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alex di gemini

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
L’inizio del primo film di Ryo non potrebbe essere più alla camomilla: una giovane pianista, di nome Nina, ha semplicemente bisogno di cercare il padre che non ha mai conosciuto e di cui possiede solo un pendente.
Nulla di interessante, ma se la cliente è una bella fanciulla e non ci sono casi da quasi due mesi, si può fare. Nel frattempo a Narita, Saeko non riesce ad arrestare un pericoloso figuro e subito l’aeroporto viene devastato da una violenta esplosione. Le due storie, ovviamente, si intersecheranno e fonderanno in una torbida vicenda di servizi segreti, spie ed ex spie per una storia che non sarà affatto scontata, a dispetto dei personaggi stereotipati ma non troppo ed il finale non sarà facile da dimenticare e mostrerà come anche negli uomini apparentemente senza speranza possano albergare luce e cavalleria.

Certo le obiezioni secondo cui, più che ad un film ci troviamo in presenza di una lunga puntata della serie non sono del tutto infondate, ma questo film è davvero un film e, complice la grafica, ottiene un risultato decisamente migliore rispetto a quello ottenibile con due o tre episodi. Oltre a costituire un ottimo esercizio per la mente, poiché non ci si potrà non chiedersi e immaginarsi di continuo come finirà. Un film che costituisce un ottimo cancello d’accesso alla serie regolare e quindi consigliatissimo anche ai neofiti o a chi, semplicemente, voglia passare una serata divertente. Voto 7.


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Eoin

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
“City Hunter Special: Amore, destino e una 357 MAGNUM” (titolo originale: "City Hunter: Ai to Shukumei no Magnum") è un lungometraggio animato tratto dalla serie “City Hunter”. E’ uscito nelle sale giapponesi nel 1989, per poi arrivare in Italia nel 2004, distribuito dalla Yamato Video.

Trama:
All’aeroporto Narita di Tokyo, atterrano, nello stesso momento, Kirchmann, un informatore intenzionato a vendere alla polizia giapponese dati preziosi riguardo alcune operazioni di spionaggio, e Nina Stemberg, giovane e celebre pianista. Mentre l’infido delatore viene assassinato da un abile sicario, la ragazza si reca da Ryo e Umibozu per chiedere il loro aiuto nella ricerca del proprio padre, che non ha mai conosciuto.
Le due vicende, nemmeno a dirlo, riveleranno più di un punto di contatto, dando vita ad una storia che mescola sentimenti, complotti e una massiccia dose di sano piombo.

Primo film dedicato al cacciatore metropolitano, “City Hunter: L&D” presenta tutti gli elementi tipici della serie televisiva: belle donne in pericolo, il tormentone del mokkori, l’amicizia/rivalità tra Ryo e Umibozu e i martelloni titanici di Kaori. Tutti i personaggi principali fanno la propria comparsa, anche brevemente, ma sono tutti funzionali alla trama, aiutando il lubrico Ryo nella propria missione in svariati modi, che siano le indagini di Reika o le mitragliate di Falcon.
La storia è quella standard dell’anime e, proprio per questo, in diversi momenti si avverte forse con troppa insistenza la sensazione che si sarebbe potuto condensare tutto nei venti minuti canonici dei normali episodi; tuttavia, l’aver unito due filoni narrativi che, tradizionalmente, avrebbero richiesto puntate separate e appositamente dedicate, giustifica questa scelta.
Tralasciando un inizio un po’ lento, il film prosegue in maniera assolutamente scorrevole, senza annoiare mai, grazie ad un ritmo sostenuto, alle consolidate e simpatiche scenette comiche, ad appassionanti scene d’azione e ad una trama certamente prevedibile ma non per questo poco interessante.

I personaggi storici della serie mantengono le proprie caratterizzazioni e relazioni ben rodate, senza mostrare niente di nuovo o di particolarmente brillante, ad eccezione dell’accento che viene continuamente posto sul rapporto di fiducia e totale devozione tra Ryo e Kaori, la quale, a dispetto dei pericoli del mestiere, non rinuncia al proprio posto al fianco del miglior sweeper del mondo.
Le figure introdotte nel lungometraggio sono piuttosto stereotipate (il killer raffinato, il politicante corrotto, il nonno iperprotettivo), ma riescono comunque a coinvolgere discretamente lo spettatore, con le loro storie drammatiche e toccanti al punto giusto.

