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Horus

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
Primo commento è : “Venti anni e come non sentirli”. Certo per una persona in effetti venti anni di vita non sono molti però per un manga sono un bel po’ soprattutto se poi non sembra neanche esserci a breve l’intenzione di fermarsi. Ad ogni modo come forse si è capito questo Special è stato fatto per festeggiare in grande stile il ventesimo anniversario del manga di Oh, mia Dea!. In totale è formato da due episodi della durata di 25 minuti circa l’uno.

Partendo dal titolo quello originale è Aa! Megami-sama! Tatakau tsubasa tradotto in Oh, my goddess: Fighting wings, ovviamente il nome non è casuale poiché fa riferimento alla protagonista di questo speciale, ovvero la dea di prima classe Lind, soprannominata “ala combattente” per due ragioni, l’avere un angelo con una sola ala ed essere membro delle valchirie, le dee preposto al combattimento e alla difesa del paradiso. Gli eventi prendono il via con la fuga dal paradiso di una misteriosa creatura in grado di divorare gli angeli, di fronte alla sua potenza Lind e le altre valchirie non possono nulla, a fuga compiuta non resta altro che recarsi nel posto in cui probabilmente avverrà la prossima aggressione del misterioso Angel Eater, ovvero la casa dove Keiichi Morisato vive circondato da dee, e beato lui mi verrebbe da dire! Ad ogni modo cosa nasconde la bella e intrigante Lind? Riuscirà con l’aiuto di Belldandy e le altre a risolvere questa delicata situazione? Nei due episodi la risposta a questi quesiti.

Il cast di questo special è al gran completo, quindi da una parte troviamo tutte le dee, Belldandy, Skuld, Urd, Peorth con Lind come protagonista, dall’altra faranno la loro comparsa anche l’impacciata Marller e la terribile Hild e ovviamente il buon Keiichi come sempre si ritroverà coinvolto in un bel casino. Trattandosi di soli due episodi non vi è molto spazio per la caratterizzazione dei personaggi, non che serva considerando che Tatkau tsubasa si colloca in linea temporale dopo Sorezore no tsubasa ( la seconda serie ), però al di là della storia questo special è interessante perché per la prima volta nell’anime viene approfondita un po’ la figura di Lind, non solo gira che ti rigira accadranno anche un bel po’ di eventi interessanti ai fini della trama complessiva.

Rispetto alle altre due serie animate c’è un passo in avanti notevole nell’animazione, il tratto è simile a quello usato in Sorezore no tsubasa tuttavia si presenta maggiormente preciso e definito, stessa cosa vale per l’uso dei colori, ma in fin dei conti considerando il carattere particolare dello special non poteva essere diversamente.

In chiusura sicuramente ne consiglio la visione a chi apprezza la “saga” di Oh, mia Dea!, requisito essenziale però è l’aver visto le due serie precedenti poiché come detto c’è la grande riunione di tutti i personaggi apparsi sin a quel momento. Quanto al voto direi 10, non so se oggettivamente valga tanto, però adorando Oh, mia Dea! è l’unico voto che mi sento di dare in concreto.