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hachi_rosa92

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8,5
“Eye Love You” è un drama che sfrutta intelligentemente la commistione di elementi culturali diversi per dare una spinta in più alla trama creando, proprio grazie alle origini coreane del protagonista maschile, l’espediente narrativo alla base di tutto il drama.

La protagonista Yuri, che a seguito di un incidente si ritrova misteriosamente in grado di sentire i pensieri di tutti coloro che guarda negli occhi, un giorno si imbatte in Tae-o, ragazzo coreano trasferitosi da poco in Giappone. Sente anche i suoi pensieri ma non li comprende, poiché, sorpresa! Il ragazzo pensa in coreano.
L’idea è tanto semplice quanto potente, perché permette di scardinare le certezze della protagonista e di smuoverla dall’immobilismo che si è auto-imposta, il tutto senza che Tae-o debba essere forzato dalla trama ad azioni che potrebbero rischiare di essere percepite come innaturali. Non c’è nessuna forza misteriosa addotta a spiegazione del fatto che Yuri non comprenda i pensieri di Tae-o, con lui il suo potere funziona perfettamente: è semplicemente la lingua a impedirle di comprenderli. Tae-o inoltre non fa altro che essere se stesso, per tutta la durata del drama, e non compie alcun gesto eclatante per smuovere Yuri: è il semplice fatto di non riuscire a sentire i suoi pensieri che porta la ragazza a percepirlo nella pienezza del suo essere umano e non come un “problema” da gestire.

E in quanto a positività in Tae-o, che dire, ce n’è più che abbastanza. Il protagonista maschile è l’elemento che principalmente contribuisce a rendere questo drama speciale, con la sua freschezza e sincerità, spesso anche un po’ impacciata ma sempre limpida e positiva. Tae-o mette sempre al primo posto l’amore che sente di provare per la protagonista: anche quando alcuni personaggi secondari tentano di dissuaderlo, quando deve mettere in gioco se stesso, quando viene insinuato il dubbio che alcune situazioni possano mettere in pericolo la sua vita, quando viene messo di mezzo il “destino”. E proprio questo è un punto che colpisce: solitamente, nelle drammatizzazioni di vario genere (non solo jdrama e kdrama) quando sembra che una misteriosa forza del destino complotti per tenere lontani i protagonisti i malcapitati finiscono per arrendersi temporaneamente, contribuendo in modo molto conveniente a prolungare la trama. Non è questo il caso di Tea-o, la cui fede incrollabile nell’amore che lui stesso prova per la protagonista è commovente.

Yuri d’altra parte risulta un po’ rigida, e non certamente a causa dell’interpretazione di Fumi Nikaido che svolge un lavoro impeccabile. Yuri è abituata a preoccuparsi costantemente dell’opinione delle altre persone e a mantenere il distacco nelle relazioni, proprio a causa del suo potere. E sebbene si sblocchi grazie alla positività di Tae-o e alla propria incapacità di comprendere ciò che lui pensa, si ritrova comunque spesso vittima di una paralisi da analisi che talvolta risulta un po’ estenuante per lo spettatore.

Il ritmo del drama si mantiene piacevole soprattutto grazie al bilanciamento che Tae-o svolge nei confronti del carattere della protagonista e delle interessanti sottotrame relative ai personaggi secondari. La storia d’amore tra i due colleghi è trascinante, grazie sia alla spiccata differenza caratteriale tra i due sia al divertente gioco degli equivoci che si svolge nella prima parte del drama. Il triangolo amoroso, sebbene il suo esito sia molto prevedibile, risulta comunque non scontato grazie alla buona autoconsapevolezza da parte del terzo elemento coinvolto. Meno interessante il personaggio del padre di lei che, sebbene la sua situazione sia molto toccante, è protagonista di alcune scene con Yuri dal contenuto dei dialoghi un po’ scontato.

La gestione della componente fantasy della trama è però un punto debole della serie. Non solo in verità l’elemento fantasy non viene mai molto spiegato, ma intorno a esso si costruisce una forte suspense che finisce per sgonfiarsi poi in una maniera che per me è stata un po’ deludente. Sarebbe stato forse più utile concentrarsi maggiormente sull’elemento drammatico, comunque ben presente, piuttosto che creare un’aspettativa senza poi essere in grado di soddisfarla completamente.
Anche alla luce di queste osservazioni, tuttavia, la visione è stata molto piacevole proprio perché il drama si appoggia soltanto all’elemento fantasy, ma riesce perfettamente nel suo vero scopo, quello di raccontare un incontro di culture e lo sblocco emotivo di una protagonista inizialmente chiusa nella propria bolla. Il drama è scorrevole e tipicamente giapponese, ma beneficia allo stesso tempo della spensieratezza di alcuni elementi tipici dei drama coreani che aggiungono leggerezza senza snaturare l’opera, a partire dalla freschezza del personaggio di Tae-o.


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alis89

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
Incuriosita dalla trama, non potevo farmi sfuggire questo progetto interamente giapponese, ma dove al suo interno troviamo un personaggio coreano! Il protagonista di questa storia, infatti, è interpretato da Chae Jong-hyeop, attore coreano che avevo già visto e apprezzato in altri progetti; sapevo bene che è un bravissimo attore, ma non mi aspettavo fino a questo punto.
Jong-hyeop interpreta Tae-o, un ragazzo coreano che si è trasferito da alcuni anni in Giappone. In un’intervista l’attore ci racconta che ha dovuto studiare non poco per interpretare questo ruolo, specialmente per via della lingua: durante gli episodi lo sentiamo recitare sia in giapponese che in coreano, oltre a qualche piccola parte anche in inglese.
E non solo recita benissimo anche in giapponese, ma è riuscito a dare al suo personaggio quel non so che di particolare che è tipico di chi non sta parlando nella propria lingua: il suo modo di esprimersi è lento, ripete spesso le parole e chiede sempre se un vocabolo ha un significato positivo o meno. Chiunque abbia studiato una lingua straniera ed è stato in un altro paese si può rivedere nel personaggio di Tae-o.

