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"Sempre più Blu" fu uno dei primi manga che comprai. Fui attirato dal basso prezzo (allora la Planet Manga faceva ancora le edizioni sottiletta a 2 euro) e, naturalmente, dalla bella ragazza in copertina del primo volume, intenta a legarsi i capelli. Non sapevo proprio di cosa parlasse, lo comprai a occhi chiusi, attirato dalla curiosità.

Non è semplice classificare questa storia: è una tragedia e anche una commedia comica, sentimentale e familiare. Essendo principalmente una commedia, non significa che gli altri argomenti vengano trattati superficialmente, anzi.
Il difetto di questo manga è che tende ad avere fin troppi cliché delle commedie giapponesi, tendendo troppo verso il genere "harem". I personaggi sono ben caratterizzati ma poco originali, come anche molte scene, uguali in tutti i manga del genere.
Il punto forte, invece, è il forte affetto familiare che si respira in ogni pagina letta. Alla fine, è l'affetto di una famiglia che conta veramente, e che aiuta a superare i brutti momenti del passato. Una famiglia che ti dà il "benvenuto" quando torni a casa, che ti fa sentire amato, che fa passare la solitudine sostituendola con momenti felici e divertenti.
È questo il succo dei 18 numeri di "Sempre più blu": la famiglia è la cosa più importante. Il finale, inoltre, è realizzato molto bene, ed è commovente.

I disegni sono molto belli, e il tratto dell'autore è molto originale, che si evolve volume per volume diventando sempre più curato e "arrotondato" nelle figure umane, infatti i personaggi sembrano graficamente più giovani nei volumi successivi.
L'edizione invece è pessima: la Planet Manga ha iniziato a pubblicarlo con l'edizione sottiletta, per poi stampare i volumi interi e passare, per gli ultimi 3 numeri, ad un volume contenente due tankobon originali con, naturalmente, il prezzo raddoppiato.
Consigliato caldamente a chi vuole una lettura leggera e divertente.