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micheles

Episodi visti: 10/51 --- Voto 3
Gli "Sceriffi delle Stelle", ovvero "Saber Rider and the Star Sheriffs", è una serie animata americana del 1987, costruita sventrando una serie giapponese dello studio Pierrot, "Sei Juushi Bismarck", del 1984. Il termine "sventrare" è usato a proposito, visto che la versione americana è una completa riscrittura dell'originale, con l'aggiunta di sei nuovi episodi, un cambio di sceneggiatura, di dialoghi e di tutti i nomi dei personaggi. La versione italiana viene dalla versione tedesca della serie americana e usa più o meno i nomi americani, tranne che per il robot, che da Ramrod viene cambiato in Rambo, un nome più comprensibile ai bambini dell'epoca di una referenza a un cacciatore biblico. In originale il robot si chiamava Bismark. Va detto che l'importanza del robot è del tutto secondaria in questa serie: spesso i combattimenti robotici sono assenti e quando ci sono sono sbrigati in pochi secondi. Si tratta quindi di una serie che è incorretto classificare nel genere robotico, ma che va classificata piuttosto nel genere action, con la presenza di un inutile robot: ci sono molti casi del genere nei primi anni ottanta, e "Sceriffi delle Stelle" va considerato alla stessa stregua di "Bryger", "Baxinger", "Sasuraiger" e "Srungle" (da noi "Capitan Gorilla") che lo hanno preceduto. Rispetto a questi si distingue per una realizzazione tecnica di molto superiore, specialmente per gli ottimi colori. Non si distingue però per dialoghi e personaggi, che sono altrettanto terribili. Ho visto dieci episodi prima di abbandonare la serie, ed è stato un grosso sforzo. È senz'altro migliore di "Capitan Gorilla", numericamente lo valuterei a un 3,5, ma non riesco ad approssimare la mia valutazione per eccesso, nonostante la buona grafica. Specialmente tremendi sono i dialoghi americani. Si noti che ci sono dei limiti a quanto gli americani possono rovinare un anime, e quindi la "Corazzata Yamato", in origine un capolavoro, rimane un capolavoro anche nella versione "Starblazers", nonostante tutti gli strafalcioni e le censure. E così un anime come "Golion", ottimo in originale rimane discreto anche come "Voltron". Ma un anime come "Bismark" era sicuramente già orrendo in originale: nella versione americana è improponibile. Scordatevi qualunque tipo di dramma o di introspezione psicologica: qui non troverete altro che scazzottate e sparatorie tra cowboy spaziali, con nemici di quarta categoria e protagonisti anche peggiori. Il tutto condito con un'insopportabile musica country. Se volete vedere un robotico western guardatevi "Gordian" o "Xabungle", gli Sceriffi è meglio dimenticarseli.


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Ranze25

Episodi visti: 51/51 --- Voto 9
Lo so, in molti direte che questo anime non merita neanche un voto, ma il mio è soprattutto un voto affettivo, dettato dalla mia memoria dell'infanzia. Premesso questo, vado con la recensione.
E' una sorta di space western, dove a farla da padrone non sono solo le battaglie a colpi di pistole laser o di robot scintillanti ma, soprattutto, il lato umano dei personaggi principali e di coloro nei quali s'imbattono puntata dopo puntata.
Gli sceriffi delle stelle sono un gruppo di eroi che lottano per fermare l'invasione dei Dimensionali, alieni provenienti da un'altra dimensione che mirano alla conquista di una nuova frontiera; come in molti anime di questi anni, persino i cattivi, sotto certi aspetti, risultano simpatici grazie alla loro perenne sfortuna e ai continui rimproveri al quale sono sottoposti. Le musiche si adattano perfettamente agli ambienti un cui si sviluppa la storia (la sigla italiana, poi, è un piccolo capolavoro).
I personaggi principali sono Spada d'Argento, Lampo, April e Colt: dotati di una forte carica umoristica, solo per la loro simpatia varrebbe la pena vedere questo anime, che non eccelle per gli effetti speciali o per l'animazione di per sé, ma sa farsi amare. Le loro caratteristiche derivano dai loro nomi, eccetto April: Spada è un ottimo spadaccino e l'eroe incondizionato della storia, Lampo è un campione di gare automobilistiche e Colt è il pistolero più veloce di tutta la nuova frontiera. Il quartetto s'incontra quasi per caso, ma il loro affiatamento e le loro abilità li trasformeranno in una squadra imbattibile.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 51/51 --- Voto 10
Questo è un anime insolito, visto che i temi che normalmente vengono trattati in chiave mecha, qui vengono inseriti in un contesto "western-futuristico", che ricorda molto le atmosfere americana di Marshell Bravestarr.
Difatti in quest'ultimo c'erano pistole laser, bombe incredibili e cavalli parlanti che sparano bazooka, qui invece sono 4 ragazzi, che sono 4 sceriffi delle loro contee in età moderna, i cui nomi sono Colt, Lampo, April e Spada d'Argento, si vedono costretti ad affrontare una minaccia oscura che vuole conquistare la nostra dimensione. E per fermare tale oscurità uniscono i loro poteri delle loro formidabili attrezzature e formano il Ramrod, che è un robot che ha le fattezze di un cow-boy, per distruggere i Dimensionali, che sono le truppe che mirano alla conquista della nostra dimensione. Ma soffermandoci su questa trama scopriamo il solito mecha, quindi niente di nuovo.

Nel significato interno dell'opera scopriamo invece un mondo non tanto lontano, o così anni luce lontano dal nostro, ma riusciamo a vedere dei ragazzi che vivono le loro imprese e loro emozioni ogni giorno, costretti loro malgrado in primis a combattere il crimine nelle strade, e poi ad affrontare una minaccia esterna molto grave.
L'opera ci vuole dimostrare che avere aiuti come i superpoteri nel caso della trama non è tutto, non è l'arma che rende forti o ci veste di chissà quale autorità per sottomettere i più deboli. Addirittura per bramosia ed ingordigia di potere si tende a tradire chi si è sempre dimostrato amico, e nella serie ci sono evidentissimi esempi, quindi l'autore non è che ci consiglia di essere diffidenti con gli amici o con chi vuole far valere la propria supremazia, vuole dimostrarci che si può essere amici con poco, che basta davvero poco per poter vivere in pace con chiunque, laddove purtroppo il problema emerge da chi vuole portare sempre il caos su ogni cosa,e questo non è giusto.

L'opera attraverso il suo autore ci dice anche di avere sempre rispetto e condivisione verso gli altri, altrimenti la solitudine diventa l'unica ragione per cui l'odio e i bassi istinti diventano i terreni fertili su cui chiunque può calpestare i nostri valori di vita.