È difficile riuscire ad accomunare tanti autori. È difficile trovare un comune denominatore che possa riunire tante teste, figuriamoci se parliamo di artisti…  proverbialmente tra le categorie di persone più complesse che ci possano essere.

Però il Dayjob Studio un modo per riunire ben 31 grandissimi autori in un volume lo ha trovato! Vi presentiamo Treasure Chest, un volume unico con più di 350 pagine in bianco e nero, contenente 21 storie autoconclusive, unite da un unico tema: Akira Toriyama.

Esattamente proprio il padre di Dragonball, un autore che ha segnato la vita della maggior parte della nuova classe di fumettisti, grazie alla sua opera che vanta una fama mondiale lunga più di 30 anni, che non accenna minimamente a scemare.
 

Il volume è atteso per il prossimo Lucca Comics & Games 2017. Potrete seguire ogni aggiornamento e varie preview sul progetto direttamente dalla pagina Facebook ufficiale del Dayjob Studio.
 
Il Dayjob Studio è un gruppo di quattro autori di fumetti che vivono in Veneto: Federico Chemello, Maurizio Furini, Riccardo Gamba e Alberto Massaggia. Nel 2013 hanno aperto una pagina Facebook iniziando a pubblicare i loro primi webcomic, dall’anno successivo hanno iniziato a collaborare con Devolver Digital, un editore di videogiochi statunitense, e insieme hanno realizzato i fumetti legati ai videogiochi Hotline Miami 2, Gods Will Be Watching, Ronin ed Enter The Gungeon. Nel 2015 hanno invece iniziato a pubblicare in Francia la serie per bambini Rosaviola, edita da Clair de lune e conclusasi nel 2017 con il quarto volume. Sempre nel 2015 hanno anche cominciato ad autoprodurre in italiano alcuni dei loro fumetti, partendo con i primi volumi dei webcomic Training Quest e The Leaderboard, la graphic novel I Am Spank e l'edizione italiana dei fumetti di Hotline Miami 2. Tra il 2016 e il 2017 hanno pubblicato la serie Hotline Miami: Wildlife, legata al mondo dei videogiochi di Dennaton Games, altri due volumi di The Leaderboard e il webcomic Restiamo Sdraiati Qui Per Sempre, poi rivisitato per un'edizione in volume con Shockdom. Attualmente stanno lavorando a diversi progetti che vedranno la luce tra quest'anno e il prossimo, alcuni come autoproduzioni e alcuni con editori italiani o francesi.
 
Non aspettatevi però una citazione diretta all'opera più famosa di Toriyama, né a livello di contenuti che a livello di stile di disegno. Questo volume antologico è pensato per riprendere principalmente l'anima col quale il celebre mangaka ha creato le prime saghe della storia di Goku, quelle atmosfere scanzonate e leggere, un modo di concepire il fumetto che forse ora si è perso, che forse lo stesso Toriyama ha un po' abbandonato nel corso degli anni ma che i tantissimi validi autori che troverete in questo volume cercheranno di riprodurre nel miglior modo possibile.
 

Volete saperne di più? Volete comprendere ancora meglio cosa abbia spinto la creazione di questo volume (aspettando Lucca magari per vederlo da vicino)? Benissimo, chiediamolo direttamente ai ragazzi del Dayjob:

Com’è nato il progetto?

Se l'è sognato Federico, forse farà un po' ridere come risposta ma è la verità!
Il giorno dopo si è messo a parlarcene pensando di doversi impegnare per convincerci, invece l'idea è piaciuta subito a tutti e abbiamo iniziato a discutere su come muoverci.


Come mai proprio Akira Toriyama?

Per darti una spiegazione razionale dovremmo inventarcela, come accennavamo nella risposta precedente è nato tutto da una proposta un po' casuale, difficile dire perché proprio lui.

Per voi del Dayjob cosa hanno significato Akira Toriyama e Dragon Ball?

Per noi Toriyama è un gigante del fumetto, è uno tra gli autori più influenti degli ultimi trent'anni e noi come tantissimi altri siamo cresciuti con le sue cose e ci siamo particolarmente affezionati.

Dragon Ball è fantastico e ci fa piacere che continui a essere così popolare, abbiamo invece l'impressione che altre sue opere come Dr. Slump e le storie brevi siano meno celebrate di quanto meriterebbero, per questo abbiamo deciso di fare un'antologia ispirata proprio a quella parte della produzione di Toriyama.

Sono storie solari, strampalate, a volte stupidotte ma sempre estremamente divertenti, i fumetti con questo spirito ci piacciono molto e così abbiamo deciso di farne anche noi.


Vedremo una grande varietà di stili, immagino.

Sì, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto visivo c'è una grande varietà stilistica, volevamo che fosse chiaro che il nostro obiettivo non è scimmiottare Toriyama e abbiamo chiesto ai disegnatori di utilizzare il loro solito stile.Ci interessava invece mantenere una certa unità tematica e di atmosfere, e da quel punto di vista l'antologia sta venendo proprio come speravamo.

Nonostante siate autori molto poliedrici tra di voi vi siete ritrovati in un progetto simile, dobbiamo aspettarci quindi diversi modi di intendere e vivere il fumetto?

In parte sì, ognuno ha il suo stile e questo si riflette molto sulle storie, allo stesso tempo però avere del materiale di riferimento così specifico, con determinati toni e immaginari a cui ispirarsi, ha fatto sì che ci sia una coesione di fondo abbastanza forte.

Qual è il messaggio più profondo che volete trasmettere con quest’opera?

Assolutamente nessuno, in realtà! Quest'antologia è una celebrazione dei fumetti più leggeri e divertenti, e una delle poche regole che abbiamo dato agli autori è “Vietato mantenere un tono serio”, quindi come puoi immaginare i messaggi profondi erano quasi tabù. Non è una presa di posizione “politica” ovviamente, non abbiamo niente contro le storie più serie e ne realizziamo anche noi, ma questo è un progetto rivolto a chiunque sappia apprezzare i fumetti divertenti per il gusto di essere divertenti, quindi niente messaggi profondi ma un sacco di personaggi buffi che si insultano a vicenda, si prendono a pugni e fanno esplodere cose.

Ci dobbiamo aspettare altri volumi simili in futuro?

Non lo sappiamo nemmeno noi, ci piacerebbe farne altri ma prima dobbiamo vedere come andranno le cose con Treasure Chest, poi a tempo debito ne discuteremo.