Correva l’anno 1969 ed in Giappone stava fiorendo un’arte nuova, diversa da ogni genere di animazione mai vista prima in occidente, che avrebbe presto radunato, divertito, commosso e fatto sognare centinaia di fan in tutto il mondo. Nascevano quelli che noi, molti anni dopo, avremmo chiamato anime. I padri di quest’arte sono parecchi: TezukaTakahataMiyazaki, per citare i più famosi. Ma cos’ha di speciale il 1969 rispetto agli altri anni? Cosa successe in quell’anno di tanto importante da citarlo così puntigliosamente?
Nasceva, nel 1969, il filone di anime romanzati che avrebbe poi dato vita al World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijou) o come in molti lo chiameranno poi, semplicemente, Meisaku. Una produzione che dà il nome a un intero genere di anime, ossia quelli basati su romanzi occidentali, e che viene ideata dallo Studio Mushi proprio in quell’anno. 

 
Tutte le opening giapponesi del World Masterpiece Theater
 



una serie di anime prodotti con cadenza annuale tra il 1975 ed il 1997 dalla Nippon Animation e trasmessi la domenica sera alle 19.30 dall'emittente giapponese Fuji TV. Il progetto Meisaku è stato ripristinato nel 2007 dalla Nippon Animation ed è continuato fino al 2009.

La denominazione, letteralmente traducibile in Teatro dei Capolavori del Mondo, indica che le varie serie sono ispirate a romanzi della letteratura per ragazzi mondiale, anche se nello specifico di origine occidentale.Per questa peculiarità, possono essere identificati come un sottogenere ben definito dell'animazione giapponese.

Le serie del Theater sono giunte in Italia tra i primi anni ottanta e la fine degli anni novanta per continuare anche negli anni 2000 con le produzioni più recenti. Trasmesse inizialmente sulla RAI e poi prevalentemente dalle reti Fininvest all'interno di contenitori per ragazzi (come Bim bum bam), vennero accolte con entusiasmo e crearono rapidamente un folto seguito di pubblico.




DA LEGGERE PRIMA DI VOTARE ( ONDE EVITARE MESSAGGI TIPO "MANCA QUEL TITOLO EH!")

Il meisaku puro, quello che voteremo in questo sondaggio è ovviamente quello della Nippon animation e nato dopo il successo di Heidi che  aveva degli standard da rispettare. Il numero di puntate (si parla del periodo ‘77-‘83) era sempre 52. Per quanto si potesse arrichire una trama, questa non poteva però essere spalmata più di tanto. Il chiaro intento pedagogico perpetrato tramite opere della letteratura occidentale era un altro paletto imposto dagli standard Meisaku di quegl’anni. Se uno di questi tre prerequisiti, non rientrava nel canone dell’opera allora questa non poteva essere inserita nel filone. La seconda risposta alla domanda è duplice. Il filone WMT viene trasmesso interamente da Fuji TV che paga le bollette e unge le ruote del complesso ingranaggio mediatico. Gli altri anime anche Nippon (esempi classici Conan, Il Giro del Mondo di Willy Fog)  sono invece stati proiettati su emittenti concorrenti, come NHK e Asahi Television. Inoltre tutti i titoli WMT sono stati interamente prodotti dalla Nippon Animation mentre altri sono stati frutti di collaborazioni. Fuori a prescindere quelli non targati Nippon animation
 
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PS: per una scelta mia (lapidatemi la pelata) ho inserito comunque HEIDI perchè davvero dal suo successo nasce il filone e mi sembra giusto ci sia, pur non facendo parte del WTM duro e puro.

PER SAPERE TUTTO MA PROPRIO TUTTO DI QUESTO FILONE DELLA STORIA DELL'ANIMAZIONE VI INVITIAMO A LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO "MEISAKU, I CAPOLAVORI DELLA LETTERATURA MONDIALE"

 
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