Carissimi amici, questo post è il lavoro di alcune settimane... E' quindi meditato ed attento.
Concerne il cartone trasmesso da Italia 1 fino a due settimane fa, dal titolo (nella versione Mediaset) "Mew Mew Amiche Vincenti"

Bene, vediamo di inquadrare questo cartone in un contesto più ampio... Può sembrare il solito cartone shojo... Ma anche se è shojo, certamente non è "il solito"...
Primo elemento: cosa accomuna Ryan e Pam? Tranquilli, non sto pensando a coinvolgimenti romantici... Ma mi spiego meglio. Nei cartoni giapponesi non sono rare le persone con i capelli biondi, rossi e gli occhi chiari che nonostante l'aspetto decisamente occidentale, hanno i nomi tipici giapponesi...
Cosa c'entra con Ryan e Pam? Semplicissimo. Durante lo svolgimento del cartone, viene raccontata la storia di Ryan: figlio di uno scienziato giapponese geniale, ma dal carattere introverso, che ha sposato una bellissima signora americana dai capelli biondo platino e gli occhi azzurro chiaro. Anzi, in una scena in cui Ryan viene medicato dalla madre, la somiglianza fra i due viene messa in evidenza. In una parola, Ryan è nippoamericano.
E Pam? La splendida MewPam, in una rivista letta da Mina e Lori, viene definita con poche parole: occhi blu, capelli neri, madre inglese, padre giapponese. In una parola, è anglogiapponese.

Con le eccezioni di Card Captor Sakura, dove viene detto di Clow Reed-Erol che ha padre inglese e madre cinese, e di Max (Beyblade) che ha la mamma americana e il padre giapponese, finora, la produzione animata nipponica ci ha presentato o personaggi decisamente occidentali (Heidi, Anna dai capelli rossi, Nadja Applefield - solo per fare alcuni esempi) o decisamente giapponesi, nonostante i capelli biondi o rossi e gli occhi chiari (Naruto Uzumaki, Jay di Let's & Go, e Kenshin, che se non erro ha i capelli rossi).

Ma quasi mai personaggi euroasiatici.

Ci sono dei motivi, per questo... La situazione delle famiglie euroasiatiche non è mai stata molto facile.
Per gli Occidentali si è sempre trattato di "predicar bene ma razzolar male". In quanto, una buona parte di essi, dopo aver ceduto all'attrazione dell'esotico, poi si vergogna di quella moglie o marito dagli occhi a mandorla. Ovviamente non tutti gli Occidentali si comportano in questo modo, molti sono perfettamente felici della loro scelta.
Anche da parte degli Orientali ci sono delle resistenze, molto spesso. Ma esse sono molto più culturali che personali. Fare qualcosa che vada contro la tradizione, la consuetudine.
D'altra parte, bisogna capirli. In Occidente siamo abbastanza abituati a buttare tutto per aria. Senza risalire alla notte dei tempi, ma considerando solo, grossomodo, gli ultimi due secoli: abbiamo avuto la Rivoluzione Americana, che ha contribuito a creare una nuova nazione sullo scacchiere internazionale, abbiamo avuto la Rivoluzione Francese, che per la prima volta ha mostrato al mondo che neppure un re era intoccabile, abbiamo avuto un Charles Darwin che ha messo in discussione l'origine degli animali e dell'uomo, abbiamo avuto un Karl Marx che ha affermato che anche al lavoratore sfruttato nelle fabbriche della rivoluzione industriale spettava di diritto parte della ricchezza...
Ovviamente l'Oriente non ha avuto tutto questo, la tradizione non è mai stata messa in discussione... Per lo meno negli ultimi mille anni.
Ma al di là di queste due riflessioni, per capire meglio, l'ideale sarebbe prendere in mano un romanzo che tratti proprio questo argomento. Soprattutto per quanto riguarda le famiglie eurasiatiche in Giappone.
Ma su questo non ho indizi da darvi. Tuttavia vi sconsiglio caldamente manuali teorici o trattati sociologici... Oltre ad essere decisamente soporiferi (vi assicuro che farebbero addormentare chi soffre di insonnia), sono scritti in un linguaggio astruso e pieno di paroloni. Evitateli.

