Le votazioni per le varie categorie dei The Game Awards si stanno svolgendo proprio in questi giorni, dopo la presentazione ufficiale delle stesse nel tardo pomeriggio di lunedì.
Tra grandi nomi confermati e sorprese di vario tipo, c'é stata anche la presenza, nella categoria dei titoli "Indie di debutto", di Megabonk, un roguelike che, sin dalla sua uscita lo scorso 18 settembre, è schizzato in vetta alle classifiche di Steam (unica piattaforma su cui è attualmente disponibile).
Per quanto l'utenza ha certamente gradito la presenza del titolo, nella giornata di martedì lo sviluppatore si è espresso sul suo account X (ex-Twitter) a riguardo, optando per una scelta decisamente inaspettata.
Tra grandi nomi confermati e sorprese di vario tipo, c'é stata anche la presenza, nella categoria dei titoli "Indie di debutto", di Megabonk, un roguelike che, sin dalla sua uscita lo scorso 18 settembre, è schizzato in vetta alle classifiche di Steam (unica piattaforma su cui è attualmente disponibile).
Per quanto l'utenza ha certamente gradito la presenza del titolo, nella giornata di martedì lo sviluppatore si è espresso sul suo account X (ex-Twitter) a riguardo, optando per una scelta decisamente inaspettata.

Tramite un breve comunicato pubblicato sull'account del gioco, Vedinad (pseudonimo dello sviluppatore) ha rinunciato ufficialmente alla candidatura, poiché in passato ha già realizzato titoli per altri studi e sotto nomi diversi; pertanto non sarebbe stato corretto accettarla e sottrarre visibilità agli altri partecipanti. Firmandosi scherzosamente come "John Megabonk", Vedinad ha inoltre annunciato l'imminente arrivo di un nuovo aggiornamento del suo titolo, ringraziando ancora una volta i fan per il supporto e le votazioni."
In un'industria in cui i tripla A si fanno la guerra per ottenere il favoritismo degli utenti (con scarsi risultati, quantomeno quest'anno) è senz'altro incoraggiante vedere uno sviluppatore indipendente agire in maniera così corretta.
Messaggio promozionale:
e voi avete già provato il folle ibrido che unisce il gameplay tipico del genere survivorlike ad una grafica simil-Nintendo 64? No? Allora correte a recuperarlo in sconto su Instant Gaming!
e voi avete già provato il folle ibrido che unisce il gameplay tipico del genere survivorlike ad una grafica simil-Nintendo 64? No? Allora correte a recuperarlo in sconto su Instant Gaming!
Fonti consultate:
Account X (ex-Twitter) del gioco
I'm withdrawing from The Game Awards.
— Megabonk (@MegabonkGame) November 18, 2025
It's an honor and a dream for Megabonk to be nominated for TGA, but unfortunately i don't think it qualifies for the category "Debut Indie Game"
I've made games in the past under different studio names, so Megabonk is not my debut game 🥸
Indie o indipendente, dovrei dire "gioco pagato di tasca propria."
Se io e mia mamma facciamo un gioco di carte con 3mila euro è indie; se io e la mia famiglia al settimo grado, 300 persone, facciamo un gioco di carte con 300 milioni euro è indie.
Clair Obscur: Expedition 33 NON è un gioco indie, perché lo pubblica Kepler Interactive, che è un'azienda che pubblica giochi.
"Debut indie game" è una categoria puzzona, perché è volutamente vaga. Può significare sia che il gioco è il tuo primo gioco, sia il tuo primo gioco da indipendente.
Nella seconda, alla larga, Megabonk ci entra. Come il citato prima Clair Obscur.
Io, personalmente, sono molto radicale e talebana: un gioco indipendente è un gioco a cui l'industria ha detto no e te lo finanzi da sola perché ci credi fortissimo, come Megalopolis di Coppola che ha floppato di merda e lui se lo è autofinanziato perché tutti sapevano avrebbe fatto cagare.
I giochi indipendenti sono ottimi perché spesso l'industria non si vuole prendere grossi rischi, ed è giusto premiare chi rischia e crea buoni prodotti.
Mia opinione.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.