logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Heero yuy

Episodi visti: 49/49 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

I cinque piloti sono tutti bellissimi personaggi e uno caratterialmente diverso dall'altro, tra tutti però per me spicca Heero, non si era mai visto un personaggio del genere come protagonista... nelle prime puntate lo percepiamo come un ragazzo freddo e impassibile che sembra addirittura provare gusto nell'uccidere. Sempre all'inizio viene detto che è "una macchina da guerra" geneticamente modificato e addestrato unicamente per completare la missione affidatagli, che deve avere la priorità su tutto, persino sulla sua vita (non a caso incarna gli ideali del soldato perfetto giapponese), ma la ragione per cui tiene così poco alla sua vita è un altra... in realtà Heero odia profondamente se stesso, la morte la considera una punizione più che giusta per il suo passato... in Endless Waltz difatti ci viene mostrato che prima del suo arrivo sulla terra, nella colonia in cui viveva, uccise accidentalmente dei civili in una sua missione tra cui un cagnolino e la sua padrona, una bambina che quella mattina gli aveva regalato un fiore, primo e unico gesto amorevole che Heero avesse mai ricevuto nella sua difficile infanzia come bambino soldato. Questo segnò profondamente il ragazzo provocandogli una enorme ferita emotiva che costrinse i suoi mentori a riaddestrarlo mentalmente "perchè un arma non può avere umanità" privandolo così della poca che gli restava. Quindi per queste ragioni all'inizio della serie lo vediamo così. Lui si considera feccia che non vale niente e non merita di vivere ("life is cheap, especially mine"), l'operazione meteora è un pretesto per redimere i suoi peccati, lui da solo contro l'intero pianeta terra, una missione così impossibile che non si sbaglierebbe a considerarla una missione suicida, per questo Heero l'accetta, perchè è sicuro di morire.

Nel corso della serie però cambia molto (grazie all'incontro con Relena e molti altri avvenimenti del quale sarebbe troppo lungo parlare), durante il conflitto tra Terra e colonie Heero insieme allo spettatore inizia a rendersi conto dell'inutitilità della guerra, ma combattere è l'unica cosa che Heero sa fare. Inizia però a rendersi conto dell'importanza di una vita, la sua. Difatti nell'ultima puntata pronuncia una frase che da lui all'inizio non ci saremmo mai aspettati di sentire: "Io devo vivere".
Il cerchio su Heero si conclude alla perfezione in ENDLESS WALTZ (due anni dopo la prima puntata) dove con una sola frase capisci quanto è stata in realtà dolorosa la guerra emotivamente per lui e quanto ha faticato nel riuscire a "vivere" (nonostante esteriormente non lo ha mai dato a vedere): "Quante persone dobbiamo ancora uccidere (per trovare pace), quante volte ancora devo uccidere la bambina e il suo cagnolino?". Per fortuna non ucciderà mai più nessuno (lo dichiara lui stesso). Personaggio fantastico, da solo vale tutto l'anime.

Passando oltre gli altri piloti sono fantastici, Treize è un personaggio formidabile. La trama in generale è molto avvincente, le musiche sono fantastiche, il rapporto tra i protagonisti è ottimo (specie tra Heero e Duo) il design migliora di puntata in puntata senza contare che questo anime ci ha regalato i Gundam più fighi di tutto il franchise (il wing zero e il deathscythe su tutti).

Insomma io ritengo "Gundam Wing" una bellissima serie che ha inoltre avuto il merito di avvicinare moltissime persone all'universo di Gundam. Perciò consiglio caldamente di guardare quest'anime e se possibile in lingua originale (purtroppo il doppiaggio italiano ha censurato e cambiato moltissimi dialoghi).

