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Una piccola chicca risiede in questo vasto mondo dell'animazione: "Rakuen Tsuihou: Expelled from Paradise". Il mio compito sarà descriverlo nel modo più corretto possibile, senza però parlarne effettivamente, così da evitare qualsivoglia spoiler, ed è un grave limite, ne sono consapevole, ma necessario per l'interessato alla visione.

Scuserà il lettore quest'ulteriore preambolo? Ma trovo spoglia e povera l'attuale sinossi, quindi ne farò una più gradevole come introduzione, buona lettura.
Gran parte dell'umanità abbandonò la Terra per risiedere in un'artificiale stazione spaziale; l'evoluzione secondo questo punto di vista ha trovato ingombrante e inutile l'attuale corpo, difatti vive sotto forma digitale, di soli dati, riproducendo un mondo e una società il più simile alla precedente, ovviamente adattandosi all'evenienza, tutto ciò automatizzato e regolato da tre entità portanti. In contrapposizione, il nostro pianeta diviene sempre meno ospitale, rappresentato come un'ampia desertica distesa, ripiena di grottesche e pericolose creature, e abitata dai restanti uomini, collocati in piccoli villaggi in regressione, ma proprio da queste aride terre parte un ridondante e prolisso attacco hacker, che con facilità sorpassa ogni difesa di DEVA (nome della stazione spaziale poc'anzi citata), per potare un messaggio ai suoi cittadini: "L'arca della Genesi è pronta, il futuro dell'umanità risiede in essa, seguitemi per esplorare nuovi orizzonti, habitat sconosciuti, tale è la speranza e garanzia". (Ho parafrasato)

Oh, mio lettore, con tali informazioni potrai ben intuire i temi tratti e narrati: "un confronto tra futuri ipotetici, la natura umana, l'anima, il corpo, la cultura" saranno il fulcro dell'intero film, i medesimi personaggi sono rappresentativi, non hanno caratterizzazioni particolari o profondi approfondimenti, servono al ragionamento del fruitore tramite discussioni o riflessioni, la conseguenza sarà un'azione rara e di poca rilevanza.

L'opera è realizzata prettamente in CGI (non sono un esperto), tecnicamente altalenante e bruttina: nelle fasi più statiche rigida e poligonale nelle movenze, un'animazione innaturale ne è il risultato, celata a volte tramite regia e illuminazione; nelle fasi più dinamiche l'opposto, frenetica, veloce, curata e adrenalinica, enfatizzata tramite una regia ampia e precisa, così da non risultare confusionaria o non intellegibile.
Poco da dire ho sulle soundtrack, poiché rare, blande.
Presenza non trascurabile di fanservice, in vari modi proposto, ma solo inerente alla protagonista.

(Postilla sulla valutazione: il voto è prettamente simbolico, rappresenta il raggiungimento dell'obiettivo; certo ha dei difetti, ma trovo fuorviante e inutile il metodo di valutazione, quindi ho optato per questo)