E' iniziata una nuova settimana, quindi sapete già cosa vuol dire: una nuova opera tutta da conoscere per l'Italian Indie Comics Award! Oggi è il turno di The Kingdom of Moon di Giulia Martelozzo.
 
Giulia Martelozzo, in arte Julymarte, è una fumettista 22enne che viene da Ostia, città a pochi chilometri da Roma. Non sa bene quale sia stato l’evento che ha fatto iniziare il suo grande amore per i fumetti, ma di certo fin da quando è piccola ama disegnare ed inventare storie. All’inizio considerava il disegno esclusivamente come un passatempo, o come una valvola di sfogo, ma crescendo ha compreso che disegnare cominciava ad essere sempre più importante, un qualcosa che non poteva considerare un semplice hobby. Dopo anni passati a negare questo suo amore è quindi riuscita finalmente ad iscriversi all’accademia, approfondendo così le sue conoscenze tecniche e stilistiche, nella speranza un giorno di diventare fumettista. La maggior parte del tempo lo passa a disegnare dove può, utilizzando tutto ciò che le capita sotto mano, ultimamente però si sta dedicando sempre di più al digitale e, con sua grande sorpresa, più passa il tempo più si sta trovando a suo agio disegnando con la tavoletta grafica, non riuscendo più a smettere di usarla.

Non pensa di avere un’opera preferita, come neanche un determinato autore che possa averle dato ispirazione, in quanto ammette di  prendere pezzo per pezzo da quel che vede, a seconda dei suoi gusti. Nel corso della sua vita ha avuto un graduale cambiamento di interessi: da  piccola tendeva a preferire uno stile occidentale, per poi leggere le W.I.T.C.H. con il loro stile europeo che le ha introdotta alle influenza proprie dello stile manga. Avvicinatasi a questi ultimi, i primi manga che ha apprezzato sono stati degli shoujo ma il suo amore per i fumetti giapponesi è arrivato con FullMetal Alchemist, scoprendo così il mondo degli shonen che la vede tutt’ora intrappolata.

Di seguito la trama di The Kingdom of Moon:
 
Le vicende di The Kingdom of Moon sono ambientate in un universo regolato da un'energia magica, chiamata "Il Flusso", che unisce 10 mondi che comunicano l'uno con l'altro con un sistema di portali dimensionali. Il nostro protagonista è Jarrah, un mercenario proveniente dal Regno della Luna che viene assoldato per combattere durante la guerra civile in corso nel Regno del Sole. Durante gli scontri egli viene ferito gravemente, soccorso e portato al sicuro. Mesi dopo verrà ingaggiato per rincorrere il generale Dakonos l'uomo che lo aveva sconfitto e che ora, macchiatosi di un tradimento imperdonabile, è in fuga con un suo compagno e la regina del Regno del Sole. Per Jarrah questa non è una semplice missione da portare al termine, ma anche una vendetta da ottenere…

The Kingdom of Moon è fumetto fantasy che ci porta dentro un mondo molto affascinante e complesso creato dall'autrice dopo parecchi anni di studio. Un mondo che possiamo apprezzare principalmente grazie ai disegni dell’autrice che con il suo stile personale, chiaramente ispirato ai manga, e con la sua colorazione digitale caratteristica valorizza il proprio tratto donando uno spessore e vivacità alle ambientazioni unici nel proprio genere. Il disegno però non ha valore solo per le ambientazioni ma anche per definire in maniera viva e spiccata il cast dei personaggi, che attraverso concept ben sviluppati si dimostreranno essere uno più caratteristico e distinguibile dell'altro rendendo TKoM un simpatico e ricco caleiodoscopio di colori dove è facile perdersi nei disegni ma è difficile perdersi nella storia.
 

The Kingdom of Moon è un'opera dalla storia un po' travagliata, la cui lavorazione è proceduta a stretto filo con la storia personale dell'autrice. Il concept del fumetto infatti è nato sei anni fa, quando l'autrice era alle superiori, e dopo due anni di progettazione e studi era stato inizialmente abbandonato e tenuto nel cassetto, dove è rimasto fino a quando Giulia nell'estate del 2014 non si è convinta che il fumetto era la sua strada decidendo di conseguenza di riprenderlo e portarlo avanti con regolarità. Questa però non è la sua unica particolarità visto che a livello di apprezzamento del pubblico l'opera ha un andamento molto contrastante: da una parte su suolo italico conta una fanbase solida ma poco numerosa basata sulla pagina facebook, mentre su suolo internazionale riscuote un buon successo con una fanbase più ampia e numerosa basata sulle sue pagine di Tapastic e Tumblr. 

