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7.0/10
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Amnesia è un anime ispirato all'omonimo otome-game, gioco giapponese di simulazione di appuntamenti. Le relazioni amorose di affascinanti protagonisti in reverse-harem puntano chiaramente al pubblico femminile rendendolo un titolo sconsigliato al maschile, ma se siete dei paladini dell'estetica, come me, lo troverete godibile anche soltanto per l'ottimo aspetto tecnico. Amnesia è un anime che non coinvolge per la trama, per i personaggi o per l'idea, coinvolge per l'atmosfera rarefatta da dormiveglia, quella delle sei di sera a novembre quando ti stai per innamorare di qualcuno. C'è un'aria elettrica e blu e questo a me è bastato per apprezzarlo. Ve lo racconto.

TRAMA
Una ragazza senza nome si sveglia priva di memoria dopo essere svenuta. Lo spirito/fata Orion fluttua preoccupato nella stanza e spiega che a causa di una collisione avvenuta tra i due, la ragazza è ora senza ricordi. Orion si offre così di aiutarla nel recupero della memoria a patto che questa non vada in ospedale, ma cerchi invece di vivere normalmente la quotidianità riallacciando rapporti con le persone care. La ragazza scopre di lavorare al Maid Cafè un locale in cui ritrova gli amici più stretti, stretti e decisamente attraenti. I suoi ricordi non fanno in tempo a schiarirsi che, in seguito ad un incidente, si ritrova nuovamente confusa, come all'inizio, ma in una dimensione parallela. Assisteremo da qui in avanti a salti dimensionali in più realtà, in cui i ragazzi che la circondano assumeranno ogni volta ruoli diversi.

La trama non è ben sviluppata, manca di chiarezza e dettagli per poter comprendere fino in fondo la storia che gli sceneggiatori avevano, forse non troppo bene, in mente. Rimane quindi un abbozzo con qualche buco e molte domande che non riesce a conquistare.
L'evolversi della vicenda propone gli avvenimenti secondo uno schema prestabilito dettando un ritmo a volte noioso e ripetitivo, mentre la curiosità dello spettatore è alimentata di episodio in episodio con finali sospesi, interrotti, espediente senza dubbio banale, che su di me ha funzionato, facendomi terminare Amnesia in un paio di giorni.
Cuori, Quadri, Fiori, Picche, rimmarrete smarriti dai riferimenti ai semi delle carte da poker, un dettaglio completamente trascurato nella narrazione dell'anime, conosciuto invece dai giocatori dell'otome-game, nel quale, ad ognuno di questi, corrisponde un mondo/fidanzato tra i quali la protagonista del gioco puo scegliere. Nell'anime viene aggiunto poi il simbolo della Falce di Luna a cui è legato una quinta scelta purtroppo sviluppata malamente solo nelle ultime puntate.

PERSONAGGI
I personaggi sono semplici, facili, standardizzati ma godibili, tranne lei. La protagonista è senza nome, una candida ragazzina priva di caratterizzazione e volontà, tant'è che viene utilizzato Orion, la fata, come sua coscienza esterna. Ammazza ogni tentativo di dialogo con "ehm etto...etto..." e subisce gli avvenimenti senza mai affrontarli rendendoci lei stessa difficoltosa la comprensione della trama. Una scelta che continuo a non condividere. I cinque co-protagonisti, i ragazzi, hanno caratteri definiti anche se classici, ho apprezzato lo stile nell'abbigliamento, un po' steampunk un po' circense, nuovo, soprattutto l'outfit di Shin. Belli e affascinanti svolgono il loro celato (?) ruolo fanservice per il pubblico femminile. Peccato per l'atteggiamento di lei che spesso inficia e impoverisce lo sviluppo delle relazioni e quindi la riuscita degli episodi.

GRAFICA
La Brains Base ha svolto un lavoro eccellente. Tecnicamente grafica e animazione sono ad alti livelli, l'uso di texture per la colorazione dei vestiti, soprattutto sui neri, ha un impatto sorprendente contribuendo all'ottima resa degli outfits maschili. Lo stile e la colorazione degli occhi a più strati è caratteristico e personale nonchè affascinante, unito ad un chara design decisamente nelle mie corde. I disegni sono slanciati, appuntiti ma non taglienti, i capelli, dopo gli occhi, sono il punto forte, mi sono incantata più volte sulla perfezione del taglio di Shin e della stessa protagonista o il modo in cui si muovono le lunghe punte di Ukyo. Il podio però, va alla gamma di colori e sfumature. Mai in un anime ho trovato una tavolozza tanto bella e comunicativa, in grado da sola, di raccontare un'atmosfera. La città di notte, è una delle più suggestive di sempre, le luci, la variabile di colori freddi e scuri è semplicemente meravigliosa, lo spettatore può sentirne gli odori, la temperatura, persino l'umidità sulla pelle. Un gran bel lavoro Brains Base.

MUSICHE
L'opening "Zoetrope" di Nagi Yanagi è adatta al mood generale, oltre ad essere musicalmente molto valida. Inizia ricordando una ninna nanna per poi evolversi incalzante e ritmata come gli sbalzi dimensionali della surreale storia di Amnesia. Il video è di ottima fattura e ci regala allusioni grafiche, come le carte o il cubo di rubik, sugli universi paralleli. Sicuramente promette più di quello che può effettivamente mantenere l'anime. L'ending "Recall" di Ray, è sensuale e malinconica ma permeata di una grinta, come l'opening, che, purtroppo, non apparterrà mai a nessuno dei nostri protagonisti. Molto valido, anche qui, l'espediente grafico del caleidoscopio che inquadra gli avvenimenti attraverso diverse lenti sfaccettate. Una menzione particolare al tema carillon di Dewa Yoshiaki presente in tutta la storia che a seconda del momento varia dal dolce all'inquietante. E' un suono estremamente semplice ed incredibilmente efficace, capace di caratterizzare e legarsi in maniera omogenea sia all'opening che all'ending creando uno studio musicale unitario.


Il voto sarebbe stato un 6.5 ma arrotondo al 7 perchè musiche e grafica sono in definitiva veramente eccellenti.