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1.0/10
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A volte, quando ripenso agli anime che ho visto, rimango sbalordito da ciò che alcuni di essi sono stati in grado di esprimere o dallo stupore, l'incredulità e le emozioni che sono stati in grado di trasmettermi. Altre, invece, avverto la strana necessità di prendere una boccata d'aria per riprendermi psicologicamente, in quanto non è assolutamente semplice convivere con la consapevolezza di essere stati spettatori di un obbrobrio. Certamente esistono anche le vie di mezzo, ma neanche tra cent'anni mi sarebbe possibile collocare Amnesia tra queste. In realtà, far rientrare questa serie nella "categoria degli obbrobri" è già un'esagerazione, quasi un complimento, perché qui davvero non c'è nulla da salvare, ma proprio nulla. E va bene la soggettività seguita da un "ma a me è piaciuto", però c'è un limite a tutto. Un limite che Amnesia ha superato, ossia quello della presa in giro involontaria nei confronti dello spettatore.

Per ricapitolare brevemente, la protagonista, una stundentessa di cui non si scoprirà mai il nome, è vittima di un'amnesia e deve tentare di recuperare la memoria comunicando con conoscenti come consigliatole da Orion, uno spirito entrato in contatto con lei.
Già dopo qualche secondo dall'inizio del primo episodio avevo messo in dubbio la veridicità di questa trama, vista l'incredibile innaturalezza dei dialoghi con coloro che vengono presentati come amici di infanzia. Tralasciando questo particolare, che suppongo e spero sia saltato anche agli occhi di altri e che mi ha dato subito ragione, quello a cui assisteremo in realtà sono i salti compiuti dalla ragazza tra una dimensione spazio-temporale e l'altra ogni voltà che perderà la vita in quella in cui si trovava precedentemente. Però la protagonista, in ognuna di esse, lavorerà al medesimo maid cafè coi medesimi colleghi, nonché quattro ragazzi dai dubbi gusti relativi all'abbigliamento che rappresentano, senza un motivo ben preciso, i quattro semi di un banalissimo mazzo di carte, e incontrerà un ragazzo dai capelli verdi che simboleggia il Jolly.
"Quindi quali saranno le variazioni tra le diverse dimensioni?" si domanderanno alcuni. Semplice! L'adolescente - udite, udite - si ritroverà fidanzata a turno coi cinque bellimbusti (beh sì, è un reverse-harem). Tutti, e dico tutti, avranno dei metodi di approccio subdoli, fuori dal comune e psicopatici nei suoi confronti, ma lei rimarrà inerme, completamente immobile, come se si trattasse di normalità. Accetterà qualsiasi cosa, persino di essere ingabbiata per essere protetta (?????) da assassine di capelli. Sì, avete letto bene: ingabbiata. Proprio come il coniglio a cui date la carotina da sgranocchiare, il canarino a cui date i semini, o il pesce rosso a cui date il mangime. Sono paragoni perfettamente attinenti, in quanto riceverà persino il cibo in un vassoio e passerà le giornate a dormire lì dentro. Assurdo, un insulto all'intelligenza umana.

Da questa scena clou è possibile dedurre quanta vita abbia la protagonista. Magikarp che usa splash, a confronto, è più attivo. Ogni volta che aprirà la bocca per pronunciare tre o quattro parole in fila sembrerà sudare sette camicie. Allo spettatore, intanto, verrà il latte alle ginocchia. Per il resto si limiterà ad emettere versi inutili di stupore improbabile ("Oh?", "Eh?", "Ah!") e a non capire nulla di ciò che le accadrà intorno. Lei stessa nelle poche volte in cui riuscirà a portare a termine una frase sosterrà di non capire, come se gli altri attorno a lei parlassero un'altra lingua o come se gli avvenimenti fossero incredibilmente incomprensibili. Ma per fortuna c'è Orion, la nostra amatissima fata maschio, a farle da guida e ad indirizzarla sulla giusta scelta. Peccato, anzi fortuna, che questo personaggio apparirà a propria discrezione, o nei momenti in cui gli sceneggiatori hanno sentito il bisogno di tappare un buco con qualche dialogo a caso soltanto per sottolineare concetti ovvi da circa dieci minuti prima. In pratica la sua utilità è quella di far sentire stupido lo spettatore. Per la protagonista, tuttavia, si tratterà di grandi verità. Queste non influireranno comunque né sulla sua condizione psicologica, perchè non ha un cervello, né sulla sua espressione facciale, paragonabile a quella di una triglia, che rimarrà tale e quale dall'inizio dell'anime alla fine e risulterà particolarmente irritante e fastidiosa. Inutile aggiungere che le sue morti saranno imbarazzanti, degne di "1000 modi per morire". E' un personaggio davvero pessimo ed odioso, nonché la protagonista peggiore che abbia personalmente mai visto.
Non oso neanche soffermarmi sui personaggi maschili, spaventosamente stereotipati e inseriti tanto per creare una sottospecie di storia, ma due menzioni d'onore vanno fatte alla loro fisionomia, che ricorda vagamente gli shinigami di Death Note, e ai loro vestiti. Con tutto il rispetto per gli autori, perché mai è nata la malsana idea di creare simili capi? Non mi occupo di moda, né tantomeno ne sono interessato, ma dubito fortemente che sia nella normalità delle cose vestirsi da clown o da spaventapasseri.

Anche sull'aparato tecnico c'è bisogno di stendere un velo pietoso. L'emblema della mal riuscita della serie anche in questo settore sono i disegni, al limite del guardabile. Il fuoco ne è un esempio. Le animazioni sono sullo stesso livello. A dimostrazione potrei prendere il volo di Orion che sembra più una levitazione e la propagazione del suddetto fuoco. Anche la colonna sonora, per quanto sia il tasto meno dolente, è mediocre e molto spesso inadeguata.

Non ci sono motivi per guardare Amnesia, evitatelo. Anche giunti alla fine trovereste il modo di farvi del nervoso, viste le spiegazioni completamente insensate che vengono esposte per spiegare i fenomeni della serie. Piuttosto che inserirle sarebbe stato meglio risparmiarle e lasciare il beneficio del dubbio. Si sarebbero potute evitare ulteriori prese in giro nei confronti dello spettatore.
Tuttavia, se siete masochisti (come me) o avete altre irrazionali ragioni sconosciute che vi inducono ad optare per questa visione troverete pane per i vostri denti. Anzi, sappiate che c'è anche un OAV che vi attende intrepido.