Utente10093

 1
Utente10093

Episodi visti: 49/49 --- Voto 8
Molti sono rimasti delusi da questa serie, viene considerata da molti come la peggiore delle saghe dedicate ai Gundam, io sinceramente non sono affatto d'accordo.
E' stata la prima serie dei Gundam che ho seguito seriamente, e se devo essere sincero anche una delle poche.
"Gundam Wing" parte senza molte pretese, ha una storia di fondo molto semplice, ma nonostante questo spesso è riuscita a sorprendermi; ho apprezzato molto la crescita del ragazzo protagonista: Heero, che cambia radicalmente nel corso della visione; nei primi episodi è il classico ragazzino scontroso che non ha bisogno di nessuno e crede di cavarsela da solo in ogni situazione, mentre proseguendo nel suo corso di maturazione, scopriamo diversi lati della sua persona, arrivando addirittura a rischiare la sua vita per salvare quella delle altre.
I personaggi principali sono caratterizzati tutti in modo ottimo, ognuno ha un suo particolare ruolo nella storia; vediamo la presenza del classico protagonista scontroso che sotto sotto ha un cuore d'oro, del burlone con la battuta sempre pronta che in battaglia è uno dei migliori o ancora del ragazzo gentile e puro con delle doti che lo rendono temibile in battaglia.
Ogni personaggio ha un Gundam che in poche parole lo rappresenta, e su questo punto mi soffermerei un attimo. Come detto prima non sono molte le serie dei Gundam che ho seguito, nonostante ciò sono un grande appassionato di questo genere, i combattimenti tra questi robottoni (Mecha) mi hanno sempre particolarmente affascinato, e questa passione è partita proprio da questa serie. Ho adorato la caratterizzazione dei vari mecha, che anche loro come i nostri protagonisti hanno subito un processo di evoluzione, infatti sono migliorati, sia esteticamente sia come valore in battaglia, nel corso della serie.
Per quanto riguarda stile grafico e animazione, anche se non sono stati sempre perfetti e impeccabili, non mi hanno deluso più tanto, durante la visione li ho trovati quasi sempre piacevoli e scorrevoli.
Ad accompagnare la visione non sono mancate delle OST davvero niente male, che soprattutto nella parte finale sono state indispensabili per dare quel tocco di suspance e malinconia che hanno alzato a mio parere il valore della serie.
Non c'è molto altro da dire, come detto prima la serie è appositamente caratterizzata da una trama semplice e leggera da seguire, quindi non pretende niente di eccezionale. A me personalmente in generale non ha deluso affatto, infatti assegno una sufficienza piena alla serie, che consiglio a tutti gli appassionati che non hanno ancora avuto l'occasione di vedere.


 4
dawnraptor

Episodi visti: 49/49 --- Voto 5
<b>****ATTENZIONE! POSSIBILITA' DI SPOILER!****</b>

(Ma, tanto, succedono talmente tante cose che, probabilmente, dopo avere visto 40 puntate o giù di lì non vi ricordereste più niente)

Una cavalcata, non c'è che dire.
Vorrei tanto potere dire che mi è piaciuto, ma un briciolo di onestà residua me lo impedisce. L'unica cosa che posso fare è cercare di vederlo sotto due o tre punti di vista. Sarà difficile, perché sono una quasi cinquantenne, e questa pare essere una serie per ragazzini delle medie. Mi sforzerò.

Facciamo finta che io sia un ragazzino delle medie di 15 anni fa.
"Fichissimo! Che bei disegni moderni, i robottoni sono tanti e uno più bello dell'altro, sempre più potenti e con un mucchio di gadget da sballo. C'è una trama succosa, abbondano i tradimenti e i cambiamenti di idea e squadra, con una bella guerra su più fronti e un sacco di combattimenti. L'ho già detto che c'è un sacco di combattimenti? I ragazzi hanno la mia età o poco più: cavolo quello sono proprio io! E anche le ragazze mica niente male. Forse un po' troppo vestite, si sprecavano a mettere un paio di minigonne e top? Però anche le più forti e testarde alla fine si piegano al volere e all'opinione del macho di turno… cavolo, ma quello non ero io? Beh, insomma, magari, suvvia, cioè. L'ho già detto che c'è un sacco di combattimenti, vero? Forse c'è qualche predica di troppo sulla pace e sul destino, ma se li uso come pausa per andare in bagno non mi perdo niente. Ok, gente, proprio fico!!!"

Per contro, se fossi una ragazzina delle medie di 15 anni fa, probabilmente mi soffermerei sul fatto che abbondano i protagonisti maschili carini, coraggiosi e forti, e pure di varie età. Ce n'è una scelta incredibile: difficile non trovare quello a cui affezionarsi. (Aperta parentesi: probabilmente da scolaretta avrei tifato per Zechs. Chiusa parentesi.) Guarderei con condiscendenza le mie rival… le protagoniste, consolandomi pensando che ciascuna, bene o male, conquista il cuore del suo bersaglio. Un po' troppi combattimenti, sì, ma nel frattempo posso limarmi le unghie, no? E quanti discorsi di pace! Quanti discorsi di pace! Ma quanti discorsi di pace!? Cribbio, almeno nel "Gundam" originale Char faceva la doccia, Zechs non si lava mai???

