Il quotidiano giapponese Asahi Shimbun ha deciso di chiedere ai cittadini giapponesi la loro opinione sulle prossime Olimpiadi di Tokyo. Sono stati contattati a caso 3.191 persone per partecipare a un sondaggio telefonico, condotto tra il 15 e il 16 maggio, a cui è stato chiesto se le Olimpiadi dovessero essere annullate, posticipate o tenute come da programma.
 
Olimpiadi 2020: l'83% dice no allo svolgimento dei Giochi

L'83% degli intervistati ha risposto che le Olimpiadi dovrebbero essere annullate o quantomeno posticipate, in netto aumento rispetto al 69% dello scorso sondaggio di aprile, mentre solo il 14% ha affermato che dovrebbero svolgersi come programmato. Lo scorso mese le persone favorevoli allo svolgimento dei Giochi erano il 28%.

Tra gli intervistati di Tokyo, invece, il 46% ha dichiarato che le Olimpiadi dovrebbero essere annullate, il 30% che dovrebbero essere rinviate di nuovo e il 21% che dovrebbero essere tenute lo stesso quest'estate.

Alla luce delle preoccupazioni legate alla pandemia, gli organizzatori olimpici hanno confermato già a marzo il divieto per gli spettatori stranieri di partecipare ai Giochi, ma non è stato ancora deciso se l'evento sportivo si terrà del tutto a porte chiuse oppure no.

Il 59% degli intervistati ha affermato, invece, che a nessun spettatore dovrebbe essere consentito l'ingresso se si dovessero svolgere le Olimpiadi, rispetto al 45% dello stesso sondaggio di aprile, mentre il 33% ha affermato che il numero di spettatori dovrebbe essere quantomeno limitato, in calo rispetto al 49% di un mese fa. Solo il 3% ha dichiarato che dovrebbe essere consentita la piena capacità degli spettatori.

D'altra parte, il premier giapponese Yoshihide Suga ha già ribadito la volontà di organizzare delle Olimpiadi sicure e protette, ma il 73% delle persone intervistate ha dichiarato di non essere convinto della sua affermazione.

Il sondaggio ha anche chiesto di esprire la propria opinione riguardo il piano del governo di rilasciare nell'oceano tonnellate di acqua radioattiva usata finora per tenere sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima.

L'intenzione è quella di depurare l'acqua contaminata e di diluirla, raggiungendo determinati standard di sicurezza, per poi rilasciarla nel mare a poco a poco.

Il 44% degli intervistati sostiene il piano del governo, mentre il 43% si è detto contrario. Tra gli intervistati della regione di Tohoku, compresa la prefettura di Fukushima, il 55% si è opposto al piano, mentre il 35% si è detto favorevole.


Fonte Consultata:
The Asahi Shimbun