narrativa datata e vi piace lo stile delle opere animate degli anni '80, lo potreste trovare interessante. In fin dei conti l'impegno economico è abbastanza basso, essendo un solo DVD.
L'edizione italiana, prodotta da Dynit, è stata realizzata in modo diligente. Si attesta tranquillamente su buoni livelli, sia nella qualità video, che in quella audio. Pochini gli extra, ma stiamo parlando di un prodotto del 1983, che altro chiedere oltre qualche trailer e le schede dei personaggi?