Già durante la visione della prima puntata mi sono follemente innamorata di questo drama. Una delle motivazioni principali è la protagonista Yuri, interpretata da Fumi Nikaido (Premio Mastroianni al Festival di Venezia nel 2011 per il film Himizu): una donna vera, con pregi e difetti in cui tutti ci possiamo rivedere. La sua più cattiva qualità? Diventare nervosa e arrabbiarsi quando ha fame. Ed è per questo, visto oltretutto che è una buona forchetta, che ordina spesso cibo coreano da asporto. E chi è il bellissimo rider che le consegna questi piatti? Proprio Tae-o! (Se esistono fattorini così belli, comincio a ordinare da asporto più spesso!)
Lui non solo le consegna queste succulenti e piccanti pietanze che vi faranno venire l’acquolina in bocca, ma lascerà anche un bigliettino a Yuri per suggerirle dove ordinare il miglior bibimbap. Ed è così che parte la loro storia.

Lei è una bellissima donna a capo di un’azienda che produce cioccolato e caffè.
Lui ha un lato da eterno bambino per cui continua a fare bolle di sapone dal tetto del suo palazzo.
Non potrebbero essere più diversi; ma li accomuna una cosa: la passione per quei musetti cucciolosi delle lontre marine.
Tae-o, dopotutto, è un ricercatore di animali in via d’estinzione, appassionato soprattutto di specie acquatiche e adora le lontre marine.
Yuri le ama così tanto che da giovane ha avuto un incidente nel tentativo di salvarne alcune. Ed è proprio in quell’incidente che lei acquisisce un potere particolare: se guarda negli occhi una persona riesce a leggerne nel pensiero. Questa particolarità ha fatto in modo che Yuri si allontanasse da molte relazioni sociali, non riuscendo così ad avere una vita amorosa: non sempre è un bene sapere quello che l’altro pensa.
Ma con Tae-o abbiamo la svolta! Lui non pensa in giapponese, bensì in coreano! E per quanto la nostra protagonista tenterà di capire i pensieri di lui, riuscirà a captarne solo qualche parola, fraintendendo quasi sempre il discorso.
La protagonista sarà così combattuta fra timore e curiosità. Yuri, nonostante sia impaurita dal fatto di non riuscire a capire i pensieri di Tae-o perché non abituata a non conoscere i sentimenti e le emozioni delle persone che ha di fronte, avrà sempre voglia di vederlo e di passare del tempo con lui.

La scelta a cui va incontro non è per niente semplice perché il second-lead, interpretato da Akito Hanaoka, è veramente un personaggio ben costruito e davvero dolcissimo. Spesso e volentieri sono stata indecisa su chi tifare, essendo entrambi i protagonisti maschili belli, teneri, anche se in modo diverso. Nel dubbio, io ho tifato per entrambi!

Aggiungo che tutto il cast è stato straordinario, creando tutti personaggi ben caratterizzati a cui ti affezioni subito, compresi quelli più secondari come lo strambo ricercatore, amico di lui, e la frizzante cioccolatiera, amica di lei.

Ironicamente, Chae Jong-hyeop, che nel drama interpreta il personaggio più piccolo, è invece quello più grande rispetto ai giovani del cast, ma questa cosa non la si nota affatto.
Oltretutto, tra i vari attori si è creata una bellissima sintonia e questo aspetto lo rivediamo non solo nei back to stage, ma anche nel drama, creando così dei momenti molto emozionanti durante i vari episodi.

Eye Love You non è sicuramente il primo progetto in cui si vede un attore coreano recitare in un drama giapponese (mi vengono subito in mente My Korean Teacher e Spring has come), ma è il più riuscito, secondo me, oltre a essere stato il primo ad essere andato in onda in prima serata.
All’interno di un drama tipicamente giapponese, i registi sono riusciti a inserire e bilanciare degli aspetti tipici dei drama coreani, unendo questi due mondi che io adoro entrambi.
Troviamo così la terrazza nel tetto, luogo usuale in ogni drama coreano.
Per non parlare della fiaba illustrata per bambini, oggetto già visto in altri k-drama (basti pensare a "It’s okay, to not be okay").
Anche i peluche sono ricorrenti in Corea: ogni drama ha un pupazzetto che lo caratterizza e lo ricorda immediatamente (rimanendo sempre sullo stesso esempio in It’s okay, to not be okay abbiamo il carinissimo dinosauro) e qui troviamo tanti tenerissimi peluche di lontre.
Sono comunque elementi che non sono invadenti, ritrovando quell’atmosfera speciale dei j-drama. Un equilibrio perfetto che rende "Eye Love You" un drama che può accontentare tutti palati.

Per i più scettici, aggiungo anche di non spaventarsi se non sono presenti i sottotitoli dei pensieri di lui: questo aspetto serve per immedesimarsi meglio nella protagonista e, inoltre, prima o poi vi verrà svelato tutto!
Unica pecca: la troppa lentezza con cui sono usciti gli episodi. Me lo sarei maratonato se non fosse per il fatto che i primi cinque e la seconda metà del drama, sono stati messi su Netflix a distanza di un mese.