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Nyx

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Mahoro, la protagonista dell'anime, è un'improbabile cyborg da guerra dalle giovani e dolci fattezze femminili creata come arma vincente in una non ben definita battaglia intergalattica. La sua durata vitale è agli sgoccioli e, un po' come se fosse un premio alla carriera, le viene concesso di trascorrere gli ultimi giorni della sua vita come meglio desidera. Mahoro esprime il desiderio di avere una vita normale e comincerà dunque un impiego da domestica alle dipendenze di un giovane col quale ebbe indirettamente a che fare in passato. Cosa li "unisce" sarà chiaro già dopo pochi episodi. Questo, per sommi capi, è l'incipit iniziale di Mahoromatic, premesse non particolarmente originali costruite in modo sommario e poco "credibile" per poter gettare subito lo spettatore nel vivo della storia vera e propria che, in finale, si rivelerà qualcosa di genere commedia, romantico ed ecchi. Con questi spunti potrebbe venire naturale paragonarlo ad altri titoli dove un ragazzo ed un essere di sesso femminile, alieno o comunque non proprio umano, cominciano ad interagire per dar vita a situazioni divertenti, romantiche o pseudo drammatiche; si potrebbero dunque accostarglisi Dears, Chobits e forse Onegai Sensei.

Diversi personaggi di contorno sono ben congegnati, con una caratterizzazione abbastanza incisiva ma ovviamente impostata prevalentemente sul fattore divertimento. Si va dalla classica professoressa fatale con tendenze erotico compulsive (e una cotta per il giovane protagonista) ai vari compagni di classe, ognuno con le sue particolarità, come un'esagerata ed insaziabile passione per il cibo da parte di un'insospettabile biondina. Insospettabile in quanto più piccina delle sue amiche se non altro. In tutto questo qualcuno ha la stessa utilità di una comparsa ricorrente ma bisogna voler cercare il proverbiale "pelo nell'uovo" per dare peso ad un così veniale limite.
Limiti tecnici e grafici sono imputabili all'anzianità del titolo ma non influiscono più di tanto sulla qualità generale dell'opera.

Tirando le somme Mahoromatic si è rivelata una serie più piacevole ed interessante del previsto che può essere in grado di intrattenere con il fanservice, con parecchie situazioni esilaranti ma anche con una trama abbastanza seriosa e riflessiva, specie se si evolverà in un certo modo nella seconda serie.


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Messer_Azzone

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Mahoromatic è una produzione articolata su due serie (più vari OAV) realizzata tra il 2001 e il 2003 da nientepopodimeno che lo studio Gainax. E già, lo stesso di <i>Fushigi no Umi no Nadia</i> ("Il mistero della pietra azzurra") e <i>Shin Seiki Evangelion</i> ("Neon Genesis Evangelion"), mica pizza e fichi!
La prima serie - "Mahoromatic: Automatic Maiden" - consta di dodici episodi più l’OAV speciale di fine anno; la seconda - "Mahoromatic: Something More Beautiful" o "Motto Utsukushii Mono" per i giappofili (per gli altri: significa esattamente la stessa cosa) - è composta da quattordici episodi più l’OAV speciale estivo. Inoltre è proprio dello scorso anno la pubblicazione dei due OAV "Mahoromatic: Tadaima Okaeri".
Il manga originale di Bunjūrō Nakayama e Bow Ditama è in otto volumi, realizzati dal 1998 al 2004, e vanta un tentativo di pubblicazione anche in Italia purtroppo interrotta al terzo/quarto volume (non ricordo precisamente) per motivi imprecisati.

Mahoro è un'androide da combattimento che, durante gli anni ‘80, venne schierato dall’agenzia Vesper per opporsi all’invasione aliena da parte dei Saint. A causa del suo massiccio utilizzo in battaglia e dell’ingente impiego della sua energia vitale, le viene comunicato che purtroppo sta raggiungendo il suo limite di operatività e che quindi le restano trentasette giorni di vita, giorni che possono essere innalzati a 398 a patto di disinstallare la maggior parte dei sistemi di armamento dal suo corpo meccanico.
La Vesper, riconoscendo i suoi meriti di servizio, le offre la possibilità di passare come meglio desidera gli ultimi giorni di vita che le rimangono e Mahoro decide di impiegarli mettendosi al servizio come governante del quattordicenne Misato Suguru, un ragazzo orfano di padre e di madre che vive da solo. Il perché della scelta di Mahoro lo scoprirete durante la visione della serie…
La storia in pratica narra la faticosa ricerca da parte di Mahoro, nei suoi ultimi giorni di vita, di conoscere ed integrarsi in un mondo diverso e sicuramente migliore di quello oppresso dalla guerra in cui ha sempre vissuto. L’androide sarà però costretta suo malgrado a fare continuamente i conti col proprio passato, che non vuole abbandonarla e che sembra cercare di impedirle di raggiungere la seppur breve felicità tanto desiderata.

