Recensione
In the Flow of Time
8.5/10
Shiro è un ragazzo di diciassette anni un po’ riservato, vive da solo in una casetta modesta con un grande orto annesso e lo zio che ne ha la custodia lo va a trovare ogni tanto. Da poco è venuto a mancare suo nonno che lo ha cresciuto e amato senza mai fargli mancare niente e per questo Shiro si sente un po’ solo. Un giorno decide di ripercorrere vecchi ricordi con un giocattolo della sua infanzia e, facendo volare un aeroplanino sul fiume, si accorge di uno strano ragazzo in acqua. Lo sconosciuto sembra sconvolto e disorientato, tanto che Shiro non va in tempo a rendersi conto di lui che questo perde i sensi. Decide di portarlo a casa sua che dista poco e chiama un dottore affinché lo visiti ma lui non sembra ricordare nulla, non sa chi è o da dove arrivi, non riconosce molti oggetti e sembra venire letteralmente da un epoca diversa. Preoccupato per lui, Shiro decide di ospitarlo in casa fino a quando non avrà ripreso la memoria o qualcuno avrà sporto denuncia di scomparsa alla polizia. Kiku, così chiamato per non doverlo appellare come “Tizio” per ringraziare la gentilezza si dà molto da fare per il padrone di casa, si interessa alla sua vita, lo aiuta con le faccende domestiche e si applica alla gestione della terra.
Kiku ha atteggiamenti molto strani, è come se certe cose gli riuscissero più che naturali e certi ambienti gli fossero così familiari nonostante la sua memoria ancora inesistente. È così dolce e pudico che per Shiro è quasi divertente vedere come risponde alle sue provocazioni perché è più che evidente che sia interessato a lui. Soprattutto da quando ha deciso di volergli dormire accanto la notte per evitare che possa continuare a fare quei terribili incubi che lo perseguitano da che ha smarrito i propri ricordi. Chi è davvero Kiku? Da dove arriva? Shiro è così solo da starsi immaginando tutto oppure è reale?
Cosa ne ho pensato io? "Ma.. Come diavolo è stato possibile che io abbia aperto il fumetto e, un attimo dopo, boom era finito?" Dolce, mistico e appassionato. Non avevo capito fosse un po’ spicy, in realtà quando l’ho scelto avevo voglia di un amore dolce e innocente ma ho dovuto riadattarmi per certi aspetti e scene non esattamente innocue. Non posso certo dire di essere dispiaciuta, soprattutto perché la vicenda resta dolce e piena di appassionato struggimento più che di voraci amplessi e la cosa è andata decisamente a mio favore. Sotto un certo punto di vista mi dispiace che sia durato così poco, le immagini sono belle e la trama c’è, alcuni tagli temporali avrei preferito approfondirli ma mi sono accontentata.
Kiku ha atteggiamenti molto strani, è come se certe cose gli riuscissero più che naturali e certi ambienti gli fossero così familiari nonostante la sua memoria ancora inesistente. È così dolce e pudico che per Shiro è quasi divertente vedere come risponde alle sue provocazioni perché è più che evidente che sia interessato a lui. Soprattutto da quando ha deciso di volergli dormire accanto la notte per evitare che possa continuare a fare quei terribili incubi che lo perseguitano da che ha smarrito i propri ricordi. Chi è davvero Kiku? Da dove arriva? Shiro è così solo da starsi immaginando tutto oppure è reale?
Cosa ne ho pensato io? "Ma.. Come diavolo è stato possibile che io abbia aperto il fumetto e, un attimo dopo, boom era finito?" Dolce, mistico e appassionato. Non avevo capito fosse un po’ spicy, in realtà quando l’ho scelto avevo voglia di un amore dolce e innocente ma ho dovuto riadattarmi per certi aspetti e scene non esattamente innocue. Non posso certo dire di essere dispiaciuta, soprattutto perché la vicenda resta dolce e piena di appassionato struggimento più che di voraci amplessi e la cosa è andata decisamente a mio favore. Sotto un certo punto di vista mi dispiace che sia durato così poco, le immagini sono belle e la trama c’è, alcuni tagli temporali avrei preferito approfondirli ma mi sono accontentata.