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Nyx

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Kukla è definito un "gothic horror" e apparve per la prima volta in Italia sulle pagine dell'ormai defunto progetto "Shogun", una rivista contenitore dove erano presenti parecchie opere valide di ogni genere, ma tra le tante questa era forse la storia più matura e quasi fuori posto.
Fallito il progetto "Yatta" e "Shogun" la Playpress s'impegnò (perlomeno in teoria) a postporre tutte le serie da loro trattate in monografico. Kukla, che si conclude in soli due volumetti, fortunatamente è stato completato, mentre tante altre opere non hanno avuto la medesima fortuna, si sono perse per strada o sono state iniziate e accantonate a metà. Chiaro segno della scarsissima affidabilità della Playpress che, a quanto sembra, naviga in pessime acque, perlomeno per quanto riguarda il settore manga. Chi è causa del suo mal...

Tornando a Kukla inizierò subito col dire che a mio parere si tratta di un opera assai valida. Riuscire a mettere insieme una trama solida ed intrigante in soli due volumetti (abbastanza piccolini per giunta) non è cosa da tutti. Kukla invece avrebbe avuto tutte le carte in regola per non passare inosservato e riscuotere molto più successo di quanto purtroppo non ha riscontrato, essendo anzi ai più semi sconosciuto. Un vero peccato!

La storia è ambientata in una cittadina Slava, Kukla appunto. Una città tra i monti, un posto freddo e colmo di misteri e segreti che devono restare tali. Il protagonista è un ragazzino di nome Kaito che, dopo la morte del padre, rimane solo e viene adottato dalla sua ex compagna residente appunto a Kukla, laddove il padre del ragazzo ha trovato la morte in un incidente stradale. Veruma è il nome dell'affascinante e misteriosa donna, in paese temuta e "rispettata" da tutti e conosciuta con il nome di "signora della montagna". Ella sin da subito mostra un interesse quasi morboso al ragazzo e lo tratta in modo più che premuroso. Sincero amore "materno" o ci sarà sotto qualcos'altro, qualcosa di più "torbido" e meno disinteressato? Veruma non è certo una persona qualunque, viaggia a cavallo tra "bene e male" e Kaito lo scoprirà a sue spese molto presto.

Veramente un ottima opera che non tradisce neanche nel finale, che anzi, personalmente considero tra i più validi ed intriganti mai letti.