Recensione
Recensione di alex di gemini
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Personalmente non mi è facile parlare del ventunesimo film di Conan, tanto che sono stato fortemente tentato di non recensirlo. In primis per la trama, dato che si parla di un gioco di carte giapponese, il Karuta, ove carte appositamente illustrate e poesia si fondono. Poi per il tema, molto Ranma, di una promessa di matrimonio fatta da bambini e che deve essere rispettata. Kazuka, infatti, si ritroverà suo malgrado a sostituire una compagna di scuola in un torneo di Karuta, cui partecipa anche la fortissima Momiji Ooka. Sulla carta non ha speranza ma, dato che una decina di anni prima Momiji aveva incontrato Heiji che le aveva (o avrebbe) promesso di sposarla, si ritrova costretta a doverla sconfiggere per salvare il fidanzato….
Ma dato che siamo in Conan e non in Ranma non possono non esserci omicidi e assassini e infatti ci sono ma, ed è questo l’ultimo chiodo sulla bara del film, la motivazione dell’assasino è così vuota e fallace che proprio non posso accettarla. Altro che Romeo e Giulietta. La grafica e la regia sono ottime, così come le musiche ma, in tutta onestà, non mi è possibile concedere la sufficienza
Voto 5 e, come direbbe Happosai, Heiji proprio non ha spina dorsale…
Ma dato che siamo in Conan e non in Ranma non possono non esserci omicidi e assassini e infatti ci sono ma, ed è questo l’ultimo chiodo sulla bara del film, la motivazione dell’assasino è così vuota e fallace che proprio non posso accettarla. Altro che Romeo e Giulietta. La grafica e la regia sono ottime, così come le musiche ma, in tutta onestà, non mi è possibile concedere la sufficienza
Voto 5 e, come direbbe Happosai, Heiji proprio non ha spina dorsale…
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