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7.5/10
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“Demon Tune” è una serie composta da quattro volumi, di genere fantasy e action, congegnata e messa su carta da Yuki Kodama, famoso per la sua precedente opera “Blood Lad”, edito per l’Italia da Jpop.

La storia parte in media res, presentandoci una realtà non troppo dissimile dalla nostra, se non per la presenza di Ninja, demoni e fatine, che si amalgamano egregiamente con lo sfondo presentatoci, permettendoci di immergerci e rimanere coinvolti con l’ambientazione e la realtà che l’autore ha messo in atto.
Dei criminali hanno trovato il modo di sfruttare dei patti con dei demoni, per poter avere accesso ad abilità che li rendono particolarmente pericolosi e ostici dall’essere fermati, tale piaga dilagante sarà il pretesto per la comparsa del nostro protagonista.

La trama per i primi trequarti scorrerà costante ma incessante, con un susseguirsi di combattimenti e svolte rispetto ai fronti in gioco, che permetteranno di dipanare la trama, caratterizzare i personaggi e allargare con piccoli ma interessanti dettagli, il mondo in cui si svolgeranno gli eventi.
Purtroppo con l’ultimo volume, si denota un’accelerazione degli eventi, mascherata però in maniera notevole dall’autore, con un escamotage che ben camufferà tale necessità, non facendo pesare in maniera eccessiva tale situazione, e riuscendo comunque a portare a conclusione in maniera egregia l’intera storia.

I personaggi non saranno molti, però causa il numero contenuto di volumi, il concentrarsi principalmente sull’approfondimento rispetto la trama e i vari combattimenti, la stragrande maggioranza di essi saranno solo delle comparse, non potendo godere di un’approfondimento adeguato, anche se non così necessario visto il genere di opera; personalmente l’avrei comunque gradito essendo che buona parte di essi risulteranno comunque interessanti, grazie a dei loro elementi distintivi. Gran parte di loro godrà di una, se pur breve backstory, fattore importante anche per i poteri dei vari personaggi, che sfoceranno da tale elemento, dualismo che permetterà con pochissimi dialoghi e scene d’azione, a elevare a potenza il piglio di talune comparse, sfruttando egregiamente il risicato spazio concessogli.

Discorso diverso per i principali comprimari, che invece avranno una caratterizzazione adeguata, essendo che ci accompagneranno per l’intera narrazione, anche se purtroppo risulterà in parte stereotipata sotto alcuni aspetti, fattore che però non sarà un grosso problema, visto il genere di opera che ci troviamo a leggere, ma specialmente perché difficilmente non ci si affezionerà a loro, perché nella loro banalità, il tutto risulterà funzionale per renderli accattivanti e quasi parodistici.

L’elemento che ho apprezzato maggiormente è stato il tratto dell’autore, con una costruzione delle tavole e una rappresentazione generale veramente ottima, scenografica e fluida per quanto riguarda le scene d’azione, una garanzia di dinamismo, mentre i personaggi saranno rappresentati con un tratto morbido, come caricaturale, nonostante ciò godranno di una buona fisionomia, ben diversificati, con quei pochi, ma ben studiati dettagli, che li aiuteranno a risaltare rispetto a tanti altri personaggi visti in altre opere.
Ottime le espressioni facciali, e la rappresentazione dei vari poteri/trasformazioni, che aiuteranno a definire la caratterizzazione e la psiche dei personaggi, senza dover ricorrere a testo o dialoghi superflui, sfruttando così egregiamente la peculiarità dei manga.

L’edizione risulterà negli standard che jpop ci ha abituato, quindi volumetti solidi, con una ottima sfolliazione, trasparenze sporadiche e occasionali, e in questi rari casi saranno solamente accennate, con una carta di ottima grammatura, morbida al tatto ma consistente.
I volumi saranno corredati da una sovracoperta, che presenteranno un personaggio predominante per ogni volume e come sfondo gli altri comprimari, utilizzando ogni volta uno schema grafico diverso e un colore predominante, su sfondo bianco, fattore che dà profondità all’immagine e che ho apprezzato.
Oltre a ciò le bandelle saranno spoglie di qualsiasi elemento, e a inizio volume sarà presente una pagina a colori separata dalla storia raccontata nei vari volumi.

In definitiva “Demon tune” è un manga avvincente, che parte in sordina, nascondendosi dietro al proprio aspetto grafico e le varie scene d’azione, ma che sotto sotto parla di crescita, maturazione e amicizia, tematiche classiche e scontate, ma che in questo caso sono trattate maledettamente bene.