La trama si sviluppa in modo lineare e graduale, intervallata di tanto in tanto da puntate molto divertenti, portandoci a conoscenza di molti punti oscuri già a partire dalla prima serie, le cui puntate iniziali sono ovviamente introduttive. Il ritmo della narrazione è costante, né troppo lento, né eccessivamente veloce. L’opera risulta pertanto un buon mix di azione, sentimento, commedia e anche un po’ di "ecchi" che non guasta mai (ma niente a che vedere con quello spinto delle produzioni più recenti, come potete immaginare).
A livello comico sono degni di nota in particolare i siparietti tra Mahoro e Suguru, quando lui tenta senza successo di nasconderle le sue riviste pornografiche, e le vere e proprie battaglie di gelosia tra la protagonista e Shikijo-sensei, professoressa maniaca con una passione perversa per il quattordicenne.
Le animazioni e i disegni made in Gainax sono certamente sinonimo di garanzia, ovviamente considerando che la serie ha pur sempre più di un lustro di età. La colonna sonora è gradevole, anche se non particolarmente degna di nota; d’altronde non è certo questo il punto forte dell’anime.

Ora veniamo alle mie considerazioni personali. Fatico veramente a trovare le parole per descrivere un’altra grossa scoperta fatta durante la mia ricerca nell’archivio degli anime usciti negli ultimi anni. Due giorni: tanto ci ho messo a mangiarmi letteralmente le ventisei puntate delle due serie. E il risultato è che Mahoromatic è balzato letteralmente nella mia Top Five, surclassando altri titoli di tutto rispetto.
La protagonista è assolutamente deliziosa in ogni suo comportamento (anche quando mena le mani e spara con una pistola abnorme), per cui la metto sicuramente ai primi posti nel mio harem di ragazze 2D: quando veste la tuta da combattimento poi la trovo assolutamente sexy...
Ahehm scusate... dicevo che la storia è una delle più coinvolgenti che abbia mai seguito, è un tumulto di emozioni. Inevitabilmente ci si trova a fare un tifo scatenato perché si arrivi infine alla felicità per i due protagonisti, ma poi ritorna la consapevolezza di quell’ombra di morte che ne oscura il futuro. Trovo che sia proprio in questo dualismo il fascino di quest’opera: tutti noi che ne rimaniamo coinvolti ci troviamo a sperare che quel limite di 398 giorni prima o poi si dilati e sparisca del tutto, ma, dopo i momenti felici, alla fine di ogni episodio ci rendiamo conto che il tempo avanza noncurante degli avvenimenti e dei desideri dei protagonisti. Eppure quell’ombra costantemente presente non turba la serenità di Mahoro che è ammirevole nel perseguire i suoi scopi, nonostante tutto.
Il finale c’è (e già questa è una buona notizia) ed è tutto da vedere. Mi spiace, ma non posso dirvi nulla se non che di sicuro non è ciò che pensate.
Insomma, un anime da 9 1/2 e forse anche qualcosina di più, che ritengo assolutamente imperdibile per tutti quelli come me che amano le storie sentimentali, ma condite di un buon carico di azione e divertimento. Sperando che prima o poi riprendano la pubblicazione del manga in Italia.</i></i>

Maurizio

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Maurizio

Episodi visti: 26/12 --- Voto 7
Mahoromatic è sostanzialmente una commedia "ecchi". Pur partendo da una premessa estremamente drammatica e triste (la protagonista può finalmente vivere una propria vita, pur conoscendo nient'altro che combattimenti e distruzione e avendo letteralmente i giorni contati), la storia si svolge solo sfiorando i temi più complessi che lo spunto iniziale avrebbe permesso, dando invece molto risalto alle situazioni imbarazzanti, a quelle comiche e al fanservice dai risvolti quasi ecchi (specialmente nelle quattordici puntate della seconda serie). Passando dai primi dodici episodi ai successivi quattordici si nota anche un alleggerimento della tensione: i personaggi diventano un po' più umani, le posizioni estreme vengono smussate e i caratteri resi meno spigolosi e più abbordabili.

Tra i momenti toccanti e apprezzabili della serie vorrei segnalare, uno su tutti, quello che a buon ragione si potrebbe considerare il vero finale, ovvero il venticinquesimo episodio (il tredicesimo della seconda serie): in sé non chiarissimo, arriverei quasi a definirlo poetico. Personalmente l'ho molto apprezzato.
Di tutt'altra pasta è fatto l'episodio ventisei: molto più cupo e serioso degli altri (per intenderci quasi al livello della sequenza iniziale del primo episodio) chiarisce alcuni punti oscuri, mette la parola fine su un paio di storie che altrimenti avrebbero potuto generare dei dubbi e prepara la storia ad un happy-ending generale del quale si potrebbe non sentire il bisogno.

Quindi, se vi piacciono gli anime del genere harem, le storie leggere e poco complicate e la fantascienza e non vi disturba il fanservice e i risvolti un po' ecchi, Mahoromatic è senz'altro una buona scelta.

Link

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Link

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Serie che mi è rimasta nel cuore. A prima vista una comune serie "Maid", con tutti gli stereotipi dell' occasione. Provate a seguirla (senza ASSOLUTAMENTE perdervi la seconda serie: "Motto Utsukushii mono"), e vi renderete conto: vita tranquilla, amici, feste, colori, risate, nel mondo pacifico e spensierato che ognuno di noi forse porta nel cassetto dei sogni. Mahoro-chan sembra proprio essere l' incarnazione di tutto questo. Eppure...

