Recensione
Gustavo69
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Questo primo special di "Lupin" ci presenta una storia sulla carta alquanto intrigante. Ma forse l'idea di mescolare elementi mistici ad altri più tecnologici (quasi fantascientifici) non è stata troppo brillante, a mio avviso. Non è un brutto special, tutto sommato, ma non riesce ad andare oltre al livello di un mediocre episodio televisivo, nonostante ci siano molte potenziali buone idee.
In questa avventura Lupin cerca di cancellare tutte le sue imprese criminali dagli archivi dell'Interpol/ICPO, solo che oramai è tutto digitalizzato (già nel 1989!), e ci sono molte copie di backup nelle questure di tutto il mondo. Lupin si trova così a un passo dal mollare l'attività criminale, ma, dopo aver contratto un forte debito a causa di una donna (stranamente non Fujiko), si trova "costretto" a fare un altro grosso colpo, ovvero recuperare un enorme pietra preziosa che si trova nella Statua della Libertà di New York. Dato che né Lupin né Jigen sanno dove si trovi esattamente, sono costretti a rubare tutta la statua intera, per poi cercare la pietra preziosa con calma. Ma ciò che Lupin & Co. non sanno è che la pietra è bramata anche dai "tre massoni", perché la pietra nasconde un segreto che va ben oltre il suo valore inestimabile. In tutta questa baraonda, si aggrega alla banda di Lupin un nuovo elemento, un ragazzino mago dei computer, che aiuta Lupin più volte nelle sue imprese. Il ragazzino vuole che Lupin trovi sua madre, un genio dei computer anch'essa, scomparsa poco dopo aver dato alla luce suo figlio. Ovviamente tutte le varie sotto-trame finiranno con il convergere in un finale travolgente, in cui il pianeta rischierà pure l'olocausto nucleare (sventato da Lupin e dal ragazzino mago dei computer).
In sostanza, un film con pochi lati negativi, ma anche pochi lati positivi, che quindi alla fine non brilla come potrebbe. Confrontato anche con il discusso "L'oro di Babilonia" (che però era un film cinematografico), questo special risulta sottotono per molti aspetti, anche se non è certo uno dei peggiori film di "Lupin" mai realizzati; riesce ancora a non annoiare lo spettatore, che però alla fine si ritrova col classico "pugno di mosche", rimpiangendo forse di non aver visto qualcosa di meglio, magari proprio altri anime diretti da Osamu Dezaki, come ad esempio la serie di OAV di "Black Jack".
Questo primo special di "Lupin" ci presenta una storia sulla carta alquanto intrigante. Ma forse l'idea di mescolare elementi mistici ad altri più tecnologici (quasi fantascientifici) non è stata troppo brillante, a mio avviso. Non è un brutto special, tutto sommato, ma non riesce ad andare oltre al livello di un mediocre episodio televisivo, nonostante ci siano molte potenziali buone idee.
In questa avventura Lupin cerca di cancellare tutte le sue imprese criminali dagli archivi dell'Interpol/ICPO, solo che oramai è tutto digitalizzato (già nel 1989!), e ci sono molte copie di backup nelle questure di tutto il mondo. Lupin si trova così a un passo dal mollare l'attività criminale, ma, dopo aver contratto un forte debito a causa di una donna (stranamente non Fujiko), si trova "costretto" a fare un altro grosso colpo, ovvero recuperare un enorme pietra preziosa che si trova nella Statua della Libertà di New York. Dato che né Lupin né Jigen sanno dove si trovi esattamente, sono costretti a rubare tutta la statua intera, per poi cercare la pietra preziosa con calma. Ma ciò che Lupin & Co. non sanno è che la pietra è bramata anche dai "tre massoni", perché la pietra nasconde un segreto che va ben oltre il suo valore inestimabile. In tutta questa baraonda, si aggrega alla banda di Lupin un nuovo elemento, un ragazzino mago dei computer, che aiuta Lupin più volte nelle sue imprese. Il ragazzino vuole che Lupin trovi sua madre, un genio dei computer anch'essa, scomparsa poco dopo aver dato alla luce suo figlio. Ovviamente tutte le varie sotto-trame finiranno con il convergere in un finale travolgente, in cui il pianeta rischierà pure l'olocausto nucleare (sventato da Lupin e dal ragazzino mago dei computer).
In sostanza, un film con pochi lati negativi, ma anche pochi lati positivi, che quindi alla fine non brilla come potrebbe. Confrontato anche con il discusso "L'oro di Babilonia" (che però era un film cinematografico), questo special risulta sottotono per molti aspetti, anche se non è certo uno dei peggiori film di "Lupin" mai realizzati; riesce ancora a non annoiare lo spettatore, che però alla fine si ritrova col classico "pugno di mosche", rimpiangendo forse di non aver visto qualcosa di meglio, magari proprio altri anime diretti da Osamu Dezaki, come ad esempio la serie di OAV di "Black Jack".
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