Il comparto tecnico è di livello superiore, rispetto a quanto visto nella serie originale: buoni i disegni, anche dei nuovi personaggi, e più fluide le animazioni; la colonna sonora non fa affidamento sui brani iconici e si propone come orecchiabile e gradevole; il doppiaggio è piuttosto curato, sia nell’espressività delle interpretazioni vocali (le stesse delle prime due stagioni di “City Hunter”) che nell’adattamento italiano, che abbandona i vari Hunter e Kreta in favore dei più corretti originali giapponesi.

Tirando le somme, “City Hunter Special: Amore, destino e una 357 Magnum” è palesemente un episodio esteso della serie, seppur con una componente tecnica superiore, ma resta comunque un bel film, divertente, commovente, emozionante e ingenuo, indicato per i fan di Ryo Saeba e compagni.


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Chuls97

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Prima di dare una qualsiasi valutazione a questo film d'animazione tengo a precisare che io, la serie animata, non l'ho mai vista. E' stata quindi una novità, per me, vederlo. Posso dire però di non esserne affatto dispiaciuta, poiché l'ho trovato molto gradevole e divertente, sicuramente di buon gusto.

La trama è la solita di un poliziesco: Ryo Saeba è un investigatore privato che non ha avuto nessun incarico per molto tempo. Un giorno però si presenta al suo cospetto Nina, una suonatrice di pianoforte, che gli chiede un grosso favore: scovare il padre che si trova in Giappone; poiché lei non lo aveva mai visto, pensava fosse morto. L'unico indizio per Saeba è un ciondolo con le iniziali della madre e del padre di Nina. Da qui inizia una storia avvincente, poco scontata, nella quale Ryo, Kaori e Falcon collaborano per trovare il padre della pianista. Subentreranno molti altri personaggi a smuovere un po' le acque, é lo special si conclude poi in un finale degno. Particolare è l'atteggiamento di Ryo, che è un uomo che ama molto le donne, tanto che arriva a spiarle giorno e notte per poi essere punito da Kaori, che però sa dimostrare la sua serietà nel campo quando ce n'è bisogno. Ottima focalizzazione, forse ci sono un po' troppe sparatorie che presentano in pratica un'intera strage che non viene nemmeno considerata.

Il design è in vecchio stile, ma sono riuscita comunque ad apprezzarlo. Inizialmente avevo dei dubbi, ma poi s'è rivelato molto gradevole. Anche se le proporzioni a volte non erano il massimo, i particolari erano spesso ben visibili e, con occhio attento, si potevano scorgere anche quelli più minimi. I colori sono abbastanza adeguati e luci e ombre sono poste al posto giusto. Gli ambienti sono perlopiù reali e rendono le scene molto più vicine a noi.
Ho semplicemente adorato l'aspetto sonoro di quest'anime. La canzone che veniva suonata al pianoforte era speciale. Tutta la colonna sonora non aveva nessuna pecca. I due doppiaggi (giapponese e italiano) sono fatti molto bene, in entrambi i casi le voci dei personaggi sono più o meno azzeccate.

Nel complesso "Amore, Destino e una 357 Magnum" è un bel film che consiglio a tutti. Da guardare in una serata con o senza amici sa regalare grosse e grasse risate, ma fa anche pensare per tutto il tempo a come si potrebbe concludere. Sono molto contenta di averlo visto. Penso che guarderò anche gli altri special, compresa tutta la serie. In conclusione mi esprimo assegnandogli un voto positivo, ovvero 7, sperando che gli altri film non siano da meno.


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Turboo Stefo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Il titolo del'OAV uscito nel 1989 è breve almeno quanto la durata, infatti "City Hunter Special 1 - Amore, destino e una 357 Magnum" è un bel film che dura circa 90 minuti. Il titolo è una leggera deviazione dell'originale "City Hunter: Ai to Shukumei no magum", ma per i fan è noto spesso come "City Hunter: L&D", contrazione del titolo inglese ed efficacemente più breve. Molto più importante è un piccolo record: è stato l'unico film d'animazione dedicato alla serie proiettato nei cinema, in un'epoca non proprio brillante per l'animazione giapponese in Italia.