Però, purtroppo, il tempo passa, e non ho 14 anni, ma 47. Perché la serie non è per adulti. E qui cominciano i dolori, e non solo di schiena.
Cominciamo dalle cose positive: la musica, per esempio. Molto bello il commento musicale, bisogna riconoscerlo. E i disegni sono curatissimi, specie se pensiamo che hanno 15 anni e più. I protagonisti sono abbastanza differenziati, almeno non si corre il rischio di confondere Tizio con Caio. O Caia, come spesso accade. I robottoni sono più che curati e anche le ambientazioni sono molto definite. Ho apprezzato molto che, in linea generale, i protagonisti fossero sempre abbondantemente vestiti, specie le donne, a parte qualche rara eccezione. Sconcertante, però, la scelta di rappresentare Heero quasi sempre con la stessa trascurata canotta verde bottiglia e i calzoncini neri corti… un vero macho in erba, il nostro Heero. Per tutta la serie ho avuto l'impressione che fosse uno che non amava lavarsi. Potenza del disegno.
Devo dire che l'ho visto per 47/49 in lingua originale con sottotitoli in inglese. Ho apprezzato molto le voci giapponesi, un tipo di doppiaggio al quale sono ormai affezionata. Per contro, le ultime due puntate le ho viste in italiano. Diciamo solo due cose: Heero più che sufficiente, Quatre… come diavolo hanno fatto a farlo così piagnucoloso?

Altro da dire nel comparto pregi? Nessun altro testimone alla difesa?
La parola all'accusa.
E' il più pasticciato, incomprensibile, assurdo e indigeribile minestrone che abbia mai consumato. Lo dico da adulta, ovviamente. Il mio problema personale, con questa serie, è che non sono riuscita a portarmi al livello anagrafico necessario per goderne, operazione che mi era riuscita in altre occasioni. Perché non dimentichiamo che, specie le serie di robottoni con protagonisti adolescenti, molti anime servono a fare merchandising, quindi sono diretti a fasce d'età piuttosto bassa.

La trama è confusa, sconclusionata, con un sacco di situazioni che non vengono spiegate, circostanze che "accadono" senza motivo apparente o con motivazioni così pretestuose che sarebbe stato più saggio lasciarle inspiegate. Tanto, una più, una meno… Militari di carriera agiscono in modo assurdo, con trascuratezze o azioni da corte marziale, oppure si assiste a fortezze infiltrate dal nemico non si sa come - infatti vediamo direttamente le spie che si aggirano in campo nemico - per poi andarsene praticamente indisturbate o fare i propri comodi.
Nei momenti di pericolo arriva sempre l'amico a dare una mano. Non si sapeva dove fosse prima, o come abbia fatto a sapere della nostra difficoltà e ad arrivare per tempo, ma arriva e salva la situazione.
Gente che va alla deriva nello spazio in una tuta spaziale, ricompare dopo essere stata salvata non si sa come né da chi.
Ci fanno vedere che qualcuno passa diverso tempo nel proprio mobile suit, seduto ai comandi. Potrebbero essere anche periodi lunghi, li si vede spesso dormire, lì dentro. Ma non li si vede mai mangiare o bere, o lavarsi, o liberarsi dei rifiuti, se per questo.
I colpi di scena si affastellano uno sull'altro senza suscitare molto interesse, probabilmente per un effetto di saturazione che, data la lunghezza di questa serie, sopraggiunge già intorno alla metà della storia. Del resto, molte svolte dipendono da decisioni prese in base a (s)ragionamenti degni del manicomio criminale.
Una menzione a parte meritano i dialoghi, spesso così verbosi, ripetitivi e ridondanti da fare desiderare di spegnere l'audio. Quanta maldiretta retorica!

Il comparto psicologia dei personaggi fa talmente acqua che più che a un setaccio assomiglia ai buchi del medesimo. I protagonisti si comportano in maniera macchiettistica, parodisticamente esasperata. Tanto per citarne solo un paio, se la lamentosa Relena, con i suoi esacerbanti e ripetitivi discorsi sulla pace disarmata, dopo una ventina di puntate comincia già a far sorgere la speranza che qualcuno la faccia fuori così "noi" smetteremmo di soffrire, - Heero, dove sei quando abbiamo bisogno di te? Ma non volevi ucciderla? - lo pseudo filosofo Wu Fei, con la sua idea che solo il forte abbia diritto di essere riconosciuto, andrebbe eliminato a vista. Peccato che, invece, gli affidino un Gundam, cosa che lo rende piuttosto ostico da far fuori. Il buon Heero, dal canto suo, cambia tante volte idea sull'identità del suo nemico che, se solo il suo robot fosse stato ancora un pelino più potente, probabilmente avrebbe fatto fuori l'intero universo e ora non sarei lì a raccontarvela. Percorso, questo, seguito da parecchi dei nostri amici piloti. Mah! Senza contare che, in molte circostanze, gli stessi piloti sembrano fatti dello stesso metallo dei loro robot.
E non dimentichiamo di rilevare l'eccessiva, fuorviata e fuorviante volontà d'immolarsi per il bene comune che un buon tre quarti del cast dimostra, prima o poi, qualcuno riuscendo nel proprio intento di suicidarsi, qualcuno no. A ogni modo, portato a certi eccessi il tutto è disturbante.

