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«Da tempo ormai... mi chiamano... Hanbei l'Immortale.»

Sekiro Side Story: Hanbei l'immortale

Sekiro Side Story: Hanbei l'immortale è un manga spin-off ambientato nel cupo universo del videogioco Sekiro, creato da FromSoftware. Scritto da Shin Yamamoto sotto supervisione di FromSoftware, il manga si concentra sulla figura di Hanbei l’Immortale, il misterioso spadaccino che nel gioco fa da sparring partner al Lupo.

La trama esplora il passato tragico di Hanbei, raccontando come abbia ottenuto l’immortalità e quali demoni interiori si porti dietro. Ambientato prima degli eventi principali del gioco, il manga combina racconto d’origine e viaggio interiore, offrendo uno sguardo alternativo sulle tematiche dell’universo di Sekiro.

Pur essendo un’opera breve di 1 volume, il manga affronta alcune tematiche profonde in linea con il tono della serie. L'immortalità come condanna, Hanbei è costretto a vivere e morire ripetutamente, senza scopo né sollievo. Onore e redenzione, il manga esplora l’idea del guerriero che cerca pace attraverso l’espiazione, non attraverso la gloria. Violenza ciclica, ogni battaglia non porta a una vera vittoria, ma solo a nuove ferite e solitudine. Vita e morte, come nel gioco, il confine tra i due concetti è fragile, confuso, quasi irreale.


Un buon lavoro tutto sommato per quanto riguarda i personaggi, specialmente considerando che l'opera e' racchiusa in un volume singolo. Hanbei, protagonista assoluto. È un personaggio silenziato dal dolore, segnato dal peso dell’immortalità. Sembra come se il manga gli donasse finalmente una voce, un passato e una dignità tragica che nel gioco era solo accennata.
Alcuni spadaccini e guerrieri vengono introdotti come nemici episodici. Servono più come metafore della brutalità umana che come veri villain.
Il focus resta su Hanbei e sul suo rapporto con la morte, mentre gli altri personaggi fanno da cornice alla sua lenta discesa nell’accettazione.

Lo stile artistico mi ha colpito in maniera positiva, non ha l’innovazione visiva di altri manga più artistici, ma è coerente, evocativo e solido. Il disegno è preciso, crudo e fedele all’estetica del gioco, i combattimenti visivamente intensi, ma mai confusionari. Ottimo uso di inchiostri neri e grigi per enfatizzare il tono cupo e crepuscolare dell’opera. L’atmosfera è resa perfettamente, castelli in rovina, campi di battaglia, foreste nebbiose, tutto comunica abbandono e morte in pieno stile FromSoftware. La riproduzione dei personaggi è fedele a quella del gioco, ma con aggiunte che ne arricchiscono l’espressività. Piccola aggiunta che ho adorato e' stata l'integrazione all'interno del racconto di tecniche applicate anche all'interno della controparte videoludica.

In conclusione, la narrazione è melanconica, tragica e introspettiva, perfettamente in linea con la poetica di Sekiro e dell’intera filosofia FromSoftware.
Sekiro Side Story: Hanbei l'immortale è una espansione riuscita dell’universo narrativo di Sekiro. Non offre grandi colpi di scena, né reinventa il concetto di manga seinen, ma riesce a umanizzare un personaggio minore e a trasmettere pienamente la poetica del gioco.

È un’opera dedicata più ai fan che vogliono approfondire la lore, che a chi cerca un’avventura d’azione indipendente. Detto ciò, il suo tono contemplativo e la sua costruzione lenta ma intensa lo rendono una lettura valida anche per chi cerca storie sui concetti di morte, destino e redenzione.
Un manga breve ma significativo.
Un pezzo complementare per chi ha amato Sekiro, ma anche una piccola storia tragica e filosofica sul peso dell’immortalità.

VOTO 8.3