Nel numero 20/23 di Weekly Shonen Jump ha debuttato Kill Blue, manga di Tadatoshi Fujimaki (Kuroko's Basket)

Vi ricordiamo che potete leggere questo nuovo manga tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, ovviamente SPOILER.
 
Un leggendario sicario che ormai vive solo per il suo lavoro e tormentato dal dolore per chi ha perso... va alle scuole medie! Questo è ciò che accade a Juzo Ogami, tornato tutto d'un tratto un ragazzino di 12 anni che entra in una scuola media per un lavoro particolare ma cosa ne sarà davvero di lui?
 
Non posso sinceramente dirmi soddisfatto di questo manga. Se la settimana scorsa ero rimasto con qualche dubbio (e anche oggi, dopo il secondo capitolo, penso che il manga sarebbe stato meglio senza il fantasma) ma che tutto sommato pensavo che il manga potesse regalare alte soddisfazioni... questa settimana sono meno soddisfatto, meno convinto e sicuramente con meno cose positive da dire. Mi vien difficile salvare davvero qualcosa in questo primo capitolo: si parte con cliché a non finire (e boh, c'era bisogno di un altro sicario su Jump?), con un tono serioso per poi scendere nella commedia anche becera; non lo considero di per sé un errore tecnico perché è chiaramente voluto ma sinceramente non ho apprezzato nessun estremo.

Neanche i disegni mi sono piaciuti, il chara dei personaggi va anche bene ed è quel che mi aspettavo ma per il resto ho davvero poco da apprezzare. Posso comunque essere curioso di come avanzerà e di certo continuerò a leggerlo come leggo ogni altro manga del Jump però non mi ritrovo con grandissime cose da dire. Non faccio paragoni che possano essere forzati o meno ma non mi sembra una serie che possa brillare di idee innovative, spero di venire completamente smentito coi prossimi capitoli.
 
 
Tadatoshi Fujimaki, autore di Kuroko's Basketball, ritorna sul Jump settimanale con Kill Blue. Si tratta forse di un primo capitolo che può apparire come un calderone di vari generi.

Dopo essere stato punto da una vespa, Juzo Ogami torna indietro con gli anni ed è costretto a svolgere il suo lavoro in una scuola media che, a causa di varie circostanze, non ha mai avuto l'opportunità di frequentare.
Superata la stramba premessa iniziale, la storia ci catapulta immediatamente nei freschi banchi di scuola. Il nostro, ormai giovane, protagonista perde immediatamente il dolce tepore della quiete per cullarsi in un contesto sociale che lo porta inevitabilmente al turbamento. Una volta approcciata la vita da scolaretto, Ogami si vede costretto a ricordare anche quella da adulto per salvare le sue compagne di classe da un malvivente con un ordigno esplosivo.

Una storia che vuole prendere elementi d'azione e unirli ad altri più adolescenziali, ma che forse con il solo primo capitolo non riesce a dare l'idea della direzione in cui vuole andare a parare. E se l'assurda premessa iniziale non mi ha di certo convinto appieno, nemmeno lo sviluppo ha saputo coinvolgermi più di tanto da voler esplorare oltre questa storia. Purtroppo, non sono neanche il tratto e il Character Design di Fujimaki a soddisfarmi. Può essere in ogni caso una serie godibilissima e che può suscitare curiosità a qualche altro lettore, tuttavia personalmente non riesco a farmi trascinare dagli eventi.
 
Juzo Ogami è un leggendario assassino capace di uccidere chiunque a sangue freddo. In una delle sue missioni viene punto da un insetto. Una strana sostanza gli entra in circolo ritrovandosi ringiovanito tanto da dover tornare a scuola... anche se per una missione.

Leggendo queste prime pagine risulta difficile non pensare a un incrocio tra il buon Sakamoto e l’eterno bambino impiccione del detective Conan, ma, in questo primo capitolo molti elementi fanno ben sperare per un futuro completamente diverso dalle opere citate. 

Juzo per colpa delle scelte fatte aveva perso stimoli e interessi, era un uomo segnato dal rimorso, non aveva idea di come poter cambiare e la vita ha cambiato tutto per lui. Può ricominciare da zero e l’approccio scolastico sembra proprio farlo rinascere, ma è chiaro come sia difficile adattarsi, ambientarsi alla nuova vita. Aver a che fare con adolescenti potrà essere molto più difficile delle tante missioni fatte in passato, che siano ragazze normali, l’obiettivo da difendere o persino, forse, anche sua figlia. Diventare adulti non significa per forza diventare saggi o esperti, a volte si è semplicemente fatto tanti errori senza aver capito minimamente come si potevano evitare, in quel caso tornare giovani potrebbe significare solo farne di nuovi.

La componente comica non risalta, i tentativi di far sorridere non sono proprio tutti riusciti, ma siamo solo all’inizio, si avrà modo di migliorarsi grazie anche all’imminente introduzione dei nuovi personaggi.

Tadatoshi Fujimaki non perde mai di vista l’azione frenetica con il suo stile impeccabile e preciso, i disegni riescono a risaltare l’animo del protagonista e degli altri personaggi. La storia scorre fluida senza rapire il lettore ma incuriosendolo quanto basta.

Rimango fiducioso e interessato alla storia e al suo continuo, sono sicuro saprà trovare una propria strada lontana da ogni possibile similitudine, intanto sono davvero felice di leggere qualcosa di nuovo di un grande del mondo dei manga.