BL drama no Shuen ni narimashita
Affascinante.
Partiamo da una premessa: questo drama non sempre si prende sul serio... anche se quando lo fa, riesce a farlo bene. La visione e la valutazione sono dunque da considerarsi in relazione al fatto che lo spettatore che si approccia a questa opera deve aspettarsi essenzialmente una commedia, nel vero senso del termine: molti aspetti dell'innamoramento e atteggiamenti dei protagonisti sono esagerati, proprio come in delle gag interne a un manga, e sono presenti innumerevoli dialoghi mentali condivisi ad alta voce con lo spettatore, nonché un paio di piacevolissime rotture della quarta parete.
Eppure, nulla di ciò si traduce in una ridicolizzazione dell'opera: sia la storia tra i due protagonisti, sia in un certo senso anche quella del drama che i due stanno recitando, sono presi dalla narrazione molto seriamente (il BL nel quale i due recitano è a dire il vero molto stereotipato, ma si capisce chiaramente che questo è uno specifico intento degli autori).
Quello che il drama cerca semplicemente di ricreare è la leggerezza del manga, e ci riesce in un modo elegante che non diventa mai ridicolo, preservando sempre la serietà dei sentimenti che i protagonisti provano l'uno per l'altro.
Il punto chiave della vicenda consiste nel fatto che Akafuji, che dei due attori è quello più popolare e al centro della campagna pubblicitaria del BL che si sta realizzando, è segretamente un super-fan di Aoyanagi. Nessuna attrazione sentimentale all'inizio dunque, ma venerazione artistica. Venerazione che affonda le sue radici in un gesto molto importante per il passato di Akafuji che Aoyanagi ha dimenticato... Il secondo, d'altro canto, ha grossi problemi di autostima per via del lento declino della sua carriera, dopo essere stato sfruttato dalla madre da quando è stato un attore bambino di successo, grazie a una pubblicità con la quale ancora oggi, a 25 anni, viene da tutti etichettato e non visto nella sua professionalità di attore, ma solo come "il bambino del commercial sul succo all'arancia". Nel corso della conoscenza con Akafuji, qualcosa in lui cambierà e si vedrà finalmente riconosciuto da qualcuno per quello che è davvero. Un'evoluzione su due livelli, dunque: mentre Aoyanagi trova qualcuno che è in grado di vedere il vero lui, anche Akafuji compie un'evoluzione nello smettere di vedere Aoyanagi come la "star" che (solo lui, vista la scarsa popolarità di quest'ultimo) idolatrava, ma nella complessità della sua persona, imparando ad amarlo. Il tutto non tralasciando alcune interessanti riflessioni su come il mondo dello spettacolo porti a vedere solo l'esteriorità e ad appiattire il mondo interiore con etichettature e immagini patinate non sempre corrispondenti alla realtà, nonché alla necessità di navigare il questo mondo restando comunque se stessi. Il personaggio di Akafuji inoltre ha il grande pregio di non essere mai ossessivo, evoluzione che dalle premesse si sarebbe potuta sospettare e che sarebbe stata abbastanza fastidiosa. Al contrario, è estremamente impacciato e sempre rispettoso, fatto che rende l'evoluzione del rapporto tra i due ancora più interessante (sebbene la rallenti non poco).
Come si può notare, dunque, non mancano elementi complessi che tuttavia, inseriti in un'opera completamente drammatica, sarebbero probabilmente risultati più standardizzati. Le decisioni di mantenere la narrazione su un tono leggero, preservare le gag comiche e sfruttare sapientemente i parallelismi tra la vita dei due protagonisti e i personaggi da essi interpretati nella serie tv, conferiscono originalità e un tocco di classe al drama che per questo risulta dunque estremamente piacevole.
Partiamo da una premessa: questo drama non sempre si prende sul serio... anche se quando lo fa, riesce a farlo bene. La visione e la valutazione sono dunque da considerarsi in relazione al fatto che lo spettatore che si approccia a questa opera deve aspettarsi essenzialmente una commedia, nel vero senso del termine: molti aspetti dell'innamoramento e atteggiamenti dei protagonisti sono esagerati, proprio come in delle gag interne a un manga, e sono presenti innumerevoli dialoghi mentali condivisi ad alta voce con lo spettatore, nonché un paio di piacevolissime rotture della quarta parete.
Eppure, nulla di ciò si traduce in una ridicolizzazione dell'opera: sia la storia tra i due protagonisti, sia in un certo senso anche quella del drama che i due stanno recitando, sono presi dalla narrazione molto seriamente (il BL nel quale i due recitano è a dire il vero molto stereotipato, ma si capisce chiaramente che questo è uno specifico intento degli autori).
Quello che il drama cerca semplicemente di ricreare è la leggerezza del manga, e ci riesce in un modo elegante che non diventa mai ridicolo, preservando sempre la serietà dei sentimenti che i protagonisti provano l'uno per l'altro.
Il punto chiave della vicenda consiste nel fatto che Akafuji, che dei due attori è quello più popolare e al centro della campagna pubblicitaria del BL che si sta realizzando, è segretamente un super-fan di Aoyanagi. Nessuna attrazione sentimentale all'inizio dunque, ma venerazione artistica. Venerazione che affonda le sue radici in un gesto molto importante per il passato di Akafuji che Aoyanagi ha dimenticato... Il secondo, d'altro canto, ha grossi problemi di autostima per via del lento declino della sua carriera, dopo essere stato sfruttato dalla madre da quando è stato un attore bambino di successo, grazie a una pubblicità con la quale ancora oggi, a 25 anni, viene da tutti etichettato e non visto nella sua professionalità di attore, ma solo come "il bambino del commercial sul succo all'arancia". Nel corso della conoscenza con Akafuji, qualcosa in lui cambierà e si vedrà finalmente riconosciuto da qualcuno per quello che è davvero. Un'evoluzione su due livelli, dunque: mentre Aoyanagi trova qualcuno che è in grado di vedere il vero lui, anche Akafuji compie un'evoluzione nello smettere di vedere Aoyanagi come la "star" che (solo lui, vista la scarsa popolarità di quest'ultimo) idolatrava, ma nella complessità della sua persona, imparando ad amarlo. Il tutto non tralasciando alcune interessanti riflessioni su come il mondo dello spettacolo porti a vedere solo l'esteriorità e ad appiattire il mondo interiore con etichettature e immagini patinate non sempre corrispondenti alla realtà, nonché alla necessità di navigare il questo mondo restando comunque se stessi. Il personaggio di Akafuji inoltre ha il grande pregio di non essere mai ossessivo, evoluzione che dalle premesse si sarebbe potuta sospettare e che sarebbe stata abbastanza fastidiosa. Al contrario, è estremamente impacciato e sempre rispettoso, fatto che rende l'evoluzione del rapporto tra i due ancora più interessante (sebbene la rallenti non poco).
Come si può notare, dunque, non mancano elementi complessi che tuttavia, inseriti in un'opera completamente drammatica, sarebbero probabilmente risultati più standardizzati. Le decisioni di mantenere la narrazione su un tono leggero, preservare le gag comiche e sfruttare sapientemente i parallelismi tra la vita dei due protagonisti e i personaggi da essi interpretati nella serie tv, conferiscono originalità e un tocco di classe al drama che per questo risulta dunque estremamente piacevole.