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Opinioni che nessuno ha chiesto.

Oggi ho rivisto uno dei miei film preferiti di sempre, "Non siamo angeli" di Michael Curtiz (il film omonimo di Martin Scorsese non c'entra niente, se ve lo stesse chiedendo), e non riesco a non amare il dinamismo di questo film e delle scene, oltre alla particolare commistione di umorismo cupo (anche se non lo definirei nero) e sovvertimento di valori in alcune scene, senza però ricadere nel cinismo che caratterizza molte opere delle nostra contemporaneità.

Però, soprattutto, trovo davvero incredibile la chimica che riescono ad avere come trio Bogart, Ray e Ustinov, e quanto si sia mostrato versatile il primo nonostante il periodo e la "tradizione" abbia incasellato Bogart nell'immaginario di un determinato tipo di Hollywood "classico". Alla faccia di "Fino all'ultimo respiro" di Godard quindi.

Guardatelo.