L'opera sembra quindi essere principalmente apprezzata oltre oceano, ed è anche per questo che al momento non ne è in programma una versione cartacea (oltre al fatto che l’autrice l'ha sempre considerata un “esperimento sul web”, fatto per sviluppare le proprie doti tecniche). La seconda parte dell'opera però sarà probabilmente strutturata in modo tale da agevolare un’eventuale messa in stampa, dato che Giulia confida molto sul fatto che arrivata a quel punto della produzione sarà notevolmente migliorata come artista ed apprezzata anche dai suoi connazionali, e noi sicuramente attenderemo con pazienza tale momento. Le basi perché ciò avvenga infatti già ci sono per cui vi invitiamo a dare un'occhiata alla sua opera e a farvi piacevolmente coinvolgere dal mondo di TKoM.

Ecco qui di seguito la nostra intervista:
 
Ciao July, è un grande piacere avere l'opportunità di intervistarti per l'IICA: sei pronta?

Il piacere  è tutto mio, sono pronta!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Il mio stile è ispirato ai manga (shounen/seinen), o perlomeno alla corrente attuale piuttosto che quella tradizionale anni 80, molto più esagerata nelle fattezze. Riguardo alle tecniche  in questi ultimi anni mi sono focalizzata quasi completamente sull'inchiostrazione digitale con Paint Tool SAI, dove principalmente mi dedico al cellshading ma a volte provo anche ad armeggiare con qualche esperimento di digital painting..

La colorazione è certamente una parte importante del tuo lavoro, raccontaci qualcosa di più su di essa! 

La colorazione è sempre stata abbastanza importante per me. All'inizio ero un po' indecisa sul metodo da utilizzare e ho optato per quello che uso al momento perché mi permette di dare un effetto visivo buono in poco tempo, anche se gli sfondi magari ne risentono un po' (solamente in certi casi però perchè spesso ritengo comunque necessario spingermi un po' più in là coi tempi, come ad esempio è stato per la foresta). Per colorare normalmente do una base di colore piatto con una mano di aerografo di un tono leggermente più scuro per poi dare le ombre più decise in cell shading. Sempre per un motivo di velocità, do gli effetti di luce con livelli aggiuntivi in overlay e coloro alcune parti dei tratti del disegno per alleggerire le linee che altrimenti, avendo un tratto non troppo sottile, risulterebbero pesanti se lasciate nere.
 

Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?

Fare fumetti è un po' come rendere concreta una storia, dei personaggi, un universo che fino a poco prima era solo nella tua testa. I fumetti sono un po' come un film ma allo stesso tempo gli attori sono un po' come tuoi figli: fare fumetti non è facile, perché puoi anche avere un’ idea meravigliosa, geniale, ma l'importante è trasmettere qualcosa e far immergere il lettore nella storia. Forse una delle cose più belle è proprio vedere le reazioni dei lettori, ti scalda il cuore vedere le persone che si immedesimano, che fanno il tifo, che ammirano un personaggio, quando si stabilisce un legame e nonostante siano solo degli schizzi su un foglio di carta o sul monitor di un computer.

Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Lavoro è un parolone visto che al momento la mia posizione è molto vaga al riguardo, chiamiamola responsabilità. Creare un fumetto è sicuramente un'esperienza che porta ed emozioni contrastanti, ci sono molte cose che ti piacciono e ti esaltano e altre che  non ti piacciono o ti riportano con i piedi per terra. Disegnando una tavola puoi provare diverse emozioni: disegnarla e colorarla ti può anche divertire tantissimo ma magari prima hai passato un quarto d'ora spiacevole a combattere con anatomie scomode e prospettive strane (che non sempre sono piacevoli). Oppure durante la fase successiva del feedback, magari un giorno ti riempiono di mi piace e commenti  e sei felice e magari un altro non arriva nulla e cominci a pensare " ma dove ho sbagliato?” “magari questa pagina non è piaciuta?".

Qual è il tuo parere sul mondo dell’autoproduzione?

Ultimamente vedo un sacco di artisti, soprattutto giovani, che si espongono nel mondo dell'autoproduzione e credo sia un ambiente molto interessante e stimolante, pieno di novità e possibilità. Molti interpretano l' idea di autoproduzione in modi diversi e personali: c’è chi resta sempre online, chi usa piattaforme di vario genere, chi si stampa da solo e chi usa kickstarter... insomma c'è un panorama molto vario! E' anche vero però che c'è il rovescio della medaglia visto che spesso e volentieri è difficile avere visibilità ed affermarsi.

Com’è nata la tua opera?  Quali sono i tuoi piani per essa?

