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Non è facile capire cosa sia clear after the rain: è un film? E’ una serie di quattro episodi spacciata per tale? E se è un film, si tratta di una seconda stagione realizzata in tale forma o, invece, della conclusione della serie? E ve ne era bisogno dato che i finali aperti non mancano e che sia Makoto che Ryuji si erano risolti con la serie televisiva. Orbene, resto convinto che il fascino di ciò che vediamo sia dato proprio dal fatto che sia tutte queste cose contemporaneamente senza esserne , fino in fondo, nessuna. In questi ultimi episodi, infatti, la protagonista è Saki, il suo dramma interiore di non essere stata amata abbastanza da nessuno, il suo desiderio di essere amata da qualcuno che la mettesse sempre al primo posto. Con la contro domanda che riesce finalmente a porsi, se questo suo desiderio non sia, in fin dei contri, eccessivo ed egoista. Certo Saki è la seconda colonna della serie e non sarebbe stato giusto non dedicarle dello spazio, per cui questa miniserie risulta, a parer mio, necessaria e completa perfettamente questa particolarissima serie di formazione e crescita. Grafica, regia, sigle tutto identico alla serie televisiva per, alla fine merita lo stesso otto che ho assegnato alla serie televisiva.