Recensione
She Is Beautiful
8.5/10
She Is Beautiful è un dei thriller psicologici più belli che io abbia mai letto. Lo consiglio vivamente a chiunque ed è a mio parere una lettura imprescindibile per tutti gli amanti del genere. Per tutti e sei i volumi l’autore riesce a tenere i lettori sulle spine, con un colpo di scena dietro l’altro, intervallando momenti di tensione e di tranquillità, mantenendo così un ottimo ritmo fino alla fine.
Trama
La storia parte con Kurumi, una bambina di nove anni che vive con altre sue coetanee nel Familie, un particolare centro di ricerca completamente isolato dal mondo esterno. Qui viene cresciuta, istruita e addestrata insieme alle compagne in attesa del loro decimo compleanno, momento nel quale le bambine vengono assegnate, in base alle loro capacità, a un dipartimento specifico: quello di belle arti, della scienza, del lavoro o della procreazione. La notte prima del suo decimo compleanno Kurumi si addormenta risvegliandosi però quattordici anni dopo, accanto a una delle sue ex compagne, senza alcun ricordo di cosa sia successo nel frattempo. Le verrà spiegato di trovarsi nel mondo esterno e che, a causa di un terribile incidente avvenuto nel Familie quattordici anni prima, ha subito dei danni cerebrali che non le permettono di mantenere nuovi ricordi. Ogni volta che Kurumi andrà a dormire le si resetterà la memoria, dovendosi far spiegare ogni mattina la propria situazione ricominciando così da capo tutte le volte. In questa sua condizione disperata dovrà capire cosa sia realmente accaduto nel suo passato e al contempo dovrà trovare un modo per gestire la sua amnesia.
Sviluppo della storia
L’autore riesce a rendere in modo molto realistico sia la perdita di memoria di Kurumi che i suoi vari tentativi per preservare qualche nuovo ricordo. Man mano che la storia andrà avanti scopriremo nuovi indizi che ci avvicineranno sempre di più alla verità ma che inesorabilmente Kurumi dimenticherà ogni volta, ed è tutto gestito in maniera impeccabile. Con il proseguire degli eventi, le risposte che otterremo porteranno a loro volta a nuove domande, facendoci così mettere sempre in discussione quelle poche certezze che ci eravamo fatti fino a quel momento.
Non approfondirò oltre poiché voglio lasciare più elementi possibili avvolti nel mistero.
Conclusione
La cosa che ho apprezzato più di ogni altra in questo manga è lo sviluppo, davvero di alto livello, sia degli eventi che dei personaggi. Una narrazione assolutamente perfetta per un thriller psicologico basato sul mistero. Alla fine dell’opera tutti i pezzi del puzzle andranno al loro posto senza alcun tipo di forzatura, dimostrando come ogni elemento inserito nella storia non sia stato messo lì per caso ma che ognuno di essi ha una sua importanza.
È stato davvero piacevole rileggerlo subito una seconda volta avendo ben chiara la situazione e notando come tutto torni nonostante la narrazione apparentemente complessa. Ciò dimostra quanto l’autore avesse ben chiara fin da subito tutta la storia nei minimi dettagli, un pregio quasi esclusivo delle storie brevi che non si ritrovano tirate per le lunghe oltre il necessario.
Trama
La storia parte con Kurumi, una bambina di nove anni che vive con altre sue coetanee nel Familie, un particolare centro di ricerca completamente isolato dal mondo esterno. Qui viene cresciuta, istruita e addestrata insieme alle compagne in attesa del loro decimo compleanno, momento nel quale le bambine vengono assegnate, in base alle loro capacità, a un dipartimento specifico: quello di belle arti, della scienza, del lavoro o della procreazione. La notte prima del suo decimo compleanno Kurumi si addormenta risvegliandosi però quattordici anni dopo, accanto a una delle sue ex compagne, senza alcun ricordo di cosa sia successo nel frattempo. Le verrà spiegato di trovarsi nel mondo esterno e che, a causa di un terribile incidente avvenuto nel Familie quattordici anni prima, ha subito dei danni cerebrali che non le permettono di mantenere nuovi ricordi. Ogni volta che Kurumi andrà a dormire le si resetterà la memoria, dovendosi far spiegare ogni mattina la propria situazione ricominciando così da capo tutte le volte. In questa sua condizione disperata dovrà capire cosa sia realmente accaduto nel suo passato e al contempo dovrà trovare un modo per gestire la sua amnesia.
Sviluppo della storia
L’autore riesce a rendere in modo molto realistico sia la perdita di memoria di Kurumi che i suoi vari tentativi per preservare qualche nuovo ricordo. Man mano che la storia andrà avanti scopriremo nuovi indizi che ci avvicineranno sempre di più alla verità ma che inesorabilmente Kurumi dimenticherà ogni volta, ed è tutto gestito in maniera impeccabile. Con il proseguire degli eventi, le risposte che otterremo porteranno a loro volta a nuove domande, facendoci così mettere sempre in discussione quelle poche certezze che ci eravamo fatti fino a quel momento.
Non approfondirò oltre poiché voglio lasciare più elementi possibili avvolti nel mistero.
Conclusione
La cosa che ho apprezzato più di ogni altra in questo manga è lo sviluppo, davvero di alto livello, sia degli eventi che dei personaggi. Una narrazione assolutamente perfetta per un thriller psicologico basato sul mistero. Alla fine dell’opera tutti i pezzi del puzzle andranno al loro posto senza alcun tipo di forzatura, dimostrando come ogni elemento inserito nella storia non sia stato messo lì per caso ma che ognuno di essi ha una sua importanza.
È stato davvero piacevole rileggerlo subito una seconda volta avendo ben chiara la situazione e notando come tutto torni nonostante la narrazione apparentemente complessa. Ciò dimostra quanto l’autore avesse ben chiara fin da subito tutta la storia nei minimi dettagli, un pregio quasi esclusivo delle storie brevi che non si ritrovano tirate per le lunghe oltre il necessario.