The Kingdom of Moon (KoM) è nato ben sei anni fa, il titolo è sgrammaticato di proposito (in inglese era figo ma tradotto in italiano non avrebbe reso altrettanto quindi nelle pagine  si trova scritto regno della luna e non regno di luna). Tutto nacque a casa della mia migliore amica, assieme partecipavamo a dei circoli di roleplay su dei forum e avevamo creato una serie di personaggi con cui poi ci piaceva  ripensare e ridisegnare le scene "ruolate" con gli altri amici online, ormai stava diventando una telenovela, quel giorno però ci venne un'idea: dopo aver giocato ad un videogioco decidemmo di prendere spunto, ma molto vagamente, dalla sua trama e dallo stile dei vestiti per creare questa storia con mondi paralleli che si incontrano. All'epoca la trama era leggermente differente ed il punto di vista principale era di un altro personaggio, infatti in origine doveva essere un progetto a due mani ma dopo un anno, o forse più, di progettazione accantonammo tutto, durante l'estate dell'anno scorso  però ho ritrovato la vecchia cartellina con tutti gli schizzi e gli appunti, allora ne ho parlato con la mia amica e ottenuto il permesso di utilizzare i suoi personaggi, iniziando così un grande lavoro di restyling per trama e personaggi. Originariamente KoM era pensato come spin off della storia vera e propria (wow kingfdom of sun che originalità) ma visto che  ora ero sola e la trama sarebbe stata più semplice ho deciso di prendere questa strada ed eccomi qui, dopo un anno e due capitoli pronta a lavorare al terzo...ora come ora se dovessi parlare del futuro di KoM posso dire che non è pianificata per essere una storia eccessivamente lunga perché sarà divisa in due parti: la prima sarà più in stile "viaggio con obiettivo" e servirà anche a me per testare le mie capacità e i miei limiti  visto che conterrà un gran numero di scene differenti e ambienti differenti, mentre la seconda avrà un approccio più professionale e una trama più seria ed è pensata come sequel della prima ma prima di arrivare lì  ce n'è di strada da fare, non resta che rimboccarsi le maniche!
 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Della mia opera amo soprattutto il concetto dei mondi  connessi tra loro, ogni mondo ha un ambiente diverso, una cultura diversa quindi abiti, modi di far, costruzioni, armi, abilità magiche e non...ed è  divertente ed interessante vedere come i personaggi interagiscono con questa diversità, in certi casi sarà meno evidente in altri ci sarà un forte contrasto , dando uno scenario  che non porta alla monotonia come anche il contrasto trai personaggi che poterà a volte  a forti incompatibilità altre a buffi episodi...e poi c'è Kevin... tutti amano Kevin... chi non adorerebbe una palla di pelo con gli occhioni languidi?


Ci parleresti del rapporto che hai sviluppato con i tuoi fan? 

Ehm.. diciamo che la fanbase internazionale è molto più curiosa e interattiva della nostrana e molti dei fan sono anche miei amici visto che cerco sempre di approcciarmi in modo amichevole e disponibile con tutti. Uno degli inside joke più frequenti tra me e loro per esempio, è la ricerca degli “hint yaoi” dentro la storia, che visto il numero di personaggi maschili presenti si presta sicuramente molto a questo tipo di giochetti mentali che rendono felici non poche ragazze (la cosa divertente è che tutto è nato da una ragazza che mi ha chiesto se ci fossero maschi omosessuali e ricevendo risposta negativa smise di interessarsi all’opera.. Non fatelo anche voi, mi raccomando!), ma faccio anche molte altre attività per rendere dinamico e vivace il mio rapporto con il pubblico. Recentemente inoltre ho iniziato a pubblicare in inglese anche su tapastic (prima lo facevo solo su tumblr) e devo dire che anche lì la situazione è bene o male la stessa mentre sul facebook italiano invece è un po' più fiacca, tanto che a volte non ricevendo feedback di alcun genere ho dovuto espressamente chiedere se c'erano critiche o commenti .. ma in fin dei conti non mi lamento e vado avanti!
 

Al Romics sei stata anche la promotrice di un determinato “Progetto Cosplay”, vuoi raccontarci di più?

L'esperimento cosplay è stata un'idea un po' particolare, da una parte era un po' di tempo che volevo provare a fare il cosplay di un mio personaggio originale, dall'altra volevo sfruttare la cosa per pubblicizzare il fumetto e vedere se riuscivo a incontrare qualcuno che lo leggesse. Alla fine, da brava idiota, dimenticai di stampare i volantini ma l'esperienza non fu un fallimento totale perché fui riconosciuta comunque da una ragazza e la cosa mi ha resa davvero felice!

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Ma grazie a voi per l'opportunità! e un salutone a tutti!~♥
 
 

Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!