In un aeroporto avviene uno strano scambio tra dei misteriosi personaggi, tra i quali si nota anche Saeko, e il tutto sfocia in un incredibile attentato. Nel frattempo Ryo, Kaori e Falcon sono alle prese con una dolce ragazza che, su raccomandazione della madre, chiede aiuto al trio per ritrovare il padre.
La storia è sviluppata in modo continuo e irregolare per via delle continue gag classiche della serie, ovvero Ryo che si diletta in ogni modo pur di palpeggiare la bella giovine di turno e le energiche e immancabili martellate di Kaori che ne conseguono. Le due storie vengono sviluppate su binari separati o paralleli in base alle situazioni e, mentre vengono approfondite, è sempre più evidente che finiranno con l'intrecciarsi, ma il tutto avviene in modo gradevole e ben fatto, non facendo risentire della possibile prevedibilità del tutto. Arrivando verso la conclusione, si è sempre più circondati da sparatorie, esplosioni e rocambolesche fughe e inseguimenti, e dopo la tempesta arriva la classica quiete del bel finale che lascia soddisfatti.
I personaggi ovviamente riprendono la caratterizzazione della serie, ovvero un Ryo lascivo e donnaiolo che cambia completamente quando c'è da essere seri, spargendo parole di valore e diventando un killer dallo sguardo di ghiaccio, e anche gli altri personaggi classici ricalcano bene il proprio stile. I personaggi creati invece apposta per il film sono gradevoli ma nulla di particolarmente riuscito, però riescono nell'intendo di rendere la storia più intrigante facendo presa sullo spettatore.

Ottime le fluide animazioni che, per ovvi motivi, si trovano a un livello superiore di quello mostrato nella serie; lo stesso vale per i disegni più curati, con un notevole miglioramento nelle scene d'azione. La regia è affidata a Kenji Kodama, che ha già lavorato sulla serie nel medesimo ruolo (successivamente sarà più noto per i film dedicati al Detective Conan) e ne riprende perfettamente lo stile.
La colonna sonora è affidata a un autore esterno e non a quelli originari, e in effetti, per quanto alcuni brani siano orecchiabili, passano velocemente nel dimenticatoio, fungendo da gradevole sottofondo per i vari momenti ma poco altro, eccezione fatta per i pochi brani di stampo classico suonati dal violino o dal pianoforte.
Il doppiaggio italiano è veramente ottimo, però ambiguo: l'adattamento ben fatto non si macchia di censure o modifiche evidenti e mantiene i nomi originali della serie. In Italia le prime due stagioni offrivano la classica occidentalizzazione, per poi cambiare quasi completamente il cast e mantenere un adattamento più fedele. Invece i doppiatori, perfetti, sono proprio gli stessi delle prime due stagioni, in questo modo si ha probabilmente il miglior adattamento della serie.

Valutando quindi, le simpatiche gag, la storia con sviluppi gradevoli, gli inseguimenti e le sparatorie (talvolta volutamente assurdi) e soprattutto i classici passaggi narrativi - l'inizio semplice e lineare, lo sviluppo inatteso degli avvenimenti e la conclusione sentimentale - trasformano il film in un classico episodio di 'City Hunter', solamente più lungo e intricato. Proprio per questo potrebbe risultare mediocre ma immancabile per i fan, ma si presenta anche come una gradevole anteprima per chiunque voglia sapere a grandi linee lo stile della serie, avvicinandosi per la prima volta al mondo di 'City Hunter', per comprenderne così i pregi e i difetti.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Amore, Destino e una 357 Magnum è il primo di 6 speciali tratti dalla riuscita serie di City Hunter,e risale al 1989. Il film in questione,dalla durata di circa un'ora e mezza, rappresenta pienamente la realtà dell'anime, raccogliendo e miscelando tutti i punti forti della serie, e creando cosi un qualcosa di esplosivo degno dei migliori film d'azione.
Probabilmente tra gli anime che ho incontrato sino ad oggi, questo è quello che più si può definire il poliziesco per eccezione, quindi anticipo che è d'obbligo la visione per gli appassionati di questo genere televisivo.
La trama è leggermente più sviluppata di un'episodio della serie, naturalmente vi sono inserite parecchie scene comiche nonchè filler per raggiungere la durata media di un film, ma nel complesso la visione è piacevole, nel caso specifico il grande mattacchione Ryo, accetta l'incarico, datole da un'avvenente ragazza come sempre, di ritrovare il padre che non ha mai conosciuto e di cui sa davvero molto poco, la ragazza è un'artista di fama internazionale, una pianista con precisione. Dietro le quinte si sta però svolgendo un complotto molto importante che potrebbe cambiare le sorti di molte persone, e gli artefici del tutto sono in qualche modo collegati a Ryo e alla ragazza. Come sempre ad allietare il tutto ci saranno le presenze di tutti i protagonisti della serie, Saeko e Reika, Umibozu e Miki, ed infine Kaori che non mancherà mai di farci divertire e di privare Ryo del suo preziosissimo mokkori.
Altro punto forte è un nemico abbastanza carismatico, cha saprà come rendere il tutto più interessante sino alla fine.
Tecnicamente l'anime risulta ad un livello migliore della prima serie, seppure le differenze siano poco percettibili, buoni i disegni e grandi come sempre le animazioni e la regia, indimenticabile inoltre è la colonna sonora che riempie il film dal primo secondo, ricca di ogni genere e sfumature, di malinconia e felicità, davvero bella!!
Infine non posso che obbligare tutti gli appassionati della serie a vedere questo film, che pur essendo il primo, è anche uno dei migliori, chi non ama la serie non troverà spunti interessanti nemmeno qui, ma posso assicurare che per chi non sa nè chi sia Ryo, nè cosa sia il suo amato mokkori, vedere questo film è un approccio molto buono per proseguire un giorno con la visione dei 140 spassosi e allo stesso tempo malinconici episodi della fantastica serie qual'è Cith Hunter.