Senza contare che in un manuale voi trovate "quello che l'autore pensa dell'interrelazione fra Orientali ed Occidentali". Quindi una teoria.
Sinceramente, a rischio di esser smentita, vi ritengo tutti abbastanza intelligenti da costrurivi da soli le vostre teorie. Senza bisogno di intermediari.
In un romanzo, invece, vengono raccontati gli stati d'animo derivanti dal confronto tra due culture e due tradizioni.

Rimane però il fatto che, in tutti i cartoni, i personaggi dichiaratamente euroasiatici sono pochi...
Mew Mew ne introduce addirittura due. E, nella seconda serie, dovrebbero essere addirittura tre...
Un vero e proprio fatto di costume, che spero che altri autori seguano.


Ma proseguiamo la nostra analisi...
Mew Mew è uno shojo, quindi per certi versi la sua storia rientra nei canoni... La protagonista innamorata cotta di un compagno di scuola che è il bello della situazione... La timidezza, la paura di essere rifiutati, la paura di non essere abbastanza belle...
Le amiche prepotenti, le ragazzine piene di sè...
Mew Mew mostra un processo di crescita, lento ed impercettibile, come ci si aspetta da ogni anime degno di questo nome. Crescita che tocca tutti i personaggi, anche se in modo diverso.
Mi perdonerete se non analizzo in dettaglio il processo di crescita delle Mew Mew e di Ryan e del suo assistente... Ma ritengo che per questi personaggi venga seguito il canone classico dei cartoni shojo.
E io vi ho detto sopra che questo non è il solito shojo, quindi sono più interessata alle differenze.

Ma ecco comparire un qualcosa di nuovo... Il filone ecologico. Certo, anche in altri cartoni bisogna scongiurare una catastrofe ambientale... Ma si rimane nel generico...
E permettetemi di dire, con il massimo rispetto per tutti gli anime, che le catastrofi generiche sono tanto comode... Sicuro, si può salvare la Terra senza prendere coscienza della minaccia strisciante con cui conviviamo ogni giorno...

Qui, invece, le eroine sono legate a filo doppio ad animali che stanno davvero scomparendo. Un particolare gatto giapponese, di cui non ricordo il nome, la scimmia leonina, il lupo, la focena, ed un volatile di cui parimenti non ricordo il nome.
Beh, ragazzi, se vi dicessi che anche una razza di gatto, il tigrato europeo, bellissimo gatto dal pelo grigio chiaro, con strisce grigio scuro che ricorda in tutto e per tutto una tigre in miniatura si sta estinguendo? Ed anche alcuni volatili europei?
Qui, la catastrofe ha un volto individuabile. E, guarda caso, si tratta dell'uomo.

E cosa vogliono ottenere Profondo Blu ed i suoi seguaci Gish, Pai e Tart? L'uomo ha rovinato la natura. Senza l'uomo si ristabilirebbe l'equilibrio compromesso.
Certo, questo è solo un'anime, direte voi... Il problema è che questo concetto è una cosa molto seria.
Alcuni scienziati hanno fatto alcune simulazioni al computer, ipotizzando come la natura reagirebbe alla scomparsa dell'uomo.
I risultati sono significativi. Ponendo che la specie umana scompaia dalla faccia della Terra da un giorno all'altro, entro i prossimi 20 anni si ridurrebbe dell'80% la percentuale di anidride carbonica nell'atmosfera. Entro 50 anni le falde acquifere tornerebbero tutte potabili ed entro 100 incomincerebbero a decadere (ossia a non essere più tossici) i metalli pesanti.
Ma la cosa più impressionante di questo studio è stato scoprire che la vegetazione entro 20 anni colonizzerebbe le città (ricordate la foresta al centro di Tokyo che c'è nel cartone?), entro 50 sgretolerebbe il cemento armato, entro 100 tonerebbero le foreste vergini, ed ogni traccia delle costruzioni umane verrebbe cancellata.
In fondo, se pensiamo che in Giappone è stato stilato il Protocollo di Kyoto per la riduzione dell'inquinamento, questo cartone assume un significato ancora più profondo.

