Il mondo del fumetto italiano è pieno di dilemmi e contraddizioni, partendo sempre dal presupposto che parliamo di uno dei fandom più complessi e maggiormente divisi. Ma questa “nuova generazione” di fumettisti italiani, nati nell’era di Facebook, ha solo da imparare da Greedy Flower e da Alessandra Alyah Patanè.

Greedy Flower è un fumetto edito da Shockdom (e che potete seguire online qui), capace di mischiare la tenerezza estetica di personaggi con fattezze chibi con un’opera cupa, dalle ambientazioni tetre e con una trama che tanto dolore ha recato ai suoi tantissimi fan. Abbiamo già parlato di quest’opera quasi 2 anni fa in questo articolo, al quale vi rimando per sapere molto di più sulla trama e non solo. Da quel momento Alyah ha collaborato con AnimeClick anche per ulteriori interviste ed il tutto certamente non per caso, ma per il semplice motivo che ci ritroviamo di fronte ad un’opera di spessore, che sa suscitare emozioni come poche altre nel panorama attuale di questa realtà fumettistica; un fumetto che meriterebbe sempre più attenzioni e più affetto da parte dei lettori. Un fumetto che, ahinoi, sta arrivando alla conclusione.

Quindi era il minimo salutare un’ultima volta Greedy Flower, un vero portabandiera di quest’ultima era fumettistica, la quale potrà benissimo essere odiata da molti o riempita di critiche (tra l’altro condivisibili) ma sta dando una seconda giovinezza ad un movimento che in Italia sembrava stagnante da fin troppo tempo. Non si può enfatizzare abbastanza sull’importanza della conclusione di Greedy Flower: un’opera che riesce a raggiungere la sua conclusione dopo ben 7 volumi, sopportando tutte le intemperie che una giovane autrice potrà mai incontrare, merita come minimo un applauso da chiunque.

Quindi per voi un’intervista per celebrare la conclusione delle avventure di Keo e soci e soprattutto per ripercorrere questo fantastico viaggio, sperando che magari possa invogliare anche nuovi lettori ad interessarsi alle loro vicende! 

AnimeClick: Allora Alyah, un piacere immenso poterti intervistare di nuovo! Greedy Flower sta ormai arrivando alla sua conclusione, come ti senti? Come sarà la tua vita senza Greedy?

Alyah:  Ciao a te Alex, il piacere è tutto mio il doppio delle volte! Ebbene con una punta di tristezza dovrò dare la parola fine a Greedy Flower a breve, la cosa mi lascia da una parte malinconica ma dall'altra molto entusiasta dall'idea studiatissima del finale di cui sono super soddisfatta e non vedo l'ora di divulgarlo al mondo. Certo una volta finito non nascondo che una parte di me se ne andrà con la fine di questa saga, ma spero che lascerà nel tempo un bel ricordo ed una piacevole lettura in là con gli anni!

AnimeClick: Lo abbiamo già detto in passato ma vale la pena sottolinearlo: hai finito il tuo fumetto rispettando i tuoi termini.  Quali sono state le tue più grandi soddisfazioni?

Alyah: Senza dubbio la mia maggiore soddisfazione è stata averla spuntata!
Non per aver pubblicato, non per il ristretto guadagno che ne ricavo, ma per l'aver concluso una SERIE di fumetti. L'ho giusto realizzato un giorno quando mi sono contata tutte le pagine nella cartella GF ed ho realizzato di aver superato le 900! Cioè...Cosa?!

Quindi...nonostante le premesse poco ottimiste e molti tracolli psicologici indotti da una strada già difficile di suo, ce l'ho fatta: sempre col sorriso, tanto impegno e le mie uniche forze alimentate da un pubblico fantastico! Sono riuscita a portare avanti una trama con un altissimo contenuto di intrecci (che io stessa quando lo rileggo mi domando 'ma con cosa mi drogo?') empatia e affetto nei  riguardi dei personaggi e una valangata di feels! Sono anche soddisfatta di essermi creata il mio pubblico da sola, coltivando giorno dopo giorno una partecipazione attiva con i miei lettori a cui mai rinuncerei!


