Il regista, animatore e designer Masami Obari (Gravion, Gundam Build Fighters: Battlogue, Super Robot Wars OG - The Inspector) interviene sulle accuse di plagio rivolte a SSSS.Gridman, la nuova miniserie in dodici episodi prodotta dallo studio Trigger con la regia di Akira Amemiya (Inferno Cop, Ninja Slayer).
 
Trama: Lo studente Yuta Hibiki è finito proprio in un bel guaio. Non solo ha misteriosamente perso la memoria, ma pare essere l'unico a vedere Gridman, un misterioso supereroe che gli parla attraverso lo schermo di un vecchio pc. Quando la città viene attaccata da strani mostri controllati da un virus informatico senziente, è proprio Yuta a doverla salvare, aiutato dagli amici Rikka e Utsumi, prendendo il controllo dell'eroe digitale Gridman. La serie è tratta dal telefilm di genere tokusatsu "Denkou Choujin Gridman" del 1993, noto in Italia per il remake americano "Superhuman Samurai Syber Squad".

L'anime, in onda da ottobre, viene descritto dagli stessi autori come "Una lettera d'amore e di celebrazione per gli anime che amiamo". E, in effetti, la serie intrattiene e diverte grazie a una direzione dinamica e ricca di fanservice che ad ogni episodio strizza l'occhio con riferimenti più o meno espliciti agli appassionati di questo o quell'altro anime con omaggi talvolta inequivocabili. Ecco alcuni esempi.


E' ben evidente nella scena qui sotto l'inserimento multiplo del personaggio di Abathur tratto dal videogioco Heroes of the Storm della Blizzard, recuperato da Starcraft:
 



Omaggio a Metal Armor Dragonar nella opening:
 



Nel secondo episodio, il regista Akira Amemiya ha ripreso lo sfondo e la celebre posa di presentazione del mecha da Brave Fighter/Express di cui Masami Obari ha animato alcuni episodi.
 



Nell'ottavo episodio alcune idee vengono riprese da Gravion di cui Obari ha curato la regia nel 2002 e, di nuovo, alcune scene identiche, frame per frame, dal già citato Brave Fighter/ Express di cui animò anche la sigla. Per Obari una tale identica sequenza è un plagio, non un omaggio:


Obari ha espresso il proprio disappunto perchè nessuno allo studio Trigger si è preoccupato di contattarlo per chiedergli il permesso o spiegargli che avrebbero voluto omaggiare alcune delle sue opere.
 


Obari precisa che un omaggio va bene, ma come minimo si deve informare l'autore che si vuol omaggiare e che ha lavorato molto per ottenere certi risultati nelle sue opere. In questo caso il regista Amemiya non ha dato il buon esempio e non si è mosso nel giusto modo per assicurarsi che l'omaggio non fosse confuso con il plagio.

Pare che Amemiya prima della trasmissione abbia voluto ricordare la grande influenza di Obari sulle serie con robot giganti, la sua importanza nel campo degli anime robotici e non, e come questo progetto sia stato pensato appositamente per omaggiare il collega. Tuttavia, il ringraziamento sarebbe arrivato un po' tardi, tanto che l'autore non ne era a conoscenza. E' proprio la mancanza di informazione preventiva che Obari contesta, non tanto una questione di copyright o denaro. Anche perché nello staff di Gridman lavorano alcuni suoi amici di lunga data, come Hiroki Mutaguchi. Si tratta quindi di una controversia personale più che legittima che probabilmente sarebbe dovuta essere risolta in privato ma che ha avuto più risonanza del previsto, sfuggendo dai confini di un account personale cinese che Obari usava per promuovere un suo lavoro…


Fonti consultate:
Adala-News,
SakugaBlog.