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7.0/10
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Dopo aver concluso la lettura di tutti e tre i volumi, posso finalmente spendere qualche minuto a recensire il lavoro di Osamu Tezuka.
Inizio col dire che alla sola vista delle copertine frontali questa rappresentazione del signore dei vampiri mi ha conquistata, strappandomi un sorriso e invogliandomi all'acquisto. Sfogliandolo e leggendolo la sensazione non è cambiata, anzi questo Dracula diventava sempre più benvoluto agli occhi del lettore, ispirando la mia simpatia.

Sostanzialmente questi tre volumi sono principalmente una raccolta di episodi auto-conclusivi in cui vengono narrate le (dis)avventure del conte e di sua figlia Chocolat, appena trasferiti in Giappone dalla Transilvania. Non sempre c'è una vera e propria continuità fra l'uno e l'altro evento, ma è possibile ritrovare personaggi precedentemente incontrati o richiami a questi.
Mi è piaciuto molto l'uso sapiente che Tezuka fa degli stereotipi e dei racconti più conosciuti su vampiri e mostri, rielaborandoli per i suoi scopi.

Il disegno è molto semplice, ma di forte impatto, e la mimica facciale che riesce a dare ai personaggi è davvero efficace. Da subito si respira un'ironia di fondo piacevole, entrando volentieri in questa atmosfera, talvolta lugubre ed in altri momenti spensierata. Non mancano i sentimentalismi, mai esagerati, e sempre legati al momento.
La fine giunge un po' brusca e non pare esserci una vera e propria conclusione, tranne per il messaggio di fondo: "la vita (o forse dovrei dire la morte) continua come sempre".

L'edizione non rende giustizia a quest'opera. Ho ritrovato spesso frasi imperfette nei baloon ed è un dettaglio che quando incontro mi da parecchio fastidio. I colori Ronin Manga sono onnipresenti come sempre, togliendo eleganza al volume, secondo il mio parere. Il mio voto complessivo è un sette.