Rieccoci qua con un nuovo episodio di HentaiClick, la rubrica che vi accompagna all'interno dell'entusiasmante e perverso mondo degli hentai. Come va quest'anno il No Nut November? Siate onesti, tanto lo sappiamo che in mezzo a voi ci sono persone che nemmeno ci hanno provato e hanno deciso invece di seguire la retta via iniziando il Non-Stop Nut November! Dite di no all'astintenza quando invece potete sfogare liberamente le vostre pulsioni durante queste fredde notti di tardo autunno, chiusi in casa con il lockdown, armati di fazzoletti monouso e detergente, così da scatenere il putiferio più assoluto. Per l'occasione, vi consigliamo oggi uno degli autori più talentuosi e amati attualmente in circolazione, in modo che possiate andare sul sicuro nel caso siate ancora indecisi su cosa scegliere stasera. Preparatevi al pandemonio più totale, perché è proprio di questo che parleremo adesso.

Se avete letto il titolo, avrete già capito. Oggi è il turno di Pandemonium, una raccolta di storie brevi scritte e disegnate dal sommo eromangaka NaPaTa, uno dei disegnatori più apprezzati nell'ambito degli hentai vanilla e del quale avevamo già parlato qui su HentaiClick in concomitanza con l'uscita italiana del suo più recente volume Sei Solo Mia. Quest'anno Magic Press ha deciso di portare qui da noi e di inserire nel suo catalogo Black Magic anche la precedente, e forse pure la più famosa, opera del sensei, ovvero il sopracitato Pandemonium, pubblicato orginariamente nel 2015 in Giappone da Wani Magazine.
 
Pandemonium

Questa antologia si apre con due capitoli collegati fra di loro, "Lilith" e "Pandemonium", i quali insieme formano quella che probabilmente è la storia più celebre fra quelle prese dal repertorio di NaPaTa. Il protagonista è uno studente qualunque, che un giorno riceve in dono dal padre uno strano vaso recuperato chissà in quale strano negozio di antiquariato. Quello che all'apparenza sembra un soprammobile buono solo a prendere polvere in cantina, è in realtà il contenitore dove è stato racchiuso un demone. E non parliamo di un diavolo qualunque, ma di una succube alta, bionda, mezza nuda, con le tette grosse, i fianchi larghi e ninfomane. Insomma, bisogna fare davvero i complimenti al padre per la scelta del regalo. Il nostro eroe sarà quindi costretto a tenersi in casa quest'ospite proveniente dagli Inferi e soddisfare le sue esigenze. In poche parole, dovrà sfamarla con il proprio seme e lo dovrà fare regolarmente perché questa qui ha sempre una fame pazzesca. Dopo un po' di tempo, il venerabile genitore di questo ragazzo gli invia a casa un altro vaso, contenente un'altra succube, la quale è l'opposto della prima: tappa, capelli neri e fisico da pettanko (rimane comunque mezza nuda e ninfomane). Come si suol di dire in questi casi: Jackpot!

Sulla trama ci siamo anche dilunguati troppo, perché tanto per la maggior parte delle tavole i protagonisti faranno tantissimo sesso sfrenato e intenso, in pieno stile NaPaTa. Chi conosce il mangaka sa già cosa aspettarsi. Disegni precisi, minuziosi e sempre al top, design leggiadro e impostato sullo stile moe, vanilla a tutto spiano e molta tenerezza. A questo dobbiamo aggiungere anche un pizzico di fantasia a tema diavolette, giusto per stuzzicare ulteriormente il palato con qualcosa dal sapore propriamente piccante. Anche le altre storie si mantengono grosso modo su questi livelli, ma non per questo sono da sottovalutare. "Autoinvito", "Vacanza", "Blush Kiss", "Vacanze Estive" e "Holiday" (sì, i titoli non sono proprio il massimo dell'originalità) sono in sostanza la quintessenza del vanilla. Si rischia di far schizzare il diabete alle stelle solo leggendole, visto che le protagoniste sono carinissime da cima a fondo: il loro sguardo dolce e innocente unito ai loro corpi delicati ma allo stesso tempo assai invitanti sono una davvero combo letale. Scene di sesso così idilliache e pure difficilmente si trovano in natura. Le leggende dicono che, se entri in bagno con in mano un volume di NaPaTa, ti liberi da ogni peccato nel momento esatto in cui tiri lo sciacquone. Rimani sempre un depravato, ma almeno sai di avere la coscienza a posto.
 
Pandemonium

Il vanilla duro e puro non fa per voi? Allora forse troverete di vostro gradimento i capitoli "Tresca", "Cattiva Ragazza" e "Chiamata" se vi piacciono i protagonisti che mettono le corna alla propria fidanzata, oppure, se siete amanti delle donne mature, potete tranquillamente ripiegare su "Nanako" e "Ti prego, dottoressa!". Oltre a ciò, non si può chiedere molto altro da Pandemonium. NaPaTa è questo, prendere o lasciare. Come autore è bravissimo nel disegnare storie vanilla, ma questo è purtroppo anche il suo limite. Non vi consigliamo di leggere questo volume unico tutto di un fiato, perché le storie si somigliano molto fra di loro, sia per quanto riguarda le situazioni che per i disegni, e di conseguenza la lettura potrebbe diventare man mano più pesante con lo scorrere delle pagine. Inoltre, non è il tipo di opera adatta a coloro che dall'hentai pretendono racconti più spinti ed esagerati stilisticamente.

Detto ciò, Pandemonium rimane comunque un validissimo entry level e una raccolta fatta su misura per i fan dell'happy sex e del moe. Personalmente ammetto di essere molto legato a questo titolo per una sequela di motivi, tant'è vero che ho letteralmente esultato quando è stato annunciato il suo arrivo in Italia da Magic Press, la quale ha poi confezionato una buona edizione, esente da censure di ogni tipo e bilanciata nel rapporto qualità/prezzo. Speriamo in futuro di vedere sugli scaffali delle nostre fumetterie anche Love-Ridden, così da completare il trio di volumi unici pubblicati attualmente da questo autore.
 
Pandemonium

Come sempre, fateci pensare cosa ne pensate voi di Pandemonium oppure se avete intenzione o meno di recuperarlo prossimamente. Per oggi HentaiClick termina qui, noi ci salutiamo e ci vediamo alla prossima. Tanti saluti e buonasega...