Eppure, più le puntate scorrono, più si insinua in voi una sottile, remotissima angoscia (soprattutto nella seconda serie). E quell' ENORME (perchè è veramente ENORME) contraddizione alla fine di ogni episodio, che all' inizio della serie sembra così lontana e meschina...perchè preoccuparsi di contare i giorni, quando davanti abbiamo una vita da vivere? "Viva la vita, la gioia, l' amore" sembra dirci il paffuto sorriso di Mahoro, ma quel sorriso contiene in sé una consapevolezza ed insieme una serenità d' animo nell' affrontare il destino che, in fondo, anche se di un androide, non è molto diverso da quello di ogni essere umano.

Concludendo, questa è una serie che, nella sua semplicità, riuscirà a toccarvi ed anche a commuovervi, ma per poter essere apprezzata appieno va vista in strettissima continuità con la seconda parte, "Mahoromatic: Motto utsukushii mono". A chi avrà la sensibilità per cogliere il suo messaggio, "Mahoromatic" regalerà una piccola storia da conservare per sempre nel cuore.

Darcia

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Darcia

Episodi visti: 26/12 --- Voto 6
Mahoromatic è la storia di un ragazzo di 14 anni, Suguru, che vive da solo in una casa molto grande ereditata dai propri genitori (morti quando era piccolo) e che un giorno decide di assumere una domestica perché non è in grado di tenere in ordine la sua casa. Ovviamente la domestica in questione, Mahoro, non può che essere una ragazza giovane, dolce e carina, ma non solo... Si dà il caso che Mahoro sia un ex-androide da combattimento, il quale, dopo tantissime battaglie vittoriose è stato mandato 'in pensione', offrendogli di vivere l'ultimo anno della sua vita nella maniera che preferisce. Mahoro sceglie di vivere i suoi ultimi giorni prendendosi cura di Suguru, facendosi assumere come sua domestica. I motivi di questa scelta non sono certo casuali e saranno spiegati nel seguito del cartone. Suguru è il solito ragazzino con gli occhiali timido e gentile circondato da una schiera di ragazze che lo vorrebbero avere tutto per sé, compresa la solita professoressa maggiorata e pervertita (nonché decisamente pedofila, aggiungerei).
Insomma, penso l'avrete capito, ci troviamo dinanzi all'ennesimo cartone harem-style senza particolari elementi di originalità. Durante le prime puntate riesce ad essere molto divertente, ma ben presto incomincia a mostrare tutti i suoi limiti e diventa noioso e ripetitivo.
Il cartone è diviso in due serie (la prima di 12 puntate, la seconda di 14). La prima è passabile, la seconda invece si concentra quasi interamente sugli aspetti psicologici di un nuovo personaggio femminile (anch'esso androide) e riesce ad essere perfino più noiosa della prima. Le ultime 4 puntate della seconda serie cambiano totalmente rotta, ed il cartone assume dei toni decisamente più seriosi, tragici e sentimentali (c'è comunque una specie di happy ending, sebbene un po' forzato).
Data la natura del cartone, il fan-service è sempre presente in discrete dosi. Molto carine le canzoncine delle sigle iniziali e finali della prima serie.
In conclusione, non è proprio da bocciare, ma credo che in giro ci siano cartoni sullo stesso genere fatti decisamente meglio di Mahoromatic (ad esempio Chobits e DearS, giusto per citarne un paio).

Lord Orion

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Lord Orion

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
La solita fiera del fanservice, come ormai da tradizione GAINAX, inframmezzata da qualche scena di combattimento a suon di missili, raggi, arti marziali ecc.
Idea di base veramente patetica... un robot da guerra mascherato da cameriera che va a vivere dal SOLITO studentello giapponese, che chissà come mai vive completamente da solo e non aspettava altro che una schiavetta sexy che si prendesse cura di lui.
E' soprendente come alla GAINAX non si rendano conto di stare cadendo sempre più in basso. I fasti del passato sembrano sempre più lontani.
Inguardabile.

Mòbius

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Mòbius

Episodi visti: 28/12 --- Voto 6
Anch'io ho visto entrambe le serie, ma non le ho trovate così male. Forse perché non mi aspettavo niente di più di una serie maid spensierata, che è esattamente quello che è, anche se effetivamente la prima parte della seconda serie non è un gran che. Il finale invece mi è piaciuto proprio perché strano, sarà anche un po' forzato, ma preferisco una trama debole alle puntate che proprio non ne hanno.

Zelgadis

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Zelgadis

Episodi visti: 26/12 --- Voto 4
Dopo aver visto entrambe le serie, devo dire che questa è stata per me una delle più grosse delusioni mai viste. La prima serie sembrava avere dei buoni spunti anche se era traboccante di fan service dappertutto, ma nella seconda si tocca davvero il fondo con una serie di episodi uno più insulso dell'altro. Il finale poi dev'essere strano per forza come nello stile Gainax e risulta essere orrido e forzato. Bocciato senza appello.