Il fatto è che questa serie è troppo, troppo lunga. C'è un limite alle volte che si può ascoltare la stessa solfa sulla pace, o sulle minacce di morte, o su chi ce l'ha più grosso (il robottone, che avevate capito?). C'è un limite alle volte che si può assistere al voltafaccia di questo o di quel personaggio, a questa o a quella rivelazione, a questo o a quel combattimento. Anche i vari robottoni, che vengono via via introdotti nel gioco, distrutti, ricostruiti, migliorati e così via, a un certo punto diventano troppi. I piloti sono già cinque, aggiungiamoci un paio di nemici, un paio di robottoni effimeri che vediamo nelle puntate centrali, qualche suit di personaggi comprimari e le varie comparse da macello: a me si è fuso il cervello e non riuscivo più a riconoscerli. A un certo punto, complice la noia e la saturazione, ho rinunciato a seguire il filo dei combattimenti, tra l'altro troppi e troppo prolungati. Lo stesso gioco delle varie fazioni, che si alleano, si sfaldano, si combattono a turno in un balletto folle, diventa presto confuso e contribuisce ad appesantire la struttura già elefantiaca.

Verso i due terzi del percorso sono stata pesantemente tentata di mollare tutto. Non so perché non l'abbia fatto. Forse perché non riuscivo a credere che fosse così diverso da "Gundam Seed", che mi era piaciuto così tanto. Forse perché, tutto sommato, volevo sapere come andava a finire. Paradossalmente, si abbandona più malvolentieri una serie lunga perché ci si è già investito tanto, suppongo.
Concludendo, "Gundam Wing" è una serie da guardare con il cervello scollegato: se si comincia a fare le pulci alla storia, è meglio lasciar perdere tutto. Anche perché le pulci sono grosse come autotreni.
Facendo la media tra il presunto 8 della ipotetica visione di un tredicenne e il mio personale 2, ottengo il 5 che è il punteggio che assegno a questa serie.

God87

Episodi visti: 49/49 --- Voto 3
Prendete 'Star Wars': ricordate le atmosfere cupe/epiche dei primi due episodi e i successivi, disgustosi inserti bambineschi degli ewoks ne 'Il ritorno dello Jedi'? E rammentate, sedici anni dopo, la puerile comicità de 'La minaccia fantasma'? Inutile ripeterlo: quanto più un film o una saga hanno successo, tanto più si tenta, con le puntate successive, di estendere il prodotto a target sempre più vasti con il rischio di snaturare completamente la natura del capostipite. È il caso, come avrete intuito, di 'Gundam Wing', la cui visione ha reso ulteriormente nichilista il povero recensore dopo oltre un anno di visione (avvenuta, ovviamente, in più e più riprese e mille pause per riprendersi).

Torniamo un attimo indietro: come noto dopo 'Victory Gundam' Sunrise tenta di percorrere nuove strade con il brand, in modo da farlo conoscere alle nuove generazioni che non hanno potuto o voluto prendere parte all'imponente affresco dell'Era Spaziale. Il 1994 è l'anno di 'G Gundam', sorta di 'Dragon Ball' con improbabili mobile suit personalizzati che si riempono di mazzate in un assurdo torneo di arti marziali: buffonata fatta con pochi soldi che denota però impegno e fantasia, e per quanto distante dalle consuete atmosfere drammatiche della saga convince, quantomeno, nel suo genere. Si tenta così, l'anno dopo, una nuova variante attraverso una seconda timeline alternativa, rivolta stavolta a un pubblico di teenager: è il momento di 'Gundam Wing', il momento più buio mai vissuto dal bianco robot ideato nel 1979 da Tomino. Successo corposo in madrepatria e purtroppo galattico in America, risulterà l'unica vera immondizia mai uscita sotto il marchio, infame ammasso d'idiozia capace di annichilire tutti quei veri fan che, per dovere morale, dovranno comunque vederlo.

