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Come tanti sono cresciuto pure io con questa serie ai tempi di Junior TV, e la guardavo sempre volentieri.
Ma con il passare degli anni ho iniziato a vederla per quella che era ed è realmente, un anime semplice con una storia e dialoghi banali. Il doppiaggio italiano da quel punto di vista rovina ancor di più il tutto, perché allora era di moda fare lavori mediocri cambiando frasi, termini e nomi senza alcun motivo, per cui molte cose non le si capiscono e sfuggono a molti.

Perché banale? Per il semplice motivo che, nel corso della serie e il susseguirsi delle saghe, i quattro protagonisti, a differenza di altre opere, non progrediscono quasi per nulla. Ci si aspetta che contro i Cavalieri d'oro siano più allenati e meglio consapevoli delle potenzialità delle loro armature rispetto a prima. Invece no, le battaglie vinte (quelle poche) sono puramente frutto della fortuna che ha dato loro la possibilità di sbloccare il settimo senso, che però in seguito riusciranno decisamente a fatica a controllare e usare. Per logica si dovrebbe pensare che in realtà non avrebbero potuto nemmeno sfiorare i loro avversari, in quanto di grado massimo tra tutti i Cavalieri di Atena, e anche uno solo di loro avrebbe potuto sbarazzarsi dei quattro con un semplice movimento del braccio. Ma no, combattono e vincono contro avversari infinitamente superiori a loro.

Per non parlare poi della saga di Asgard, si capisce immediatamente che non si tratta di una storia nata dalla fantasia del creatore, perché perfino più stupidina e banalotta. La cosa che non capisco né concepisco è come degli individui che hanno ottenuto un'armatura non del tutto degnamente siano più faticosi da affrontare dei Cavalieri d'oro, con armature pari (forse) a quelle d'argento o acciaio. Senza contare che non ha senso come il tutto è cominciato, dato che la vita di Lady Isabel non è nemmeno lontanamente in pericolo.

Infine, inizia la saga di Nettuno (in realtà Poseidone, ma siamo in Italia, quindi il cambio di nome non stupisce), che porta il dio dei mari a rapire la dea Atena. Onestamente, qui migliora leggermente la trama, ma gli avversari anche qui si rivelano ardui da affrontare, cosa che ha poco senso.

In tutto ciò l'unico che salvo è Ikki, che fin da subito si rivela essere più forte dei quattro cavalieri, anche se non capisco come in alcune circostanze sia riuscito a vincere con fatica dopo aver sconfitto il più forte Cavaliere d'oro tra tutti e dodici.

Chi lo vede come uno dei migliori anime del suo tempo è perché ha la vista offuscata dall'effetto nostalgia.