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6.0/10
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"Photo Kano" è una serie anime di tredici episodi basata sul videogame di genere dating sim con lo stesso nome, disponibile per Playstation Portable e Playstation Vita. Ciò che distingue "Photo Kano" dalla miriade di giochi tutti uguali è, come dal titolo, l'elemento "foto". Nel gioco infatti, una parte centrale del gameplay è quella di scattare molte foto alle diverse ragazze che si tenta di conquistare, con la Psp che simula una macchina fotografica, che si può anche girare in verticale per avere le foto lunghe. Un idea simpatica.

Comunque, non ho potuto giocare al videogame in quanto non capisco il giapponese, e probabilmente, come ho letto in una recensione, la versione in inglese uscirà quando l'inferno sarà ghiacciato, cioè mai, per questo mi sono guardato la serie anime avendo solo la minima infarinatura di storia e personaggi.

Da quel poco che so del videogame, l'anime è abbastanza fedele al gioco sotto diversi aspetti, fin troppo anche.
Il protagonista della storia è Kazuya Maeda, uno studente liceale come tanti, senza abilità o interessi particolari. All'inizio dell'anno scolastico, riceve da suo padre una macchina fotografica in regalo. Da questo momento, Kazuya inizia ad interessarsi al mondo della fotografia, e entra nel club scolastico di fotografia. Ce ne sono due in realtà, il club di fotografia e quello di foto e nel gioco viene data la possibilità di scegliere, cosa che influenza alcuni eventi, nell'anime ovviamente la scelta è impossibile, e Kazuya entra in quello di fotografia, i cui membri sono dei mezzi pervertiti con la fissa per le foto scattate alle ragazze da angolazioni strane. Attraverso l'obiettivo della macchina fotografica e alla ricerca di soggetti per le sue foto, Kazuya inizia a notare diverse ragazze della scuola e via via ad attaccare bottone con loro, stringendo prima amicizia e poi spingendosi oltre.

Dicevo prima della similitudine con il videogame, ed ecco quello che intendevo: l'anime è strutturato in una maniera strana, inusuale. Essendo di genere harem, Kazuya è sempre circondato da molte ragazze, ma nel videogame bisogna sceglierne una e andare avanti con lei fino alla fine. Come fare dunque per rendere tutte le varie route del gioco in anime? Gli autori hanno avuto una pensata discreta, che però non rende benissimo. I primi quattro episodi fanno da introduzione a tutto quanto, alla scuola, ai personaggi e specialmente alle ragazze. Dal quinto in poi si iniziano a seguire le route delle varie ragazze. Si inizia con Haruka Niimi, la ragazza immagine del videogame, quella che sta sulla cover. Kazuya e lei si dichiarano amore reciproco. Happy End. Questo all'episodio 6, che sembra quasi il finale dell'anime. Con l'episodio 7, lo spettatore si ritrova spiazzato, in quanto i personaggi "tornano indietro nel tempo" agli eventi dell'episodio 4, ed è come se gli eventi con Haruka non fossero successi, così Kazuya è libero di seguire altre ragazze. Dall'episodio 7 in poi, l'anime propone le route delle diverse protagoniste, una per episodio, con tutte che alla fine si innamorano di Kazuya, e lui di loro, e alla fine dell'episodio in questione tutto viene resettato. Si va avanti cosi fino alla fine, una ragazza ad episodio. Così facendo sembra che l'anime non abbia nemmeno una vera trama e per questo nemmeno un vero finale. Oppure si può dire che ha tanti finali quante sono le ragazze, proprio come nel videogame.

I personaggi. E' quasi superfluo parlare dei personaggi perché in questo genere di anime si va avanti con gli stereotipi. Il protagonista maschile, come è di norma per questo tipo di opere, specialmente il genere di videogame su cui l'anime è basato, è ovviamente abbastanza piatto e anonimo, così da permettere l'immedesimazione dello spettatore.
Le ragazze invece fanno parte delle solite tipologie standard: c'è l'amica d'infanzia, la ragazza energica e sportiva, la timida e silenziosa, la presidentessa del consiglio studentesco rompi maroni, ovviamente tsundere, quella brava in cucina, la sorellina…

I disegni non sono male, ma potevano essere meglio, comunque, avendo guardato molto materiale del videogame per informarmi sulla serie, posso dire che il chara design è molto simile e rende bene in animazioni i personaggi.
Lo stesso vale per le musiche, che fanno bene da sottofondo ma non si fanno granché ricordare. Va detto comunque che nella colonna sonora sono stati usati alcuni brani del gioco, cosa che sicuramente avrà fatto piacere a chi lo ha giocato. Le due sigle di inizio e fine sono cantate dalle doppiatrici delle eroine della serie. La opening tutte insieme, mentre per la ending esistono varie versioni, una collettiva per gli episodi generici e una cantata da sola a turno dalle varie doppiatrici, usata per gli episodi specifici per ogni protagonista.
Il doppiaggio è nella norma, le doppiatrici sono tutte abbastanza brave, anche se devo dire di non aver riconosciuto nessuna voce famosa oltre a quelle di Hikaru Midorikawa (che recentemente doppia Kouga in Saint Seiya Omega).

Dunque, alla fine, "Photo Kano" è un anime di poche pretese nato molto probabilmente solo per sfruttare il grande successo del videogame e magari al contempo pubblicizzare la nuova versione upgradata in uscita per Playstation Vita dal titolo "Photo Kano Kiss".
L'idea alla base non è male, ma può risultare deludente se ci si aspetta una trama o chissà che altro. Si tratta solo di episodi autoconclusivi con qualche scena comica, un po' di romanticismo spicciolo, qualche scena di fanservice, e otto ragazze che dicono "ti amo" rivolte verso lo schermo.
Personalmente, io non mi aspettavo davvero nulla, e dato che guardo gli anime per svago, a me è piaciuto comunque e l'ho trovato molto gradevole da guardare.
Però mi ha fatto venire ancora più voglia di provare il videogame…