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Ikoku Nikki è un’opera realizzata in 11 volumi dalla mangaka Tomoko Yamashita con una lunga carriera alle spalle, e con questo manga, molto apprezzato dalla critica, ha fatto breccia sul grande pubblico.
Dobbiamo ringraziare ancora una volta l’editore Flashbook che ha pubblicato nel nostro paese tutto il manga in un’edizione fedele all’originale.
È la storia di Asa, una quindicenne che ha appena perso entrambi i genitori in un incidente e, di conseguenza, finisce per vivere insieme a sua zia, Makio.
Vedremo come evolverà il loro rapporto considerando che Makio è una donna indipendente che si pone in modo diretto e, a volte duro, nei confronti della ragazzina mentre Asa è una tenera liceale piena di dubbi e debolezze tipiche della sua età, ma ancora più accentuate per la tragica esperienza subita.
Nonostante tutto Asa, a cui ci si affeziona subito, è un tipino molto spigliato al contrario della zia che resta chiusa in sé stessa, con un passato turbolento e soprattutto con un pessimo rapporto con la sorella scomparsa (la mamma di Asa).
Con i volumi successivi la lettura si fa sempre più scorrevole e interessante. I pensieri e le reazioni di Asa sono molto realistici, le viene spesso alla mente cosa le diceva o avrebbe detto la mamma in particolari situazioni e, si ritrova a fare paragoni con la zia che è completamente diversa.
Oltre a vedere come crescerà la ragazzina, le parti più interessanti per me sono quelle legate al passato di Makio e ai ricordi che emergeranno sui genitori di Asa.
Il rapporto fra zia e nipote per tutto il corso della storia sarà sempre piuttosto distaccato, ad eccezione di rare occasioni, però il confronto fra le due è sempre profondo e lascia degli interrogativi sul senso della vita anche in noi lettori.
Il tratto della Yamashita è pulito, ma poco attraente perché i volti dei personaggi femminili non sono aggraziati e nelle tavole gli sfondi sono quasi assenti; però ci sono delle scelte registiche particolari come il capitolo 42 in cui l'inquadratura è sempre ferma su Asa.
E' stato un racconto profondo e mai banale, anche se a volte confuso, nel complesso la storia ci lascia belle sensazioni.
Non è una lettura adatta a tutti, lo consiglio a chi cerca una storia insolita e matura in cui il fulcro non sono gli avvenimenti narrati, ma la caratterizzazione dei personaggi con tante sfumature davvero ben studiate.