Ma torniamo al tema centrale di questa analisi: crescere. Una crescita che riguarda anche i tre giovani alieni agli ordini di Profondo Blu.
Gish, il primo ad entrare in contatto con gli uomini.
Ha una missione da compiere, ma gli abitanti del pianeta gli ispirano sentimenti contrastanti.
Il suo "imporsi" a Strawberry fin dal loro primo incontro rappresenta benissimo l'amore adolescenziale egoista e prepotente, che vede solo sé stesso e per il quale, ciò che non può essere mio non sarà di nessun'altro.
Tart, a parte il fatto che è ancora un bambino, si pone come antagonista quasi ideale di MewPaddy... E, forse, questo è il primo punto in cui il piano di Profondo Blu si incrina. I bambini stringono facilmente amicizia, non hanno tutte le idee precostruite dei grandi, né dubitano di sé stessi come gli adolescenti. I bambini sono naturalmente spavaldi, non temono nulla e nulla li ferma.
Pai invece è l'incarnazione del fedelissimo... Fino praticamente allo scontro finale non dubita mai degli ordini di Profondo Blu, e li esegue alla lettera... Anche se tutta via, talvolta, il confronto soprattutto con Pam e l'evoluzione spirituale di Mina incrinano non poco le sue convinzioni.

Ma fra gli alieni manca qualcuno... Profondo Blu in persona.
Anche gli esseri potentissimi, che si credono infallibili, possono crescere? Oh, certo che si...
Profondo Blu è una figura complessa, che comprende tre persone dentro di sé, ed è anche simbolo del suo popolo.
Mark, l'essere umano, abilissimo in tutto, ma che ha ancora molto da imparare su cosa significhi essere umani... Ossia a rischiare, a fidarsi e lasciarsi andare, per esempio... In una parola, ad amare.
Cavaliere Blu, simbolo, anche un pò sdolcinato, dell'innamorato che annulla sé stesso in nome della persona amata... Ed in questo caso, permettetemi di tirare un sospiro di sollievo, perché Strawberry a Mark vuole davvero bene, e non è disposta a permettergli di mettere in pericolo la sua vita per farsi proteggere.
Profondo Blu, entità potente ed implacabile... Che ignora del tutto la pietà, la speranza... Che da guida diventa tiranno, portando anche il più fedele tra i suoi, Pai, a ribellarsi a lui... E obbligando persino una parte di sé, Mark, a combatterlo... Perché la fiducia che Strawberry ha in lui è qualcosa di nuovo che fa stare bene, contrapposta alla fredda solitudine di Profondo Blu.
Ma Profondo Blu è anche il simbolo del suo popolo... Un popolo che vive in un pianeta ostile e che attende di ritornare sulla Terra...
E l'acqua Mew che alla fine Gish, Pai e Tart riportano con loro... Potrebbe anche rappresentare per questo popolo un modo nuovo di affrontare il suo ambiente ed impegnarsi a renderlo migliore. Perché cambiare significa reagire e non adagiarsi aspettando una salvezza dal cielo.

Alla fine, come era giusto che fosse, ognuno ha imparato qualcosa... E questo qualcosa è rappresentato in modo visibile dall'acqua Mew, principio di vita essa stessa.
Strawberry è diventata più sicura di sé, come persona e come ragazza...
Mina ha imparato che denaro ed arroganza non alleviano la solitudine del cuore. Un affetto sincero non si misura in denaro, e l'arroganza non aiuta a dimenticare il dolore, ma fa aumentare la distanza tra te e gli altri...
Lori ha imparato che avere delle amiche non significa per forza sempre pagare le loro merende o sopportare i loro capricci... E che chi si comporta così non è certo un'amica...
Paddy ha dimostrato il valore della sua tesi... Si può trovare un amico ovunque, anche tra i nemici...
Pam ha imparato che avere qualcuno con cui parlare e confidarsi non significa certo rinuciare alla propria indipendenza...
Ryan ha imparato che le cose non vanno sempre secondo uno schema prestabilito. E che una ragazza, per quanto ti piaccia, se non ti corrisponde, non è certo unica ed insostituibile...
E Mark ha imparato una cosa sconvolgente per il suo alter ego Profondo Blu. Che quando ama non si diventa più deboli ma più forti, talmente forti che che non si teme nulla e nessuno... Nemmeno più la possibilità di morire. Perché l'amore limpido e privo di egoismi appartiene al segno della vita, non della morte.
Vi sembra sdolcinato? Analizzate un pò di letteratura medica su casi di pazienti con gravi malattie... Scoprirete che le mie parole hanno un fondo di verità.

Nella speranza di avervi divertito, interessato, ma soprattutto fatto pensare, rimango la vostra
Grande Blu.