AnimeClick: Questo cammino è proprio quello di cui vorrei parlare ora. Ripercorrendo alcuni punti di questa tua avventura ormai arrivata alla fine
Partiamo dall’inizio: inizio di Greedy Flower, crei il concept… crei il character design… qual è il tuo primo pensiero? “Spero che la gente mi seguirà”, “spero che sarò notata da una casa editrice”


Alyah: Diciamo che ho passato varie fasi di pensiero che si evolvevano man mano che concretizzavo la storia e che la pubblicavo gradualmente su facebook.
In realtà il mio pensiero più frequente era "come faccio incastrare questo a questo?" facendo come i detective che nella parete collegano le foto con le puntine e le corde colorate! Il pensiero del seguito o dell'editore si è concretizzato dal volume secondo in poi:  durante primo volume non mi era mai passato di mente; davo per scontato che non sarebbero mai state cose concrete nella mia vita. E invece...



AnimeClick: Arrivano i primi fan, arriva la Shockdom: tutto sembra troppo bello per essere vero o sei una persona che ama tenere i piedi ben piantati per terra?

Alyah: Nè l'uno nell'altro, ci vivo nel mezzo. Diciamo che mi paragono ad un palloncino ad aria: si solleva da terra con una spinta ma poi la gravità lo riporta sempre a rimbalzare sul suolo. Tendenzialmente di mio mi entusiasmo facilmente e colgo ogni lato bello di quello che mi accade attorno. Ma la "gravità" in questo lavoro è piuttosto pesante
 

AnimeClick: Il successo continua ma si sente qualche scricchiolio. Il mondo del fumetto italiano è molto caotico e pieno di incongruenze. La maggior parte degli autori deve basarsi su Facebook, un sito pieno di difetti e che mette in secondo piano le pagine che non pagano.

Alyah: Esattamente. Facebook è una piattaforma per condividere post e foto, non di certo fumetti ma è la cosa più diretta che un autore in erba può utilizzare per farsi conoscere e certe volte ne paga anche la qualità di un opera che non vede seguito. Io posso ritenermi fortunata nonostante questa falla nel sistema, perché sono seguita e sono riuscita a ""sponsorizzarmi""" grazie alle fiere e alla cura che do quotidianamente ai miei lettori e magari anche del aver pubblicato 'nel periodo giusto', ma ci sono moltissimi autori...super bravissimi, a mio parere chilometri di spanne anche più di me, che faticano ad emergere e vengono sopraffatti da qualcosa che non dipende più da loro!

Fumettisti, non vuol dire addetti al marketing, spesso però nei social bisogna fare entrambe le cose se si vuol emergere e quindi lavorare il triplo per una scarsa percentuale di successo!  Questo non è però mai stato un ostacolo per un autore...lo è quando, un potenziale editore interessato potrebbe basarsi solo sul numero e non sulla sostanza. Le due cose devono convivere non scazzottarsi.

AnimeClick: L’opera avanza e ci troviamo vicini al suo epilogo, trovandoci un nuovo personaggio: Nekrobo. Amato immediatamente dai fan, capace di unirsi al gruppo già affiatato (narrativamente parlando) senza problemi. Avevi timore che i fan potessero recepire negativamente alla sua entrata in scena? Ci sai dire qualche curiosità su di lui?

Alyah: Inizialmente sì perché nella trama arriva subito dopo la scomparsa di un personaggio molto importante e a cui i lettori si erano affezionati molto, ma ho sperato che il diletto di Nekrobo unito certe volte alla sua totale comicità anche nei momenti seri avrebbe presto 'sedato' questa mancanza. Certo, non mi aspettavo un così grande successo e amore nei suoi confronti ma un po' posso capirlo: è molto umano, lotta per essere una persona migliore e rimediare ai suoi errori e sì, diciamocelo, è anche molto figo!!