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Apachai

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Discreto film.
Tutto quello che c'è da scrivere è gia scritto nella serie principale, da aggiungere c'è solo la trama, non male, anche se semplice e lineare, come se avessero unito in un solo film due o tre puntate dell'anime.
Ovviamente se piace la serie il film va visto, ovviamente va visto dopo la serie tv poichè, ad esclusione del personaggio "cattivo" e quindi viene presentato, gli altri non godono di presentazione e quindi senza la serie tv è impossibile capire alcune sfumature o cose simili.

Buona visione.


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Maison72

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Il successo di City Hunter trova le sue origini nell'omonimo manga di Tsukasa Hojo (1985 in poi); poi poco tempo dopo sono state prodotte quattro serie televisive ad iniziare dal 1987. Oltre a queste sono stati realizzati diversi special, e questo è il primo.
Questo film è diretto da Kenji Kodama, che si è occupato delle prime tre serie tv, della seconda serie di Occhi di Gatto, di una buona parte degli episodi di Detective Conan ed anche di altri special di City Hunter.
Il caracter design è di Yukiko Kamimura.

La trama è inizialmente complessa e articolata, le scene iniziali narrano il tentativo fatto in aeroporto da un informatore chiamato Kickman di vendere delle preziose informazioni del paese della Galiera dell'est alla polizia giapponese. L'uomo viene immediatamente ucciso quando nelle vicinanze entra in scena anche Nina Stenberg che, accompagnata dal nonno Claus, è giunta in aereo in Giappone sia per suonare ad un concerto di beneficenza sia per ritrovare suo padre. A tal fine si affida al nostro detective che nel frattempo ha battuto il suo record personale con ben quarantotto giorni senza clienti.

Per prima cosa è meglio aver visto almeno la prima serie tv di City Hunter, viene dato per scontato la conoscenza di tutti i personaggi principali della serie; in alternativa anche la lettura del manga può dare lo stesso risultato.
In secondo luogo vengono utilizzati i nomi originali giapponesi e non quelli utilizzati nelle trasmissioni televisive italiane, per cui City Hunter è Ryo Saeba, Kaori è Kreta, Saeko è Selene, etc.
Ci sono alcune scene di nudo che non danno fastidio, le segnalo nel caso in cui a qualche genitore possa interessare.
Inizialmente il film prende spunto da un episodio della prima serie di City Hunter, in quanto la pianista Nina Stenberg ha conosciuto a Vienna Maki Himuro, che è una vecchia conoscenza di Falcon. Proprio quest'ultima segnala il nominativo di Ryo a Nina come ottimo investigatore da assumere per ritrovare il padre.
Le musiche sono sufficienti, nulla di più.
Non mancano le solite gag di Ryo e i suoi continui tentativi di abbordare la bella Nina, e le continue martellate che riceve da Kaori.
La trama è leggermente superiore a quella di un normale episodio tv, il finale risolve, come di consueto, tutte le problematiche dei personaggi coinvolti.
Interessante la riflessione finale del padre di Nina che capisce che è preferibile stare accanto alle persone che si ama piuttosto che separarsene pensando di proteggerle.
Un buon film alla fine, equilibrato per non essere impegnativo e neanche inutile da vedere.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
Prodotto nel 1989 dalla Sunrise, il titolo in questione si presenta a tutti come il primo di una serie di speciali dedicati alla celebre serie, ed anche come uno dei migliori.
Per Ryo Saeba, alias City Hunter, è un nuovo record: ben 48 giorni senza una richiesta di lavoro. In compenso il lavoro non manca a Saeko, del Dipartimento di Polizia di Tokyo. Kirchman, l'uomo che doveva scortare perchè in possesso di preziose informazioni top secret sullo stato della Galiera Orientale, è stato assassinato sotto i suoi occhi appena sceso dall'aereo. Quello stesso giorno, al bar Cat's Eye si presenta Nina, famosa e avvenente pianista della Galiera Occidentale, in Giappone per un concerto di beneficenza. La ragazza è in cerca di City Hunter. Il record di Ryo sembra proprio sul punto di infrangersi, ma in modo del tutto inaspettato...
Il film ha una marcia in più rispetto agli altri e si nota sin dalla realizzazione: il disegno e gli scenari sono ben costruiti e non mostrano alcuna differenza con quelli degli speciali più recenti, anzi risultano quasi più godibili; la sceneggiatura scorre liscia come l'olio, ed è composta di una prima parte molto più comica, ed un'altra ricca di tensione e colpi di scena, incorniciati dalle solite sparatorie che vedono Ryo e Umibozu fare piazza pulita (spesso in modo "incredibile"), da inseguimenti spettacolari a bordo della prima auto che capita, da personaggi avvolti nel mistero. Particolarmente bella è una scena verso il finale, che contrappone parallelamente il duello finale ad una toccante composizione al pianoforte.
Parte integrante ed insostituibile della trama è come sempre il buffo rapporto tra Ryo e Kaori: in questo speciale la coppia dà ancor più prova dell'affetto che li lega.
Amore, Destino e una 357 Magnum è consigliatissimo a tutti, non solo agli amanti della serie, e bisogna anche dire che per essere la prima avventura cinematografica del nostro detective donnaiolo, essa riesce, per come è realizzata, a beccarsi un voto in più.
Da vedere.