Il cast, spesso sintetizzato come "backstreet boys on Gundams", si compone di un gruppo di cinque ragazzi modellati fisicamente sui più scontati stereotipi per compiacere un pubblico femminile: Heero Yui, il leader tenebroso vestito in modo attillato; Quatre Raberba Winner, il sensibile; Duo Maxwell, il buffone; Wu Fei, cinesino karateka fissato con il culto della forza e delle stronzate intellettuali (forte=giusto, debole=rifiuto umano), e Trowa Burton, emo freddo e calcolatore. Cinque pagliacci caratterizzati in modo talmente estremizzato e inverosimile da sconfinare nel patetico, attorniati da molti tra i più atroci comprimari che si siano mai visti, tra i quali merita menzione la letale Relena Peacecraft, l'unica ragazza in animazione capace di innamorarsi del primo ragazzo che giura di ucciderla. Sembra quasi di rivedere 'I cinque samurai' versione mecha, e non è probabilmente un caso che il regista e sceneggiatore Masashi Ikeda venga proprio da lì. Fossero pessimi i personaggi ma la storia decente si potrebbe giustamente soprassedere sul tutto, ma inutile dire che questa schifezza non fa parte di tale categoria.

'Gundam Wing' parte dallo stesso interessante incipit che ispirerà in tempi recenti il bel 00 (ragazzi in lotta contro l'intero pianeta Terra per eliminare la guerra), ma è scritto in modo disastroso. Il suo accettabile soggetto generale viene diluito e annacquato da molteplici archi narrativi zeppi di filler e twist inverosimili: battaglie gratuite; personaggi immortali per dovere di copione (Heero può anche cadere da una scogliera alta 50 metri, sopravviverà a prescindere senza spezzarsi un'unghia); ripetute e ridicole immolazioni per aumentare il dramma; numerose, atroci frecciate yaoi concernenti gli effeminatissimi eroi; infiniti cambi di bandiera tanto per fare figo; mecha ricambiati più e più volte nell'arco della storia e capaci di prodezze impossibili in battaglia... Tutto questo con un contorno di retorica smielatissima e fastidiosa sul pacifismo. Sì, Gundam non ha mai nascosto i suoi messaggi contro gli ambienti militari e la guerra, ma qui i ripetuti discorsi di Relena e co. "com'è bella la pace, com'è brutta la guerra" sono talmente asfissianti da risultare intollerabili e vomitevoli anche per il più pacifico spettatore del mondo, sopratutto perché troppe volte si avverte chiaramente che sono usati tanto per dare una parvenza d'impegnato a quella che è una storia assurda, cartoonesca e inverosimile.

Dialoghi generalmente imbecilli appesantiscono ulteriormente la visione, che per tutta la sua lunga e interminabile durata non trova modo di riscattarsi praticamente mai, riuscendo sempre più ad annoiare e a sconvolgere in negativo per l'estremismo ridicolo dei suoi trashissimi protagonisti. Non mancano neppure i classici "villain idealisti", qui però presenti sotto risvolti iper-demenziali del tipo gente che per fare capire alla razza umana quant'è brutta la guerra vuole distruggere metà pianeta.

Oltre a essere bruttissimo, 'Gundam Wing' è irritante oltre ogni limite, nel suo continuo uso di fanservice come specchietto per le allodole. La storia fa schifo? Consolatevi con l'accattivante chara. Puntate noiose? Guardate però quanto fanservice vi spiattello, con Quatre e Trowa che suonano entrambi il flauto (niente battutacce) senza alcuna ragione. Animazioni altalenanti? Guardate però il dettaglio e il design dei mecha. Visione confusionaria e per questo autopunitiva? Consolatevi con le due eccezionali opening, prima commistione assoluta di Gundam con il mondo del j-pop - sprecate per questa spazzatura. And so on...
Gundam Wing è un affronto a chi adora il vero Gundam, ma sopratutto un pessimo modo per farlo conoscere a chi gli si avvicina per la prima volta. Una visione terrificante nella sua bruttezza, infantile e ruffiano oltre ogni limite del buon gusto, che troverà, per colpa del suo successo, anche un sequel e corrispettivo film riassuntivo. Per la serie al peggio non c'è mai fine...


