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10.0/10
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Quanto è difficile essere oggettivi nel dare giudizi su anime quando siamo influenzati dalla nostalgia! Quante emozioni ci dava un anime quando eravamo bambini! Visto con gli occhi dei bambini ogni anime ha in sé qualcosa di magico che stimola incredibilmente la fantasia. I cartoni animati non erano semplici programmi televisivi, ma momenti di aggregazione, di divertimento, di spontaneità. Se non riuscivamo a vedere una puntata non potevamo trovarla in internet, se la serie non era ancora arrivata in Italia rare erano le persone che potevano seguirla. Ogni volta che vedevamo un anime ci affezionavamo ad esso, perché ci faceva compagnia nei pomeriggi tra un compito di scuola e l'altro, oppure la mattina mentre facevamo colazione. Gli anime non erano a tutte le ore, ma solo in momenti precisi della giornata. Crescendo, purtroppo, l'incanto svanisce e, presi dagli impegni lavorativi o scolastici, quei momenti di felicità infantile restano solo dei meri ricordi. Quelle serie che vedevamo da bambini perdono significato. L'avvento di nuovi anime, di disegni all'ultima moda ci fa dimenticare tutto. Questa lunga premessa è valida per tanti anime che adesso abbiamo dimenticato, ma che da piccoli per noi erano tutto. Questo non è il caso di "UFO Baby". Nella speranza di essere più oggettiva possibile recensirò "UFO Baby" come se fosse un anime uscito la settimana scorsa e non l'anime che ha cambiato la mia vita.

La storia comincia nel più classico dei modi: il padre e la madre di Miyu erano partiti per una missione nello spazio. La ragazza viene lasciata a casa dell'amico di famiglia Sayonji, padre di Kanata. I guai cominciano per i due ragazzi quando il signor Sayonji decide di partire per un pellegrinaggio in India, lasciando i due ragazzi soli a casa. Quella sera, dopo aver litigato, i due sentono un rumore. Nell'altra stanza trovano una navicella con a bordo un piccolo alieno e il suo 'alien sitter'. Da quel giorno la loro vita non è stata più la stessa...
Man mano che l'anime prosegue diventa impossibile non affezionarsi alle follie quotidiane dei diversi personaggi. Dalla timida Miyu allo scontroso Kanata, dalla folle Christine al tenerissimo Lou, puntata dopo puntata ci sembra quasi entrare a far parte di quel piccolo nucleo familiare, di condividere con loro gioie, dispiaceri e momenti davvero esilaranti.
Apparentemente questa storia può sembrare molto banale, ma in realtà non lo è. Come una delle più genuine commedie di Menandro, infatti, il messaggio di "UFO Baby" è quello della solidarietà, della famiglia e dell'amicizia. Tutti infatti, dopo aver conosciuto questi grandi valori, collaboreranno all'esito della vicenda.

Amore, amicizia, buoni sentimenti invadono l'anime in un mix di colori pastello e colonne sonore allegre. Occhi grandi e sinceri, personaggi kawaii e una trama spassosa, ma allo stesso tempo ricca di valori importanti. Detto questo, come posso non affermare che tra tutti gli shojo e tra tutte le commedie animate "UFO Baby" è uno dei più riusciti anime dell'animazione giapponese?
Provare per credere!