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8.0/10
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Cross Over è una delle prime opere scritte da Kouji Seo, autore che ho già apprezzato molto in "Suzuka", "Kimi No Iru Machi" e "LovePlus: Rinko Days".
Stavolta però il tema principale non è l'amore, ma lo sport, un po' il contrario di Suzuka, anche se ne riprende la grande forza di volontà nel perseguire gli obiettivi.
Andiamo con ordine, la trama è semplice: Natsuki Ogata è un ragazzo che vuole a tutti i costi entrare nella prestigiosa scuola superiore Fujiwara, famosa per la sua fenomenale squadra di basket, ma viene scartato ai provini e per pura casualità si trova ad affrontarla in amichevole. Decide così di entrare in un'altra scuola con l'obiettivo di battere appunto la sopracitata Fujiwara, imbattuta da più di 100 partite (se non sbaglio).
Qua iniziano le prime analogie con Slam Dunk (capolavoro di Takehiko Inoue): la squadra di partenza del nostro protagonista di turno è piuttosto scarsa; col passare delle partite entrano in squadra nuovi membri che si scopre essere ottimi giocatori; rivalità all'interno della squadra; vicissitudini personali; ed infine l'immancabile manager femminile.
Nonostante il vero protagonista sia il basket, visto con gli occhi di Ogata e di tutti quelli che lo circondano (avversari compresi), la caratterizzazione di ogni personaggio è quasi perfetta, mettendone in risalto ogni aspetto caratteriale. Molti sono appunto coloro che dovrebbero essere mere comparse, ma in realtà tutti si trovano solamente un gradino sotto Ogata, tutti godono dello stesso spazio e della stessa importanza.
Un po' scarsino è invece il lato comico, quello che dovrebbe divertire e far sorridere il lettore, ma sinceramente si provano già tante belle sensazioni riguardanti lo sport e l'amore per esso che di farci due grasse risate poco ci importa.
I disegni li ho trovati diversi dalle opere di Seo che ho letto e citato in precedenza, diciamo che sono meno caratteristici e più impersonali (o comuni se preferite), ma ciò non significa che non siano belli.

In conclusione dico che "Cross Over" dovrebbe essere una tappa obbligatoria per tutti quelli che hanno letto e apprezzato Slam Dunk come me e anche per i fan di Seo, che con i suoi pregi e difetti riesce sempre a farci emozionare.