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8.0/10
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Appena ho terminato di leggere Hideout ho avvertito la sensazione di aver ricevuto un pugno nello stomaco, mentre per tutta la lettura ho avuto la sensazione di rivivere (in parte) il film "The Descent". Non so se qualcuno abbia visto questo film ormai non più recentissimo, fatto sta che è ambientato all'interno di una grotta fitta di cunicoli dal quale è praticamente impossibile uscire. In Hideout si ha la stessa sensazione di claustrofobia, la sensazione che non si possa uscire dalla grotta nella quale il protagonista è finito. Altra cosa in comune è la presenza di esseri che sono cresciuti in quelle condizioni e che hanno sviluppato in maniera diversa rispetto alle persone normali. Se quindi non reputo quest'opera propriamente originale, non posso però dire che non sia bella, o per lo meno che non riesca a trasmettere le sensazioni che Masasumi Kakizaki ci vuole trasmettere.
Di horror ho trovato l'ambientazione ed i personaggi, ma purtroppo non riesco proprio a provare smarrimento ed angoscia come può succedere con un libro o una versione animata (film o anime che sia). Intrigante anche la storia che ha portato Seiichi a prendere "quella" decisione così importante che da inizio alla storia, fino al finale nel quale la pazzia la fa da padrona.
Non è un capolavoro, però di certo è una piacevole opera horror, con dei bellissimi disegni: le grotte sono rappresentate in maniera stupenda e tutti gli sfondi in generale sono molto ben curati; anche le persone sono disegnate molto bene, soprattutto gli esseri, molto brutti e spaventosi.
Se il genere è di vostro gradimento vi consiglio vivamente di leggere Hideout, forse il miglior manga horror che abbia mai letto.