 7
micheles

Episodi visti: 49/49 --- Voto 3
Gundam Wing è la peggiore serie di Gundam che abbia mai visto. Sono riuscito a vedere tutte le 49 puntate solo torturandomi all'inverosimile; ho fatto lo sforzo puramente in omaggio al nome Gundam, perché Gundam Wing è stata la prima serie Gundam ad apparire in Italia dopo oltre vent'anni. Questo però è l'unico merito che posso accreditarle. Dal Gundam originale Gundam Wing non eredita assolutamente nulla di significativo: per me quello che ha fatto il successo di Gundam sono il realismo dei personaggi e della trama, non certo il mecha design.

Gundam Wing ha certamente un mecha design di buona fattura per gli anni novanta, ma cosa conta il mecha design quando si hanno di fronte dei personaggi insulsi, stereotipati all'inverosimile, antipatici e verso i quali non si può provare nessun interesse? Per non parlare poi della verosimiglianza della trama (nulla!) con alleanze politiche che nascono e spariscono nel giro di mezzo puntata. I dialoghi poi sono la cosa peggiore in assoluto, carichi di una retorica pomposa, ridicola e artificiosa al massimo grado. Il livello di profondità di questa serie è sottozero. Anche le battaglie non sono riuscite minimamente a coinvolgermi. Gli aspetti sentimentali, tipo la love story con Relena come protagonista, sono trattati in maniera assolutamente pietosa.

Insomma, per me Gundam Wing è una serie veramente pessima che non consiglierei a nessuno. L'unica cosa che ricordo - ho immediatamente dimenticato tutto della trama - è la sigletta iniziale cantata da Giorgio Vanni, molto orecchiabile e che rimane in testa: non sono sicuro che questo sia un pregio, comunque. Il mio voto complessivo è 3,5, ma ho deciso di abbassarlo a 3 come punizione per avere compiuto uno scempio simile avendo a disposizione buone animazione e un ottimo mecha design.


 4
KennyBlock!

Episodi visti: 49/49 --- Voto 8
Non sono molto d'accordo con chi dà una sufficienza risicata a questa serie, a mio parere decisamente sottovalutata (scusate il pessimo gioco di parole). Ho guardato recentemente la serie e devo dire che non mi ha affatto deluso.

Nonostante la trama possa sembrare banale prende delle pieghe inattese e alle volte stupefacenti, basta vedere Heero che combina nelle prime puntate.
I personaggi hanno una personalità abbastanza varia e con il passare delle puntate si delineano quelli che possono diventare punti d'incontro e di scontro fra i personaggi.
Il disegno è ancora molto godibile e interessante. Il mecha design davvero interessante e i mecha distruttibili come non mai.

Unica nota dolente è il pessimo doppiaggio italiano: non biasimo i direttori di doppiaggio per la scelta delle voci, che, anzi, mi è sembrata adeguata, ma quanto la qualità della traduzione che ha "ucciso" letteralmente i nomi originali e quant'altro. Se non fosse stato per questo, avrebbe preso 10 ma la traduzione è davvero pessima e sono costretto ad abbassare il voto !

Lo consiglio per chi vuole seguire una buona serie di Gundam senza tanti fronzoli. Cercate di guardarlo in inglese, quello è davvero un ottimo doppiaggio.


 3
Athena

Episodi visti: 49/49 --- Voto 10
Anno post-coloniale 195; tra la Terra e le colonie spaziali dopo numerose guerre si è giunti ad una alleanza, ma sulla terra un'associazione chiamata OZ mira a dominare l'intero pianeta attraverso il controllo militare. Per cercare di fermare i piani di dominio di OZ, dalle colonie spaziali vengono mandati sulla Terra cinque potentissimi mobile suit: i Gundam. I piloti di questi robot sono cinque ragazzi con capacità di combattimento e forza straordinarie. Ben presto dunque i piloti si troveranno coinvolti in spettacolari combattimenti fra mobile suit (belli, in particolare, i duelli fra Heero Yui e Zechs ) e, nonostante la loro giovane età, dovranno affrontare i dolori e i pericoli della guerra al fine di riportare la pace tra la Terra e le colonie.

