Nel numero 28/22 di Weekly Shonen Jump ha debuttato RuriDragon, manga scritto e disegnato da Masaoki Shindo.

Vi ricordiamo che potete leggere questo nuovo manga tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, ovviamente SPOILER.
 
Ruri una mattina si sveglia, pronta per affrontare un nuovo giorno di scuola... però questa volta c'è qualcosa diverso: Ruri si è svegliata con un paio di corna! Non comprendendo per quale motivo le è successo ciò sua madre le spiega che suo padre è in realtà un drago. Ruri cerca di affrontare la sua vita con tranquillità ma è difficile essere tranquilli quando da un giorno all'altro sei diventata per metà drago!
 
Parto col dire che sinceramente credo che RuriDragon possa avere le carte in regola per rimanere sulla rivista. Non c'è tantissimo da dire, il manga si presenta in maniera semplice e divertente, nonostante la premessa nessuno vive con particolare clamore l'assurda situazione di Ruri e questo aiuta a vivere con più divertimento la serie. Non è un tipo di ironia che mi fa sbellicare dalle risate ma sicuramente che mi intriga e che mi incuriosisce, se anche gli altri compagni di classe si riveleranno dei grandi stramboidi la serie potrà essere proprio una bella bomba; preferirei se non venissero introdotti altri esseri sovrannaturali o altri draghi, però nel caso in cui questo dovesse succedere non mi lamenterei neanche troppo, apprezzerei che certe vette di stranezza venissero toccate con più naturalezza, che lei fosse l'unico elemento realmente anomalo (tranne il padre, certo) ma ovviamente do fiducia al mangaka.

Primo capitolo che funziona bene e che ha tutto quello che si può richiedere per farlo funzionare bene, ovviamente il fallimento è sempre dietro l'angolo e non voglio fare proclami troppo grandi però a mio avviso ci sono diversi motivi per essere ottimisti, anche considerando il fatto che una serie simile sulla rivista mancava e già da questo primo capitolo sembra proprio aver portato una ventata d'aria fresca. Ruri è un prototipo di protagonista fatto con lo stampino e che funziona sicuramente bene, sia lei che i disegni sono abbastanza morbidi per essere apprezzati dalla maggior parte dei lettori. Io tifo per lei, speriamo bene.
 
RuriDragon di Masaoki Shindo inizia la serializzazione sul Jump dopo il one shot omonimo del 2020. La prima cosa che colpisce di quest'opera è sicuramente il tratto dell'autore, molto piacevole. Ho trovato carino l'inizio della storia, intavolato sicuramente molto meglio di quanto fosse nel one shot.

Che succederebbe se da un giorno all'altro scopriste di essere per metà dei draghi? Sicuramente oltre all'essere scossi potreste avere paura di quello che direbbero le persone attorno a voi. La reazione di Ruri e dei suoi compagni di scuola che hanno a che fare con questa nuova peculiarità della protagonista è particolare, rappresenta anche un sollievo il fatto che non si parta dalla condizione miserabile di un protagonista che soffre perché diverso dagli altri (come abbiamo già avuto la possibilità di vedere altre volte sulla stessa rivista). 

Il personaggio che mette più curiosità è senza dubbio quello della madre, potrebbe rivelarsi interessante scoprire la natura della sua relazione con il padre di Ruri, il perchè di questo segreto e come vivranno questa trasformazione. Insomma, la serie è sicuramente da tenere d'occhio, visto anche il successo del one shot, inoltre abbiamo già qualche indizio sul fatto che Ruri non è la sola ad essere l'unione di due specie diverse nell'ambientazione del manga... stiamo a vedere, il potenziale c'è!
 
 
Oh, finalmente approda su Shonen Jump una commedia leggera e senza fronzoli che non si nutre di citazionismo! Qualche mese dopo la chiusura di Magu-chan, ecco che arriva RuriDragon, che vede come protagonista Ruri, una ragazza per metà umana e per metà drago alle prese con il risveglio dei suoi nuovi poteri e la crescita di un paio di corna davvero difficili da non notare. Le prime impressioni sono sicuramente positive, perché in questo primo capitolo già si capisce (a grandi linee) che dobbiamo aspettarci una storia strampalata e divertente al punto giusto.

La comicità di RuriDragon è semplice ed efficace. Abbiamo una protagonista che un giorno si rende conto di essere un drago e tutto sembra spiegarsi con una naturalezza disarmante, poiché già ci viene spiegato dalla mamma che suo padre altro non è che un drago orientale. Bene. Senza farci domande sul come un umano possa accoppiarsi con un lucertolone un po’ troppo cresciuto, ci facciamo strada in mezzo alla nuova surreale vita quotidiana di Ruri, che con superficialità prende la situazione così com’è e se ne fa subito una ragione, tanto il peggio che potrebbe capitare è dare accidentalmente fuoco ai capelli di un compagno di classe. Lo stesso vale per i suoi amici ed insegnanti, il che rende divertente le varie situazioni che si presentano ancora più strambe di quello che dovrebbero essere.

A tutto questo bisogna aggiungere i buoni disegni di Masaoki Shindo, che per quanto riguarda tavole e character design ha svolto un bel lavoro. Non mi aspetto di vedere sviluppi di troppo netti visto il genere di manga che abbiamo di fronte, però di sicuro mi auspico di vedere molti più personaggi e tante situazioni diverse in futuro così da evitare troppa ripetitività. Per ora non è male questo RuriDragon, penso che lo seguirò anche la settimana prossima per vedere cos’altro di strano accadrà a Ruri e alle sue corna.