Di lui vi posso dire che è collegato in ogni modo e ad ogni cosa che ruota attorno ai personaggi e alla storia. Ogni porta aperta della trama c'è perché l'ha aperta lui. Difatti Nekrobo oltre ad essere uno dei primi robo ad affezionarsi e successivamente a voler essere far parte del genere umano ed aiutarlo, è anche quello che ha avuto riscontri con il passato di tutti e tre i personaggi e al 90% ne è il responsabile dei decessi. Sarà tutto svelato in questo ultimo volume e magari approfondito in un eventuale prequel dedicato interamente a lui. Un'altra curiosità è il rapporto complicità-rivalità che c'è nei confronti di Kurobo.

Il loro legame l'ho sempre ideato come se fosse uno scontro tra politici: uno più radicale e tiranno che pensa sì al bene del suo regno, che ai propri benefit e non lascia spazio alla coesistenza di due razze diverse (robo e umani); l'altro è più diplomatico, interessato al bene del popolo, alla convivenza tra razze diverse ma più incapace di far valere il suo concetto perché empatico e sensibile quindi più incline a farsi fregare e piegare.

AnimeClick: Quindi hai già in mente una sorta di prequel?

Alyah: Sì il prequel ce l'ho in mente da un po': Tales of Greedy Flower (immagine di sotto) e narra le vicende di Nekrobo da quando era il sovrano dei robo fino al suo esilio ricucendo e tappando tutti quei piccoli forellini, non necessariamente determinanti ai fini di trama, che ho lasciato volutamente  aperti come spunto per un approfondimento!

Sarà una storia fine a sé stessa, che funziona anche senza aver letto i 7 volumi e completa chi invece i volumi li ha letti. A differenza di GF raccontato più sulla prospettiva di un bambino, TOGF è più incentrato sugli adulti e di come lasceranno il mondo così come poi lo troviamo sul fumetto principale.

 

AnimeClick: Concludiamo quindi con un'autrice che è riuscita nel suo immenso impegno. Un'autrice capace di comprendere il proprio pubblico, di sopportare il peso di una serializzazione e di un mercato mai particolarmente positivo... ed anche di un mondo probabilmente ancora un po' avverso alle donne

Alyah: Assolutamente! Sono molto contenta del traguardo che ho raggiunto, la costanza che ho mantenuto e la difficoltà del portare avanti e concludere una serializzazione spiegando tutti gli intrecci che si erano creati.
Non è stato per niente semplice e, come hai detto anche tu, confrontarsi contro una realtà che ripone incertezza e poca fiducia sul ruolo della fumettista seriale non rende le cose più facili.

A livello personale, per me è stata molto dura non avere sostegno e appoggio da chi e dove speravo o mi aspettavo di averlo e l'idea di mollare era lì che bussava alla porta. Ma no!
L'entusiasmo di voler raccontare ed emozionare, il calore dei fans, la mia passione per il disegno, mi hanno permesso di mettere da parte questi ostacoli e diffidenze per andare avanti a tutta birra fino al traguardo!


Questa quindi non è solo una vittoria personale ma anche un incentivo ed un motivo per spronare tutte quelle fumettiste grandiose e talentuose che lottano con se stesse e con le loro situazioni avverse in questo panorama!

AnimeClick: Alyah. Regalaci due parole finali per dare un "arrivederci" a Greedy Flower. Rivolgendoti sia alla tua opera che ai tuoi fan. Preparandoci alla conclusione di questa opera fantastica.

Alyah: Greedy Flower ha emozionato e legato tantissime persone, mi ha aiutato a maturare artisticamente e professionalmente. Ho conosciuto persone meravigliose grazie a questo, e dei lettori che hanno seguito le mie follie e si sono appassionati tanto quanto me! Grazie a tutte queste cose, ho realizzato ciò che desideravo fare con il fumetto nella mia vita: trasmettere emozioni, creare dei legami, raccontare una storia.

Grazie a tutti quindi per avermi accompagnato in quest'incredibile avventura! E ci vediamo alla prossima!