B. frank

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B. frank

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Ho sempre trovato fantastico, il manga di City Hunter, e lo stesso vale, anche per la serie di cartoni animati, anche se non sono mai stati allo stesso livello del fumetto (Ritengo sempre, che di un cartone qualsiasi, il manga sia sempre meglio dell'anime XD); Amore Destino e una 357 Magnum, anche se lo potuto vedere solo sottotitolato, lo trovato molto bello, anche perchè seguiva lo stesso schema, delle puntate della serie a cartoni. Di sicuro non è perfetto, ma è di sicuro da vedere almeno una volta nella vita.

Naco

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Naco

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Probabilmente non dovrei essere nemmeno qui a dire la mia su questo primo film su City Hunter, visto che Ryo Saeba è stato il mio primo amore, che hai ai tempi adorai la serie e che, nonostante tutto, amo ancora, anche se so quanto il manga sia nettamente superiore.
Dalle premesse fatte credo si capisca quanto questo film non raggiunga il massimo solo perché mi rendo conto che non è eccelso, come film, sia dal punto di vista dei disegni (per carità, ha anche la sua età, ormai), sia perché la trama, effettivamente, non è che sia originalissima. Come d'altro canto sono un po' tutti gli episodi di City Hunter. Però. Però Ryo è sempre Ryo e fra un mokkori e una martellata, riesce a regalarci sempre attimi comici, altri drammatici e terribilmente dolci, altri ancora polizieschi, tanto da tenerti comunque incollato alla poltrona a vedere come il nostro eroe se la caverà (con la pistola e con i martelli XD).
Menzione speciale va alle musiche, in questo film, come nelle varie serie, del resto, sempre, per me, bellissime.
Purtroppo poco ho da dire sul doppiaggio, visto che non ho mai sentito il film in originale, ma, del resto, ci sono affezionata: sono i personaggi che ho amato sin da piccola e ancora oggi li amo proprio perché sono così.

Giancarlo

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Giancarlo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Primo film tratto dalla serie e datato 1989 , Amore, Destino e una 357 Magnum è da molti a buon diritto considerato il migliore dei sei Special dedicati a City Hunter .
Ryo Saeba è alle prese con un nuovo caso , inaspettatamente arrivato dopo 48 giorni senza lavoro : una giovane pianista di nome Nina lo cerca per essere aiutata ... .
Storia il linea con i più classici episodi della serie , si assesta su buonissimi livelli qualitativi in cui non manca nulla : sparatorie , inseguimenti , esplosioni , buoni sentimenti e le gag tra Ryo e Kaori vanno a completare un quadro ricco di appassionanti colpi di scena .
Dal punto di vista tecnico il film è sulla media , impreziosito da ottime animazioni tipiche delle produzioni dell'epoca e da una colonna sonora come sempre buona . Il character design dei personaggi è quello della prima serie , mentre il doppiaggio italiano è quello storico con le voci di Cavalleri e Gallina .
In definitiva si tratta di un cult dell'animazione per tutti gli appassionati di City Hunter , che ritroveranno in questo film le atmosfere e i personaggi già apprezzati e amati nellle quattro serie e naturalmente nell'omonimo manga di Tsukasa Hojo .
Imperdibile .