La trama a prima vista può sembrare scontata ma con l'avanzare degli episodi si fa sempre più intricata, grazie all'accadere di eventi che modificano totalmente la situazione, e interessante, in quanto affronta temi molto attuali come la guerra, gli intrecci politici e la vita dei soldati. Tali aspetti portano di conseguenza chi guarda la serie a riflettere su essi. I protagonisti sono: Heero, Duo, Rareba, Trowa e Wufei, ovvero i cinque piloti. Sono contraddistinti da caratteri molto differenti l'uno dall'altro, ma, nonostante ciò, fra di loro nascerà una forte amicizia che li porterà ad aiutarsi a vicenda per fronteggiare i nemici e ad affrontare i periodi di difficoltà. Accanto ai cinque piloti agiscono numerosi altri personaggi come il comandante di OZ, Treize Kushrenada, e Zechs Marquise. Fra questi spiccano inoltre le figure femminili di Relena Peacecraft, fermamente determinata a perseguire i suoi ideali pacifisti, e il tenente Lucrezia Noin che aiuterà i giovani piloti.
La serie è caratterizzata da un ottimo character design. L'unico piccolo difetto riscontrato è che, mentre viene dedicato molto spazio agli ideali quali l'onore e il rispetto dei personaggi, viene dedicata pochissima attenzione alle loro relazioni amorose (Heero e Relena, Noin e Zechs, ecc.).
Consiglio vivamente a tutti la visione di questa serie.


 3
Blue Vertigo

Episodi visti: 49/49 --- Voto 9
Serie bella, interessante, dalla trama poco scontata che ruota attorno ad un pianeta Terra ormai vicino al collasso con i coloni che vogliono ribellarsi e lasciare un chiaro messaggio a tutti i terrestri e non.
Gundam Wing è la base per molte serie future non U.C.(io trovo molti riscontri in Gundam 00)
Disegno pulito e interessante,personaggi che rimarranno indelebili nei vostri ricordi e i modelli dei Gundam sono davvero speciali.
Consigliato ;)

blackgetterrules

 2
blackgetterrules

Episodi visti: 49/49 --- Voto 6
Il prototipo delle serie di gundam successive.
Presa a sè stante meriterebbe un 7, i gundam sono belli, specialmente quello di Duo, graficamente ben realizzato, animato discretamente, con un uso non eccessivo di scene reciclate.
I 5 protagonisti sono sui generis, poco più che abbozzati ma abbastanza approfonditi da non sembrare stupidi.
Discorso a parte i comprimari:cloni di Char, personaggi schizofrenici che per 2 terzi della serie si comportano in una maniera e poi all'improvviso cambiano atteggiamento, alcune caratterizzazioni bidimensionali che si frantumano al primo intoppo, altre troppo sopra le righe, relazioni che cambiano in maniera rapidissima, i mobile suit avversari sono poco più che scatolette e la giustificazione di tale differenza non regge.
La trama mostra molti spunti interessanti che però vengono sviluppati poco o male (usati con maggiore successo in Seed e 00 ) in quella che sembra un continuo tentativo di attirare l' attenzione con colpi di scena, come se la trama fosse scritta una puntata alla volta.
Sono difetti presenti in molte altre serie, anche recenti, che giustificano il voto positivo ma basso, ulteriormente abbassato da quel Gundam nel titolo.


 3
KiraSensei

Episodi visti: 49/49 --- Voto 10
Gundam Wing è l’opera che mi ha fatto amare le serie con i robot giganti. La storia parla di un mondo dove gli uomini hanno colonizzato lo spazio, col passare degli anni però gli abitanti delle colonie e quelli della terra entrano in conflitto così 5 super scienziati costruiscono 5 super robot (i “Gundam”) con una lega resistentissima il gundanium e li fanno pilotare a dei ragazzini dotati di capacità straordinarie per il combattimento con i mobile suit. La trama non è per niente semplice e banale, visti i temi trattati di guerra, speculazione sulla stessa e i valori dell’essere umano. I protagonisti hanno tutti caratteristiche e peculiarità che li rendono affascinanti e misteriosi, basti pensare ai 5 piloti: Heero Yui, Quotre Rareba Winner, Trowa Burton, Xhiang WuFwi e Duo Maxwell (Il Dio della morte); ai protagonisti di spalla: Zak, Trez Kushrenada, i 5 scienziati e la bella Relena Peacecraft. La grafica è eccellente, soprattutto per come son strutturati i Gundam. A mio parere un opera brillante che fa riflettere su temi di attualità politica e sociale.
Un capolavoro, voto 10!!

torakiki

 2
torakiki

Episodi visti: 49/49 --- Voto 6
Come ho scritto per altre "versioni" alternative di Gundam il suo più grosso difetto sta in quel GUNDAM nel titolo!!!
Mobile suit accattivanti (il migliore e quello di Duo... sia il primo che il secondo, il Dio della Morte), personaggi che possono ricordare le boy band (il bello tenebroso, il ribelle, l' intellettuale, il "giovane", il simpatico) con rimandi alla serie classica (l'antagonista/rivale/alleato mascherato, una non chiara distinzione tra bene e male, ecc...) e qualche sprazzo di originalità (rari a dire la verità) la si può considerare la base per le serie successive (cosa abbiamo sbagliato? COSA POSSIAMO SALVARE?)

Ultima.: il Dragon è identico alla sua controparte di G Gundam.

Star Silver

 3
Star Silver

Episodi visti: 52/49 --- Voto 9
GRAFICA: buona, per quanto riguarda i Gundam e gli altri Robot, eccellente per quanto riguarda il character design.

MUSICHE: stupende; da notare in particolare quelle dell'episodio "il walzer dei ricordi", presenti anche in altre parti della serie.

STORIA: tutt'altro che scontata, per chi sa leggere sotto le righe. Un esempio: non vi dice niente che la Fondazione "Romfeller" sia a capo della fazione guerrafondaia e "pro globalizzazione" all'interno della serie? Temi di grande attualità, ben espressi dalla corruzione dei malvagi di turno (i Romfeller) cui fa da contrappeso lo splendido esempio di alcuni personaggi che si contraddistinguono per sensibilità e nobiltà d'animo. (Particolarmente belle e commoventi le figure di Trowa, Rareba, Zak e Trez, quest'ultimo dopo il cambiamento che compie ispirato dai piloti dei Gundam).

Un'opera a mio avviso estremamente intelligente e di grande attualità politica e sociale, in grado di far riflettere sulla nostra società e sulla follia delle guerre (e di chi le vuole per specularci sopra). I miei più sentiti complimenti agli Autori, per questo Capolavoro!

Light

 2
Light

Episodi visti: 50/49 --- Voto 7
Gundam Wing propone un universo alternativo di guerre intergalattiche... con 5 protagonisti e 5 Gundam, ma soprattutto segna il ritorno (e anche la fine purtroppo) della serie di robot più bella che ci sia in Italia. La trama da spesso un senso di pesantezza, paragonabile al peso che lasciano trasparire i 5 massicci Gundam che sembrano non riuscire a muoversi da terra xD (comunque hanno un design molto curato...). I personaggi sembrano però piuttosto piatti dal punto di vista psicologico... anche se difficilmente dimenticheremo un Zack Marchise o un Heero Yuy.... inoltre credo si sarebbero dovute approfondire le relazioni amorose dei protagonisti (Heero per Relena) un pò come accadeva nelle vecchie serie di Gundam. Comunque nel complesso rimane un buon prodotto... anche se decisamente inferiore ai successivi Gundam Seed e Gundam Seed Destiny.

Zooropa

 2
Zooropa

Episodi visti: 49/49 --- Voto 6
La serie che ha riportato ufficialmente Gundam in Italia! Il suo valore, per noi italiani, è quindi principalmente storico dato che qualitativamente questo prodotto non è che sia niente di eccezionale. Quando è uscito nel 1995 il fandom gundamiano si stava ancora interrogando sul significato del precedente G Gundam che così tanto si era spostato dalle canoniche atmosfere militari in uno strano anime di superrobot (con notevole successo peraltro). Gundam Wing riporta tutto nelle atmosfere più "consone" in termini di "guerra futuribile" ma molto spostato sul lato "Bishounen" ovvero con i protagonisti davvero "cool" che a bordo dei loro super gundam fanno stragi nelle file nemiche. Ognuno dei protagonisti ha una caratterizzazione così netta da apparire monodimensionale. La scelta di avere cinque ragazzi è chiaramente un invito al pubblico femminile che fino a quel momento non si era mai avvicinato più di tanto alla saga dei mobile suit. Essa si rimette molto all'idea delle boy band che proprio in quel periodo stavano furoreggiando tra le ragazzine di tutto il mondo (New kids on the block e Take That per restare in quegli anni). La trama è quanto meno sconclusionata dato che si divide in diversi tronconi di circa 10 episodi l'uno in cui la scusa principale è quella di cercare di far scontrare tra di loro i protagonisti in una specie di duello continuo (quanto inutile) accompagnato da pistolotti retorici su pacifismo/onore/libertà/giustizia/blahblahblah.
Mi è piaciuto?
No.
Il character design è tuttavia buono ed il mecha, per quanto "sborone" ha delle parti che mi sono piaciute. Buone le musiche. Quello che lascia a desiderare è proprio la trama.
Se non fosse per la ragione storica di cui parlavo all'inizio non avrei salvato Gundam Wing dall'insufficienza.